Ciao a tutti,
sono molto affascinato e attratto dal progetto "Theaters" di Hiroshi Sugimoto. Già l'idea stessa del progetto è molto interessante, cioè quella di far rientrare in una foto, un intero film; poi la realizzazione... Veramente lo invidio vorrei avere idee come le sue.
Mi sto chiedendo come è possibile scattare foto con esposizioni cosi lunghe (la durata del film) senza far uscire tutta l'immagine sovraesposta.
Che attrezzatura può aver utilizzato?
Grazie!
Alessandro
Tecnica Sugimoto
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Re: Tecnica Sugimoto
Gli scatti sono fatti con banco 8x10".
Gli obbiettivi per il GF, essendo di lunga focale hanno anche aperture minime, minime.
Eventualmente si possono usare filtri ND e pellicole non troppo sensibili, poi c'è il difetto di reciprocità, che in questo caso aiuta.
Insomma per quanto riguarda l'esposizione la questione è relativamente semplice, sarebbe invece interessante sapere come ha sviluppato i negativi, perché il contrasto locale dei toni scuri è veramente regolato in maniera eccellente. Viste dal vivo sono impressionanti.
Gli obbiettivi per il GF, essendo di lunga focale hanno anche aperture minime, minime.
Eventualmente si possono usare filtri ND e pellicole non troppo sensibili, poi c'è il difetto di reciprocità, che in questo caso aiuta.
Insomma per quanto riguarda l'esposizione la questione è relativamente semplice, sarebbe invece interessante sapere come ha sviluppato i negativi, perché il contrasto locale dei toni scuri è veramente regolato in maniera eccellente. Viste dal vivo sono impressionanti.
Re: Tecnica Sugimoto
Ho letto anch' io, oltre che aver visitato la mostra, di questo progetto di Sugimoto.
Sperando di non venire "sbranato" dai piu', provero' a dire la mia sia sul progetto sia sulla tecnica eventualmente utilizzata, per dirla tutta, non mi sembra, di aver mai letto che lui abbia effettivamente tenuto aperto l'otturatore per tutta la durata del film, ma che forse abbia piu' voluto farlo credere...ma magari voci piu' autorevoli mi smentiranno. Il tipo comunque e' sornione assai...mi sono fatto autografare il catalogo alla sua mostra e lui era li pronto con il pennarello colore argento, dello stesso tono che avevano le cornici.
Non mi soffermo neanche a dire se personalmente lo trovi interessante o meno, non e' questo il punto. Credo che pero' siamo tutti daccordo dell'estrema concettualita' del progetto, l'importante e' l'dea che ne trascende, non tanto su come sia stata fatta. Mi chiedo quindi vogliamo accostare questo progetto alle famose "verifiche' di Mulas dove lui ha voluto "risolvere" sul campo tutti i suoi dubbi, o possiamo partire da un fatto assodato o meglio, da due fatti assodati? Il primo e' che nella pellicola l'energia portata dai fotoni viene via via integrata e la seconda e' che, una pellicola sovraesposta, una volta sviluppata, si presenta inevitabilmente densissima. La mia personalissima opinione e' che, se si vuole verificarlo allora ok, otturatore aperto per tutta la durata del film, e qui dal punto di vista tecnico sinceramente mi arrenderei; ma se l'intenzione e' puramente concettuale, va benissimo anche una doppia esposizione la prima con luci di sala accese e schermo spento e la seconda al contrario; nulla toglie all'opera a mio avviso. D'altra parte anche la serie degli animali e quella delle statue di cera, creano un bell'imbarazzo tra realta' e finzione...Sinceramente quindi non vedo perche' avrebbe dovuto complicasi la vita quando sia tutto risolvibile con due scatti.
Sperando di non venire "sbranato" dai piu', provero' a dire la mia sia sul progetto sia sulla tecnica eventualmente utilizzata, per dirla tutta, non mi sembra, di aver mai letto che lui abbia effettivamente tenuto aperto l'otturatore per tutta la durata del film, ma che forse abbia piu' voluto farlo credere...ma magari voci piu' autorevoli mi smentiranno. Il tipo comunque e' sornione assai...mi sono fatto autografare il catalogo alla sua mostra e lui era li pronto con il pennarello colore argento, dello stesso tono che avevano le cornici.
Non mi soffermo neanche a dire se personalmente lo trovi interessante o meno, non e' questo il punto. Credo che pero' siamo tutti daccordo dell'estrema concettualita' del progetto, l'importante e' l'dea che ne trascende, non tanto su come sia stata fatta. Mi chiedo quindi vogliamo accostare questo progetto alle famose "verifiche' di Mulas dove lui ha voluto "risolvere" sul campo tutti i suoi dubbi, o possiamo partire da un fatto assodato o meglio, da due fatti assodati? Il primo e' che nella pellicola l'energia portata dai fotoni viene via via integrata e la seconda e' che, una pellicola sovraesposta, una volta sviluppata, si presenta inevitabilmente densissima. La mia personalissima opinione e' che, se si vuole verificarlo allora ok, otturatore aperto per tutta la durata del film, e qui dal punto di vista tecnico sinceramente mi arrenderei; ma se l'intenzione e' puramente concettuale, va benissimo anche una doppia esposizione la prima con luci di sala accese e schermo spento e la seconda al contrario; nulla toglie all'opera a mio avviso. D'altra parte anche la serie degli animali e quella delle statue di cera, creano un bell'imbarazzo tra realta' e finzione...Sinceramente quindi non vedo perche' avrebbe dovuto complicasi la vita quando sia tutto risolvibile con due scatti.
Fabio
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"Pagheremo il prezzo che sara' necessario"
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Re: Tecnica Sugimoto
Ma guardate che con il difetto di reciprocità in conto e diaframmi abbastanza chiusi, un tempo di 2-3h non è mica tanta roba. Con una FP4 si ha t^1,24... per cui basta trovare un diaframma e un EI in un range accettabile che ti dia 20 minuti di esposizione nominale per un film di 2h.
Paolo Niccolò Giubelli
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Re: Tecnica Sugimoto
Notevoli nonostante il limitante webSilverprint ha scritto: ↑13/02/2023, 10:52Gli scatti sono fatti con banco 8x10".
............
sarebbe invece interessante sapere come ha sviluppato i negativi, perché il contrasto locale dei toni scuri è veramente regolato in maniera eccellente. Viste dal vivo sono impressionanti.
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
-more light is better than less [04/2/2022]
-Non c'è niente di più colorato del bianco e nero
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