Buongiorno a tutti.
Ho riscontrato di recente uno strano problema su una pellicola Ilford HP5 Plus 120. Ho sviluppato contemporaneamente due di queste pellicole, facenti parte dello stesso lotto (vedi foto) utilizzando Rodinal con diluizione 1+50. Come si vede dalla foto allegata, lo sviluppo di una delle due è stato normale, con il supporto regolarmente trasparente; nell'altra, invece, il supporto si presenta uniformemente grigio per tutta l'estensione del rullo, come se fosse stato esposto ad una luce uniforme. L'unica differenza tra i due rulli è che quello ingrigito è stato utilizzato su un caricatore per Mamiya 645, mentre l'altro è stato caricato su una Fujica GA 645.
Escluso lo sviluppo che, come ripeto, è stato fatto contemporaneamente nella stessa tank, mi domando cosa possa aver generato il problema sul secondo rullo. Credo improbile un'infiltrazione di luce dal magazzino della Mamiyia, sia perché l'ingrigimento è uniforme su tutta la superficie della pellicola, sia perché lo stesso magazzino è stato usato senza problemi su altri rulli. Escludo, inoltre, l'influenza di scanner aeroportuali, che peraltro hanno interessato solo quella delle due sviluppata regolarmente. Potrebbe forse essere un problema di fabbrica, ma trattandosi di due pellicole appartenenti allo stesso lotto, la cosa mi sembra strana.
Cosa ne pensate? A qualcuno di voi è mai capitato un problema analogo?
Ilford HP5: uno strano problema
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Ilford HP5: uno strano problema
"C'è differenza tra una bella ed una buona fotografia. La prima risponde all'estetica, la seconda risponde alla realtà, al racconto veritiero di una storia, scolpita nella lingua della vita e non solo nella forma".
Gianni Berengo Gardin
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Re: Ilford HP5: uno strano problema
Sembra velata, possibile che per qualche motivo abbia preso luce uniformemente?
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“Co la palla de vetro ce ‘ndovini deppiù”
( F. Pizarro )
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Re: Ilford HP5: uno strano problema
L'impressione è proprio quella. Solo che non riesco ad immaginare in quale occasione possa essere successo; la pellicola l'ho caricata nel magazzino a casa, in luce attenuata, e sempre a casa l'ho scaricata. Non ricordo che, durante il lavoro, si sia inavvertitamente aperto il dorso del magazzino, e quand'anche sarebbe difficile spiegare un'esposizione così uniforme.
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Gianni Berengo Gardin
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Re: Ilford HP5: uno strano problema
Con la facilità e inconsapevolezza con cui una volta mi sono confuso tra due pellicole, potresti fare mente locale e pensare se davvero non è stata la pellicola velata ad essere passata sotto lo scanner aeroportuale.
Re: Ilford HP5: uno strano problema
Assolutamente no: la pellicola velata è stata esposta ai primi d'ottobre a Noto, a mezz'ora d'auto da Siracusa, dove abito. Quella corretta è stata esposta agli scavi archeologici di Pompei, ove mi sono recato un paio di settimane dopo, prendendo l'aereo da Catania. Però, riconosco che è una spiegazione possibile ed in passato mi è infatti successo; non tanto negli aeroporti ma in qualche museo ed in un porto della costa ionica della Turchia, con apparecchi evidentemente vecchi o calibrati male.
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Gianni Berengo Gardin
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Re: Ilford HP5: uno strano problema
Gli scanner a raggi x non producono velature così uniformi, ma tracce a ghirigori.
Quando hai caricato le pellicole nella spirale di sviluppo eri al buio assoluto, o filtrava.un po'di luce da qualche parte?
E la pellicola velata ha per caso preso una scaldata considerevole, tipo qualche ora in auto parcheggiataal sole?
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PaTerson, una sola T!


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Re: Ilford HP5: uno strano problema
La prima ipotesi la escludo: carico le pellicole sempre in un ripostiglio cieco della mia mansarda, a totale tenuta di luce. Del resto, come dicevo in apertura, entrambe le pellicole sono state caricate contemporaneamente nella stessa tank.
La seconda ipotesi è possibile. La pellicola velata è stata esposta a Noto ai primi di ottobre, ma in una giornata calda come in pieno agosto.
La seconda ipotesi è possibile. La pellicola velata è stata esposta a Noto ai primi di ottobre, ma in una giornata calda come in pieno agosto.
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Gianni Berengo Gardin
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