Analogica.it

Salve a tutti,
a chi interessasse (non certo io perché non avrei nemmeno lo spazio) c'è in vendita su subito https://www.subito.it/vi/549229560.htm un Durst Laborator 1840. Immagino sia un cosa tanta, mi sembra di aver letto 2.50 metri di altezza per 350 kg di peso, così per curiosità visto che l'annuncio, cito:

"Contattare solo per offerte in linea con i prezzi di mercato".

quale potrebbe essere il suo valore attuale di mercato? E quanto costava appena uscito sul mercato?

Grazie a chi mi vorrà rispondere, è un post per pura mia curiosità.

Saluti.

P.S. È già impressionante visto in foto...

Da nuovo il prezzo poteva presumibilmente essere tra i 30.000 e i 40.000 dollari, da usato... ogni tanto su ne compare qualcuno in vendita, i prezzi richiesti sono dell'ordine di 5-7000€ ma poi rimangono lì perché trovare asilo a un aggeggio del genere non è cosa facile; è più probabile che possa interessare qualche laboratorio professionale che voglia investire nella stampa analogica di alto livello che un privato.
C'è anche da considerare che è tutto motorizzato e gestito da centralina elettronica e che i pezzi di ricambio, a partire banalmente dalla lampada (che se non ricordo male dovrebbe essere da 2Kw a 120V), sono rari, rarissimi o introvabili, per cui basta una "svampata" e ci si ritrova tre quintali e mezzo di ferraglia da rottomare per casa.
P.S. Il fatto che nell'annuncio non ci siano le foto non dispone bene all'acquisto
P.P.S. l'esemplare della foto che hai postato è stato modificato nella parte dell'alimentazione, probabilmente per modificare l'illuminazione, l'originale ha una consolle di controllo a parte, l'alimentatore e lo stabilizzatore, come si vede nell'immagine della copertina del manuale che è l'unica imamgine postata nell'annuncio di vendita

Grazie mille @chromemax per l'interessante disamina.

per cui basta una "svampata" e ci si ritrova tre quintali e mezzo di ferraglia da rottamare per casa.

Immaginavo che la "spada di Damocle" di questi {"aggeggi" } sia l'elettronica, che una volta andata e constatata l'impossibile riparazione si fa prima a murarlo nella stanza dove si trova che altro.

La CLS1840 monta una lampada da 1000W, abbastanza reperibile.
Può avere servomeccanismi elettrici che erano optional, ma non è detto che li abbia. Quello più comune è la messa a fuoco motorizzata (che non è complicata come l'autofocus).
Il mio, appunto, ha solo un motore per la messa a fuoco, con un comando abbastanza semplice e la testa che, dimensioni a parte, è identica alla CLS1000 montata sull'Optigon, che invece è tutto elettronico...
ps. pesa 125 kg, non 350.

La storia che l'elettronica ė irreparabile ė una grandissima stupidata, sarà vero per una fotocamera che contiene componenti specifici e miniaturizzati ma dentro ad un ingranditore Durst vengono utilizzati componenti standard di mercato ancora esistenti o sostituibili. Il problema semmai ė reperire i manuali di servizio con con gli schemi e soprttutto un tecnico elettronico con gli attributi

Silverprint ha scritto: ↑

02/05/2024, 22:32

La CLS1840 monta una lampada da 1000W, abbastanza reperibile.

Si, hai ragione mi sono confuso con la CLS2000, la CLS1840 monta la stessa lampada della CLS1000.

Silverprint ha scritto: ↑

02/05/2024, 22:32

Può avere servomeccanismi elettrici che erano optional, ma non è detto che li abbia. Quello più comune è la messa a fuoco motorizzata (che non è complicata come l'autofocus).
Il mio, appunto, ha solo un motore per la messa a fuoco, con un comando abbastanza semplice e la testa che, dimensioni a parte, è identica alla CLS1000 montata sull'Optigon, che invece è tutto elettronico...
ps. pesa 125 kg, non 350.

