La P30 T sì, certo, su disegno Pentax; l'originale col solo Program la facevano in casa.
consiglio reflex meccanica
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- Valerio Ricciardi
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Re: consiglio reflex meccanica
La P30 T sì, certo, su disegno Pentax; l'originale col solo Program la facevano in casa.
"Nel visco, in cui s'avvenne / quell'augellin talora, / lascia le penne ancora, / ma torna in libertà:
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa". Pietro Metastasio (da La Libertà)
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Re: consiglio reflex meccanica
SL35 era una buona macchina, curata, rifinita e senza grossi flaws di affidabilità.archirock ha scritto: ↑21/11/2024, 11:33Vorrei aggiungere alla lista la Rollei sl35. Si, è stop down, ma è una macchina ben fatta, simile alla Spotmatic (ma con migliore ergonomia) , che ha la paticolarità di poter utilizzare ottiche Carl Zeiss (parlo delle Germany) su cui non 'è altro da dire. Trovare le ottiche QBM Germany non è tanto facile, ne economico, ma sono le sole vere Carl Zeiss (la maggior parte delle Contax furono fatte in Giappone)
Fu un sostanziale flop commerciale solo, ed esclusivamente, perché arrivò un po' fuori tempo massimo, come la Fiat 130 o l'Alfa6 fra le automobili: ebbe un tempo di gestazione troppo lungo, per cui si ritrovò ad essere praticamente la solo reflex manuale che leggesse in stop down... nonostante avesse un buon innesto a baionetta, realizzato per l'occasione. In buona sostanza la compravano solo fotoamatori attempati che avevano già, o avevano avuto, una Rolleiflex 6x6...
L'idea dei progettisti, puristi teutonici, era che la lettura a tutta apertura fosse concettualmente intrinsecamente meno precisa di uno stop down, che poteva compensare anche leggere imprecisioni nella chiusura effettiva del diaframma, e così via... il che in astratto è anche vero (in fotografia scientifica con materiali speciali si legge SOLO in stop down). Ma in realtà nei fatti la precisione dei sistemi di simulatore del diaframma di Canon, Nikon, Pentax etc andava già oltre la capacità di una pellicola di produrre una differenza di densità percettibile persino su una Kodachrome 25. Del resto, se pensiamo agli ultimi raffinatissimi e costosissimi modelli Contarex rimasti da soli, con le supereconomiche Zenit E ed EM, a non avere l'esposimetro TTL...
Ultima modifica di Valerio Ricciardi il 22/11/2024, 16:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: consiglio reflex meccanica
Cherry picking molto grossolano, mi sarei aspettato di meglio... cerchiamo di restare IT come suggerito dal moderatore e comunque di far riferimento all'esperienza diretta e non a filosofie di approccio personali, in modo che i punti di vista non siano né luddisti né tecnoentusiasti.
Io parlavo dal basso di 51 anni di fotografia, di cui 45 come professione, durante la quale gli unici marchi analogici che, ad esempio sul 35 mm, in oltre 165.000 scatti retribuiti non ho maneggiato ed USATO SUL CAMPO sono state le Petri, le Edixa, le Contarex e le Miranda a baionetta. Meccaniche, meccaniche assistite dall'elettronica, interamente elettroniche. E conosco fotoreporter che quanto ad esperienza diretta concreta con gli strumenti del mestiere su analogico mi possono letteralmente mangiare la pastasciutta in testa, come si dice nella mia città; e rispetto ai quali faccio la figura del pivellino. Che so, per citare quelli che operavano soprattutto su Roma, Mimmo Frassineti, Adriano Mordenti... Mordenti in un mese portava da Ianni le Ekta100N che io scattavo in un anno...
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Re: consiglio reflex meccanica
Mi limitavo a commentare un'idiozia sulle applicazioni in condizioni estreme, a proposito delle applicazioni militari la foto dell'interno di un moderno carro armato (completamente meccanico?)
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Saluti
Gianni
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Re: consiglio reflex meccanica
Credo che ormai l’autore del post, dopo sei anni, non necessiti più di consigli poiché o ha trovato la macchina o, come detto da altri, ha cambiato hobbyValerio Ricciardi ha scritto:Cherry picking molto grossolano, mi sarei aspettato di meglio... cerchiamo di restare IT come suggerito dal moderatore e comunque di far riferimento all'esperienza diretta e non a filosofie di approccio personali, in modo che i punti di vista non siano né luddisti né tecnoentusiasti.
