Ciao Gionny,
Gionny ha scritto:Quindi faresti esattamente quello che avevo pensato io inizialmente in modo da uniformare gli scatti il più possibile?
A mala parata, sì. In realtà cercherei di mettermi nel caso 1. Difficilmente tollererei di dover limitare le inquadrature come conseguenza di una scelta tecnica poco strategica.
Gionny ha scritto:
In questo caso si sfrutterebbe la "varietà naturale", cioè un ambiente che presenta condizioni varie giustifica un certo "movimento" della mostra rendendola meno piatta (ho inteso bene?). Quello che non mi aspettavo è l'accenno dello sviluppo. Io pensavo che avendo contrasti differenti sullo stesso rullo fosse buona norma mediare lo sviluppo per cercare di livellare tutto il complesso, mentre qui mi scrivi che invece è consigliabile "comprimere" le scene più contrastate (cioè sviluppo breve se non mi sbaglio) anche a costo di rendere le scene meno contrastate più morbide e ulteriormente più "graduali" nei toni. E' una "politica" consigliabile sempre o si tratta di una strategia specifica per questo caso?
Genericamente parlando sì... mediare nella maggior parte dei casi significa mettersi in condizione di non patire per stampare le scene di alto contrasto.
Però dipende molto dalla scena che si presenta, se mi trovassi in una situazione in cui sono sicuro che potrò tenere le luci a bada in fase di stampa senza interventi rognosi e pesanti potrei optare per uno sviluppo che dia un po' più di contrasto.
Se per esempio una modulazione vivace dei toni chiari non fosse particolarmente rilevante dal punto di vista narrativo potrei anche pensare di usare la pre-velatura; prevelatura che preferirei a uno sviluppo compensatore perché può essere fatta selettivamente, cioè non su tutte le immagini ed eventualmente solo su parte di esse consentendo di mantenere inalterata la gamma dei toni medi e bassi lavorando (se e quando serve) solo i toni chiari. Ma tutto questo discorso è già interpretazione... È utile fare l'esempio solo
per ricordare che non si dovrebbe mai fare a meno di una adeguata e ragionata pre-visualizzazione.
Gionny ha scritto:Approfitto di questo per ripassare. Esposizione breve=negativo con poco contrasto, da trattarsi con sviluppo lungo per rendere le luci più bianche (cioè dense sulla pellicola), quindi toni più separati ed effetto un po' più naif (se mi passi il termine). Esposizione più lunga=negativo portato ad essere denso (oserei dire "compresso"), ma da ri-estendere (con sviluppo breve) e quindi con maggiore gradazione nei toni e passaggi più "sfumati".
Corretto, nel ragionamento, ma si può essere più liberi di interpretare!
Il Sistema Zonale non obbliga nessuno a mettere le ombre in una certa Zona e le luci in un altra, il sistema zonale consente la pre-visualizzazione e l'interpretazione.
Se si espone di meno le aree scure saranno più scure ed estese, e tutte le immagini avranno un aria più drammatica. Viceversa esporre maggiormente ridurrà la superficie occupata dalle aree più scure (che saranno anche meno scure). Con il tempo di sviluppo le luci verranno portate al livello che si desidera... quello che ci pare.
Sì può anche fare scuro e morbido (poca esposizione e poco sviluppo) e chiaro e duro (più esposizione e più sviluppo), nessuno ci obbliga a mettere insieme scuro e duro (meno esposizione e più sviluppo) o chiaro e morbido (più esposizione e meno sviluppo).
Naturalmente il limite all'interpretazione esiste ed è rappresentato dalla carta da stampa (e da come sappiamo lavorarla): alla fine il negativo dovrà avere densità che rientrino nel "range" della carta.
Ripensavo alle cose complicatissime che scrivo e mi è venuto in mente un modo un po' più semplice per raccontare il tutto. La nostra "situazione di luce" è paragonabile ad una immagine fatta con un super grandangolare che inquadri la totalità della scena , mentre tutte le immagini che scatteremo possono paragonarsi a particolari di questa immagine. Esposizione e sviluppo regolati per la foto fatta col super grandangolare vanno quindi bene anche per tutte le altre.
Il flash lo so usare solo in manuale (come tutto
), e lo uso pochissimo. Un buon sistema per regolarsi è quello delle "unità di luce" suggerite da A.A. Ci torno su a mente fresca però...
Mi sa anche che sarebbe meglio mettere la discussione sul "fill flash" in un topic a parte.