Per proiezione diapositive

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia a colori

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elle
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Per proiezione diapositive

Messaggio da elle »

Ciao a tutti,

ho scattato le mie prime diapositive 35mm, in particolare ektachrome 100. Volevo iniziare a organizzarmi per proiettarle e per questo motivo avrei alcune domande.

Come proiettore mi sto indirizzando su un Kodak Carousel. Può andar bene? Ci sono modelli migliori di altri? E per le lenti?

Cosa importante: per quanto riguarda l’esposizione, ci sono accorgimenti particolari e cose a cui prestare maggiore attenzione se si ha come obiettivo la proiezione e non la scansione, per esempio?

Come prima volta ho provato a tenere le alte luci entro massimo due stop sopra il grigio medio e a non scattare in condizioni di luce con contrasto superiore a 5 stop, anche se in alcune situazioni non mi dispiacerebbe se le ombre risultassero un po’ più chiuse del normale (tipo silhouette).

Come esposimetro uso quello spot interno della mia OM4, che finora non mi hai deluso.

Grazie mille



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grunf
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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da grunf »

Tieni presente che i Kodak carousel sono macchine pensate per l'impiego professionale, sono robustissime ma un po' rumorose. Io utilizzo il Kodak S-AV2030 con un grandangolo 65 mm di cui ignoro marca e modello, ho anche un Leitz Colorplan 90 2.5 con adattatore per il diverso diametro del tubo che va molto meglio ma nella mia stanzetta dei balocchi ho una distanza di proiezione troppo corta per il 90 mm. Penso che il Retinar 93 2.5 sia una valida alternativa al colorplan ma non l'ho mai provato. Le ottiche zoom con cui si trovano generalmente questi proiettori non sono buone.
Per proiezioni "casual" preferisco però proiettori con caricatori lineari.
Circa l'esposizione devo dire che l'Ektachrome, nella versione cine E100-D, che penso che sia identica alla E100 ma non ne sono sicurissimo, dà meno problemi rispetto per esempio alla Velvia 100, che mi è sembrata davvero difficile. Si riescono a fare anche moderati controluce mantenendo in gamma alte luci ed ombre, basta un esposimetro normale per portare a casa un risultato soddisfacente nel 95% degli scatti.
Pellicola fantastica secondo me.

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Pierpaolo B
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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da Pierpaolo B »

Eviterei accuratamente i kodak....
Nascevano per proiezioni continue in esposizioni, mostre ecc.
....usano caricatori circolari, lampade non comuni e ottiche con diametro diverso dal resto del mondo.
Tralasciando le lampade e le ottiche i caricatori tengono un sacco di posto e hanno una reperibilità limitata.
Piuttosto i cercherei un Leica Pradovit Color o un 2500. Cambi la cinghia e vivi felice.
Magnifici i Rollei d'alta gamma con doppia ottica e dissolvenza ma sono piuttosto delicati.... nulla di irrisolvibile ma se lasciati fermi sono soggetti ad artrosi.
Prima del nulla ci sono anche gli Zeiss.....
Per le ottiche direi che hanno ragione di esistere solo i colorplan e gli apogon HFT... prima del nulla pure il supertalon ma a considerevole distanza.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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elle
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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da elle »

Grazie @grunf e @Pierpaolo B

in effetti il Kodak Carousel mi aveva incuriosito proprio dopo averlo visto ad una mostra e mi piaceva proprio l'idea della proiezione continua (chissà magari in futuro potrei voler esporre qualcosa proprio usando questo mezzo). Dici che è proprio da evitare?
Tra l'altro quella mostra proiettava diapositive bianco e nero e vorrei approfittare di questa cosa (chiedo scusa ai moderatori se vado off topic) per chiedere, per l'inversione delle pellicole in bianco e nero, se bisogna considerare l'esposizione come fossero a tutti gli effetti diapositive (quindi esporre per le luci) o come negativi (quindi sulle ombre), stando attenti comunque in entrambi i casi a non fotografare scene eccessivamente contrastate.

Ultima cosa importante, mi ero dimenticato, per quanto riguarda i telaietti, è meglio prendere quelli con vetrino antinewton o senza vetrino?

