Lunedì prossimo si inaugura la mostra di Giulio Speranza "Majella Madre - la montagna degli uomini e dello spirito" a Caporciano (AQ)
La particolarità di questo nuovo lavoro è che tutte le riprese sono state fatte in grande formato dal 4x5" all' 8x10".
Per ulteriori informazioni chiedete pure qui sotto o contattate il sito:
www.grandeformatoabruzzo.it
Giulio Speranza in mostra
Moderatore: etrusco
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Re: Giulio Speranza in mostra
Ciai.
Sono rientrato da poco dall'aver visitato la mostra di Giulio Speranza: purtroppo sono arrivato un po' in ritardo ed ho perso una parte della presentazione (cioè proprio il primo motivo per cui mi sono recato in Caporciano...), ma sicuramente è valsa la pena conoscere di persona Giulio e altri fotografi presenti, fra cui Herbert Zambianchi che Giulio mi ha gentilmente presentato.
La chiesa di Santa Maria de' Centurielli è stupenda: assieme alla altre strutture, religiose e non, sparse nella Piana di Navelli vale il viaggio: ognuna è un testimone che estrae storia dal sottosuolo quando, improvvisamente e isolate, le si vede "uscire da suolo" mentre si percorre la SS17 fra Bussi e L'Aquila.
Le stampe esposte sono circa 35, montate su pannello e senza illuminazione dedicata, ma è davvero un bel vedere nei formati (mi pare) 30x40 e 50x70 le stampe che sul libro sono giocoforza più piccole.
Personalmente spero che Giulio ristampi quanto prima il libro sul Gran Sasso che, ahimè, ho mancato di acquistare a suo tempo e che ora è esaurito: per il resto mi fa un piacere immenso che ci sia chi dedica attenzione (e tempo, impegno e risorse) per i luoghi della mia terra... che percorrevo in giovinezza; gli scatti di Giulio restituiscono l'atmosfera attuale e senza tempo di questi posti, e chi li ha visitati li ritrova immediatamente, ne riconosce la luce, li avverte subito di nuovo davanti.
G.
Sono rientrato da poco dall'aver visitato la mostra di Giulio Speranza: purtroppo sono arrivato un po' in ritardo ed ho perso una parte della presentazione (cioè proprio il primo motivo per cui mi sono recato in Caporciano...), ma sicuramente è valsa la pena conoscere di persona Giulio e altri fotografi presenti, fra cui Herbert Zambianchi che Giulio mi ha gentilmente presentato.
La chiesa di Santa Maria de' Centurielli è stupenda: assieme alla altre strutture, religiose e non, sparse nella Piana di Navelli vale il viaggio: ognuna è un testimone che estrae storia dal sottosuolo quando, improvvisamente e isolate, le si vede "uscire da suolo" mentre si percorre la SS17 fra Bussi e L'Aquila.
Le stampe esposte sono circa 35, montate su pannello e senza illuminazione dedicata, ma è davvero un bel vedere nei formati (mi pare) 30x40 e 50x70 le stampe che sul libro sono giocoforza più piccole.
Personalmente spero che Giulio ristampi quanto prima il libro sul Gran Sasso che, ahimè, ho mancato di acquistare a suo tempo e che ora è esaurito: per il resto mi fa un piacere immenso che ci sia chi dedica attenzione (e tempo, impegno e risorse) per i luoghi della mia terra... che percorrevo in giovinezza; gli scatti di Giulio restituiscono l'atmosfera attuale e senza tempo di questi posti, e chi li ha visitati li ritrova immediatamente, ne riconosce la luce, li avverte subito di nuovo davanti.
G.
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