Filtri di contrasto
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Re: Filtri di contrasto
Allora qualcosa c’é..!
Ma, oltre i metodi proposti, a fare una soluzione di lavoro più carica si ottiene qualche risultato in tal senso?
(Poniamo 1:5 invece che 1:9… )
Ma, oltre i metodi proposti, a fare una soluzione di lavoro più carica si ottiene qualche risultato in tal senso?
(Poniamo 1:5 invece che 1:9… )


Re: Filtri di contrasto
Qualche soluzione si trova quasi sempre, si può anche fare un positivo e poi nuovamente un negativo con maggior contrasto.Pierpier ha scritto:Allora qualcosa c’é..!
Ma, oltre i metodi proposti, a fare una soluzione di lavoro più carica si ottiene qualche risultato in tal senso?
(Poniamo 1:5 invece che 1:9… )
Forse si potrebbe trattare la stampa con la sbianca totale ed eventualmente il selenio.
Bisogna vedere se ne vale la pena.
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Re: Filtri di contrasto
beh certo il tipo di sviluppo per la stampa e la sua diluizione hanno un ruolo sul contrasto.
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Re: Filtri di contrasto
Il seppia rinforza più del selenio
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Re: Filtri di contrasto
Ok solo che il tono seppia non lo amo e comunque poi caratterizza molto la stampa..
La sbianca totale, invece, come funziona alza le alte luci?
La sbianca totale, invece, come funziona alza le alte luci?
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Re: Filtri di contrasto
Come spesso dice Paolo, con certi negativi (quelli sbagliati) gli si deve andar dietro…
La carta ha il suo massimo annerimento ed oltre quello non si può andare, il massimo bianco è dato dal supporto ed oltre quello non si può andare. Anche cambiando la diluizione queste caratteristiche non cambiano. Si può giocare con quello che ci sta in mezzo, accettando peró il compromesso di una stampa caratterizzata in un modo o in un altro …
Anche rifotografare il negativo, risvilupparlo, virarlo, … è vero che alza il contrasto ma ad ogni passaggio perdi sempre qualcosa perché purtroppo quello che sul negativo non c’è non ci si può mettere e ad ogni passaggio si perde un po’ di quello che (ancora) c’è .
Io rifarei il negativo, la foto, se possibile, oppure andargli dietro.
La carta ha il suo massimo annerimento ed oltre quello non si può andare, il massimo bianco è dato dal supporto ed oltre quello non si può andare. Anche cambiando la diluizione queste caratteristiche non cambiano. Si può giocare con quello che ci sta in mezzo, accettando peró il compromesso di una stampa caratterizzata in un modo o in un altro …
Anche rifotografare il negativo, risvilupparlo, virarlo, … è vero che alza il contrasto ma ad ogni passaggio perdi sempre qualcosa perché purtroppo quello che sul negativo non c’è non ci si può mettere e ad ogni passaggio si perde un po’ di quello che (ancora) c’è .
Io rifarei il negativo, la foto, se possibile, oppure andargli dietro.
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Re: Filtri di contrasto
Io intendevo che rinforza il negativo; se si hanno negativi mosci virarli seppia li rinforza più che passarli nel selenio. Sulla stampa invece il seppia alleggerisce le tonalità e infatti se sì vuole virare una stampa è meglio sovrasvilupparla un po'
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Re: Filtri di contrasto
Ah ok interessante, grazie, nn sapevo si potesse trattare anche il neg col seppia..
@zone-seven si perde qualcosa coi passaggi si, che io sappia, c’é pure chi lo faceva apposta
per determinati effetti ( uno a caso: Mario Giacomelli..)
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- Pierpaolo B
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Re: Filtri di contrasto
Se ti riferisci ai pretini di giacomelli..... no. Usava un'altra tecnica
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Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: Filtri di contrasto
Beh non solo i pretini.. e che tecnica utilizzava?

