Analogica.it

La ricordo benissimo la Kova six, era costruita in modo impeccabile, qualitativamente poteva rivaleggiare (così scrivevano sulle riviste) cone le regine rollei e hasselblad... unico neo mancava il magazzino intercambibile per la pellicola, mancanza che fu colmata con il secondo modello. Ho avuto modo di toccare un esemplare della prima serie, non mio, quindi non ci ho potuto giocare (scattare), ma la sensazione che mi ha trasmesso è di qualità ai massimi livelli.
Persolnalmete, continuo a dire, che preferisco le biottiche, per quanto riguarda il mirino sportivo ho seri dubbi che corregga bene lerrore di parallasse: il metodo del traguardo è impreciso per definizione basta cambiare di poco la posizione dell'occhio e cambia tutto. Per il tipo di foto che faccio io, con la biotica non mi preoccupo, tanto a uso solo per i paesaggi. A me piace ancora molto la Koni-Omega.

Cioa Lu.

luca 1970 ha scritto:C'hai ragione, ma è parecchio facile impantanarsi pure con la Lubitel: è tutta manuale!

Spero che Simo non se la sia presa per il consiglio. Non volevo fare il professore, ma mi sembra che a tecnica sia un po' carente.

Ciao Lu.

Ma figurati! La mia idea era di prendere la macchina,mettere la pellicola,e di scattare così,senza fare nient'altro, però effettivamente non si può fare "don't think,just shot" con questo tipo di macchina,forse non proprio.
La tecnica è carente perché non ho mai usato una macchina fotografica analogica,e di conseguenza non ho mai dovuto preoccuparmi di impostare il diaframma corretto e altre cose,comunque ho ereditato anche i testi! Me li sfoglio e poi metto in pratica con la macchina!

Scusa se rincaro la dose, ma per quanto mi riguarda, in fotografia è necessario conoscere un minimo di tecnica, che ti permette di conoscere ciò che usi per poterlo sfruttare nello scatto; ad esempio è utile conoscere l'effetto del diframma sulla profondità di campo per metterlo in pratica quando devo isolare o contestualizzare un soggetto. In fondo poi i parametri da conoscere sono solo tre: apertura del diaframma, tempo di esposizione, velocità del supporto sensibile alla luce.
Tutto ciò e vero per la fotografia chimica con macchine totalmente manuali, ma rimane vero anche con le digitali "auto tutto" in quanto la macchina ha il compito di scegliere tutti i parametri necessari, secondo schemi e situazioni standardizzate, ma non ha la minima di ciò che tu vuoi fare.
Ricorda che fotografia vuol dire scrivere con la luce e le persone che scrivono per mettere sulla carta le proprie pulsioni, le proprie idee.... e molto difficiolmente una macchina può avere idee.

PS smetto subito di fare il professore che non mi ci trovo.

Ciao Lu.

luca 1970 ha scritto:Scusa se rincaro la dose, ma per quanto mi riguarda, in fotografia è necessario conoscere un minimo di tecnica, che ti permette di conoscere ciò che usi per poterlo sfruttare nello scatto; ad esempio è utile conoscere l'effetto del diframma sulla profondità di campo per metterlo in pratica quando devo isolare o contestualizzare un soggetto. In fondo poi i parametri da conoscere sono solo tre: apertura del diaframma, tempo di esposizione, velocità del supporto sensibile alla luce.
Tutto ciò e vero per la fotografia chimica con macchine totalmente manuali, ma rimane vero anche con le digitali "auto tutto" in quanto la macchina ha il compito di scegliere tutti i parametri necessari, secondo schemi e situazioni standardizzate, ma non ha la minima di ciò che tu vuoi fare.
Ricorda che fotografia vuol dire scrivere con la luce e le persone che scrivono per mettere sulla carta le proprie pulsioni, le proprie idee.... e molto difficiolmente una macchina può avere idee.

PS smetto subito di fare il professore che non mi ci trovo.

Ciao Lu.

La lezione l'ho capita da un po proff ora direi che tocca la pratica (ieri sera ho imparato a conoscere meglio il diaframma e il tempo di esposizioni,e ho imparato ad usarli correttamente) e poi con la Lomo mi sembra che anche se i tempi di esposizione e il diaframma siano tarati male,le foto escono comunque bene.
Non ho grandi pretese fotografiche,la vostra esperienza nel campo è dovuta alla frequente pratica,stare qui a parlarne non servirà al 100%, quindi compro il rullino e vado a scattare qualche foto! Sovrapposta,con saturazione indecente,quantità sproporzionate di luce che rovinano la pellicola, amen! in fondo l'inizio di un fotografo non credo sia sempre rose e fiori,vero?

Dimentichi il collant smagliato...

Ho scritto il professore, non la prof., certo che la pubblica dichiarazione di fotografare uccelli piccoli vi ha ingrifato. Tanto anche.

Comunque tengo a precisare che con la mini (calze con la riga nera, non sopporto quelle a rete) e tacco 12 faccio ancora la mia figura... nonostante le mie 43 primavere!

Ciao Lu.

Sempre che un testicolo non scappi fuori dalle mutandine in pizzo....


Andrea

Per ora non è ancora capitato. Pazzzza!

Ciao Lu.