-Sandro- ha scritto: ↑04/11/2024, 20:47
L'ottica è basata su principi matematici e fisici, e descrive complessi fenomeni misurabili e ripetibili. E' la scienza. (...) però poi ti trovi il negativo sfuocato dopo aver speso 10 cocuzze per un noctilux (...) la ricerca si è sicuramente giovata delle ricerche fatte per aumentare luminosità ed angolo di campo per gli obiettivi, è anche vero che per la STRAGRANDE maggioranza degli appassionati si tratta di caratteristiche inutili, anche perché accompagnate dai problemi collaterali già descritti.
Già decidere il punto di fuoco esatto nel campo di una immagine fotografica che abbia una sua tridimensionalità con un 50 o 35/1,4 con una reflex colle distanze piano bocchettone - piano pellicola e piano vetrino messa a fuoco può richiedere un certo occhio; e poi comunque un paio di stop li chiudi per avere uno straccio di PdC, e migliorare la resa.
Figurati con una telemetro ...con telemetri che hanno basi di visione da 3,5 cm scarsi a, quando va bene, cinque e mezzo maaassimo sei (se pure). Collegati all'obiettivo con una camma che può usurarsi un minimo col tempo, avere il foro per il perno attorno al quale ruota che si ovalizza... ma che si pretende dalla meccanica di un prodotto industriale, per buono che sia?
L'1,2 è una ricerca di gratificazione personale, come comprare gli stessi sci in Kevlar/carbonio di Ingemar Stenmark e poi scendere a spazzaneve... Poi ammettiamo di aver frustato con ferocia un povero riparatore dotato di strumenti degni del CERN di Ginevra perché, per paura di altre torture, tarasse con precisione molto più che maniacale il suddetto telemetro in modo che alle distanze più critiche fra 1 e 3 m raggiungesse una precisione adeguata senza reflex. Che ci fai poi con uno scatto a 1,2? Già se fai un ritratto con un 85 a un metro e trenta... a 1,4 se non è PERFETTAMENTE frontale (sai che noia, una foto segnaletica) una pupilla del soggetto è a fuoco e una no...