Catechol di Moersh
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Catechol di Moersh
Buongiorno a tutti, leggo sul sito di Wolfgang Moersh che hanno in catalogo lo sviluppo per carte Catechol da usarsi come doppio sviluppo con diluizione da 1+5 a 1+9, e dovrebbe servire per ottenere neri più profondi. Se non ho capito male dovrebbe essere usato come primo sviluppo fino a che compaiono le prime zone scure sulla stampa dopodiché la stampa dovrebbe essere passata nello sviluppo che usiamo correntemente fino a completamento. Nel Catechol che è uno sviluppo lento la stampa dovrebbe rimanere circa una cinquantina di secondi. La mia domanda è: qualcuno lo conosce l'ha usato? Impressioni? È possibile conoscere la formula per produrlo in proprio senza acquistarlo in Germania? Grazie
Valentino Giannini, alias valgian
Luci e ombre d'argento
La grande foto è l’immagine di un’idea.
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- Pierpaolo B
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Re: Catechol di Moersh
Mai provato.
….ho sempre trovato ottimi i prodotti di moersh e penso valga la pena provare però…..
Per avere neri "più profondi" le ho provate più o meno tutte negli anni con magre soddisfazioni…. direi che solo l’amidolo può qualcosa se questo ce la fa senza far uscire colori strani può essere interessante.
Se provi non provare con una sola carta….. provane diverse calde comprese.
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Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: Catechol di Moersh
Lo uso abbastanza spesso quando stampo "sul serio" e in alcuni casi l'ho trovato insostituibile.
Il Catchol SE20 è uno sviluppo del tipo "terminator", lento ma inesorabile. Non può essere usato come unico sviluppo, a meno di non usarlo per un "famolo strano" usando la tecnica di sviluppo simile alla lith (sovraesposizione+sottosviluppo) ma con risultati molto molto morbidi, perché genera velo, anche con carta nuova, prima che i neri arrivino a compimento.
Giusto per chiarire non aumenta i neri. Quella dei neri più neri che non si può è una chimera che tutti gli stampatori prima o poi ricercano e alla fine è solo deleteria e porta a brutte stampe, però il Catechol aiuta la separazione tonale sui toni scurissimi. A riguardo però mi preme sottolineare un assunto generale che vale sempre quando si parla di stampa; rimanendo in un ambito di stampa tradizionale, le variazioni e le differenze tra i prodotti chimici sono sempre a livello di sfumature o poco più, e questo vale anche per i neri del Catechol.
Mi è utile in stampa soprattutto perché a me piace regolare di fino il contrasto con la stampa nella bacinella di sviluppo; il Catechol aiuta nelle frazioni di contrasto tra due gradazioni, dato che in stampa vale la regola "esponi per le luci e regola il contrasto per le ombre". Un prodotto chimico che mi permette di regolare a vista quanto spingere sui neri mi piace e mi aiuta (le luci me le regolo con post-velature localizzate, sempre in bacinella).
Poi buona parte del risultato dipende anche dal secondo rivelatore col quale si lavora, dato che sarà proprio quast'ultimo a definire maggiormente il tono e la resa finale.
Risultati analoghi, anche se non identici, a livello di gradazione fine di contrasto, si ottengono molto più facilmente con piccole variazioni di filtratura, se si stampa con testa colore, oppure dividendo il tempo di esposizione tra due filtri di contrasto adiacenti, ma a me piace complicarmi la vita.
Che io sappia non è conosciuta la formula quindi non è possibile replicarselo in casa. Se si vogliono provare rivelatori self-made per carta a base di pirogallolo e/o catecolo, si può provare il PPPD, oppure leggo che è stato usato con buoni risultati anche il 510 pyro. Il PPPD l'ho provato, costa un botto farselo (usa tre agenti rivelatori, catecolo, pyro e fenidone, tutti e tre piuttosto costosi) e i risultati non sono migliori di quelli ottenuti con sviluppi per carta più "normali" e imho non vale assolutamente la pena.
Nonostante mi diverta a pacioccare con la chimicazza in camera oscura, a mio modesto parere gli sviluppi per carta alla fine si somigliano un po' tutti, le differenze sono, appunto, a livello di sfumature, ma nonostante questo i miei preferiti, ma spesso i miei giudizi sono più di "pancia" e non saprei spiegarene il perché logico-razionale-oggettivo in base i risultati ottenuti, sono l'A130, il Bromophen e il Bromorapid, quest'ultimo incredibile sulle carte vecchie... e quando serve ma soprattutto quando sono in vena, uniti al Catechol.
Il Catchol SE20 è uno sviluppo del tipo "terminator", lento ma inesorabile. Non può essere usato come unico sviluppo, a meno di non usarlo per un "famolo strano" usando la tecnica di sviluppo simile alla lith (sovraesposizione+sottosviluppo) ma con risultati molto molto morbidi, perché genera velo, anche con carta nuova, prima che i neri arrivino a compimento.
Giusto per chiarire non aumenta i neri. Quella dei neri più neri che non si può è una chimera che tutti gli stampatori prima o poi ricercano e alla fine è solo deleteria e porta a brutte stampe, però il Catechol aiuta la separazione tonale sui toni scurissimi. A riguardo però mi preme sottolineare un assunto generale che vale sempre quando si parla di stampa; rimanendo in un ambito di stampa tradizionale, le variazioni e le differenze tra i prodotti chimici sono sempre a livello di sfumature o poco più, e questo vale anche per i neri del Catechol.
