Parigi con la Neopan 1600

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Attilio Canella
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Re: Parigi con la Neopan 1600

Messaggio da Attilio Canella »

Bafman ..era una tecnica come tante non un obbligo io personalmente aj sottosviluppi non ci vado d'accordo cancellano i piccoli dettagli nelle ombre,,,poi ognuno di noi opera come crede....ciao



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bafman
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Re: Parigi con la Neopan 1600

Messaggio da bafman »

Attilio Canella ha scritto:era una tecnica come tante non un obbligo
ma certo, Attilio, anche le mie sono opinioni e non comandamenti ;)

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DanieleLucarelli
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Re: Parigi con la Neopan 1600

Messaggio da DanieleLucarelli »

maxnumero1 ha scritto: ho sbagliato una foto,non è successo niente,bisogna imparare a leggere la situazione:le insegne,o decidi di fare una stampa solo con le insegne o non la scatti,penso serva poco anche sviluppare meno....
sono sempre stato dell'idea che una buona foto sia piu facile da stampare,della serie:
chi ben comincia è a metà dell'opera
Non ho capito?
Se decidi di fare foto in notturno, proprio per evitare di ammattire in stampa (ammattimento vano visto che non uscirà niente di buono), conviene utilizzare un metodo di ripresa adatto: esporre correttamente sviluppando di conseguenza.

Di giorno la misurazione dell'esposizione sul tono medio può funzionare spesso, di notte praticamente mai visti i contrasti in gioco. A complicare ancor di più la vita c'è il difetto di reciprocità che deve essere tenuto in considerazione.

Il mio consiglio per le uscite notturne è: Acros 100 (esente o quasi del difetto di reciprocità), esposimetro spot o teleobiettivo per utilizzare l'esposimetro della fotocamera misurando zone ristrette, scelta oculata delle zone II e III (saranno solitamente più ampie di quelle inserite in composizioni diurne), misura delle luci per decidere quali tenere con qualche dettaglio e quali far finire nel bianco, sviluppo del rullo con tempi adatti al contrasto misurato (che non ha controindicazioni tipo perdita di sensibilità sulle ombre).

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