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I Novoflex, tra l'altro dotati di una utilissima impugnatura a "fucile", con comandi di messa a fuoco e scatto azionati da una sola mano nell'impugnatura, sono tra i migliori, pure essi basati sul semplicissimo principio ottico del "Fernobjektiv" della Zeiss di Jena, nato inizialmente per la Contax a telemetro, sia in montaggio diretto, che presto sulla cassetta reflex "Flektoskop" indi ripreso nel dopoguerra per la cassetta "Flektometer" e fornito anche con attacco 42x1, Exakta, Praktina.
Fu un obbiettivo fortunato e di ottima qualità. La casa Zeiss Jena, lo forniva con un apposito filtro giallo che raccomandava di montare sempre, nell'uso con film in b/n, per ottimizzarne le prestazioni. Certo, non è luminosissimo, ma in luce diurna e con le pellicole di oggi, i problemi son pochi; va necessariamente usato col cavalletto o con una buona impugnatura a fucile.
Un altro suo pregio, contrariamente al Pentacon (ex-Meyer Optik) 500/5,6 è la leggerezza e, come detto, la possibilità di scomporlo in due. La resa è davvero molto buona, per questo genere di ottiche; per esagerare, provai ad applicarvi un "Konverter 2x" prodotto negli anni 70 dal VEB Optisches Werk Weixdorf trasformandolo in un 1000mm. (non oso immaginare quale luminosità), ma il risultato fu dignitosissimo.

I catadiottrici, naturalmente offrono relativa compattezza ed io (ça va sans dire!) spezzerei una lancia per gli MTO, a patto di poter controllare bene l'esemplare che si andasse ad acquistare. Ve ne sono di varie epoche e versioni. Il mio migliore -sotto tutti i punti di vista- presenta l'iscrizione "Grand Prix Bruxelles 1958". Gli splendidi catadiottrici Zeiss Jena "Spiegelobjektiv", sono purtroppo assai rari e la loro pur eccellente qualità, è accompagnata da un prezzo proibitivo.
Credo comunque che restando tra gli universali Tamron, Sigma, ecc. si possano acquistare dei catadiottrici di qualità soddisfacente.

A presto,

Enzo