trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Discussioni sui chimici puri e formule di preparazione delle soluzioni di sviluppo/arresto/fissaggio ed altro.

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Killyou
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trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da Killyou »

Salve a tutti,

stampo da poco e qualche giorno fa ho avuto modo si esporre per la prima volta degli scatti da me stesso stampati, sinceramente non me lo aspettavo ma della gente mi ha proposto di venderli,ed ho accettato.
Si tratta di stampe 30x30-40x40 stampate su carta baritata, ed in tutto devo realizzare 13 stampe.
Onestamente fin ora non mi ero mai posto il problema della presentzione professionale ed di un trattamento archivial, ma ora mi sento in dovere di pensare a questi "dettagli" visto che voglio preservare le foto e consegnare un lavoro di qualità agli acquirenti.
Visto il prezzo a cui le ho vendute mi sentirei con la coscienza sporca a non garantire professionalità, anche se non sono un fotografo professionista.

Potreste illustrarmi i passaggi da compiere per il trattamento archivial (compreso di sbianca locale ed eventuale viraggio al selenio)ed i prodotti da utilizzare con relativa tempistica?

Come presentare le foto ai clienti?

Io avevo pensato di incollare le foto su un cartoncino di un leggerissimo color giallo paglierino (la stampa è su warmtone). In un video ho visto che le carte non vengono incollate direttamente sul supporto ma tra supporto e stampa c'è un velo di carta molto leggero, dopo di che viene agiunta della colla, non so ci che genere, con un macchinario particolare, attaccato il tutto e poi infine messe in pressatura.

Saluti.



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Silverprint
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Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da Silverprint »

Uh... ce ne vorrà a rispondere!

Potresti però, nel frattempo fare una ricerca (in alto a dx...) si è parlato di tutto.


Intanto, cominciando dalla fine stampe di quella misura non necessitano l'incollaggio, fino a 30x40 rimangono piane, se la carta è spessa anche fino a 40x50.
L'incollaggio è una rogna e costa. Va fatto a caldo con materiali specifici che non vale la pena acquistare per un numero ridotto di stampe. E non è nanche facile farlo bene...
C'è chi lo fa per altri, ma se vuoi sicurezza "archival", credo che uno dei pochi sia Shades a Milano.

Stampe di quella misura conviene montarle con passepartout ed angolini (sempre tutto archival).
Riguardo la scelta dei materiali, quello migliore è il cartoncino in puro cotone "museale", i cosidetti acid-free non sono adatti alla lunga conservazione, ma solo alla media (molti anni, ma non decenni).

La scelta del colore del cartoncino, che poi non è colore, ma diverse sfumature di bianco, è MOLTO importante e se si vuole esaltare il tono caldo il passepartout ci va neutro o freddo, viceversa se si vuole ridurre la sensazione di calore. Insomma al contrario di come viene da pensare. Anche in questo caso Shades è quello che offre il campionario più vasto per grammatura e colori.

I viraggi al selenio e all'oro, non offrono vantaggi sulla durata delle stampe se non totali, che nel caso delle stampe a tono caldo significherebbe cambiarle radicalmente.

Poi di base occorre usare fissaggio fresco doppio bagno, meglio se rapido, concentrato e per non più di 90", ma in caso di sbianca locale la cosa non è possibile e quindi si torna (almeno per il secondo bagno post-bianca) al tradizionale 1+9 per 3'. Dopo occorre un breve risciacquo seguito da 10' in Kodak Hypo Clearing Agent (o equivalenti) con agitazione a sua volta seguito dal lavaggio vero e proprio che deve essere di almeno 30' in acqua corrente a 20°C. A fine lavaggio un bagno in Agfa Sistan o AG-stab garantisce ulteriore protezione.
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chromemax
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Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da chromemax »

