Tutto era incominciato qui:
rolleiflex-3-5f-kaputt-e-consiglio-per- ... lit=kaputt
La mia Rollei 3.5 si era bloccata alla fine di un viaggio importante. Era stata venduta come completamente revisionata ed era passata una seconda volta, qualche anno dopo, dal riparatore del noto negozio dove l´acquistai. Decisi quindi di spedirla a Sandro, il quale mi confermo´ che la macchina non era mai stata aperta in precedenza e quindi mai completamente revisionata. Dopo la (vera) revisione completa di Sandro, ho usato regolarmente la macchina, anche se di meno, a causa della pandemia. Nel novembre del 2021 ci ho fatto un´ottantina di rulli. Adesso sto facendo i provini e mi sto accorgendo che i ritratti, scattati in condizioni difficili, raggiungono livelli di nitidezza migliori di quelli ottenuti in passato. Ribadisco che sto osservando questo fatto su fotogrammi scattati con diaframma completamente aperto. La mia vista e´ rimasta piu´ o meno la stessa di due anni fa e quindi anche il mio modo di focheggiare. La revisione ed il successivo intervento che Sandro ha effettuato con il collimatore e´ quindi estremamente importante su macchine che hanno ormai sessant´anni sul groppone. Sandro, vi spieghera´ i dettagli tecnici, se vorra´. Lo scopo del mio intervento resta quello di elogiare il suo lavoro impeccabile.
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- Marco Leoncino II°
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Re: [PARTNERSHIP] - -Sandro- - Sconti fruizione servizi
Non posso che confermare e, se possibile, aggiungere altri elogi.
Da quando mi ha restituito la Rollei 3,5F rimessa a nuovo ho messo da parte tutte le altre e scatto solo con quella.
Da quando mi ha restituito la Rollei 3,5F rimessa a nuovo ho messo da parte tutte le altre e scatto solo con quella.
Mauro
Re: [PARTNERSHIP] - -Sandro- - Sconti fruizione servizi
Ringrazio Marco per il suo apprezzamento del lavoro svolto, e colgo l'occasione per spiegare per quale motivo, oggi, la quasi totalità delle Rolleiflex in circolazione abbia bisogno di riposizionare il piano di fuoco per ottenere la massima nitidezza sul negativo.
Questa è la fiancata destra (lato manovella) di una rolleiflex, è una automat 1937 e da questo modello in poi il meccanismo lo troveremo in tutti gli altri modelli prodotti, sino al 1976.
La manopola di messa a fuoco si trova sul lato opposto e su di essa vi è un asse in ottone che attraversa il corpo macchina (lo si può osservare facilmente sotto lo specchio nei modelli con schermo di messa a fuoco sostituibile).
Ad ogni estremità di questo asse sono montate due camme in ottone, contrapposte tra loro di 180°. Quindi abbiamo un totale di 4 camme.
Lo scopo della camma è quello di trasformare il moto di rotazione della manopola in un moto di traslazione lineare del carrello di messa a fuoco, ma viene spontaneo domandarsi perché ne abbiano montate due. Non ne sarebbe bastata una sola?
Con una sola camma avremmo avuto almeno un paio di problemi, tra cui l'inevitabile lasco al momento di invertire il senso di rotazione, e la necessità di una molla di richiamo per far tornare il carrello in posizione, con l'ovvia conseguenza di avere una certa durezza nel movimento.
Questo è un dettaglio ingrandito della foto precedente, dove ho evidenziato le due camme, di cui ora vi illustro lo scopo.
La prima camma, quella inferiore, agisce direttamente sul supporto del carrello, che reca il numero 1, quindi effettivamente spinge in avanti il carrello.
Quando si torna indietro la seconda camma, che reca il numero 2, spinge contro un supporto molleggiato che è sempre solidale col carrello. In questo modo geniale la camma 1 arretra mentre la 2 avanza e si ottenne l'inversione del moto del carrello senza il minimo gioco grazie al pistoncino molleggiato (regolabile), ed eliminato il bisogno di una molla di richiamo per il carrello. Ecco perché (in una macchina revisionata) la manopola di messa a fuoco ha una corsa morbida e senza incertezze. C'è anche da aggiungere che la stessa manopola di messa a fuoco permette di regolare la dolcezza del movimento. Infatti occorre una forza minima per evitare che toccando il carrello questo non debba oscillare facendo perdere il fuoco.
