Fotografie notturne

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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manalog
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Fotografie notturne

Messaggio da manalog »

Ciao a tutti,
pensavo la settimana prossima di scattare delle fotografie a Roma di notte, ma non so proprio da dove cominciare...
Vorrei portarmi dietro la Canon FTb con tre obbiettivi (28, 50, 135), cavalletto, scatto flessibile, calcolatrice, cronometro e vari foglietti.
Il primo problema è quello della pellicola... io volevo optare per una pellicola di bassa sensibilità (100/21° ISO) per poter eseguire lunghe esposizioni.
Quale pellicola andrebbe bene per il mio scopo? Ho letto della Acros 100, però preferivo prendere qualcosa della Ilford o della Adox a grana classica... Pensavo di prendere la FP4, anche se ho letto in un'altra discussione che di notte ha un pò di difficoltà... che ne dite della Adox Silvermax?

Poi il problema più grande è l'esposizione. Prenderò la Canon perchè ha esposimetro praticamente spot e quindi mi piacerebbe provare ad applicare qualcosa di sistema zonale. Pensavo di mettere l'esposimetro a 1600 ASA e poi riportare i valori per 100 ASA per avere una lettura più chiara. A questo punto il calcolo dell'esposizione lo faccio come se esponessi di giorno (misuro i vari valori e decido in che zona metterli), per poi sistemare il difetto di reciprocità?

Una volta esposto il rullo, dovrò svilupparlo con Rodinal, pensavo 1+50. Di quanto dovrò sottosviluppare? N-1 o N-2?

Grazie e scusate per l'argomento molto trattato.



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Silverprint
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Re: Fotografie notturne

Messaggio da Silverprint »

Ciao Matteo!

Eh... non è facile.

L'esposimetro non funzionerà, nel senso che le parti scure saranno fuori delle possibilità di misurazione (non conta quanti iso metti). Le uniche cose che potrai misurare saranno le parti più illuminate.
Ma siccome queste sono MOLTO più chiare di quelle scure (anche più di 10 stop) le misure fatte in alte luci le potrai usare solo come dato indicativo, ponendole in Zona XII (dodici), per esempio, e usare l'esposizione così trovata come dato di partenza intorno a cui fare un ampio bracketing.

Il contrasto è alto-altissimo. Mediamente occorrerebbe qualcosa oltre N-3... ma in pratica si fa N-2 o qualcosa meno e poi si aggiusta la resa dei toni più chiari scegliendo l'accoppiata pellicola-rivelatore, e più sottilmente con la diluizione e l'agitazione di quest'ultimo.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Domenico
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Re: Fotografie notturne

Messaggio da Domenico »

Secondo la vostra esperienza un esposimetro spot con range EV 2 (a 100 iso) è in grado di leggere nelle ombre di una scena notturna?

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Re: Fotografie notturne

Messaggio da Silverprint »

Domenico ha scritto:Secondo la vostra esperienza un esposimetro spot con range EV 2 (a 100 iso) è in grado di leggere nelle ombre di una scena notturna?
Non ce la fa... in città (dove c'è luce) servirebbe almeno EV -4 (meno quattro) ...
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Domenico
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Re: Fotografie notturne

Messaggio da Domenico »

immaginavo...

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Re: Fotografie notturne

Messaggio da Silverprint »

manalog ha scritto:Quale pellicola andrebbe bene per il mio scopo? Ho letto della Acros 100, però preferivo prendere qualcosa della Ilford o della Adox a grana classica... Pensavo di prendere la FP4, anche se ho letto in un'altra discussione che di notte ha un po' di difficoltà... che ne dite della Adox Silvermax?
Perché vorresti una pellicola tradizionale e non a grani tabulari?
Le foto di Pacher con la FP4+ (in 120) sembrano ok, comunque...

