Lavaggio: esagerato ?

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luca_dega
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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da luca_dega »

sempre tornando a quanto scritto sul librone Way Beyond vattelapesca, dice di fare i 2 bagni di fissaggio e POI la sbianca, se non erro... comunque, non capisco perché il fissaggio concentrato fa a pugni con la sbianca locale... :ymblushing:

Poi, altra paranoia mia: ma nelle lavatrici verticali le stampe non tendono un po a "collassare", rischiando di fare pieghette varie ?!



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Pierpaolo B
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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da Pierpaolo B »

Il fix ammazza la sbianca.... in presenza di iposolfito l'azione sbiancante è nulla.
Devi superare la soglia d'inibizione del fix per far prevalere la sbianca e quando succede l'azione è più violenta di come sarebbe su carta pulita.
Mi chiamo Pierpaolo.
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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da Silverprint »

La sbianca la faccio tra un fix e l'altro proprio perché il fix ammazza la sbianca, per essere sicuro che non vada ancora avanti fuori controllo. Inoltre dato che per fermare la sbianca uso il fissaggio sono sicuro di rimuovere suoi eventuali sottoprodotti.

Nelle lavatrici verticali ben fatte lo spazio tra le pareti è piccolino (sulle mie tra 1,6 e 2,qualcosa cm) non possono "collassare"... per altro quasi galleggiano.

Riferendomi all'altro thread ed alla difficoltà riscontrate nell'usare la sbianca sui toni più scuri e più chiari, oltre al suggerimento di prepararne di diversa intensità, è forse proprio l'uso della sbianca sulla stampa col fissaggio (previa asportazione del grosso con una racletta) a facilitare il suo uso sui toni chiari proprio perché è possibile fermarne l'azione nel momento in cui inizia ad agire (dato che è rallentato).
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torla91
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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da torla91 »

Ma un comune mortale, che magari tiene un po anche all ambiente e non ci pensa nemmeno di lasciare l acqua corrente aperta per piu di 5 minuti, in cosa può incappare? Magari poi le foto le conserva appese in camera alla luce...

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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da Silverprint »

Incappa in foto ingiallite che pian piano svaniscono sublimando... non ingialliscono subito, ma abbastanza in fretta, quanto in fretta dipende da quanto poco sono state lavate.

Per non consumare tanta acqua si può usare la carta politenata a cui basta un lavaggio di 3/4 minuti (ma non so quanto inquini produrre e spargere polietilene). Ad ogni modo le lavatrici verticali in cui si lavano una decina di stampe alla volta (e basta un filino d'acqua) non hanno un consumo "esagerato"...

Ma come li vedi coloro che innaffiano il giardino/balcone/terrazzo con l'acqua dell'acquedotto? :ymdevil:
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utente04

Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da utente04 »

E' invece un ragionamento intelligente spendere un bel pò di soldi per la pellicola, lo sviluppo, la fotocamera, l'ingranditore la carta ecc ecc, e poi mandare a ramengo tutto per non lasciare il rubinetto aperto per più di 5 minuti.......
Poi alla storia che l'acqua finisce non ci credo, invece credo alla storia che di tutto il volume d' acqua immesso nelle condutture circa il 60% si perde per disservizi e inedeguatezza della rete, senza che gli ambientalisti si diano fuoco per protestare contro questo spreco.
Quindi mi dispiace ma io per meno di una mezza dozzina di stampe al mese non mi pongo neanche il problema.........

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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da chromemax »

Il fatto che qualcun altro sprechi o che il sistema di distribuzione sia inefficiente non giustifica o autorizza a sprecare a nostra volta. L'acqua non sta finendo, sta finendo l'acqua potabile e il problema è grave e sottovalutato, quindi è' giusto porsi il problema ma con un minimo di buon senso. Il problema della conservazione è complesso e in molti punti ancora incerto ma soprattutto è relativo: un museo si pone una grandezza temporale di 500 anni per la conservazione, con una serie di problematiche (a partire dalla qualità della base in carta della stampa, alla quale quale in molti non mostrano la stessa ipersensibilità riservata, ad esempio, al passepartout) sicuramente diverse da quelle che potrebbe avere un artista o un gallerista che vende opere fotografiche, che in genere si accontentano di durate inferiori. Il punto è quanto vogliamo che durino le nostre stampe "amatoriali" e in base alla risposta a questa domanda ci si regola. Persolmente penso che un periodo di 20-30 anni sia più che sufficiente per i miei "capolavori", e in base a questo regolo i miei tempi di lavaggio. Al contrario penso che per i miei figli e nipoti sia più importante la conservazione del negativo, dal quale potranno, se vorranno, ricavare delle nuove stampe, che lavo più a lungo.
Insomma, Adams le sue stampe le vendeva, dalla loro durata dipendeva anche la sua professionalità e la sua affidabilità, se le sue stampe si deterioravano lui ci perdeva soldi e credibilità e ha scritto sui suoi libri come lui trattava le sue stampe; io non sono Adams, le mie stampe sono ben lontane dalle sue e anche lavandole in venti ettolitri d'acqua le qualità fotografiche delle mie stampe non migliorano, e tali riamarranno anche tra due secoli :)

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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da Silverprint »

Chromemax... =))

Comunque, sì, il problema ce lo si pone seriamente quando si vende qualche stampa a prezzo d'arte e allora la conservazione più che una curiosità diventa un incubo: ho il terrore che, giunto finalmente in vecchiaia, si presenti un vecchio cliente che rivoglia (gratis) una stampa (irripetibile, dopo decenni) che gli si sia ingiallita!
Comunque un po' d'acqua bisogna usarla per non finire come qualche mio studente pigro, che si è arredato casa con le sue stampe (belle) messe in belle cornici, ma che non han compiuto un anno prima di diventar gialle a macchie... :wall:
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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da chromemax »

Comunque, sì, il problema ce lo si pone seriamente quando si vende qualche stampa a prezzo d'arte e allora la conservazione più che una curiosità diventa un incubo:
Ne sono sicuro. La mia frase che chi vende opere artistiche (fotografiche) si accontenta di durate minori è riferito in relazione ai musei. Da quello che ho letto (non sono certo un esperto in conservazione) nei musei si conserva in prospettiva di almeno mezzo millennio (da qui il problema della tenuta della base in carta e della gelatina) e, sempre da quanto ho potuto leggere, a livello di mercato ci si "accontenta" di 100-150 anni. Ribadisco che a livello di conservazione per durata si intende che l'immagine è indistinguibile da una stampa appena fatta, non che, per dire, dopo 100 anni "si riesce ancora a intravedere qualcosa". Il mezzo fotografico è intrinsecamente effimero, la stampa è formata da carta, gelatina e microparticelle di argento, tutti materiali piuttosto scadenti come durata.

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Re: Lavaggio: esagerato ?

Messaggio da chromemax »

Persolmente penso che un periodo di 20-30 anni sia più che sufficiente per i miei "capolavori"
Mi sa che in un altro post simile a questo avevo indicato 50 anni per i miei "capolavori"... recentemente sto avendo una crisi di autostima :)) :)) :))

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