Ora questi signori, per evitare l'usura da attrito, interposero degli inserti tra la camma ed il carrello per limitare l'attrito una volta cessata la lubrificazione originale ed in assenza di lubrificazioni successive. Ovvero pensarono a rendere la macchina praticamente eterna. Uno degli inserti è innestato a coda di rondine in posizione 1, l'altro è un cilindretto in posizione due. Analoghi inserti furono piazzati sulla manovella di caricamento per avere il dolce attrito necessario, ed il materiale plastico usato fu un poliestere vulcanizzato con perossidi detto "Vulkollan". Questo materiale è di una tale robustezza che lo si usa persino sulle ruote dei carrelli industriali soggetti a fortissimi carichi.
Ora poiché nulla a questo mondo è eterno, quando la fotocamera viene usata per decenni senza essere lubrificata, si consumano gli inserti e si consumano anche le camme, facendo indietreggiare sempre più il carrello. Questo significa che la macchina raggiunto l'infinito lo supera all'indietro riprendendo a sfuocare. Bastano già 5-6 centesimi di millimetro per avere la sensazione di un fuoco non perfettamente nitido. E NON E' COLPA DEGLI OBIETTIVI!!!!
Scusate l'enfasi, ma leggo tante baggianate a proposito della presunta superiorità di un obiettivo rispetto ad un altro quando non ci si cura minimamente di far preventivamente controllare la collimazione ad infinito. Poi magari si scopre da analisi comparate di negativi e stampe che la presunta superiorità, ad esempio, dello Xenotar rispetto al Planar, altro non è che aria fritta in olio di colza.
Per nostra fortuna il progettista di questo capolavoro di meccanica la sapeva lunga ed aveva previsto la possibilità di registrare anche questo consumo realizzando le camme con una corsa maggiore del necessario, altrimenti saremmo stati costretti a ricostruire gli inserti, quando invece basta semplicemente riposizionare la manopola di messa a fuoco sulla linea di fede dopo aver piazzato la macchina sotto il collimatore ed aver registrato il piano di fuoco con la precisione di un centesimo di millimetro
(il collimatore originale Rollei, che pesa 40kg e che in italia siamo rimasti forse in due ad avere mi permette questo, ed altro).
Ancora un paio di considerazioni, di natura statistica.
Su un campione di 140 rolleiflex esaminate solo due hanno avuto il piano di fuoco correttamente piazzato. Dato che oggi non esistono praticamente pezzi di ricambio, l'analisi statistica dei guasti più frequenti è importantissima.
Sempre statisticamente sono costretto a dire che sullo stesso campione esaminato nessuna delle macchine era stata smontata a fondo, pulita correttamente e rilubrificata sulle camme, anche macchine che erano state dichiarate revisionate, ed anche da nomi celebri, non mi fate dire altro perché non è elegante.
Sul lato manovella questo comporta lo smontaggio totale di tutta la meccanica di avanzamento/tastatore/contafotogrammi, quindi posso anche capirlo, ma sul lato opposto c'è poco o nulla. Eppure sistematicamente trovo sempre il grasso originale, oramai indurito, oltre una gran quantità di lordura e limatura, che spazzo via nel bagno ad ultrasuoni.
Quindi, per concludere, una Rolleiflex non revisionata, oggi, non potrà funzionare correttamente anche se apparentemente funziona bene.
Grazie a tutti per l'attenzione ed il costante supporto.
Questa è la fiancata destra (lato manovella) di una rolleiflex, è una automat 1937 e da questo modello in poi il meccanismo lo troveremo in tutti gli altri modelli prodotti, sino al 1976.
La manopola di messa a fuoco si trova sul lato opposto e su di essa vi è un asse in ottone che attraversa il corpo macchina (lo si può osservare facilmente sotto lo specchio nei modelli con schermo di messa a fuoco sostituibile).
Ad ogni estremità di questo asse sono montate due camme in ottone, contrapposte tra loro di 180°. Quindi abbiamo un totale di 4 camme.
Lo scopo della camma è quello di trasformare il moto di rotazione della manopola in un moto di traslazione lineare del carrello di messa a fuoco, ma viene spontaneo domandarsi perché ne abbiano montate due. Non ne sarebbe bastata una sola?
