Collettivo può avere più significati, come tutte le parole, ma ... non è un miscuglio, non un assieme figo, ma un gruppo che lavora su una stessa idea, uno stesso pensiero fotografico. Il collettivo crea una visione comune (dalle ed alle persone che vi partecipano) che affronta un tema fotografico. Un "modo comune" (mi si passi il termine) che affronta un tema. Che però non è del "fiolone" radical chic di qualche fazione politica come a volte si trova mediamente in tanti colletivi italioti.
E' quindi condivisione (attinente al tema) E' umiltà perchè va avanti il tema, l'idea, e non il fotografo (non inteso come l'io, cioè niente superego).
Si decide il tema (mi sento più vicino all'interpretazione di @effegi61 ) si cercano le foto sia tra i nostri archivi o da scattare, si mettono assieme si inviano (via mail in prima battuta) ... se ci selezionano si stampano e si va lì.
Magari chiediamo ai responsabili/moderatori dato che ci si presenterebbe come Analogica.it
Vediamo quanti siamo ... minimo 3 ... basta che la si prende seriamente seri, ma non seriosi.Andrea67c ha scritto: ↑23/03/2023, 9:42Apologia del margine può anche essere interpretata, con valenze diverse in senso politico, come difesa dei confini. Che si tratti delle invasioni territoriali armate o dei flussi migratori, è un attimo a finire in zuffa pro-/anti-nazionalista.
Comunque: complimenti alla multivalenza linguistica dimostrata dai curatori del progetto.
Sono con @zone-seven per il collettivo, ma.... come si fa?? Cioè... in pratica... che dobbiamo fare? Potresti coordinare tu, Enzo, se hai qualche idea?
Ciao!
A.
Alla fine sono tre/quattro cartoline ;)
Avendo avuto modo di parlare a voce ed incontrare qualcuno, mi sento di affermare (nonostante l'esperienza ridotta) che l'antipatia diventa difficile da trovare, poi ovviamente a pelle si va più d'accordo con uno che con un altro ... ma almeno non servono le emoticons ;)effegi61 ha scritto: ↑23/03/2023, 10:30Io la vedevo come una esaltazione di tutto quello che nasce dall'incontro di diversita' di qualsiasi natura; una messa in luce che questi incontri non devono comportare privazioni da nessuna delle parti, ma che possono essere propedeutici per opere nuove e inedite.
Al di la di tutto potrebbbe essere anche l'occasione per un incontro fisico degli iscritti...da anni se ne parla ma non e' mai stato fatto mi sembra, cosi' almeno se ci stiamo antipatici potremmo consolarci con le mostre...
Decidiamo un interpretazione e vediamo ... per i tic, come diceva Paolo, ci vuole il Lagavulin, ma anche gli Spritz possono andare. ;)kwaidan ha scritto: ↑23/03/2023, 10:45È sicuramente un tema volutamente ampio che si presta a tantissime interpretazioni, come si vede già solo da questi pochi post. Sarà interessante!
.......... È solo che per lavoro sono (per metà) una copy all'insegna di semplicità, chiarezza e sintesi di scuola anglosassone, e quando leggo testi super arzigogolati senza necessità mi partono i tic
Si può fare.
Ho visto adesso che aveva risposto anche Leo
Quasi giusto ... sarebbe ora di fare qualcosa, per chi vuole farlo, per il resto vediamo prima chi e se aderisce poi si affrontano le difficoltà che mica mancheranno, ma secondo me dato il bando non sono così pesanti come sembrano. In realtà non si sa neppure se ci sono e quante ce ne sono , si deve prima passare la selezione.-Leo- ha scritto: ↑23/03/2023, 11:52E' ormai un decennio che sporadicamente viene fuori questa, per me bellissima idea, di un collettivo che parta dalla community di Analogica.it.
Le difficoltà reali non sono tanto i temi, che in un periodo storico del genere (epocale) non dovrebbero mancare, quanto un'organizzazione di base interna ed esterna al forum.
.................................
che ne pensate?
In ogni caso è uno dei rarissimi bandi seri che si vedono in giro.
e, alla fine sono sempre come 3 o 4 cartoline.
@Andrea67c
@zone-seven
@kwaidan (?)
@-Leo- partecipi ?