Quello della foto è un ibrido, una testa cls1840 montata su base G139; il Laborator 1840, come si vede anche dal manuale, ha lo stesso chassis del L1300 con alzata della testa e messa a fuoco motorizzate, comandate con la consolle ECU1000 che funge anche da timer. Manualmente è possibile solo alzare o abbassare il piano di proiezione operando sul manopolone sul lato destro della colonna.
Da manuale il peso è di circa 130Kg, anche se il mio L1300. che ha lo stesso peso, sembrava MOLTO più pesante (ed eravamo in 4 a muoverlo)
Penso che fosse politica di durst permettere l'upgrade dei vecchi modelli di ingranditori professionali, pensati solo per il BN, montando le teste colore di serie sui modelli più nuovi, come appunto la cls1000 sul G138 e la 1840 sul G139.

Comunque raga la foto e l’inserzione son due cose diverse
Uno lo vende ma non ha foto…. Sembra solo il libretto istruzioni.
C’ho fatto una figurina da zelig contattando uno pensando all’altro chiedendo di stralciare il marginatore (bello…. Vale più dell’ingranditore).
Ciò insegna a non leggere i forum in modo leggero e con poca attenzione. Come tutte le cose occorre prendersi il giusto tempo per farle in modo corretto.
Comunque mica simpatico il tipo…. Avrebbe potuto compatirmi come si compatiscono certi vecchi rincitrulliti.
Siatemi solidali

Il Laborator 1840 è un ingranditore costruito a regola d'arte.
Meccanicamente indistruttibile. Pesa circa 130kg, ma smontando i pezzi (colonna, piano, base, testa, centralina, scatola comandi e stabilizzatore)si trasporta bene per chi non ha mal di schiena anche in due. E' semplice smontarlo e rimontarlo.
Per quanto riguarda la parte elettronica, come accennato da graic, è costruito a moduli con schede stampate e componenti anni 90/2000, quindi facilmente reperibili e riparabili da un tecnico con una conoscenza base di elettronica.
Gli schemi si trovano e come accennato i componenti pure. Utilizza materiali professionali ed è raro che succeda qualcosa. In ogni caso sono i condensatori o le resistenze che possono necessitare di essere sostituite. Costo basso se non le ore per trovare il componente fuori tolleranza!
Per quanto riguarda le lampade la cls2000 monta delle GE CP43 2000w 230v Gy16 3200k, lampade per utilizzi teatrali o spettacoli, costo 20/30 euro, reperibili. Io ne ho 4 ma da quando lo uso mai sostituita. Sono facili da sostituire, si apre il coperchio ed è subito fatto, 2 minuti.
La centralina ecu1000, ha i controlli di timer, regolazione testa e fuoco. (le versioni precedenti possono non avere tutti i controlli motorizzati)
Come accennava Silverprint non ha autofocus.
Sempre vale la regola per il discorso elettronico, e volendo può essere bypassata. Ma è utilissima, ha anche il telecomando a filo e la lampada di 'cortesia' gialla.
Invece per quanto riguarda il valore di mercato all'estero è molto ricercato, è raro, la versione grigio/blu ne ho visti pochi.
In germania ne hanno venduti a cifre intorno a 6000 euro spesso senza tutti gli accessori compresi, e in condizioni non eccezionali.
Ovviamente ha senso trovarlo con tutte le maschere e box per i vari formati, ricambi vari e placche per tutti gli obiettivi. Altrimenti poi i pezzi di ricambio sono difficili da trovare e vanno costruiti. Come dicevo, le parti meccaniche sono pressocchè indistruttibili.
In Italia c'è meno mercato.....
Occorre un bancale per spostarlo tramite corriere. Invece per il trasporto autonomo ci vuole un furgoncino anche passo corto, non è un 1200!
A mio parere è una macchina meravigliosa, per chi ovviamente vuole stampare da 6x17 in su, oppure vuole ingrandimenti importanti mantenendo la colonna verticale. La luminosità non manca. Il piano è regolabile con una manovella e scende fino a terra. E' molto saldo alla base.
Altrimenti il 1200 fa la stessa cosa.

Spero di aver aiutato qualcuno con queste informazioni, non saranno molti ad essere interessati!

Piccolo offtopic per la sezione Ingranditori. Da quando ho abbandonato il grande formato lo uso solo con il 6x17 con la fujica alla quale il mitico Sandro Presta a suo tempo tarò l'otturatore. Posiziono il negativo sul vetro al quale ho applicato una mascherina su misura 6x17 e con l'apo componon 150mm non ho vignettatura. Il resto è stampa.....

Oddio, con tutti quegli integrati, porte logiche ed eprom altro che conoscenza elettronica di base, ci vuole gente con le contropelotas per ripararle!