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Re: consiglio reflex meccanica
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Re: consiglio reflex meccanica
Ho guidato e comandato e sparato con Leopard ancora in produzione. Di computerizzato non c'è nulla. Tanto elettromeccanico per servocomandi. Pure il puntamento è a telemetro (Zeiss non laser....) con la differenza che hai l'alzo nel mirino soggetto alla distanza. Tante leve molle e motori elettrici.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: consiglio reflex meccanica
Ma infatti il nostro (a me comunque sempre simpatico a priori) @graic, nel suo entusiasmo up-to-date, forse ignora che l'elettronica avanzata - tanto come Hv che come Sw - si utilizza solo nei prodotti consumer, con l'utente finale che fa da beta tester per tecnologie che, col contagocce, vengono adottate per le cose veramente importanti (sonde spaziali, apparati militari etc) quando sono già vecchie QUANDO VA BENE di un decennio se non di più. Il circuito Bancomat, ovviamente nella parte informaticamente isolata dall'esterno, funziona negli apparati con, udite udite, Windows XP, perché considerato il più intrinsecamente stabile e resiliente dai crash di sistema. Naturalmente è "fisicamente" impossibile accedervi dalla Rete, nemmeno rete locale da parte del Direttore per capirci, perché altrimenti sarebbe forzabile da parte di un ragazzino di 12 anni un po' sveglio.
Quando conta solo l'affidabilità, conta solo l'affidabilità, e a livello di CPU ci si rivolge SCIENTEMENTE a componenti di svariate generazioni precedenti anche perché - fra l'altro - minore la dimensione del circuito, e siamo arrivati OGGI a livelli in cui la distanza in nanometri fra le piste inizia a creare problemi di interferenze quantiche, più fragile il circuito rispetto a malfunzionamenti legati a radiazioni (al di fuori delle fasce di Van Allen ti sciroppi tutti burst di gamma rays da supernovae, flare solari importanti etc o... dovute sulla Terra ad atti di guerra), e cose del genere.
Mio zio, ora in pensione, era responsabile di progetto generale (e dei contratti con l'estero) della Elettronica SpA di Settecamini, quella fondata dall'ing. Filippo Fratalocci nel '51 nella c.d. "Tiburtina Valley". La committenza era ESSENZIALMENTE militare; sistemi di contromisura radar, sistemi di "chaff" elettronico per caccia... cose a questo livello. Vendute in mezzo mondo, mica solo all'AMI o all'Esercito... Bé, tutto si basava sulla certificazione dei componenti, scelti semplicemente fra i più collaudati in assoluto, e su criteri di progettazione dei circuiti che, mi spiegò, ad un ingegnere elettronico fresco di laurea sarebbero sembrati semplicemente preistorici. Se potessi fare un paragone, è come se, dovendo mandare su Marte un astronauta con in mano ancora un'Hasselblad serie V (impensabile)... oggi gli metterebbero in mano un Lunasix 3 come quello che comprai nell'83... o un antico Pentax Spotmeter... solo, con un sistema di alimentazione a doppia se non tripla ridondanza, invece che il Sekonic L508 Zoom Master che acquistai a caro prezzo appena uscì, non mi ha mai dato MEZZO problema ed utilizzo da allora.
Perché sulla Luna andò un'Hassy ELM modificata e non una più raffinata e versatile Rollei SL66, la preferita nei laboratori delle Università, perfetta per la fotografia scientifica? Perché l'Hassy era costruita con poco più della metà dei componenti della prestigiosa collega tedesca...
Qui gli standards della NASA ... https://standards.nasa.gov/nasa-technical-standards
Quando conta solo l'affidabilità, conta solo l'affidabilità, e a livello di CPU ci si rivolge SCIENTEMENTE a componenti di svariate generazioni precedenti anche perché - fra l'altro - minore la dimensione del circuito, e siamo arrivati OGGI a livelli in cui la distanza in nanometri fra le piste inizia a creare problemi di interferenze quantiche, più fragile il circuito rispetto a malfunzionamenti legati a radiazioni (al di fuori delle fasce di Van Allen ti sciroppi tutti burst di gamma rays da supernovae, flare solari importanti etc o... dovute sulla Terra ad atti di guerra), e cose del genere.
