non volevo che la cosa venisse interpretata come un non fare fotografie e "girarsi dall'altra parte" rifiutando di guardare la povertà o le miserie altrui, perché tutto ciò non è e non era nelle intenzioni dell'autore. Non è un inno all'indifferenza verso persone meno fortunate, anzi il contrario.
Per me è più un invito a non lucrare o approfittarsi in qualsivoglia modo delle sfortune altrui; per questo mi rendo conto che estrapolata dal contesto del pensiero di Gilardi questa poesia può essere fraintesa.
Rinnovo anche io, per chi interessato, a leggere qualche pubblicazione di Gilardi, per capire a fondo quali sono i motivi e le basi di un tale pensiero.
Poi è ovvio che ognuno è libero di riprendere ciò che vuole e come vuole...