Mi è utile in stampa soprattutto perché a me piace regolare di fino il contrasto con la stampa nella bacinella di sviluppo; il Catechol aiuta nelle frazioni di contrasto tra due gradazioni, dato che in stampa vale la regola "esponi per le luci e regola il contrasto per le ombre". Un prodotto chimico che mi permette di regolare a vista quanto spingere sui neri mi piace e mi aiuta (le luci me le regolo con post-velature localizzate, sempre in bacinella).
Poi buona parte del risultato dipende anche dal secondo rivelatore col quale si lavora, dato che sarà proprio quast'ultimo a definire maggiormente il tono e la resa finale.
Risultati analoghi, anche se non identici, a livello di gradazione fine di contrasto, si ottengono molto più facilmente con piccole variazioni di filtratura, se si stampa con testa colore, oppure dividendo il tempo di esposizione tra due filtri di contrasto adiacenti, ma a me piace complicarmi la vita.
Che io sappia non è conosciuta la formula quindi non è possibile replicarselo in casa. Se si vogliono provare rivelatori self-made per carta a base di pirogallolo e/o catecolo, si può provare il PPPD, oppure leggo che è stato usato con buoni risultati anche il 510 pyro. Il PPPD l'ho provato, costa un botto farselo (usa tre agenti rivelatori, catecolo, pyro e fenidone, tutti e tre piuttosto costosi) e i risultati non sono migliori di quelli ottenuti con sviluppi per carta più "normali" e imho non vale assolutamente la pena.
Nonostante mi diverta a pacioccare con la chimicazza in camera oscura, a mio modesto parere gli sviluppi per carta alla fine si somigliano un po' tutti, le differenze sono, appunto, a livello di sfumature, ma nonostante questo i miei preferiti, ma spesso i miei giudizi sono più di "pancia" e non saprei spiegarene il perché logico-razionale-oggettivo in base i risultati ottenuti, sono l'A130, il Bromophen e il Bromorapid, quest'ultimo incredibile sulle carte vecchie... e quando serve ma soprattutto quando sono in vena, uniti al Catechol.
Nikon è il bene
Canon è il male
Zeiss è come la BMW
Leica è per chi non è capace
Olympus è per chi ci capisce
Pentax è per chi si accontenta
Minolta è per chi sa
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Re: Catechol di Moersh
Paolo, grazie dei suggerimentiPierpaolo B ha scritto: ↑08/06/2024, 14:10Mai provato.
….ho sempre trovato ottimi i prodotti di moersh e penso valga la pena provare però…..
Per avere neri "più profondi" le ho provate più o meno tutte negli anni con magre soddisfazioni…. direi che solo l’amidolo può qualcosa se questo ce la fa senza far uscire colori strani può essere interessante.
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Valentino Giannini, alias valgian
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Re: Catechol di Moersh
Grazie Chromemax per il contributo ma soprattutto per gli imput, ci farò sicuramente una girochromemax ha scritto: ↑08/06/2024, 17:01Lo uso abbastanza spesso quando stampo "sul serio" e in alcuni casi l'ho trovato insostituibile.
Il Catchol SE20 è uno sviluppo del tipo "terminator", lento ma inesorabile. Non può essere usato come unico sviluppo, a meno di non usarlo per un "famolo strano" usando la tecnica di sviluppo simile alla lith (sovraesposizione+sottosviluppo) ma con risultati molto molto morbidi, perché genera velo, anche con carta nuova, prima che i neri arrivino a compimento.
Giusto per chiarire non aumenta i neri. Quella dei neri più neri che non si può è una chimera che tutti gli stampatori prima o poi ricercano e alla fine è solo deleteria e porta a brutte stampe, però il Catechol aiuta la separazione tonale sui toni scurissimi. A riguardo però mi preme sottolineare un assunto generale che vale sempre quando si parla di stampa; rimanendo in un ambito di stampa tradizionale, le variazioni e le differenze tra i prodotti chimici sono sempre a livello di sfumature o poco più, e questo vale anche per i neri del Catechol.
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Risultati analoghi, anche se non identici, a livello di gradazione fine di contrasto, si ottengono molto più facilmente con piccole variazioni di filtratura, se si stampa con testa colore, oppure dividendo il tempo di esposizione tra due filtri di contrasto adiacenti, ma a me piace complicarmi la vita.
Che io sappia non è conosciuta la formula quindi non è possibile replicarselo in casa. Se si vogliono provare rivelatori self-made per carta a base di pirogallolo e/o catecolo, si può provare il PPPD, oppure leggo che è stato usato con buoni risultati anche il 510 pyro. Il PPPD l'ho provato, costa un botto farselo (usa tre agenti rivelatori, catecolo, pyro e fenidone, tutti e tre piuttosto costosi) e i risultati non sono migliori di quelli ottenuti con sviluppi per carta più "normali" e imho non vale assolutamente la pena.
Nonostante mi diverta a pacioccare con la chimicazza in camera oscura, a mio modesto parere gli sviluppi per carta alla fine si somigliano un po' tutti, le differenze sono, appunto, a livello di sfumature, ma nonostante questo i miei preferiti, ma spesso i miei giudizi sono più di "pancia" e non saprei spiegarene il perché logico-razionale-oggettivo in base i risultati ottenuti, sono l'A130, il Bromophen e il Bromorapid, quest'ultimo incredibile sulle carte vecchie... e quando serve ma soprattutto quando sono in vena, uniti al Catechol.
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Re: Catechol di Moersh
Può essere che abbiamo letto la stessa cosa o simile; tra i primi test che capitano all'occhio c'è quello di Jay e ... e diventa curiosa una prova sulla Fomatone 13x
-“It’s always 12 minutes." [05/5/2025]
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
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