come avrete letto dalla mia presentazione, mi alterno tra studi all'università e una collaborazione proficua con una piccola testata giornalistica, con l'aspirazione a medio termine del tesserino da pubblicista e del costruirmi un "nome", per quanto possibile, nella comunità dei giornalisti della città (Napoli). La mia più grande ambizione è quella di riuscire a produrre qualcosa che possa essere definito Giornalismo con la G maiuscola, rifuggendo da quella categoria che in Fortapasc era definita "giornalista-impiegato". Sono conscio del fatto che mi ci vorranno molti e molti anni per arrivarci, ma si può sempre sognare

Arrivando quindi alla questione che volevo sottoporvi, è da qualche settimana che sto rimuginando più e più volte sull'opportunità di scrivere un reportage documentario, un progetto che mi porterà in ogni quartiere di Napoli. Preferisco non dirvi dettagliatamente di cosa si tratta, però posso dirvi che si parlerà di questioni sociali. E' un lavoro che al tempo stesso mi affascina, mi elettrizza e mi schiaccia, perché temo di incespicare nella mia stessa inesperienza.
Come di dovrei porre di fronte a questa missione che mi sono posto?
Può essere una soluzione esteticamente valida l'uso della pellicola in bianco e nero? [so che è una domanda retorica in questo forum, ma cercavo anche delle indicazioni su marche, velocità da usare]
Il corredo a mia disposizione è una Pentax k-x+18-55+50 luminoso, affiancata da una Zenit ET+58mm (a cui dovrebbe affiancarsi un 35mm), può bastare?
Grazie a chiunque risponderà