Grazie

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Pierpaolo B
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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da Pierpaolo B »

Per l'inversioni Sandro è il maximo esperto da interpellare. Io esponevo per le ombre alla sensibilità effettiva -1stop.
per i telaietti Con vetro sono da pulire dentro e fuori e la texiture si vede bene in proiezione. Io francamente non li posso vedere anche se facilitano la proiezione dei proiettori con af scarso. Meglio aspettare l'aggiustamento del pop piuttosto che vedere il vetro magari sporco e annebbiato.
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Valerio Ricciardi
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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da Valerio Ricciardi »

elle ha scritto:
05/10/2025, 14:44
Come proiettore mi sto indirizzando su un Kodak Carousel.
Un primo aspetto: per acquisto consapevole, considera anche spazio e costo di archiviazione, nel caso tu voglia tenere le diapositive selezionate nei caricatori (una delle opzioni possibili, divise tematicamente etc ma questo è un altro film).
photo_2025-10-08_08-56-53.jpg
nella foto qui sopra: spazio L 77 P 36 H 22 cm (base = ripiano standard in un normale pensile IKEA largo 80).
A sx 900 dia in 3 valigette x 6 caricatori "standard" Leitz da 50 = 300 a valigetta. Impilabili, piedini maschio/femmina.
A dx altre 300 dia sotto in valigetta; sopra 2 caricatori Carousel impilati, per 160 dia totali.
4/6 dello spazio = 1200 dia 35 mm, 2/6 = 160. Affiancati, anche in diagonale due caricatori Kodak non ci stanno... non chiude l'anta.
Valigetta da 300 vuota = 1264 g, 36 x 33,5 P x 6,5 cm H. Due caricatori Kodak per 160 dia totali vuoti = 1024 g, diametro 24,5 cm, H tot 12,5
photo_2025-10-08_08-56-54.jpg
in quest'altra foto vedi in uno spazio L 77 P 36 ma H 28,5 cm (spartito in H per massimizzare lo sfruttamento)
22 caricatori da 2x50 dia, con a sinistra posto per 12 scatoline di quelle da 36 (di solito ne entrano 40) = 2200 dia in caricatori pronti + da 432 a 480 nelle scatoline, totale 2.632-2680. Un caricatore da 100 = 421 g, 30 x L13 x H 7 cm.
Quante sarebbero state ospitate in caricatori a giostra Carousel? Con quale costo/posto?
Ciò non deve determinare la tua scelta, ma: fatto oggettivo = gli spazi interni in mobili etc son parallelepipedi, non cilindri.
"Nel visco, in cui s'avvenne / quell'augellin talora, / lascia le penne ancora, / ma torna in libertà:
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa"
. Pietro Metastasio (da La Libertà)

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bolchi
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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da bolchi »

elle ha scritto:
06/10/2025, 9:42
Tra l'altro quella mostra proiettava diapositive bianco e nero e vorrei approfittare di questa cosa (chiedo scusa ai moderatori se vado off topic) per chiedere, per l'inversione delle pellicole in bianco e nero, se bisogna considerare l'esposizione come fossero a tutti gli effetti diapositive (quindi esporre per le luci) o come negativi (quindi sulle ombre), stando attenti comunque in entrambi i casi a non fotografare scene eccessivamente contrastate.
ne abbiamo parlato un po qui.

prima-inversione-bianco-e-nero-t22645.html

leggi anche il post di Sandro che trovi linkato li

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Valerio Ricciardi
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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da Valerio Ricciardi »

elle ha scritto:
05/10/2025, 14:44
Kodak Carousel. Può andar bene? Ci sono modelli migliori di altri?
Nel Kodak Carosuel, e nei loro concettualmente cloni Simda da 250 e 400W (utilizzavano caricatori identici ai Kodak e con essi compatibili) e il costosissimo Hasselblad PCP80, che è in definitiva un po' un Carousel ingrandito col pantografo, il punto di forza è l'alimentazione "per gravità", ossia non c'è alcun braccetto che deve allinearsi con una diapositiva, spingerla dentro, poi al cambio tirarla fuori. E' come se la diapositiva selezionata fosse appoggiata sul piano di un montacarichi, che si abbassa per inserirla nel percorso ottico e poi rialza per rimetterla a posto nel caricatore prima dell'avanzamento. La differenza in termini di resilienza all'inceppamento è veramente sostanziale.
Posso parlarti di prima mano della generazione serie S-AV, la più professionale 2000 e la appena meno robusta 1000, ultime evoluzioni del Carousel S (il prototipo di quelli "pensati per lavorare", è esposto in permanenza al MOMA) che è quella con cui (nello specifico cogli S-AV 2050) ho lavorato per multivisioni. Attenzione che altre generazioni successive hanno struttura e disposizione interna abbastanza diversa.

