ho preso qualche rullo di fomapan 400 (formato 120).
Pensavo di svilupparlo in x-tol, ma visto che in casa avrei anche ilford HC e adox adonal... cosa consigliate?
mi ispira di più l'xtol, perchè dovrei avere non troppa grana, contrasto contenuto e buona gamma tonale
però leggendo in giro pare che il più usato sia il rodinal e mi chiedevo perchè...
grazie!
consiglio sviluppo fomapan 400
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Re: consiglio sviluppo fomapan 400
In giro dove? :-)isos1977 ha scritto:ho preso qualche rullo di fomapan 400 (formato 120).
Pensavo di svilupparlo in x-tol, ma visto che in casa avrei anche ilford HC e adox adonal... cosa consigliate?
mi ispira di più l'xtol, perchè dovrei avere non troppa grana, contrasto contenuto e buona gamma tonale
però leggendo in giro pare che il più usato sia il rodinal e mi chiedevo perchè...
grazie!
Scherzo, ma si leggono tante cose... a me il rodinal con pellicole ad alta sensibilità non è mai piaciuto: troppa grana. Credo piaccia molto agli "scansionisti" che, magari, lo usano in stand e, poi, la grana fa tanto "analogico"...
Io Foma 400 l'ho usata solo due volte, quindi non ho molte indicazioni da darti; l'ho esposta a 400 e sviluppata in D76 1+1; ho ottenuto negativi un poco chiusi nelle ombre ma stampabili.
Ciao
Luca Ghedini - Bologna (San Lazzaro di Savena)
Re: consiglio sviluppo fomapan 400
trovo la grana data dal rodinal piacevole, e su stampe fino a 24x30 neanche troppo invadente.
l'xtol a me non soddisferebbe proprio per via del suo rendere troppo morbido il negativo.
io andrei di HC110 diluizione E (1+47)o dil. B (1+31)
l'xtol a me non soddisferebbe proprio per via del suo rendere troppo morbido il negativo.
io andrei di HC110 diluizione E (1+47)o dil. B (1+31)
Re: consiglio sviluppo fomapan 400
Luca Ghedini ha scritto: In giro dove? :-)
Scherzo, ma si leggono tante cose... a me il rodinal con pellicole ad alta sensibilità non è mai piaciuto: troppa grana. Credo piaccia molto agli "scansionisti" che, magari, lo usano in stand e, poi, la grana fa tanto "analogico"...
Io Foma 400 l'ho usata solo due volte, quindi non ho molte indicazioni da darti; l'ho esposta a 400 e sviluppata in D76 1+1; ho ottenuto negativi un poco chiusi nelle ombre ma stampabili.
Ciao
eh eh :-) a leggere "in giro" sembra lo sviluppo più usato per la fomapan 400, però anch'io il rodinal lo tengo per pellicole a bassa sensibilità. tra l'altro se dici che le ombre sono un po' chiuse già con il d76 1+1, con il rodinal temo si otterrebbero risultati ancora peggiori...
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Re: consiglio sviluppo fomapan 400
hai sicuramente ragione. conoscendo a fondo una pellicola e come trattarla si ottengono quasi sempre buoni risultati.vngncl61 ha scritto:Scusatemi, ma non ha senso dire " trovo le ombre un po chiuse " ed incolpare lo sviluppo, dipende da tanti fattori, dalla ripresa alla stampa, se si impara ad esporre per le ombre e sviluppare di conseguenza, ma sopratutto si conosco prodotti e procedimenti, verrà fuori ciò che vogliamo ottenere.
Per arrivare a ciò che vogliamo ottenere non bastano 2 rulli, e nemmeno 10, ce ne vogliono tantissimi, ma sopratutto ci vogliono pazienza e metodo.
Senza si giro in cerchio senza raggiungere nessuna meta ;)
Diciamo che dare indicazioni del tipo "trovo le ombre chiuse" può avere un suo perchè se aiuta a capire, ad esempio, che la sensibilità nominale di una pellicola è minore di quella dichiarata.
Se anche tu confermi che la fomapan 400 la esponi a 200, ne deduco che effettivamente ha una sensibilità effettiva molto più bassa di quella nominale (almeno in rodinal, che tende a mangiarsi un po' di sensibilità)
a questo punto la provo in xtol (visto che il primo rullo l'ho già esposto a 400....ovviamente esponendo per le ombre ;) ).
ma mi hai incuriosito con il rodinal. la prossima la espongo a 200 e vediamo cosa viene fuori
Grazie!
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Re: consiglio sviluppo fomapan 400
si, si... neanche io sono uno scienziato ;-) per queste cose c'è Silverprint... sarà che non mi fido così tanto dei miei mezzi, ma in tutto il processo (dall'esposizione alla stampa) un intervallo di 1/2 stop è difficile da controllare in modo cartesiano...per cui nella mia regola del pollice, 1/2 stop la considero praticamente uguale al nominalevngncl61 ha scritto:Non per fare lo scienziato, non lo sono, ma, Efke a parte, nessuna pellicola ha una sensibilità effettiva eguale alla nominale, a prescindere dallo sviluppo.
Se va bene è 1/2 stop sotto la nominale, più spesso di 2/3 o 1 stop intero.
Concordo comunque che il Rodinal, e cugini, non sfrutti la sensibilità fino in fondo.
se siamo nell'ordine di 1 stop (come sembrerebbe essere la fomapan 400..) il discorso cambia.
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Re: consiglio sviluppo fomapan 400
Se sui foglietti tecnici è riportata la dicitura ISO riferita alla sensibilità, allora quella è la sensibilità nominale, secondo lo standard.
