Penso che una cosa che possa "sbloccare" fotograficamente sia avere in mente
un progetto, che si realizza con della documentazione visiva.
O uno spunto che sia inconsueto, che sottopone agli occhi realtà inusuali, lontane dal quotidiano e che costituiscono
ipso facto degli stimoli nuovi per la mente e per il cuore. Nel mio caso (esperienza assolutamente soggettiva quindi senza pretesa di universalità) per me i viaggi sono stati sempre fonte di "
voglia di fotografare"; ovviamente parlo di viaggi da
viaggiatore (sono stato
vergognosamente fortunato da ragazzo e da giovane sotto questo aspetto, prima che tanti posti si degradassero, o diventassero persino off-limits per ragioni di sicurezza), non viaggi da turista magari con percorsi organizzati - non tocchiamo un tasto che sarebbe OT e pozzo senza fondo.
Non riuscirei mai, soggettivamente, a fare qualcosa tipo pensare
"oggi è una bella giornata e c'è una luce interessante, adesso prendo la fotocamera, esco e vado in giro con l'obiettivo di fare foto belle/creative/originali" (non parliamo proprio di arte poi).
Anche quando non c'è un progetto preciso a monte
l'immagine dovrebbe cercare te, se hai occhi per vedere e sei attento a ciò che ti circonda.
Quando sono anche solo in giro per la mia città per delle commissioni, a piedi non è raro che noti qualcosa che fotograferei; nella testa la delimito, la inquadro, ho una idea abbastanza precisa del taglio, distanza e focale con cui la scatterei.
Tipicamente, quando ciò accade, cos'ho con me? Un maledetto, onnipresente telefono.
Che per "prendere appunti" va benissimo, eh? Poi dovresti tornarci con dietro la fotocamera. Poi te lo ricordi? Trovi il tempo di farlo = tolto il lavoro, il resto della vita quotidiana te lo lascia?
Un mesetto fa ero invitato ad un pranzo, buon ristorante vicino spiaggia. Ho visto un angoletto, che non sarebbe stato male... bastava un 135, diciamo con ProviaF 100, un 85, cavallettino leggero e PL usato in modo blando... invece al momento mi resta questo (smartphone)
Fatta bene poteva essere discreta, gradevole come toni (...

) e "
serenità", senza alcuna pretesa di originalità
«Земля - колыбель человечества, но нельзя вечно жить в колыбели.» (Konstantin Ė. Ciolkovskij, cit. da Doris Lessing)