Vaschette per stampe panoramiche
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
Per una sola copia proverei a fissare la stampa con delle mollette da bucato su un pannello di plastica, compensato, foglio di ferro zincato, un vetro, quello che uno trova nella rumenta insomma, basta che sia rigido e grande un pelo di più della stampa. Poi appoggerei il siffatto pannello con la stampa impressionata e fissata sopra, al muro della c.o. il pannello non poggerebbe direttamente sul tavolo ma su un piccolo tubo di pvc o simile che dovrebbe funzionare da grondaia e convogliare gli acidi in una bacinella. Quindi prima passerei con spugna imbevuta di acqua, fino a bagnare per bene la stampa, questo passaggio è molto importante, lo so perchè ho provato che sviluppando grandi superfici a carta asciutta escono spesso delle macchie, bagnandola prima per bene si sviluppa uniformemente. L'acqua tramite la grondaia finisce nella bacinella e poi si travasa. Quindi sviluppo, sempre con spugna morbida imbevutissima o grande pennello o perchè no...un rullo? Quindi lo sviluppo si raccoglie sempre tramite grondaia e bacinella e via andare magari cambiando spugna se non si ha voglia di lavarla per bene con stop e fissaggio....per Il lavaggio finale....forse lo stesso sistema dovendo però anche girare la carta....che ne dite? Potrebbe funzionare?
Fabio
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"Pagheremo il prezzo che sara' necessario"
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
non entro nel merito, ma segnalo solo che esistono delle vasche di plastica molto grandi e rigide pensate per essere messe sotto la lavatrice, costano un inezia
questa la prima che ho trovato cercando un secondo
https://www.fiyo.it/vassoio-antigoccia- ... gI1AfD_BwE
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- Maurizio Maurizio
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
mica male queste!
prezzo abbordabile, quasi la metà delle Paterson, e misura ottima per stampare comodamente il 50x60.
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
In questo caso si parla di 1.5mt.....
...su pannello, lo facessi io, mi svilupperei pure i piedi.
Comunque ci si sta fasciando la testa per nulla...... è più difficile da dire che da fare. Con arrotolascrotola è facile.... basta provare e poi iniziare. Con la baritata la parte delicata è l'inizio e la fine una bacchetta da poster sui due bordi e un margine di 10cm. non tirare non schiacciare e rotolo largo. Dopo il primo giro diventa "robusto".
Via la paura e avanti a testa bassa....
...su pannello, lo facessi io, mi svilupperei pure i piedi.
Comunque ci si sta fasciando la testa per nulla...... è più difficile da dire che da fare. Con arrotolascrotola è facile.... basta provare e poi iniziare. Con la baritata la parte delicata è l'inizio e la fine una bacchetta da poster sui due bordi e un margine di 10cm. non tirare non schiacciare e rotolo largo. Dopo il primo giro diventa "robusto".
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Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
Hanno il fondo piatto...... le odieraiMaurizio Maurizio ha scritto: ↑20/10/2025, 10:04mica male queste!
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
Se per fare un lavoro serve il martello è inutile provare col pennello.
....si compra il martello o si fa fare a chi ha il martello.
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
Il sistema suggerito inizialmente da Ricciardi non è buono. Primo problema servono due persone dalle ottime ginocchia, poi va bene solo con la politenata, c'è troppo stress meccanico sulla carta, etc. Abbiamo metà di questo thread che suggerisce cose poco sensate e la fruibilità ed utilità del forum ne risente grandemente. È il problema di chi si sente esperto (e un po' lo è), ma non ha contezza della differenza che passa tra aver fatto una cosa alla buona tanto tempo fa, e saperla fare davvero.
@effegi61 Lo sviluppo a spugna (pennello, rullo, spruzzo) può funzionare con alcune precauzioni. Sembra meno ben pensato della pensata di Ricciardi, ma in quella maniera di stampe grandi ne hanno fatte tantissime.
Ora parlo un po' della procedura, in generale.
Prima di fare una stampa grande se ne fa una di prova di misura ridotta (un quarto della superficie, per es) naturalmente sulla stessa identica carta, dello stesso rullo (o almeno dello stesso lotto comprata nello stesso posto). Di questa si annoteranno con scrupolo tutte le lavorazioni, mascherature, bruciature, etc.