Mio zio, ora in pensione, era responsabile di progetto generale (e dei contratti con l'estero) della Elettronica SpA di Settecamini, quella fondata dall'ing. Filippo Fratalocci nel '51 nella c.d. "Tiburtina Valley". La committenza era ESSENZIALMENTE militare; sistemi di contromisura radar, sistemi di "chaff" elettronico per caccia... cose a questo livello. Vendute in mezzo mondo, mica solo all'AMI o all'Esercito... Bé, tutto si basava sulla certificazione dei componenti, scelti semplicemente fra i più collaudati in assoluto, e su criteri di progettazione dei circuiti che, mi spiegò, ad un ingegnere elettronico fresco di laurea sarebbero sembrati semplicemente preistorici. Se potessi fare un paragone, è come se, dovendo mandare su Marte un astronauta con in mano ancora un'Hasselblad serie V (impensabile)... oggi gli metterebbero in mano un Lunasix 3 come quello che comprai nell'83... o un antico Pentax Spotmeter... solo, con un sistema di alimentazione a doppia se non tripla ridondanza, invece che il Sekonic L508 Zoom Master che acquistai a caro prezzo appena uscì, non mi ha mai dato MEZZO problema ed utilizzo da allora.
Perché sulla Luna andò un'Hassy ELM modificata e non una più raffinata e versatile Rollei SL66, la preferita nei laboratori delle Università, perfetta per la fotografia scientifica? Perché l'Hassy era costruita con poco più della metà dei componenti della prestigiosa collega tedesca...
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infatti sulla luna ce so andati a spinta , qualcuno in bicicletta …
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i missili li lanciano come si fa con gli aerei di carta ma non prima di aver alitato sopra la punta
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Ultima modifica di zone-seven il 22/11/2024, 20:17, modificato 1 volta in totale.
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-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
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Comunque senza andare a scomodare Nasa e similia, suppongo che quello che Graic e Chromemax intendessero dire è semplicemente che sto trauma dell’elettronica in fotografia andrebbe risolto, visto che ancora funzionano le OM-10 e i suoi adattatori per renderla manuale.Valerio Ricciardi ha scritto:Ma infatti il nostro (a me comunque sempre simpatico a priori) @graic, nel suo entusiasmo up-to-date, forse ignora che l'elettronica avanzata - tanto come Hv che come Sw - si utilizza solo nei prodotti consumer, con l'utente finale che fa da beta tester per tecnologie che, col contagocce, vengono adottate per le cose veramente importanti (sonde spaziali, apparati militari etc) quando sono già vecchie QUANDO VA BENE di un decennio se non di più. Il circuito Bancomat, ovviamente nella parte informaticamente isolata dall'esterno, funziona negli apparati con, udite udite, Windows XP, perché considerato il più intrinsecamente stabile e resiliente dai crash di sistema. Naturalmente è "fisicamente" impossibile accedervi dalla Rete, nemmeno rete locale da parte del Direttore per capirci, perché altrimenti sarebbe forzabile da parte di un ragazzino di 12 anni un po' sveglio.
Quando conta solo l'affidabilità, conta solo l'affidabilità, e a livello di CPU ci si rivolge SCIENTEMENTE a componenti di svariate generazioni precedenti anche perché - fra l'altro - minore la dimensione del circuito, e siamo arrivati OGGI a livelli in cui la distanza in nanometri fra le piste inizia a creare problemi di interferenze quantiche, più fragile il circuito rispetto a malfunzionamenti legati a radiazioni (al di fuori delle fasce di Van Allen ti sciroppi tutti burst di gamma rays da supernovae, flare solari importanti etc o... dovute sulla Terra ad atti di guerra), e cose del genere.
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Perché sulla Luna andò un'Hassy ELM modificata e non una più raffinata e versatile Rollei SL66, la preferita nei laboratori delle Università, perfetta per la fotografia scientifica? Perché l'Hassy era costruita con poco più della metà dei componenti della prestigiosa collega tedesca...
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La fotocamera meccanica poi non sempre è garanzia di riparabilità.
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