FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Discussioni sul Test di Pellicole e Carte da Stampa

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luciano.xxk
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FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Messaggio da luciano.xxk »

Buonasera a tutti gli amici del forum.
Doverosa premessa: per motivi anagrafici, negli ultimi mesi mi trovo a vivere la transizione da non avere di fatto tempo libero (se non miserrimi scampoli) ad avere a mia disposizione, spesso, l’intera giornata.
Per riempire dignitosamente tale tempo, in queste ultime settimane mi sto organizzando per ricominciare, con un po’ di metodo, a fotografare in grande formato.
Senza annoiarvi con le vicende di acquisti, test, letture etc, rispolverando competenze disponibili ma talvolta un po’ arrugginite, diciamo solo che mi sono riletto con attenzione il libro “Beyond The Zone System” (IV edizione) di Phil Davis, nonché il “The Way Beyond Monochrome” (II edizione) di Lambrecht e Woodhouse, due testi diversi ma per molti versi tra loro complementari.
Visto che le lastre 4x5 dispiace un po’ sparacchiarle a caso, ho deciso di consolidare un riferimento inziale con FP4 Plus seguendo il metodo di Davis, ma anche utilizzando il software di tracciamento ed analisi “BTZS plotter for windows”, che onestamente alleggerisce molto lo sgobbo di tracciamento delle curve e le relative analisi; il prezzo da pagare, se non si sta accorti, è di essere trascinati in una spirale di utilizzo fideistico del metodo BTZS che generalmente - come tutti i metodi che pretendono di avere "la verità", non apprezzo in pieno; tuttavia, utilizzare le potenzialità del tool l’ho trovato efficace ed appagate.
Fine della premessa, passiamo a informazioni un po’ più tecniche:
1) FP4 Plus l'ho scelta per reperibilità, affidabilità e scommessa di consistenza di reperibilità nel prossimo futuro
2) ADOX D76 per disperazione: non riesco a trovare D76, né ID11 nei formati large (3,8 o 5 L rispettivamente) e le confezioni da un litro vengono vendute spesso a prezzi certamente accessibili, ma per me un po’ urticanti
3) Prove effettuate utilizzando il metodo eccellentemente descritto da Diego (@Chromemax) nell’opuscolo “Esposizione della step-tablet per BTZS; nel mio caso l’illuminazione sul piano dava una lettura di 1 EV sul Sekonic L-308-S su cui era installato il suo diffusore piatto, esposizione di 0,4 sec con lampada a tungsteno dentro un ingranditore a condensatori M800, condensatore Unicon 80, Obiettivo Rodagon 80 a f.11, altezza colonna 60 cm; un riconoscimento anche @Marco Annaratore, i cui video sul canale LF e ULF sono sempre gradevolissimi e pieni di punti (a proposito: Marco, ti aspettiamo!)
4) Sviluppo in bacinella, con Adox D76 1+1, sviluppando 5 lastre 4x5 ugualmente esposte come sopra, per 4’, 5’30’’, 8’, 11’, 16’, in bacinella, un minuto di pre-soak, agitazione tipica (rotazione lastre da sotto a sopra per tutto il tempo, con frequenza di circa una rotazione ogni 5 - 6 sec, diciamo due rotazioni complete ogni minuto); quantità sviluppo 250+250 cc a circa 20°; sul tema temperatura comunque tornerò dopo.

Per chi conosce la forma dei test di Diego, non sarà difficile districarsi; tuttavia è necessario che faccia una doverosa puntualizzazione: per quanto condotto con la massima attenzione e scrupolo, essendo:
- la prima volta che usavo il metodo BTZS
- -la prima volta che usavo il target Stouffer
- -la prima volta dopo tanti anni che usavo di nuovo le bacinelle
NON HO PRETESA che i dati abbiamo la solidità metodologica a cui ci hanno abituato Andrea, Diego ed altri del forum; portate pazienza; in particolare segnalo i seguenti “vizi” già diagnosticati
a) Controllo temperatura; il processo di sviluppo in bacinella si svolge al buio; ho controllato la temperatura prima di spegnere la luce ed era 20,3 °C; la bacinella era termostatata una vasca 50x60 con acqua a circa 21 °C; la temperatura della CO era di circa 17°C; bene (o meglio, mica tanto), quando ho riacceso la luce alla fine dei 16’ la temperatura era salita a quasi 23°C (!), credo riscaldata dalle mani, che stanno “a guazzo” per tutto il tempo; lezione appresa: la bacinella del DEV era in materiale plastico, credo di dover cercare qualcosa di metallico, oppure passare altri metodi (tubi BTZS, Artifex, Jobo….); mi dispiace però perché a me lo sviluppo in bacinella “filosoficamente” piace molto; tornando a noi, credo che i dati qui forniti siano abbastanza rappresentativo di uno sviluppo condotto a 20°C per la lastra sviluppata per 4’, 21,5°C per la lastra sviluppata 16°C; i tre sviluppi intermedi si collocheranno verosimilmente anche loro a temperature con valori intermedi tra 20 e 21,5°C
b) Valore sensibilità: come noto Diego fornisce i dati in forma di logaritmo dell’esposizione relativa; per fornire un’indicazione della sensibilità concretamente prevedibile per i vari Gamma, è necessario tarare il proprio sistema di illuminazione in qualche modo (es. Davis - e Marco Annaratone lo segue - suggerisce di utilizzare la Delta100 sviluppata in D76 1+1, o Xtol 1+1, a 70°F., perché a suo parere questa è un’accoppiata che fornisce un’affidabile “advertised speed” di 100 ISO; bene: questo passaggio NON E’ PRESENTE nei dati qui forniti; per chi conosce il programma software utilizzato per tracciare le curve, è possibile impostare una “PSP” (Personal Speed Point), che consente di traslare le corse ottenute in modo da farle corrispondere a quelle ottenute con un sistema di illuminazione tarato come sopra descritto; nei dati qui forniti io ho cercato di allineare i valori ottenuti con quelli di un test della FP4 Plus forniti insieme al programma “BTZS Plotter for windows”, nonché con quelli del test di Diego con Fp4 Plus in formato 135 sviluppato in D76 1+1
c) Se i miei calcoli sono corretti, la mia esposizione, come descritta al punto 3) è stata scarsa di quasi un’intero EV (0,9, di fatto), ma i grafici forniti dovrebbero essere abbastanza corretti: ribadisco tuttavia che la sensibilità da me ottenuta potrebbe oscillare di qualche decimo di EV
d) L’Adox D76 usato in bacinella con le lastre appare essere un po’ meno attivo del D76 usato con i rulli 135 in tank, ma la differenza è a mio parere nell’ambito dell’ampiamente prevedibile.
FP4 PLus in AdoxD76.pdf
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Fp4 Plus in Adox D76 IC - tempo.pdf
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chromemax
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Re: FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Messaggio da chromemax »

