Ho scoperto questo evento tramite una sponsorizzata Facebook, qualcuno per caso lo conosce o è stato alla scorsa edizione?
È un festival di fotografia analogica che si svolge ad Apecchio, in provincia di Pesaro-Urbino.
La prossima edizione sarà dal 27 maggio al 4 giugno e sono aperte le candidature fino al 7 maggio.
Da quanto ho letto, la candidatura è gratuita e bisogna inviare la descrizione del progetto e le immagini digitali, ma se si viene selezionati ci si fa carico di stampare, incorniciare e spedire le fotografie. Si può partecipare con una singola immagine o una serie.
Io non so ancora se riuscirò a candidarmi (devo prima decifrare il criptico testo che descrive il tema e capire se mi viene qualche idea), ma mi piacerebbe molto andarci, in ogni caso. Sembra uno spazio molto bello, dalle foto della scorsa edizione.
https://www.tankimmagineanalogica.com/
Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
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Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
Criptico è un eufemismo ... mi fermo qui per non offendere nessuno con i miei modi a tratti burleschi seppur senza malizia (ma ci potrei ripensare )kwaidan ha scritto: ↑22/03/2023, 16:01(devo prima decifrare il criptico testo che descrive il tema e capire se mi viene qualche idea), ma mi piacerebbe molto andarci, in ogni caso. Sembra uno spazio molto bello, dalle foto della scorsa edizione.
https://www.tankimmagineanalogica.com/
Cmq bello ... se decifri il tema faccelo sapere.
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Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
Eh no, speravo che qualcuno dicesse quello che non osavo! Comunque dopo due spritz ho deciso che significa "confini e contaminazioni".
elena
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Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
Il Festival Tank Immagine Analogica, non è male, anzi, almeno il bando è serio e ben fatto, cosa che inizia ad essere rara in questi tempi, oltretutto si tratta di foto analogiche, e si potrebbe anche pensare ad un collettivo Analogica.it
Anche se vista la "media" qui (e mi si perdoni la generalizzazione) la vedo difficile ma non impossibile.
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Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
Uno spritz non è sufficiente!
Con un bicchiere di Lagavulin da prezzo.....
"Apologia del margine" è un'espressione che può avere diverse interpretazioni a seconda del contesto in cui viene utilizzata.
In senso letterale, "apologia" significa difesa o giustificazione, mentre "margine" può significare un limite o una zona periferica.
Quindi, in senso generale, "apologia del margine" potrebbe riferirsi alla difesa o alla valorizzazione di ciò che si trova ai margini della società, della cultura o di qualsiasi altro ambito, spesso considerato marginale o periferico rispetto al centro o alla norma.
L'espressione può essere utilizzata anche in senso più specifico, ad esempio in riferimento a movimenti artistici o letterari che si concentrano sulle espressioni e le voci al di fuori dei canoni dominanti o delle correnti principali. In questo caso, l'"apologia del margine" potrebbe implicare una presa di posizione in favore dell'autonomia creativa e della libertà espressiva, senza limitarsi ai dettami del mercato o del conformismo culturale.
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"Apologia del margine" è un'espressione che può avere diverse interpretazioni a seconda del contesto in cui viene utilizzata.
In senso letterale, "apologia" significa difesa o giustificazione, mentre "margine" può significare un limite o una zona periferica.
Quindi, in senso generale, "apologia del margine" potrebbe riferirsi alla difesa o alla valorizzazione di ciò che si trova ai margini della società, della cultura o di qualsiasi altro ambito, spesso considerato marginale o periferico rispetto al centro o alla norma.
L'espressione può essere utilizzata anche in senso più specifico, ad esempio in riferimento a movimenti artistici o letterari che si concentrano sulle espressioni e le voci al di fuori dei canoni dominanti o delle correnti principali. In questo caso, l'"apologia del margine" potrebbe implicare una presa di posizione in favore dell'autonomia creativa e della libertà espressiva, senza limitarsi ai dettami del mercato o del conformismo culturale.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
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Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
Da questa spiegazione intuisco che hai bavuto il 21 ;)Pierpaolo B ha scritto: ↑23/03/2023, 8:49Uno spritz non è sufficiente!
Con un bicchiere di Lagavulin da prezzo.....
"Apologia del margine" è un'espressione che può avere diverse interpretazioni a seconda del contesto in cui viene utilizzata.
In senso letterale, "apologia" significa difesa o giustificazione, mentre "margine" può significare un limite o una zona periferica.
Quindi, in senso generale, "apologia del margine" potrebbe riferirsi alla difesa o alla valorizzazione di ciò che si trova ai margini della società, della cultura o di qualsiasi altro ambito, spesso considerato marginale o periferico rispetto al centro o alla norma.
L'espressione può essere utilizzata anche in senso più specifico, ad esempio in riferimento a movimenti artistici o letterari che si concentrano sulle espressioni e le voci al di fuori dei canoni dominanti o delle correnti principali. In questo caso, l'"apologia del margine" potrebbe implicare una presa di posizione in favore dell'autonomia creativa e della libertà espressiva, senza limitarsi ai dettami del mercato o del conformismo culturale.
Bella spiegazione
e si ha un interpretazione talmente ampia ...
cmq bello ... e rievoco l'idea del colletivo Analogica.it
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Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
Apologia del margine può anche essere interpretata, con valenze diverse in senso politico, come difesa dei confini. Che si tratti delle invasioni territoriali armate o dei flussi migratori, è un attimo a finire in zuffa pro-/anti-nazionalista.
Se fossi ancora in Germania, in tal senso, andrei a fotografare il Limes, cosa comunque non facile, perché non è che siano rimaste molte tracce.
