Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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fabriziog
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da fabriziog »

OK, iniziamo la prova. Utilizzo una PF4+
Non avendo fatto test per determinare la sensibilità effettiva, parto con dati che ho trovato in internet. In parecchi siti si dichiara la sensibilità effettiva della FP4+ di 80 e non 125, per cui come partenza uso 80.
Andrea... tra un pochino ti tartasso :)
Ciao



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franny71
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da franny71 »

sto preparando una serie di domande con un immagine di esempio su cui poter ragionare, Andrea, preparati.... :ymdevil: :ymdevil: :ymdevil:
Franco
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

fabdort ha scritto:Andrea... tra un pochino ti tartasso :)
franny71 ha scritto: Andrea, preparati.... :ymdevil:
Semper paratus sum! :))
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isos1977
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da isos1977 »

Silverprint ha scritto: Da quel che scrivi ho idea che ti sfugga qualcosa... non riesco ancora a focalizzare bene cosa, però! :-?
Scrivi! Scrivi! Anche io voglio capire... :)
dunque... provo a spiegare, facendo un passo indietro (spero di non essere logorroico..)

perchè l'esposimetro è tarato sul grigio al 18%? Perchè la quantità di luce che viene riflessa da un superficie è funzione del colore della superficie. Se la superficie è bianca, riflettera quasi tutta la luce. Se è nera quasi niente.
L'esposimetro è "daltonico" e misura solo una quantità di luce; in pratica se si legge la luce riflessa da una superficie bianca l'esposimetro tende a sovrastimare la luce perchè la luce è quasi tutta riflessa (e quindi abbiamo una sottoesposizione). Se leggiamo su una superficie nera, l'esposimetro tende a sottostimare la quantità di luce, perchè è quasi tutta assorbita (rischio di sovra esposizione).
Per convenzione gli esposimetri vengono tarati sul grigio 18% e poi uno si deve regolare di conseguenza

Tornando alla mia domanda... per me nella realtà ci sono luci e ombre che vengono "tradotte" in “toni” nella stampa . Nella discussione si usano un po’ come sinonimi.. e da qua il mio dubbio.

L’esposimetro è anche influenzato dalla quantità di luce? Oppure solo dal colore della superficie su cui facciamo la misurazione?
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

Ah.. ok, ora credo d'aver capito. :-s
isos1977 ha scritto:Tornando alla mia domanda... per me nella realtà ci sono luci e ombre che vengono "tradotte" in “toni” nella stampa.
Nella realtá ci sono diverse quantità (e colori) di luce che colpiscono oggetti che la riflettono diversamente, per quantità e per colore. In bianco e nero il tono della stampa è influenzato principalmente dalla quantità di luce riflessa e secondariamente dal colore. È influenzata anche dal colore perché le pellicole hanno una loro sensibilità spettrale... vale a dire che, per es, un certo "blu" che rifletta una certa quantità di luce NON avrà lo stesso tono di grigio su pellicole diverse, etc.
isos1977 ha scritto:Nella discussione (luci e ombre e toni di stampa) si usano un po’ come sinonimi.. e da qua il mio dubbio.
È che bisogna pensare il processo come una unica cosa, dall'esposizione alla stampa.
Le ombre, se bene esposte per la SE, avranno una traduzione precisa in toni di stampa (su cui poco o nulla si può intervenire), mentre man a mano che si alza il livello di esposizione e luminosità la traduzione in toni di stampa dipenderá sempre più dallo sviluppo del negativo e dalla tecnica di stampa. Quindi, una volta ben esposte le "ombre", i toni scuri della stampa si possono considerare loro "sinonimi", mentre per i toni chiari è necessario mettere in relazione il livello di esposizione/luminosità con lo sviluppo e la stampa.
isos1977 ha scritto:L’esposimetro è anche influenzato dalla quantità di luce? Oppure solo dal colore della superficie su cui facciamo la misurazione?
L'esposimetro misura la quantità di luce e poi questo dato è tradotto in EV, o coppie tempo/diaframma. L'esposimetro è grossomodo lineare, nel suo campo di misurazione (meno o più di TOT non misura, dipende dal singolo esposimetro), rispetto alla quantità di luce (se è decente).
Però ogni esposimetro ha una sua "sensibilità spettrale" ovvero reagisce in maniera un poco diversa rispetto alle varie lunghezze d'onda dello spettro luminoso (e chiaramente la sua sensibilità spettarle è a sua volta diversa da quella delle pellicole... :-o )

Spero che sia questa la risposta che cercavi... :ympray:
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isos1977
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da isos1977 »

Silverprint ha scritto:
Spero che sia questa la risposta che cercavi... :ympray:
si! grazie!
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fabriziog
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Messaggio da fabriziog »