Il caricatore ha una parte inferiore metallica, che dopo montato sul proiettore resta ferma in una posizione definita, e una in polimero che rispetto a quest'ultima può ruotare comandata dal proiettore. Il caricatore ha 81 posti - uno inutilizzabile perché appositamente inibito da una sorta di tappo. Se il caricatore, pieno, viene tolto dal proiettore con selezionato il posto "0", a coperchio chiuso e bloccato nessuna diapositiva può cadere, proprio per ragioni geometriche. Chiamasi "oggettivazione della sicurezza".
1 photo 10_10_2025 h16.11.20.jpg
ora visto da sotto
2 photo 10_10_2025 h16.11.56.jpg
Apro ora (era da tempo da pulire...) il più semplice della serie S-AV, appunto un S-AV "e basta", uno dei due Carousel che mi son rimasti (l'altro è un 1030). Dopo svitato l'obiettivo, aver aperto lo sportellino dal lato lampada/ottiche e sfilato condensatori, filtri anticalore e specchio dietro la lampada, lo capovolgo su un piano e tolgo le quattro lunghe viti che vedi poggiate sul pezzo, che si fila pian piano sano senza alcun componente attaccato sotto.
3 photo 10_10_2025 h16.13.35.jpg
se lo osserviamo sul lato interno, è un unico robustissimo pezzo di pressofusione, la parte in nero opaco è verniciata, non riportata in plastica. Vedi anche i due intelligentissimi elementi "spiraliformi", degli eccentrici coi quali nell'S-AV e in tutta la serie 2000 si regola l'altezza della parte anteriore, separatamente in modo da poter compensare eventuali pendenze residue del trabattello o piano di appoggio e avere l'orizzontale perfetta in proiezione
4 photo 10_10_2025 h16.13.50.jpg
Adesso osserva nella sua globalità l'interno del proiettore, è denso di componenti, a guardare bene ordinatissimo. Più in basso in foto la parte ottica (illuminazione condensatori etc), l'obiettivo va a sx. Ho riappoggiato alla buona i condensatori etc per far vedere la disposizione. Vicini al loro posto lo sportellino della zona "calda" e la griglia di ventilazione. Quasi al centro a sinistra, vicino alla maniglia di trasporto (non estratta) il grosso trasformatore, molto ben dimensionato. Segnato al collaudo con un "+" il gruppo con l'unico motore, che comanda raffreddamento e avanzamento SENZA CINGHIA ALCUNA, solo integrato da ingranaggi, demoltipliche a vite senza fine e solenoidi.
5 photo 10_10_2025 h16.14.25.jpg
La "filiera ottica" con un obiettivo 85 riavvitato in sede. da SX obiettivo (si vede il motorino per la messa a fuoco a filo, sull'S-AV "puro e semplice" no autofocus), il castelletto in cui scende la diapositiva, il condensatore anteriore che per focali dell'obiettivo superiori a 200 mm si sostituisce con quello dedicato, il filtro anticalore azzurrato e spessissimo, condensatore posteriore con vicino il termostato di sicurezza antisurriscaldamento e il suo pulsante di test, portalampada, all'estremità dx vicino alla presa di corrente lo specchio posteriore: cristallo alluminato e quarzato.
6 photo 10_10_2025 h16.14.58.jpg
La stessa sequenza smontata e messa in fila; stavolta a sx un obiettivo Retinar da 180 mm
7 photo 10_10_2025 h16.15.25.jpg
Tutti i Carousel che montano UNA sola lampada (e non due intercambiabili per scorrimento) permettono di ribaltare il suo telaietto di supporto verso l'esterno, aprendo lo sportellino zona condensatori, senza disassemblare nulla. Rammenta che stai vedendo tutto capovolto perché quel che è stato smontato è il fondo.
8 photo 10_10_2025 h16.15.02.jpg
Adesso guarda l'altra parte: vedi il cambiatensione (da un certo modello in poi su quelli distribuiti in Europa non lo trovi più), il motore di prima di cui si intravedono i DUE assi di presa di forza: l'inferiore verso la ventola di cui si vede un pezzetto, quello superiore nella foto con una demoltiplica a vite senza fine fa girare lentamente, tutto il tempo degli ingranaggi disaccoppiati: quando dai con uno dei due pulsanti sopra o il telecomando a filo (o un timer esterno dà, o una centralina esterna invia attraverso la presa multipolare che è su un fianco) il comando di avanzamento/arretramento, il solenoide all'estremità dx in alto nella foto richiama un asse e si accoppiano "per un giro" degli ingranaggi che azionano i grandi dischi a eccentrici di color avorio, sulle cui piste - quando è dritto, in posizione di lavoro - SOLO PER GRAVITA' (niente molle che si possono snervare o altro...) aderiscono tre lunghe leve fulcrate, connesse al riposizionamento nel caricatore della dia già proiettata, all'oscuramento della lampada per non fare la schermata "bianca" che abbaglierebbe la platea fra l'una e l'altra, all'apertura o delicato serraggio del vano in cui "cade" la dia, all'abbassamento e posizionamento della diapositiva successiva nel treno ottico.
9 photo 10_10_2025 h16.16.11.jpg
Niente microprocessori, niente circuiti stampati flessibili, nessun sensore elettronico (quello contro il surriscaldamento è un'affidabile termocoppia), una resistenza col codice colori leggibile e un transistor con la sua sigla su una basetta di vetronite... un condensatore... fili tutti ben distinti per colore; schema elettrico, son convinto, reperibile in rete. Questo ha matricola 070023, e ancora manca il fusibile accessibile dall'esterno :-q (già presente però nell' S-AV 1000)

