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E mica solo quella... il problema dell'elettronica, non essendo da decenni e decenni più impostata su circuiti ad elementi discreti (la Canon AE-1 è stata la prima reflex 35 mm dotata di microprocessore, e prima di lanciarla sul mercato l'avevano testata e affinata TANTO... era molto affidabile mediamente) è che la riparabilità è basata sulla disponibilità di pezzi che se si è fortunati sono smontabili da esemplari defunti per altre ragioni.
Io ogni volta che un amico mi sottopone una qualche AE di cui evidentemente non è possibile la riparazione, lo convinco a donare gli organi (sotto forma del corpo macchina stecchito). Sempre nell'ipotesi che non si sia rotto per un difetto ricorrente del modello... nel qual caso il ricambio che più servirebbe è proprio il pezzo non buono...
"Nel visco, in cui s'avvenne / quell'augellin talora, / lascia le penne ancora, / ma torna in libertà:
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa". Pietro Metastasio (da La Libertà)
Sulla carta, una bellissima macchina.
La anche maneggiai, e mi fece tattilmente l'impressione di un oggetto particolarmente ben rifinito e realizzato con materiali e cura del dettaglio senza compromessi.
Poi la apri e scopri che tutto il traino è movimentato da una bella cinghietta dentata che corre su ingranaggi in plastica, stile distribuzione automobilistica moderna. Senza contare l'irreparabile mostruosità dei circuiti elettronici che la rifasciano, il giorno che svampano le eprom (come succede sulla pentax 6x7 II), gli puoi cantare il de profundis.
Mi sfugge qualcosa: il messaggio originario di @Valerio Ricciardi si riferiva alla Contax 645, mentre la foto di @-Sandro- è di una Pentax (credo) perché si legge il marchio su un componente elettronico. Anche la Contax è plastica e cinghie?
Eh sì, guardata bene è proprio lei... l'oculare orizzontale è inconfondibile, e non ha magazzino che si stacca... mettiamola così... la n2 avrà avuto una serie di perfezionamenti, è altamente probabile che siano state corrette criticità evidenziatesi col tempo. ;)
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Infattila Contax sembra un pò diversa https://youtu.be/T0F8u1LKkL0 sia per i materiali che per la concezione dell'assemblaggio, certo che le migliaia di vitine
Non ha le fetentissime cinghiette, ma in ogni caso tutti gli ingranaggi del traino pellicola sono in plastica ed anche qui vi sono processori che caricano il software di gestione da eprom. E' un problema serio questo, le eprom non tengono i dati in eterno , non c'è modo di sapere quali siano questi dati (veniva dato tutto il circuito di ricambio, ma oggi te lo scordi), così quando defungono la macchina va in errore e diventa un fermacarte. Se elettronica deve essere, meglio un passo indietro e prenderne una senza microprocessori.
certo che le migliaia di vitine
Pensa che sulle linee di produzione usano dei distributori automatici di vitine fatti dalla sony: scegli il tipo di vite ed una forcella la tira fuori e te le porge, in modo da prenderla col cacciavite pneumatico magnetico durante l'assemblaggio.
Pensa che sulle linee di produzione usano dei distributori automatici di vitine fatti dalla sony: scegli il tipo di vite ed una forcella la tira fuori e te le porge, in modo da prenderla col cacciavite pneumatico magnetico durante l'assemblaggio.
Comunque, quella cinghia dentata della P645 è fantastica. Mi ricorda pari pari la cinghia di distribuzione delle automobili. Per fortuna non è in bagno d’olio
Io ho un po’ di fiducia nei cinesi: si sono messi a rifare una marea di flat e circuiti per le più diverse fotocamere, chissà che prima o poi non pensino di mettere in produzione qualcuna di queste cinghiette.
Se impari a saltare 2m, salti anche 1,5m. (R. Fiorenza)
Io non ho capito bene perché l'utente che ha aperto questa discussione non si trova a suo agio con l'ottimo corredo che ha già.
Tutti i sistemi, se ti porti dietro varie ottiche e accessori, diventano pesanti e scomodi, poi dipende da quello che bisogna fare: non è detto che serva avere sempre tutto il corredo dietro con se.
Poi se c'è il desiderio di cambiare per provare sistemi differenti con macchine differenti, allora è un altro discorso...
La costruzione della Contax 645 appare comunque come architettura interna un progetto maturo e ragionato, non ha l'aspetto "quasi da prototipo messo insieme per vedere se vale la pena dargli un seguito produttivo" che mi ha colpito della 645 aperta da -Sandro- , fermo restando ciò che fa notare lui
...e che è la ragione principe del motivo per cui dopo decenni di utilizzo di device elettronici do' loro una fiducia sempre più condizionata che rispetto a una buona meccanica, specie se non inutilmente complessa.
"Nel visco, in cui s'avvenne / quell'augellin talora, / lascia le penne ancora, / ma torna in libertà:
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