Preferisco leggere margine come margine sociale, cioè con significato legato all'emarginazione, piuttosto che come confine.
Comunque: complimenti alla multivalenza linguistica dimostrata dai curatori del progetto.
Sono con @zone-seven per il collettivo, ma.... come si fa?? Cioè... in pratica... che dobbiamo fare? Potresti coordinare tu, Enzo, se hai qualche idea?
Ciao!
A.
Se fossi ancora in Germania, in tal senso, andrei a fotografare il Limes, cosa comunque non facile, perché non è che siano rimaste molte tracce.
Preferisco leggere margine come margine sociale, cioè con significato legato all'emarginazione, piuttosto che come confine.
Comunque: complimenti alla multivalenza linguistica dimostrata dai curatori del progetto.
Sono con @zone-seven per il collettivo, ma.... come si fa?? Cioè... in pratica... che dobbiamo fare? Potresti coordinare tu, Enzo, se hai qualche idea?
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A.
Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
Io la vedevo come una esaltazione di tutto quello che nasce dall'incontro di diversita' di qualsiasi natura; una messa in luce che questi incontri non devono comportare privazioni da nessuna delle parti, ma che possono essere propedeutici per opere nuove e inedite.
Al di la di tutto potrebbbe essere anche l'occasione per un incontro fisico degli iscritti...da anni se ne parla ma non e' mai stato fatto mi sembra, cosi' almeno se ci stiamo antipatici potremmo consolarci con le mostre...
Al di la di tutto potrebbbe essere anche l'occasione per un incontro fisico degli iscritti...da anni se ne parla ma non e' mai stato fatto mi sembra, cosi' almeno se ci stiamo antipatici potremmo consolarci con le mostre...
Fabio
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"Pagheremo il prezzo che sara' necessario"
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Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
È sicuramente un tema volutamente ampio che si presta a tantissime interpretazioni, come si vede già solo da questi pochi post. Sarà interessante!
Io, fotografando soprattutto alberi e natura, ho pensato subito alle fotografie di Robert Adams sul disboscamento, o a quelle zone dove la vegetazione cessa improvvisamente creando un confine naturale, come quelle righe nette tra boschi e rocce in montagna ai 2000 metri, o sulle dune sabbiose.
Comunque la mia era solo una battuta sul testo - sicuramente c'è molto pensiero dietro. È solo che per lavoro sono (per metà) una copy all'insegna di semplicità, chiarezza e sintesi di scuola anglosassone, e quando leggo testi super arzigogolati senza necessità mi partono i tic
Io, fotografando soprattutto alberi e natura, ho pensato subito alle fotografie di Robert Adams sul disboscamento, o a quelle zone dove la vegetazione cessa improvvisamente creando un confine naturale, come quelle righe nette tra boschi e rocce in montagna ai 2000 metri, o sulle dune sabbiose.
Comunque la mia era solo una battuta sul testo - sicuramente c'è molto pensiero dietro. È solo che per lavoro sono (per metà) una copy all'insegna di semplicità, chiarezza e sintesi di scuola anglosassone, e quando leggo testi super arzigogolati senza necessità mi partono i tic
elena
Re: Tank - Festival di fotografia analogica ad Apecchio
E' ormai un decennio che sporadicamente viene fuori questa, per me bellissima idea, di un collettivo che parta dalla community di Analogica.it.
Le difficoltà reali non sono tanto i temi, che in un periodo storico del genere (epocale) non dovrebbero mancare, quanto un'organizzazione di base interna ed esterna al forum.
Per come la vedo io servirebbe:
Internamente al forum:
Scelta del tema, se ne può parlare quanto ci pare verrebbero fuori veramente tanti troppi spunti, non lo vedo un problema...confrontandoci gli spunti non mancherebbero.
Scelte pratiche tecniche, mettere dei paletti tecnici, ovvero potremmo limitare l'area di azione mettendo in pratica per esempio e solo per esempio le lezioni di fotografia di Andrea aka Silverprint e i test meticolosi di Chromemax, unificando un'accoppiata pellicola-rilevatore per l'intero progetto e condividere internamente la produzione delle varie immagini dandoci consigli reciproci. Arrivare a delle "n" stampe avendo una linea comune sia sul tema del progetto da un punto di vista culturale tirando fuori le varie sensibilità, che da un punto di vista tecnico avendo tutte stampe congrue esteticamente sul formato... se viene fuori un qualcosa di interessante potremmo anche nominare uno stampatore che dà un'unica interpretazione al progetto... affrontando la cose chissa cosa potrebbe venir fuori di interessante.
Uscire dal virtuale e proporsi al mondo reale:
Già organizzarsi internamente è difficile ma fattibile, a questo punto, se si arriva ad un qualcosa, la difficoltà e come organizzare il tutto. Questo è il punto più difficile che vedo: Il forum è seguito a livello nazionale e non solo, coprire l'intero territorio vorrebbe dire una mostra itinerante di difficile attuazione visto che dovremmo affidare alla singola (o poco più se possibile) persona sul territorio sull'organizzazione della cosa, la vedo impraticabile e troppo impegnativa anche se non impossibile. Più fattibile sarebbe partecipare, se possibile ad eventi già spresenti come questa del thread oppure un CortonaontheMove a Cortona(dove vado sempre con piacere), Lab77 di Treviso o PhEST di Monopoli (a questi ultimi non sono potuto andare ma ci andro sicuramente nelle prossime edizioni) e chissa quanti altri che non conosco sparsi sul territorio, ce ne sono di eventi a cui presentare un progetto...
Questi i miei vaneggiamenti in libertà
che ne pensate?
Odio gli assolutismi e non sono responsabile di cosa capisce l'altro... è sempre IMHO!
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