Argomento lungo :)
Imho il miglior compromesso è usare il sistema Ilford Galerie (così chiamato perché proprosto dalla Ilford in accoppiata con questa sua carta) e cioé un fissaggio con soluzione concentrata di fissaggio rapido (tiosolfato di ammonio 1+4/1+6) per un tempo non superiore ai 90", quindi si può passare direttamente al bagno di chiarificatore di iposolfito (Hypo Clearing) o, inalternativa farlo procedere da un veloce risciacquo (la differenza è che l'hypo clearing dura di più ma considerando che questo bagno non si conserva molto io preferisco buttarlo ogni volta e risparmiare tempo saltando lo sciacquo intermedio) per almeno 5 minuti con agitazione continua il primo minuto e poi intermittente (il tempo non è critico). Quindi si può procedere con il lavaggio di almeno 30' con acqua corrente a temperatura come minimo a 20°, come massimo 24°, facendo attenzione che il flusso d'acqua lambisca entrambe le faccie della stampa. Inalternativa si può usare il sistema degli sciacqui, lasciando la stampa in acqua per 60' cambiando completamente l'acqua nella bacinella ogni 5'.
Il viraggio al selenio influisce relativamente poco sulla durata delle stampe, a meno che non sia portato a completamente, quinidi con una stampa colorata di marrone/cioccolato/melanzana a seconda del tipo di carta e sviluppi usati. Un viraggio parziale da alle stampe un leggero aumento della densità massima e del contrasto, riducendo la dominante verdastra che appare con alcune coppie carta/rivelatore, ma non aumenta la stabilità dell'immagine. In alternativa molto stabile è lo sviluppo seppia, ma non semrpe è adatto.
Per il montaggio se ne è parlato anche qui sul forum (funzione "cerca"), comunque direi che è d'obbligo un cartoncino di montaggio e un passepartout, entrambi di qualità museale (carta cotone senza acidi o bufferizzanti). Personalmente non mi piace montare a caldo le stampe incollandole al cartoncino di supporto, preferisco usare degli angolari adesivi in mylar e tenere tutto fermo col passepartout. Per formati più grandi esistono in commercio delle apposite striscioline di fissaggio, sempre in mylar, che permettono di togliere con facilità la stampa dalla montatura senza pericoli.
Per l'eventuale firma si può usare un pennino con inchiostro di china (vero) oppure sono in vendita delle specifiche penne con inchiostro archivial, in alternativa ci sono i timbri a secco ma per alcuni possono essere troppo intrusivi e in genere sono poco amati. In aggiunta, o in alternativa, si può anche timbrare il retro della foto con apposito timbro e inchiostro archivial, con magari la data e l'edizione della stampa. Poi ci sono anche le eventuali cornici e vetri, e anche qui il mio consiglio è quello di rivolgersi a venditori fidati ( es la Shade di milano). Considera che il materiale necessario per la presentazione di una singola foto ai massimi livelli di conservazione archivial con relativa cornice e vetro antiriflesso può raggiungere cifre veramente notevoli, quindi imho va anche valutata l'opportunità in base anche al valore dell'opera.

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Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da chromemax »

Almeno c'è coerenza :)) :)) :)) :)) :))

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Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da Silverprint »

Ahahahha... è un complotto! =))
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Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da Pierpaolo B »

VaccaBoia! (alla reggiana)
Se vi foste messi d'accordo non ci sareste riusciti
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Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da Pierpaolo B »

Se posso dare il mio modesto contributo da artigiano casalingo non pro...
....ti sconsiglio vivamente di avventurarti nell'incollaggio a meno che tu non abbia un'esperienza consolidata al riguardo.
Per i viraggi tiene presente che devi consegnare ciò che hanno acquistato.... un seppia o un selenio completo stravolgerebbe la stampa.
I due di sopra si sono dimenticati di parlare di spuntinatura :ymdevil:
Procurati un buon supporto museale su cui mettere la stampa con gli angolini.... e coprila con il pass. Inutile spiegare... segui la guida di Rinaldin.
Io (superbamente) firmo o con inchiostro da ritocco o con timbro a secco; comunque la stampa venduta deve essere firmata e ancora meglio "catalogata" (form timbrato con titolo, copie ecc....)
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Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da Killyou »

Grazie per le risposte, ho fatto delle domande abbastanza impegnative.
Sono giunto alla conclusione che per la presentazione mi dovrò rivolgere a qualche laboratorio....
Per quanto riguarda al trattamento delle stampe ho le idee confuse...confuse proprio perchè ne ho lette di ogni tipo!
La carta in questione è una ilford fb warmtone, utilizzo solo la sbianca locale in qualche dettaglio,vorrei provare il trattamento al selenio solo per aumentare la densità dei neri ( 1+19 per circa 5-10 minuti)

Il trattamento "a lunga conservazione" senza effettuare la sbianca locale e il selenio mi è chiaro, il mio problema è come inserire i due processi nel sistema.

Meglio un fissaggio acido o neutro? Dopo il selenio è necessario rifissare?

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Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da Silverprint »

Rieccoci... ;)

La sbianca la inserisci tra il primo ed il secondo fissaggio.
Il selenio lo fai prima dell'Hypo Clearing Agent, e dopo un primo breve lavaggio.

Ci sono diversi modi di inserire il selenio, c'è anche chi lo mischia(va) all'Hypo Clearing Agent, ma chiaramente poi va gettato in fretta perché l'HCA dura 24h, mentre il selenio dura a lungo. Inoltre contiene molto solfito per cui non sembra affatto insensato usarlo prima dell'HCA. Io eviterei anche di contaminarlo eccessivamente coi residui di fix, per cui abbonderei un pochino col primo lavaggio.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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anonymous1

Re: trattamento archivial e presentazione per vendita foto

Messaggio da anonymous1 »

Io intanto preparo il pop corn, mi sono perso al fissaggio ottimalempermlemstampe e all'hypo cleaning. Potete spiegarmi meglio?

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