Il problema di fondo è che lo standard ISO non rispecchia reali condizioni di utilizzo, prendendo come riferimento uno scarto di esposizione troppo piccolo che in realtà si può trovare solo in condizioni di contrasto molto molto basso. Per riuscire a gestire al meglio delle condizioni di ripresa reali, con scarto di luminosità ben più ampio di quello considerato dallo standard ISO, è consigliabile aumentare un po' l'esposizione e la cosa più pratica è usare un valore di sensibilità inferiore rispetto a quello dichiarato.
Il problema di fondo è che lo standard ISO non rispecchia reali condizioni di utilizzo, prendendo come riferimento uno scarto di esposizione troppo piccolo che in realtà si può trovare solo in condizioni di contrasto molto molto basso. Per riuscire a gestire al meglio delle condizioni di ripresa reali, con scarto di luminosità ben più ampio di quello considerato dallo standard ISO, è consigliabile aumentare un po' l'esposizione e la cosa più pratica è usare un valore di sensibilità inferiore rispetto a quello dichiarato.
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Re: consiglio sviluppo fomapan 400
Io la Tri - X la uso solo da 35 anni, ma non per questa mia scarsa esperienza ho "incolpato" lo sviluppo; ho correttamente premesso che di Foma 400 ne ho usato solo due rulli e, quindi più di tante indicazioni non potevo darne, ma resta la mia impressione: che, proprio in quanto ha chiuso le ombre, esposta alla sensibilità nominale renda troppo contrasto, ergo abbia una sensibilità effettiva inferiore.vngncl61 ha scritto:Scusatemi, ma non ha senso dire " trovo le ombre un po chiuse " ed incolpare lo sviluppo, dipende da tanti fattori, dalla ripresa alla stampa, se si impara ad esporre per le ombre e sviluppare di conseguenza, ma sopratutto si conosco prodotti e procedimenti, verrà fuori ciò che vogliamo ottenere.
Per arrivare a ciò che vogliamo ottenere non bastano 2 rulli, e nemmeno 10, ce ne vogliono tantissimi, ma sopratutto ci vogliono pazienza e metodo.
Senza si giro in cerchio senza raggiungere nessuna meta ;)
Voglia e tempo di fare le prove delle 10 zone e trovarmi da solo i vari N - 1, N e N + 1 non ne ho...
A suo tempo mi insegnò un grande maestro che, quando lavorava alla Zanichelli, promosse presso l'editore la traduzione e la stampa della trilogia di Adams.
Giro molto, ma in genere so dove voglio arrivare, piano piano, ci arrivo ;-)
Luca Ghedini - Bologna (San Lazzaro di Savena)
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Re: consiglio sviluppo fomapan 400
Mi ero espresso male, allora... ;-)vngncl61 ha scritto:Luca, il "rimbrotto" non era rivolto a te, o a qualcuno in particolare, però noto una tendenza alla generalizzazione, che reputo sbagliata, " se col D 76 le ombre sono un po chiuse, allora col Rodinal...", vista la tua esperienza concorderai che è un discorso troppo semplicistico, "quel" negativo in "quelle" circostante ha prodotto "quel" risultato, punto, non si può elevarlo a "legge", in circostanze diverse avremo risultati diversi, con la stessa combinazione pellicola/rivelatore.
Nemmeno io ho il tempo, ma sopratutto la voglia, di far prove, però tendo a far tesoro delle esperienze, in tanti anni, ho imparato che, tranne rari casi, la sensibilità "sul campo" è sempre inferiore alla nominale, e così parto "imparato" ed anche con le pellicole, per me, nuove, abbondo con l'esposizione.
Alcune volte c'azzecco, più spesso devo correggere il tiro, fare tante prove, però alla fine, tranne che con le pellicole tipo T max, riesco ad ottenere ciò che mi prefiggo.
Un buona stampa è il risultato di una catena, ed ogni anello ha la sua importanza, imparare a curare tutte le fasi, in particolare la ripresa, è importantissimo ai fini del risultato che ci si prefigge.
Siamo d'accordo, quindi.
P.S. anche io con le Tmax non mi trovo.
Luca Ghedini - Bologna (San Lazzaro di Savena)
Re: consiglio sviluppo fomapan 400
il d76 non è uno sviluppo compensatore? Se non lo è, si vede che ho visto male quella cinquantina di rullini che c'ho sviluppato e farò più attenzione le prossime volte.... Se lo è, allora scusa, ma questa frase è un po' un'ovvietà...vngncl61 ha scritto:L noto una tendenza alla generalizzazione, che reputo sbagliata, " se col D 76 le ombre sono un po chiuse, allora col Rodinal...", vista la tua esperienza concorderai che è un discorso troppo semplicistico,
per carità, è sempre meglio fugare eventuali dubbi... però è ovvio che i fattori che intervengono sono tanti e che in ogni fase dalla ripresa alla stampa bisogna fare le cose correttamente...a questo punto anche "abbondare con l'esposizione" è una semplificazione un po' ardita.
io ho un mio processo che con le mie pellicole e sviluppi di riferimento mi da risultati abbastanza constanti. Ora sto facendo qualche test sulla fomapan 400. La prima l'ho esposta come se usassi una hp5 (pellicola con stessa sensibilità ,ma ben rodata da me), e la svilupperei con l'xtol che è un'altro sviluppo già rodato su questa pellicola. sulla base dei risultati farò gli aggiustamenti del caso per i rullini successivi. In questo modo ho elementi di paragone certi.
Prima di imbarcarmi nel test di una nuova pellicola, ho cercato di capire quali sono i pareri sulla fomapan 400. In generale se ne parlava bene e ho deciso di prenderne un po' per provarla. visto che la maggior parte delle persone la sviluppavano in rodinal, ho aperto una discussione per parlarne...ovviamente senza la pretesa di ottenere regolette generali...ma solo per avere qualche elemento in più
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