Systema zonale
Moderatori: chromemax, Silverprint
Systema zonale
Sto rileggendo diverse discussioni sul forum di analogica.it per avvicinarmi al sistema zonale e la profilazione della pellicola e carta. Al momento premetto di non essere interessato a utilizzare software per leggere e confrontare curve, magari in seguito, piuttosto preferisco un riscontro visivo.m; anche perché non dispongo di un densitometro. Ho però un problema: vorrei esporre 3 pellicole piane 4×5 a sensibilità nominale, una con +1/3 di stop e l’ultima con + 2/3 di stop, come consigliato. Poi in seguito altre 3 con nominale +1, +1 1/3, +1 2/3. Veniamo al punto. Se ho capito bene con un rullo 135, trovate le esposizioni per ogni livello, mantenendo gli stessi valori tempi/diagramma basterebbe abbassare fisicamente gli ISO sulla macchina per fare le altre esposizioni. Es. nominale 100 iso, 80 iso (+1/3), 64 iso (+2/3). Con delle lastre 4×5 però come posso proseguire? Sbaglio qualcosa nel ragionamento?


Re: Systema zonale
La procedura che adotti dipende molto dall'hw che possiedi. L'ideale sarebbe avere un esposimetro esterno al 1/10 di stop (questo io lo ritengo indispensabile, più che ideale) e 2 filtri nd da 1/3 oppure uno da 1/3 e uno da 2/3. Io riesco a fare senza filtri, ma mi devo appoggiare alla scansione tempi/diaframmi della mia macchina 35mm, che è a mezzi stop e mi accontento di una bassa precisione nella determinazione della SE, perché poi all'atto pratico tutta questa precisione non mi serve, pensando io in stop interi quando fotografo. (La mia macchina migliore è una medio formato a stop interi!) Non conosco le macchine grande formato, ma sospetto che tutte o quasi tutte abbiano una scansione a stop interi. In questo caso i filtri nd sono indispensabili, per la determinazione della SE.
Lascerei perdere l'esposimetro della macchina, qualunque esso sia.
Ciao!
A.
Lascerei perdere l'esposimetro della macchina, qualunque esso sia.
Ciao!
A.
Re: Systema zonale
Grazie Andrea, in effetti non avevo pensato a dei filtri nd, mi sembra una buona idea. Ho un filtro nd variabile, ma non mi fido molto della sua precisione, per cui probabilmente ne prenderò per l’occasione. Ovviamente dato che scatto in grande formato ho un esposimetro esterno, spot Meter f per la precisione.Andrea67c ha scritto: ↑16/09/2023, 7:19La procedura che adotti dipende molto dall'hw che possiedi. L'ideale sarebbe avere un esposimetro esterno al 1/10 di stop (questo io lo ritengo indispensabile, più che ideale) e 2 filtri nd da 1/3 oppure uno da 1/3 e uno da 2/3. Io riesco a fare senza filtri, ma mi devo appoggiare alla scansione tempi/diaframmi della mia macchina 35mm, che è a mezzi stop e mi accontento di una bassa precisione nella determinazione della SE, perché poi all'atto pratico tutta questa precisione non mi serve, pensando io in stop interi quando fotografo. (La mia macchina migliore è una medio formato a stop interi!) Non conosco le macchine grande formato, ma sospetto che tutte o quasi tutte abbiano una scansione a stop interi. In questo caso i filtri nd sono indispensabili, per la determinazione della SE.
Lascerei perdere l'esposimetro della macchina, qualunque esso sia.
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A.
Re: Systema zonale
Non ho capito esattamente perché vuoi esporre a +1/3, +2/3,etc, comunque per farlo prendi l'esposizione nominale come riferimento e poi apri il diagramma di 1/3 di stop per ogni esposizione.
La procedura che hai descritto, diminuendo gli ISO e esponendo sempre alla "nominale corrente", è comunque giusta.
La procedura che hai descritto, diminuendo gli ISO e esponendo sempre alla "nominale corrente", è comunque giusta.
Re: Systema zonale
In realtà i filtri nd non sono indispensabili nemmeno col 4x5, ho sbagliato io a scrivere questo, infatti puoi saltare di un terzo di stop cambiando l'illuminazione della superficie di un terzo di stop, controllandola con lo spot meter, che poi è simile a quello che faccio io sul 35mm.ErDanilz ha scritto: ↑16/09/2023, 21:26Grazie Andrea, in effetti non avevo pensato a dei filtri nd, mi sembra una buona idea. Ho un filtro nd variabile, ma non mi fido molto della sua precisione, per cui probabilmente ne prenderò per l’occasione. Ovviamente dato che scatto in grande formato ho un esposimetro esterno, spot Meter f per la precisione.Andrea67c ha scritto: ↑16/09/2023, 7:19La procedura che adotti dipende molto dall'hw che possiedi. L'ideale sarebbe avere un esposimetro esterno al 1/10 di stop (questo io lo ritengo indispensabile, più che ideale) e 2 filtri nd da 1/3 oppure uno da 1/3 e uno da 2/3. Io riesco a fare senza filtri, ma mi devo appoggiare alla scansione tempi/diaframmi della mia macchina 35mm, che è a mezzi stop e mi accontento di una bassa precisione nella determinazione della SE, perché poi all'atto pratico tutta questa precisione non mi serve, pensando io in stop interi quando fotografo. (La mia macchina migliore è una medio formato a stop interi!) Non conosco le macchine grande formato, ma sospetto che tutte o quasi tutte abbiano una scansione a stop interi. In questo caso i filtri nd sono indispensabili, per la determinazione della SE.