Con una sola camma avremmo avuto almeno un paio di problemi, tra cui l'inevitabile lasco al momento di invertire il senso di rotazione, e la necessità di una molla di richiamo per far tornare il carrello in posizione, con l'ovvia conseguenza di avere una certa durezza nel movimento.
Questo è un dettaglio ingrandito della foto precedente, dove ho evidenziato le due camme, di cui ora vi illustro lo scopo.
La prima camma, quella inferiore, agisce direttamente sul supporto del carrello, che reca il numero 1, quindi effettivamente spinge in avanti il carrello.
Quando si torna indietro la seconda camma, che reca il numero 2, spinge contro un supporto molleggiato che è sempre solidale col carrello. In questo modo geniale la camma 1 arretra mentre la 2 avanza e si ottenne l'inversione del moto del carrello senza il minimo gioco grazie al pistoncino molleggiato (regolabile), ed eliminato il bisogno di una molla di richiamo per il carrello. Ecco perché (in una macchina revisionata) la manopola di messa a fuoco ha una corsa morbida e senza incertezze. C'è anche da aggiungere che la stessa manopola di messa a fuoco permette di regolare la dolcezza del movimento. Infatti occorre una forza minima per evitare che toccando il carrello questo non debba oscillare facendo perdere il fuoco.
Ora questi signori, per evitare l'usura da attrito, interposero degli inserti tra la camma ed il carrello per limitare l'attrito una volta cessata la lubrificazione originale ed in assenza di lubrificazioni successive. Ovvero pensarono a rendere la macchina praticamente eterna. Uno degli inserti è innestato a coda di rondine in posizione 1, l'altro è un cilindretto in posizione due. Analoghi inserti furono piazzati sulla manovella di caricamento per avere il dolce attrito necessario, ed il materiale plastico usato fu un poliestere vulcanizzato con perossidi detto "Vulkollan". Questo materiale è di una tale robustezza che lo si usa persino sulle ruote dei carrelli industriali soggetti a fortissimi carichi.
Ora poiché nulla a questo mondo è eterno, quando la fotocamera viene usata per decenni senza essere lubrificata, si consumano gli inserti e si consumano anche le camme, facendo indietreggiare sempre più il carrello. Questo significa che la macchina raggiunto l'infinito lo supera all'indietro riprendendo a sfuocare. Bastano già 5-6 centesimi di millimetro per avere la sensazione di un fuoco non perfettamente nitido. E NON E' COLPA DEGLI OBIETTIVI!!!!
Scusate l'enfasi, ma leggo tante baggianate a proposito della presunta superiorità di un obiettivo rispetto ad un altro quando non ci si cura minimamente di far preventivamente controllare la collimazione ad infinito. Poi magari si scopre da analisi comparate di negativi e stampe che la presunta superiorità, ad esempio, dello Xenotar rispetto al Planar, altro non è che aria fritta in olio di colza.
Per nostra fortuna il progettista di questo capolavoro di meccanica la sapeva lunga ed aveva previsto la possibilità di registrare anche questo consumo realizzando le camme con una corsa maggiore del necessario, altrimenti saremmo stati costretti a ricostruire gli inserti, quando invece basta semplicemente riposizionare la manopola di messa a fuoco sulla linea di fede dopo aver piazzato la macchina sotto il collimatore ed aver registrato il piano di fuoco con la precisione di un centesimo di millimetro
(il collimatore originale Rollei, che pesa 40kg e che in italia siamo rimasti forse in due ad avere mi permette questo, ed altro).
Ancora un paio di considerazioni, di natura statistica.
Su un campione di 140 rolleiflex esaminate solo due hanno avuto il piano di fuoco correttamente piazzato. Dato che oggi non esistono praticamente pezzi di ricambio, l'analisi statistica dei guasti più frequenti è importantissima.
Sempre statisticamente sono costretto a dire che sullo stesso campione esaminato nessuna delle macchine era stata smontata a fondo, pulita correttamente e rilubrificata sulle camme, anche macchine che erano state dichiarate revisionate, ed anche da nomi celebri, non mi fate dire altro perché non è elegante.
Sul lato manovella questo comporta lo smontaggio totale di tutta la meccanica di avanzamento/tastatore/contafotogrammi, quindi posso anche capirlo, ma sul lato opposto c'è poco o nulla. Eppure sistematicamente trovo sempre il grasso originale, oramai indurito, oltre una gran quantità di lordura e limatura, che spazzo via nel bagno ad ultrasuoni.
