un criterio per giudicare.

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

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marellidavide
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Re: un criterio per giudicare.

Messaggio da marellidavide »

Silverprint ha scritto:
marellidavide ha scritto:La poesia dell'immagine decade se il fotografo svela all'osservatore come l'ha fatta.
marellidavide ha scritto:Ma la foto non perde di valore se è costruita o meno...
:-\
Io lo trovo contraddittorio... mi spieghi?
Io non troppo: cerco di spiegarmi. Io, da fotoamatore, quando osservo una fotografia altrui la devo "leggere" per quello che è. Basta. Trovo interessante sapere con che mezzi tecnici ci è arrivato, ma non di più. Non voglio sapere se il fotografo passava per strada ed ha visto la scena, oppure se ha "costruito" la fotografia in modo che apparisse naturale. Nel momento in cui lui mi svela i retroscena la mia comunicazione con la fotografia viene ad interrompersi, o meglio, a "falsarsi".

Trovo un controsenso raccontare tutti gli stratagemmi che si adoperano per arrivare ad un certa scena, se lo si è fatto è stato per ingannare; e perchè mai, in seguito, il fotografo dovrebbe "confessare"? Per modestia? O il contrario? O per pura sincerità? Non lo so... anche a me e capitato di "svelare" dei "segreti fotografici", ma, col senno di poi, l'ho trovato irrispettoso nei confronti dell'osservatore, ed anche di me stesso: mi è sembrato di frappormi tra la fotografia ed il suo interlocutore.

Ovviamente tutto ciò è un mio parere, una mia impressione. Poi ognuno la pensi come vuole.


Davide Marelli

"Do you think it's possible for the camera to lie?" "It certainly is. It almost always does." (W. Evans)

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