Risultati test: da rifare :wall:
Bobinato 3 rullini da 16 pose (unaper scorta) ho fatto la prima serie sbagliata, cioè nel primo scatto con 3 macchine diverse invece di utilizzare come riferimento la lettura della luce nella zona più scura e sottosperre per due stop per portarla in zona III, ho sottoesposto la lettura fatta nella zona più chiara, per cui primi 5 fotogrammi per ogni rullino non sono validi (scena con poco contrasto, differenze di 3 stop da zona scura e zona chiara).
Secondo scatto, contrasto normale (4 stop di differemza tra zona scura e zona chiara). Questa volta ho utilizzato la giusta misura e poi sottoesposta di 2 stop per portarla in zona III, scatto... Ma l'otturatore rimane aperto un pò tantino come mai? :-?
Azz... tempo di sctto 1/8 con un 50mm... altro che nitidezza, questa foto sarà uno spettacolone :wall: Tra fogli in cui scrivevo gli appunti, ragionamenti e maledizioni ad Andrea che mi ha messo questa malsana idea in testa, mi son dimenticato di fare attenzione alle cose più basilari.... vabbè ho pensato, mosso o no, almeno la luce si vede se è corretta.
Passo all'ultimmo scatto, alto contrasto (differenza di 8 stop tra ombra e luce). Preparo tutto, sottoespongo sempre per portare le ombre in zona III, faccio il primo scatto e zzzzz, rullino finito azz.... la prima serie sbagliata :wall: :wall: :wall: non posso completare il test :((
Vabbè questa sera provo cmq a sviluppare almeno per vedere cosa significa avere le ombre in zona III, quanto scure sono e iniziare a rendermi conta di quello che si fa...
Appena ho un paio d'ore libere di giorno riprovo il test.
Ciao

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

Ma noooo... :(
Mi dispiace.

Ah... il cavalletto sarebbe utile nel fare 3x3 scatti uguali.
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Messaggio da fabriziog »

Kein Problem, anzi da un lato è stato bene così. In queto modo è possibile rendersi conto ti quanta meticolosità serve per poter lavorare in un certo modo. Altrimenti si rischiano strafalcioni. Nel momento della ripresa, quando dovevo scegliere di quanto sottoesporre, mi sono reso conto che il procedimento non era proprio del tutto chiaro, anche se leggendo qui nel forum mi sembrava di averlo capito benissimo. O meglio, mi mancava la sicurezza di aver capito bene. Del tipo.... ma portare in zona III, ma siamo sicuri? Non diventa troppo scuro? Ma la superficie che sto misurando è effettivamente la più scura? Ma poi con che tempi sviluppo??? Che mona, non mi sono preparato i tempi di sviluppo, di quanto devo ridurre???

Fazit: il test è stato ottimo per accorgermi che stavo partendo in modo troppo grossolano. Ci vuole molta più precisione altrimenti meglio scattare e poi sperare di trovare qualche scatto utilizzabile. Anche perchè l'intenzione è di passare al medio formato. Il mio genere preferito è il paesaggio, e con il passaggio dal 35 al MF per stampe di dimensioni 24X30 e anche 30X40 credo di guadagnarci in qualità (spero). Ma per avere risultati soddisfacenti devo essere più preciso. D'altronde, si ipara facendo ;)

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

Be'... lo spirito con cui affronti la cosa mi pare quello giusto! :)
Un pochino di attenzione ci vuole, sì.

Se passi al medio formato mi pare proprio il caso di procedere coi test! Con meno scatti per rullo ed un genere riflessivo è assai probabile scatarne uno intero in situazione di contrasto omogeneo, senza contare che ci sono (su molte) i magazzini intercambiabili...

Il vantaggio del medio formato sul 24x30 o 30x40 è sicuramente molto visibile. Il medio formato è anche più facile del 35 mm, fila tutto sempre piú liscio.

Per i tempi: inizialmente direi che come tempo minimo si possa usare anche la metà del suggerito (circa), e poi incrementi del 40% (circa) partendo da li. Per le 100 iso o le t-grain forse sono intervalli un po' "brutali" (esagerati), ma una idea ci se la fa di sicuro e poi pian piano si rifinisce. Esempio: tempo suggerito 10', si parte da 5' poi si fa 7', poi 10'.
Per evitare di scendere sotto i 4' come tempo minimo è bene che il tempo suggerito di partenza non sia inferiore ai 7-8'. Nel caso lo sia meglio usare una diluizione più elevata.

Per l'esposizione: la zona III o una sotto-esposizione di 2 stop partendo dalla S.E. produce un tono molto, molto scuro; il tono più scuro in cui siano ancora pienamente visibili i dettagli. È utile ricordare che nelle parti ancora più scure il dettaglio pieno si perde e che a -3 stop, o zona II quel che si vede è più che altro la forma delle cose e che sicuramente non si vede la texture. A -1 stop o zona IV si produce un grigio ben scuro, adatto per esempio, a descrivere oggetti scuri in ombra aperta. La zona V, o esposzione "corretta" produce il cosidetto grigio medio che è già scuretto!
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