Quindi, per concludere, una Rolleiflex non revisionata, oggi, non potrà funzionare correttamente anche se apparentemente funziona bene.
Grazie a tutti per l'attenzione ed il costante supporto.
Re: [PARTNERSHIP] - -Sandro- - Sconti fruizione servizi
Con il mese di settembre vi saranno alcune novità nell’attività del laboratorio.
La più importante è l’estensione del servizio di riparazione alle fotocamere 135, grazie all’acquisizione di strumenti di alto livello, ma il servizio sarà effettuato con modalità differenti rispetto al consueto.
Innanzitutto non sarà possibile preparare un listino con prezzi fissati data la grande varietà di modelli esistenti.
Quindi sarà effettuata una analisi tecnica del guasto e redatto un preventivo per la riparazione, la qual cosa avrà un costo che dipende dalla complessità della fotocamera e dalla natura del guasto: i guasti annidati nella parti interne richiedono un notevole smontaggio preventivo.
Nel caso in cui il cliente accetti il preventivo si procederà con la riparazione senza addebitarne i costi, mentre nel caso in cui il preventivo non sia accettato, ne verranno addebitate le spese oltre a quelle per la spedizione di ritorno.
Le macchine con elevato grado di complessità elettronica, qualora il guasto non sia meccanico, non sono riparabili in laboratorio, quindi per evitare costi sarà meglio discuterne prima di inviare la fotocamera.
La seconda novità di settembre riguarda purtroppo la definitiva cessazione del servizio di stampa e provini, sia bianco e nero sia colore.
Questo perché gli enormi aumenti delle bollette degli ultimi mesi hanno reso antieconomico il servizio che si svolge in perdita. E dato che la domanda era già calata considerevolmente durante i mesi del covid, ho dovuto gettar via carta e chimica scaduta che giacevano inusati in magazzino.
Non intendo però vendere macchine e impianti per la stampa perché non è detto che in futuro non possa riprendere, quindi non chiedetemelo.
Cessa anche ogni tipo di assistenza su macchine Jobo di cui oramai non esistono più ricambi principali da tempo; inoltre a malincuore, sempre a causa degli aumenti generalizzati e di nuovi aggravi fiscali, ho dovuto ritoccare leggermente i prezzi di tutti gli altri servizi.
Per quanto riguarda invece il servizio di sviluppo negativi ed intelaiatura diapositive, continuerà ad essere eseguito con le modalità attuali, ovvero ad accumulo di una quantità di pellicole che giustifichi la messa in servizio di macchinari e impianti che consumano molta acqua e corrente. Nello specifico delle diapositive inoltre, possiedo ancora circa dodicimila telaietti, sono gli ultimi realizzati dalla Ditta Tecnodia che non ne farà più altri (a meno che non vi sia una tale richiesta da giustificarne la fabbricazione, cosa che attualmente è esclusa), per cui questo servizio cesserà al loro esaurimento e non potrò far altro che restituire le strisce tagliate in spezzoni.
Infine le diapositive in bianco e nero potranno essere realizzate solo per un quantitativo minimo di sei rulli identici ed esposti allo stesso modo, altrimenti non risulta giustificata la preparazione dei bagni che avviene di volta in volta con prodotti chimici freschi e non esistenti in commercio.
Certo della vostra comprensione allego qui il nuovo listino che entrerà in vigore il primo settembre 2022; esso non riguarda il materiale da riparare ancora in giacenza, per il quale sarà applicato il listino precedente.
https://www.dropbox.com/s/mjnwspqhj1qj5 ... 2.pdf?dl=0
La più importante è l’estensione del servizio di riparazione alle fotocamere 135, grazie all’acquisizione di strumenti di alto livello, ma il servizio sarà effettuato con modalità differenti rispetto al consueto.
Innanzitutto non sarà possibile preparare un listino con prezzi fissati data la grande varietà di modelli esistenti.
Quindi sarà effettuata una analisi tecnica del guasto e redatto un preventivo per la riparazione, la qual cosa avrà un costo che dipende dalla complessità della fotocamera e dalla natura del guasto: i guasti annidati nella parti interne richiedono un notevole smontaggio preventivo.
Nel caso in cui il cliente accetti il preventivo si procederà con la riparazione senza addebitarne i costi, mentre nel caso in cui il preventivo non sia accettato, ne verranno addebitate le spese oltre a quelle per la spedizione di ritorno.