Quando si andrà ad ingrandire si dovrà fare comunque almeno un provino scalare, non basterà fare il calcolo del calo della luce, ma il calcolo fornirà una base di partenza (attenzione il tempo può essere inferiore a quello calcolato). Se la procedura di sviluppo sarà corretta e ripetibile e la stampa di partenza buona davvero non ci saranno variazioni di contrasto. Ci possono invece essere ulteriori interventi di mascheratura, bruciatura perché diventeranno possibili o utili. Un po' la percezione cambia tra grande e piccolo, bisogna tenerne conto quando si lavora alla piccola (guardatela anche da vicino vicino), in modo da non fare troppi tentativi in grande.
La necessità di fare le prove, comporta la necessità di avere un trattamento uniforme, per questo lo sviluppo dovrà essere tendenzialmente completo e va usato un rivelatore più diluito del solito con tempi di sviluppo non inferiori a 5-6 minuti. Questo consente di ottenere uno sviluppo uniforme anche su grandi superfici, anche con una bagnatura non proprio regolare. Usare uno sviluppo tendenzialmente completo aiuta anche a compensare il fatto che il rivelatore perderà forza più rapidamente, l'ossidazione del rivelatore sarà più rapida di quanto avviene in bacinella, la diluizione è elevata, la superficie trattata grande. Uno sviluppo completo aiuterà anche ad evitare visibili differenze tra stampa di prova e stampa grande causate dal trattamento.
Anche il fissaggio dovrà essere alla massima diluizione consentita, questo comporta naturalmente un lavaggio prolungato se si usa la baritata. Dovrete anche tenere conto della superficie trattata per evitare di sfruttarlo troppo.
La parte più barbosa e anche rischiosa è il lavaggio, con la baritata specialmente, perché arrotolare la stampa per almeno una mezz'ora (con fix fresco doppio bagno, HCA e lavaggio sui 30°C) crea la condizione di produrre danni meccanici (pieghe, graffi, etc). Avere certezza di un buon fissaggio e HCA in questo caso sono più importanti del solito.
Bacchette per tenere la carta, come suggerito da alcuni?
Sulla baritata meglio di no, si dilata troppo bagnandosi e se si fermano i lati si formano delle pieghette che poi arrotolando si allargano fino alla stampa. Meglio lasciare una ventina di cm di carta inutilizzata e stropicciare l'inizio. Sulla politenata potrebbero essere comode, forse. Meglio di tutto è fare come Butcher (ci sono i video su youtube) che per arrotolare nel lavaggio usa un tubo pieno, pesante, ma NON fissato alla carta, viene usato solo come aiuto per arrotolare. Per il resto lui lavora in piano... ma ha un hangar come camera oscura, beato lui.
@effegi61 Lo sviluppo a spugna (pennello, rullo, spruzzo) può funzionare con alcune precauzioni. Sembra meno ben pensato della pensata di Ricciardi, ma in quella maniera di stampe grandi ne hanno fatte tantissime.
Ora parlo un po' della procedura, in generale.
Prima di fare una stampa grande se ne fa una di prova di misura ridotta (un quarto della superficie, per es) naturalmente sulla stessa identica carta, dello stesso rullo (o almeno dello stesso lotto comprata nello stesso posto). Di questa si annoteranno con scrupolo tutte le lavorazioni, mascherature, bruciature, etc.
Quando si andrà ad ingrandire si dovrà fare comunque almeno un provino scalare, non basterà fare il calcolo del calo della luce, ma il calcolo fornirà una base di partenza (attenzione il tempo può essere inferiore a quello calcolato). Se la procedura di sviluppo sarà corretta e ripetibile e la stampa di partenza buona davvero non ci saranno variazioni di contrasto. Ci possono invece essere ulteriori interventi di mascheratura, bruciatura perché diventeranno possibili o utili. Un po' la percezione cambia tra grande e piccolo, bisogna tenerne conto quando si lavora alla piccola (guardatela anche da vicino vicino), in modo da non fare troppi tentativi in grande.