Io userei la Acros, al limite una T-max 100, sia per il contenuto difetto di reiprocità, che è cosa comoda, sia perché hanno la spalla piuttosto in alto (specialmente la Acros). La spalla a su valori molto alti consente maggiori possibilità di recupero, che visti i contrasti in gioco e la quasi certa necessità di far consistenti bruciature, è sicuramente utile.
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Pacher
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Re: Fotografie notturne

Messaggio da Pacher »

Ciao Manalog, se vuoi usare la Ilford FP4 magari qualche consiglio te lo posso dare. :)
L'ho esposta a 100, per i tempi ho seguito la tabella del Dega che che trovi all'inizio della discussione che ti linko dopo. Ho misurato le parti piu chiare con dettaglio e esposto di conseguenza. L'ho sviluppata in D76 1+3 con agitazione come consigliata da Chromemax sempre in quella discussione. Il bugiardino dice 16 minuti se esposta a 125 o 14 minuti se esposta a 50. A sentimento ho sviluppato per 11 minuti. Come leggerai nella discussione, Andrea suggeriva di svilupparla un po meno agitando un po di piu. Io stampo con ingranditore a condensatori. Ho stampato su carta Bergger con filtro 1.
Se vuoi ti posso postare qualche foto del negativo.
Ecco la discussione:
http://www.analogica.it/sviluppo-fp4-no ... rna#p61915
Spero di esserti stato d'aiuto.
Ciao

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DanieleLucarelli
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Re: Fotografie notturne

Messaggio da DanieleLucarelli »

Anche io tenderei ad andare sulla Acros per evitare di ammattire con il difetto di reciprocità ma non l'ho mai provata.

Io ho sviluppato alcuni giorni fa un rullo di Delta 400 con SE 200 scattata di notte sviluppata in Rodinal 1+50 per 9'

La resa non mi è dispiaciuta, le luci tenute anche a +9 stop dalla zona III misurata.

Posto 4 scansioni di 4 scatti con zona III messa in 4 punti diversi.
Allegati
Delta400@200 in Rodinal 1+50 x 9'_004.jpg
Delta400@200 in Rodinal 1+50 x 9'_003.jpg
Delta400@200 in Rodinal 1+50 x 9'_002.jpg
Delta400@200 in Rodinal 1+50 x 9'_001.jpg

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MarBaz
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Re: Fotografie notturne

Messaggio da MarBaz »

Scusate l'intromissione OT e la domanda da superprofano, quando scrivete "ci vorrebbe un N-2" intendete accorciare il tempo di sviluppo da "bugiardino" di 2 stop? se così fosse, come li calcolo 2 stop in meno di tempo di sviluppo?
Grazie e scusatemi sto cercando di capire come gestire situazioni di alto contrasto e forse ho le idee un po' confuse...

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Silverprint
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Re: Fotografie notturne

Messaggio da Silverprint »

Ciao MarBaz,

La nomenclatura N, N+, N- è riferita al Sistema Zonale.

Nel Sistema Zonale uno sviluppo N corrisponde al tempo di sviluppo necessario a riprodurre sulla stampa una variazione di luminosità della scena ripresa di 11 stop (dal bianco al nero - gamma dinamica) e di 5 stop (gamma superficiale) dal tono più scuro con piena resa del dettaglio (Zona III, tre) a quello più chiaro con piena resa del dettaglio (Zona VII, sette).

N+ (più) sono contrazioni della latitudine di posa, 1, 2, 3 quanti stop la si contrae, riferite alla gamma superficiale.
N- (meno) sono estensioni della latitudine di posa, 1, 2, 3 quanto stop la si estende, sempre riferite alla gamma superficiale.

I tempi di sviluppo necessari a produrre un determinato contrasto vanno trovati sperimentalmente
seguendo un preciso metodo. Questo che si usi o non usi il Sistema Zonale.

Ma prima di passare al Sistema Zonale, forse è utile approcciare la questione del contrasto in maniera meno tecnica e più pratica. Questo thread può essere un buon inizio. ;)
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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