Le macchine con elevato grado di complessità elettronica, qualora il guasto non sia meccanico, non sono riparabili in laboratorio, quindi per evitare costi sarà meglio discuterne prima di inviare la fotocamera.
La seconda novità di settembre riguarda purtroppo la definitiva cessazione del servizio di stampa e provini, sia bianco e nero sia colore.
Questo perché gli enormi aumenti delle bollette degli ultimi mesi hanno reso antieconomico il servizio che si svolge in perdita. E dato che la domanda era già calata considerevolmente durante i mesi del covid, ho dovuto gettar via carta e chimica scaduta che giacevano inusati in magazzino.
Non intendo però vendere macchine e impianti per la stampa perché non è detto che in futuro non possa riprendere, quindi non chiedetemelo.
Cessa anche ogni tipo di assistenza su macchine Jobo di cui oramai non esistono più ricambi principali da tempo; inoltre a malincuore, sempre a causa degli aumenti generalizzati e di nuovi aggravi fiscali, ho dovuto ritoccare leggermente i prezzi di tutti gli altri servizi.
Per quanto riguarda invece il servizio di sviluppo negativi ed intelaiatura diapositive, continuerà ad essere eseguito con le modalità attuali, ovvero ad accumulo di una quantità di pellicole che giustifichi la messa in servizio di macchinari e impianti che consumano molta acqua e corrente. Nello specifico delle diapositive inoltre, possiedo ancora circa dodicimila telaietti, sono gli ultimi realizzati dalla Ditta Tecnodia che non ne farà più altri (a meno che non vi sia una tale richiesta da giustificarne la fabbricazione, cosa che attualmente è esclusa), per cui questo servizio cesserà al loro esaurimento e non potrò far altro che restituire le strisce tagliate in spezzoni.
Infine le diapositive in bianco e nero potranno essere realizzate solo per un quantitativo minimo di sei rulli identici ed esposti allo stesso modo, altrimenti non risulta giustificata la preparazione dei bagni che avviene di volta in volta con prodotti chimici freschi e non esistenti in commercio.
Certo della vostra comprensione allego qui il nuovo listino che entrerà in vigore il primo settembre 2022; esso non riguarda il materiale da riparare ancora in giacenza, per il quale sarà applicato il listino precedente.
https://www.dropbox.com/s/mjnwspqhj1qj5 ... 2.pdf?dl=0
Ultima modifica di -Sandro- il 24/08/2022, 11:52, modificato 1 volta in totale.
- teofilatto
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Re: [PARTNERSHIP] - -Sandro- - Sconti fruizione servizi
Mi spiace per la cessazione di alcune delle tue attività ed in particolare per le motivazioni sottostanti. Purtroppo le difficoltà dovute a pandemia ed altri fattori a tutti ormai noti vanno ad incidere su un' eccellenza, la tua.
La buona notizia è che d'ora in poi sapremo a chi affidare le nostre fotocamere 135. Non è cosa da poco
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- frank baldux
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Condivido in toto quanto scritto d Teofilatto, da una parte sono molto felice di avere la possibilità di potermi rivolgere a una persona seria e preparata per futuri interventi di manutenzione sulle mie 35mm, dall'altro lato dispiace che la situazione imponga lo stop all'attività di stampa
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Re: [PARTNERSHIP] - -Sandro- - Sconti fruizione servizi
Ciao a tutti, rilascio anche io la mia più che positiva esperienza con Sandro, riconfermando la sua preparazione, competenza e disponibilità.
E' riuscito a ridar vita al mio obiettivo 80mm per il modello Mamiya 645, che sarebbe stato inutilizzabile.
Grazie, ancora.
E' riuscito a ridar vita al mio obiettivo 80mm per il modello Mamiya 645, che sarebbe stato inutilizzabile.
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Re: [PARTNERSHIP] - -Sandro- - Sconti fruizione servizi
Buondì, non riesco più a trovare il listino relativi agli sviluppi pellicole fatti da Sandro… quel servizio è ancora disponibile?
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Re: [PARTNERSHIP] - -Sandro- - Sconti fruizione servizi
Giulio
______
They say my print quality is bad. Darling, they should see my negatives (Lisette Model)
Nel mondo analogico non c'è niente che possa valere la pena. Ti piace? Lo fai. Non ti piace? Non lo fai (Zone-Seven, utente di questo forum)
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