Bravissimo, grazie della condivisione.

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Walter
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Re: FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Messaggio da Walter »

Da quel che posso capire confrontando i grafici sembra che il D76 di Adox non si scosti in maniera significativa da quello di Kodak, ma ammetto di non essere bravo con tutti quei numeri.

Sto usando Adox e "a occhio&stampa" non vedo differenze fra i due.

Grazie per la condivisione

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moscomicc
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Re: FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Messaggio da moscomicc »

Walter ha scritto:
27/01/2024, 8:49

Sto usando Adox e "a occhio&stampa" non vedo differenze fra i due.
Scusa, dove lo acquisti che io non lo trovo in circolazione e neppure sul sito ADOX è presente?

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DavideLP
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Re: FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Messaggio da DavideLP »

Perdona l'ignoranza ma le etichette poste sulle curve nel primo PDF cosa indicizzano rispettivamente?
Davide Veneziani

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luciano.xxk
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Re: FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Messaggio da luciano.xxk »

@ Moscomicc: acquistate 3 buste da un litro da Maco (Macodirect.de) il 29 dicembre.

@ DavideLP: su ogni curva, da sinistra a destra: Tempo di sviluppo in minuti primi, sensibilità che per quel tempo di sviluppo bisogna impostare per avere una densità di 0,1 sopra B+V in zona I, Gradiente medio, SBR.

Gli altri valori credo siano ovvi, spendo qualche parola in più per l'SBR.
SBR sta per "Subjetc Brightness range" ovvero la quantità di stop di esposizione che quella pellicola, con quel particolare sviluppo, è capace di restituire in un range di densità predeterminato nel programma (lo trovi sotto la dicitura "paper ES" in alcuni dei grafici), e che corrisponde, in prima approssimazione, all'ISO range di una carta normale con contrasto 2.

Faccio un esempio: se prendi la 3^ curva (quella verde) è stata sviluppata per 8', ha una sensibilità (come sopra definita) di 80 Iso abbondanti, un gradiente di 0,47 (un po' morbida per stampa a luce diffusa o contatto, circa ok per stampa a condensatori), ed ha un SBR di 7,1 stop per carte di ISO Range 1,00; ovvero, servono 7,1 stop di differenza per andare, sulla pellicola, da 0,1 sopra B+V a 1,1 sopra B+V, che è quel che serve (senza effetto Callier) per saturare, senza eccessi, la gamma dinamica di carta con ISO range di 100, ovvero una "media gradazione 2".

Spero che sia stato utile, ciao

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tykos
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Re: FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Messaggio da tykos »

moscomicc ha scritto:
29/01/2024, 10:07
Walter ha scritto:
27/01/2024, 8:49

Sto usando Adox e "a occhio&stampa" non vedo differenze fra i due.
Scusa, dove lo acquisti che io non lo trovo in circolazione e neppure sul sito ADOX è presente?
fotoimpex è la società che si è comprata il marchio adox e distribuisce i prodotti (più altri mille negozi, ovviamente).
cercare di comprare dal sito adox è come cercare di comprare dal sito kodak.
https://www.fotoimpex.com/chemistry/ado ... 00-ml.html

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moscomicc
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Re: FP4 Plus 4x5 in ADOX D76 1+1

Messaggio da moscomicc »

tykos ha scritto:
29/01/2024, 14:38
moscomicc ha scritto:
29/01/2024, 10:07
Walter ha scritto:
27/01/2024, 8:49

Sto usando Adox e "a occhio&stampa" non vedo differenze fra i due.
Scusa, dove lo acquisti che io non lo trovo in circolazione e neppure sul sito ADOX è presente?
fotoimpex è la società che si è comprata il marchio adox e distribuisce i prodotti (più altri mille negozi, ovviamente).
cercare di comprare dal sito adox è come cercare di comprare dal sito kodak.
https://www.fotoimpex.com/chemistry/ado ... 00-ml.html
cercavo in siti italiani; ho guardato il sito ADOX non per fare acquisti ma per vedere le caratteristiche del prodotto; li non risulta. Comunque grazie.

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