Lascerei perdere l'esposimetro della macchina, qualunque esso sia.
Ciao!
A.
Potresti esporre delle strisce, 10 o più, tra loro distanziate di zone intere per una certa iso di partenza, sulla stessa lastra. Poi fai lo stesso su una seconda lastra con la scena illuminata 1/3 di stop in meno (o illuminata allo stesso modo, ma con un filtro nd 0,3 sull'obiettivo). Eccetera. Così avrai diversi iso, uno per ogni lastra: una sola lastra sarà quella con la SE corretta, da valutare in stampa.
Il metodo per fare le zone intere corrette col volet su 4x5, lo ha spiegato tanto tempo fa Andrea Silverprint, sicuramente avrai già letto quel post.
La lastra da 10 zone con la SE corretta ti fornirà info su quale contrazione o espansione hai ottenuto con quello sviluppo.
Ciao!
A.
Re: Systema zonale
Grazie, era quello che volevo sentire.gergio ha scritto: ↑16/09/2023, 21:53Non ho capito esattamente perché vuoi esporre a +1/3, +2/3,etc, comunque per farlo prendi l'esposizione nominale come riferimento e poi apri il diagramma di 1/3 di stop per ogni esposizione.
La procedura che hai descritto, diminuendo gli ISO e esponendo sempre alla "nominale corrente", è comunque giusta.
Re: Systema zonale
Grazie Andrea, si ho letto tutti quei post e sto cercando di determinare l’iso corretta e le contrazioni/espansioni per il mio sviluppo/stampa.Andrea67c ha scritto: ↑16/09/2023, 23:52In realtà i filtri nd non sono indispensabili nemmeno col 4x5, ho sbagliato io a scrivere questo, infatti puoi saltare di un terzo di stop cambiando l'illuminazione della superficie di un terzo di stop, controllandola con lo spot meter, che poi è simile a quello che faccio io sul 35mm.ErDanilz ha scritto: ↑16/09/2023, 21:26Grazie Andrea, in effetti non avevo pensato a dei filtri nd, mi sembra una buona idea. Ho un filtro nd variabile, ma non mi fido molto della sua precisione, per cui probabilmente ne prenderò per l’occasione. Ovviamente dato che scatto in grande formato ho un esposimetro esterno, spot Meter f per la precisione.Andrea67c ha scritto: ↑16/09/2023, 7:19La procedura che adotti dipende molto dall'hw che possiedi. L'ideale sarebbe avere un esposimetro esterno al 1/10 di stop (questo io lo ritengo indispensabile, più che ideale) e 2 filtri nd da 1/3 oppure uno da 1/3 e uno da 2/3. Io riesco a fare senza filtri, ma mi devo appoggiare alla scansione tempi/diaframmi della mia macchina 35mm, che è a mezzi stop e mi accontento di una bassa precisione nella determinazione della SE, perché poi all'atto pratico tutta questa precisione non mi serve, pensando io in stop interi quando fotografo. (La mia macchina migliore è una medio formato a stop interi!) Non conosco le macchine grande formato, ma sospetto che tutte o quasi tutte abbiano una scansione a stop interi. In questo caso i filtri nd sono indispensabili, per la determinazione della SE.
Lascerei perdere l'esposimetro della macchina, qualunque esso sia.
Ciao!
A.
Potresti esporre delle strisce, 10 o più, tra loro distanziate di zone intere per una certa iso di partenza, sulla stessa lastra. Poi fai lo stesso su una seconda lastra con la scena illuminata 1/3 di stop in meno (o illuminata allo stesso modo, ma con un filtro nd 0,3 sull'obiettivo). Eccetera. Così avrai diversi iso, uno per ogni lastra: una sola lastra sarà quella con la SE corretta, da valutare in stampa.
Il metodo per fare le zone intere corrette col volet su 4x5, lo ha spiegato tanto tempo fa Andrea Silverprint, sicuramente avrai già letto quel post.
La lastra da 10 zone con la SE corretta ti fornirà info su quale contrazione o espansione hai ottenuto con quello sviluppo.
Ciao!
A.
Mi ritengo fortunato perché controllando i miei 3 otturatori a disposizione ne ho uno, è solo uno, che posso regolare in terzi di stop.