La necessità di fare le prove, comporta la necessità di avere un trattamento uniforme, per questo lo sviluppo dovrà essere tendenzialmente completo e va usato un rivelatore più diluito del solito con tempi di sviluppo non inferiori a 5-6 minuti. Questo consente di ottenere uno sviluppo uniforme anche su grandi superfici, anche con una bagnatura non proprio regolare. Usare uno sviluppo tendenzialmente completo aiuta anche a compensare il fatto che il rivelatore perderà forza più rapidamente, l'ossidazione del rivelatore sarà più rapida di quanto avviene in bacinella, la diluizione è elevata, la superficie trattata grande. Uno sviluppo completo aiuterà anche ad evitare visibili differenze tra stampa di prova e stampa grande causate dal trattamento.
Anche il fissaggio dovrà essere alla massima diluizione consentita, questo comporta naturalmente un lavaggio prolungato se si usa la baritata. Dovrete anche tenere conto della superficie trattata per evitare di sfruttarlo troppo.
La parte più barbosa e anche rischiosa è il lavaggio, con la baritata specialmente, perché arrotolare la stampa per almeno una mezz'ora (con fix fresco doppio bagno, HCA e lavaggio sui 30°C) crea la condizione di produrre danni meccanici (pieghe, graffi, etc). Avere certezza di un buon fissaggio e HCA in questo caso sono più importanti del solito.
Bacchette per tenere la carta, come suggerito da alcuni?
Sulla baritata meglio di no, si dilata troppo bagnandosi e se si fermano i lati si formano delle pieghette che poi arrotolando si allargano fino alla stampa. Meglio lasciare una ventina di cm di carta inutilizzata e stropicciare l'inizio. Sulla politenata potrebbero essere comode, forse. Meglio di tutto è fare come Butcher (ci sono i video su youtube) che per arrotolare nel lavaggio usa un tubo pieno, pesante, ma NON fissato alla carta, viene usato solo come aiuto per arrotolare. Per il resto lui lavora in piano... ma ha un hangar come camera oscura, beato lui.
- Maurizio Maurizio
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
volendo si può ovviare con una rete di plastica da mettere sul fondo ma considerando le dimensioni della stampa si usano le mani, guantate, ed è più facile maneggiare la stampa anche quando si attacca al fondo.Pierpaolo B ha scritto: ↑20/10/2025, 10:13Hanno il fondo piatto...... le odieraiMaurizio Maurizio ha scritto: ↑20/10/2025, 10:04mica male queste!
prezzo abbordabile, quasi la metà delle Paterson, e misura ottima per stampare comodamente il 50x60.
il costo delle tre bacinelle Paterson 50x60 è di 140 euro.
e ce ne vuole una quarta per il lavaggio.
con i soldi risparmiati ci compri il pacco di carta 50x60 oppure l'acconto per il rotolo.
"tanto va la gatta al largo che ritorna col pattino"
- Giuseppe Pan
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Re: Vaschette per stampe panoramiche
OT.
Ho visto qualche video di Clyde Butcher per curiosità.... Pensavo che Andrea esagerasse... Invece è tutto vero, la stanza dove ha le vasche per lo sviluppo della carta sarà lunga 8 metri.... Il resto è ancora più grande... Vi consiglio di vedere qualche suo video.
Ho visto qualche video di Clyde Butcher per curiosità.... Pensavo che Andrea esagerasse... Invece è tutto vero, la stanza dove ha le vasche per lo sviluppo della carta sarà lunga 8 metri.... Il resto è ancora più grande... Vi consiglio di vedere qualche suo video.
Re: Vaschette per stampe panoramiche
Grazie a tutti!
I vostri commenti sono stati preziosi, ma come sapete bene il metodo che una persona usa da anni può non andare bene per un'altra. Proverò il metodo "carrello ferroviario a due" e quello "rotoli del mar morto". Alla meno peggio cerco di autocostruirmi delle vaschette su misura con la "rumenta" che trovo in giro, per una sola stampa non voglio stare a perderci il sonno.
Grazie ancora.
C.
I vostri commenti sono stati preziosi, ma come sapete bene il metodo che una persona usa da anni può non andare bene per un'altra. Proverò il metodo "carrello ferroviario a due" e quello "rotoli del mar morto". Alla meno peggio cerco di autocostruirmi delle vaschette su misura con la "rumenta" che trovo in giro, per una sola stampa non voglio stare a perderci il sonno.
Grazie ancora.
C.