Un vero e proprio "hard design" che segue quella che fu la migliore scuola elettromeccanica americana, niente fronzoli o complicazioni inutili, massimo pragmatismo, componenti dimensionati con generosità... la logica di progetto del Douglas C-47 Dakota, l'accendino Ronson Variflame o il motore V8 aste e bilancieri "small block": cose fatte per durare davvero e non lasciarti a piedi, finché umanamente possibile, mai.
Paghi il prezzo che ti ho evidenziato nell'altro post circa ingombri e scomodità dei caricatori (che comunque si trovano a prezzi come immaginerai più alti come costo/dia), ma un controvalore c'è, almeno in quella generazione.
Non è solo un fatto di "possibile proiezione continua perché il caricatore è tondo".
Una pubblicità del 1966 recitava "show a zillion slides and never jam one"...
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grunf
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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da grunf »

Mah, sull'eternità degli ingranaggi in plastica dei kodak non scommetterei molto, vai a sapere con quali grassi sono stati lubrificati negli anni.
Mi si sta sbloccando il ricordo di quando ho usato gli Yokogawa VIP, macchine luminosissime, ci facevamo proiezioni enormi. Ogni tanto si piantavano anche loro.
Tra i cloni del kodak 2050 ricordo solo gli Elmo omnigraphic, erano molto affidabili ed avevano la manopola del focus comoda, meglio del focus da telecomando del mio 2030, funzionava però solo con le ottiche a cremagliera, mi pare.
I successivi kodak ektapro non mi piacevano affatto, molto plasticoni ma nulla da dire sulla qualità della proiezione.
A mio avviso i carousel non vanno bene per conservarci le dia, per quello ci sono le scatoline, prendendoci la mano si caricano in due-tre minuti, e si ha, volendo, l'occasione di fare una selezione per lo show. Il caricatore lineare invece finisce per conservare tutto il rullino e spesso va comunque fatta una selezione per uno show che non sia ad uso esclusivo del fotografo...

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Re: Per proiezione diapositive

Messaggio da elle »

Grazie a tutti per le risposte.

Non vorrei uscire troppo fuori tema, la cosa che mi interessa capire è se il carousel della Kodak può essere una buona scelta rispetto alle mie esigenze, che sono appunto quelle di poter proiettare in continuità le dia per delle mostre, e se ci sono delle alternative. Nulla di più.

Una volta selezionate le foto e fatto l’editing l’unica cosa che devo fare è caricare il proiettore e farlo partire.

Per quanto riguarda spazio e ingombri non li considero dei problemi, un posto dove sistemarlo lo trovo.

Piuttosto tornando al discorso che faceva Pierpaolo, una cosa ovviamente da considerare è la reperibilità delle lampade sostitutive e di un buon obiettivo. Questa sicuramente è una questione importante.

Grazie ancora

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