grigio 18% chiedo lumi
Moderatore: etrusco
Re: grigio 18% chiedo lumi
Sempre felice di vedere che qualcuno, nonostante le difficoltà del caso, riesce ad imparare!!
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Re: grigio 18% chiedo lumi
Evidentemente sono stato poco chiaro, provo a spiegarmi meglio, solo che parleremo di digitalizzazione al fine di capirne le differenze con l'analogico... secondo me! poi trai le tue conclusioni (ti evito le mie pippe mentali sulla natura integrale dell'analogico e quella differenziale del digitale)
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Questo e' punto grigio digitale:
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Questo e' punto nero analogico:
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Questo e' punto grigio analogico:
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Nel caso del digitale ogni punto della griglia puo' assumere solo 256 valori, quindi un numero finito di valori.
Nota bene che nel caso analogico ho scelto una griglia pari a quella del digitale, ovvero una griglia discreta (per motivi dovuti all'editor che sto usando per scrivere): nell'analogico la posizione varia con continuita' pertanto ho infinite possibilita' di generare lo stesso grigio, e infiniti grigi possibili per una certa area, finche' ho almeno un punto nell'area (esporre per le ombre, cioe' fare in modo di avere qualche punto nero nell'area trasparente del negativo)
non e' mia abitudine mettere numeri a caso, ma non escludo un errorepersirex ha scritto: Scusami ma mi sembra che stai mettendo numeri un po' a caso....
N (Noise) e' nelle stesse unita' di misura di S (Signal) (ovvero e' il numero che assume il singolo pixel una volta effettuata l'acquisizione). Nota che parlo di acquisizione perche' in digitale posso pensare di acquisire anche un solo (uno solo) pixel a cui dare un valore tra 0 e 255. In analogico non ci sono i pixel, c'e' un'area, con dimensione a piacere, composta da puntini neri (piu' o meno netti e definiti) "sparsi spazialmente" in quest'area: se ci sono zero puntini il negativo e' trasparente (situazione che Silverprint ci sottolinea che non e' da volere uando dice "esporre per le ombre"); se invece e' tutto pieno, ci sono puntini dappertutto: da cio' che evinco dalle parole di Silverprint capisco che in realta' non e' mai completamente piena, perche' nelle luci trovo sempre qualche dettaglio, motivo per cui nel dubbio conviene sovraesporre un negativo.persirex ha scritto: N da cosa è dato? in che è misurato? non so se è possibile generalizzare fino a questo punto
Anche qui non sono stato chiaro a sufficienza: intendevo una foto fatta ad un cartoncino grigio 18% (uniformita' ideale, perfetto, come diceva il prof. "preso dalla cassettina di Lourdes"). Come ho anticipato all'inizio di questo post, in digitale puoi considerare anche un solo pixel, ed quello che ho fatto nell'esempio. Quindi se hai un'immagine con piu' toni, avrai altri pixel con altri valori di luminosita', e devi fare in modo che il pixel piu' luminoso sia al limite della saturazione del sensorepersirex ha scritto: Forse posso essere anche io che non capisco, ma un'immagine non è fatta da un solo tono
infatti devi decidere se tagliare le luci o le ombre, senza possibilita' di interventopersirex ha scritto: Anzi in molti casi si supera la dinamica di un sensore digitale...
il rumore non lo misuri in corrispondenza di un tono, ma e' un grandezza indipendente dalla luce che colpisce il sensore: dipende solo (in prima approssimazione) dalla temperatura, ed e' una caratteristica fisica del sensorepersirex ha scritto: e quindi credo abbia poco senso misurare il rumore su un solo tono della scala...
qui siamo d'accordo, infatti nel mio esempio di basta la latitudine di posa di 1 bit (nel cartoncino grigio ideale c'e' un solo tono)persirex ha scritto: posso capire il non bucare le luci, ma l'aumentare l'esposizione volontariamente si può fare solo se c'è una discreta latitudine di posa.
non c'e' bisogno di fare test, sono discorsi teorici che sono alla base dell'acquisizione digitale. Se vuoi fare una prova, falla in condizioni di scarsa luce (cosi' hai un SNR basso) e tieni il tempo fisso variando il diaframma e gli ISO.persirex ha scritto: Non voglio la "formula magica" (citata in altri 3d) che mi dica come esporre o trattare un file, e una serie di numeri messi li senza dati ed unità di misura certe non mi convincono. Come avevo già scritto, quando ne avrò voglia e tempo, farò anche dei test (non so se li hai già fatti o no) per verificare in una fotografia, ed in situazioni di contrasto controllate e misurate, quanto guadagno c'è.
Questo e' punto nero digitale:persirex ha scritto:Infine mi è veramente oscura la frase:Chiedo lumi qui perché non l'ho proprio capita...gergio ha scritto:
il sistema analogico usa le densita' di "puntini" neri distribuiti spazialmente, pertanto a scapito della risoluzione puoi ottenere una dinamica grande a piacere, che puoi centrare in qualche modo (questo e' cio' che studiero' questa estate) con le misure con gli esposimetri tarati al 18% )
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Questo e' punto grigio digitale:
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Questo e' punto nero analogico:
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Questo e' punto grigio analogico:
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Nel caso del digitale ogni punto della griglia puo' assumere solo 256 valori, quindi un numero finito di valori.
Nota bene che nel caso analogico ho scelto una griglia pari a quella del digitale, ovvero una griglia discreta (per motivi dovuti all'editor che sto usando per scrivere): nell'analogico la posizione varia con continuita' pertanto ho infinite possibilita' di generare lo stesso grigio, e infiniti grigi possibili per una certa area, finche' ho almeno un punto nell'area (esporre per le ombre, cioe' fare in modo di avere qualche punto nero nell'area trasparente del negativo)
Re: grigio 18% chiedo lumi
Perfetto! Hai chiarito tutto! in pratica sostenevamo la stessa cosa ma non ci siamo capiti...
Nel mio intervento volevo solo dire (e probabilmente mi ero spiegato malissimo) che è vero che alzando l'esposizione si ha un guadagno in rumore, ma bisogna poi considerare anche la risposta del sensore che potrebbe non essere lineare agli estremi (per questo dicevo delle prove)...
Nel mio intervento volevo solo dire (e probabilmente mi ero spiegato malissimo) che è vero che alzando l'esposizione si ha un guadagno in rumore, ma bisogna poi considerare anche la risposta del sensore che potrebbe non essere lineare agli estremi (per questo dicevo delle prove)...
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