Buongiorno,
è la mia prima discussione in questa autorevole piattaforma, ad eccezione della presentazione ufficiale proposta qualche mese fa; nel mentre mi sono letto con estremo interesse praticamente tutti i thread del forum, articoli del blog compresi, maturando una profonda stima nei vostri riguardi.
Mi chiamo Enrico, ho 26 anni e condivido con voi la passione maniacale per la fotografia classica e per tutto ciò che le ruota attorno: storia, chimica, letteratura, tecnica, apparecchiature e via dicendo...
Arrivo al dunque. Possiedo già un ingranditore durst 138 S col quale mi trovo discretamente bene. Il proprietario di un laboratorio fotografico dismesso mi ha proposto, ad un cifra molto ragionevole, un altro Laborator, questa volta 138 liscio (senza S).
Vi domando gentilmente quali sono, ammesso che ve ne siano, le differenze tra 138 e 138s, e se ci sia compatibilità nei ricambi: l'eventuale possibilità di cannibalizzare i pezzi (lampada, colonna, piano di lavoro eccetera) sarebbe un incentivo in più all'acquisto.
Grazie.
Un saluto
Enrico
Durst Laborator 138 e 138s, compatibilità ricambi
Moderatori: chromemax, Silverprint
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13140
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Durst Laborator 138 e 138s, compatibilità ricambi
Ciao DDS,
Difficile rispondere con esattezza, anche perché con la stessa sigla ci sono molte varianti: il 138 nelle varie versioni è stato in produzione moltissimi anni. Comunque le parti comuni dovrebbero essere moltissime. Credo che la cosa più semplice sia controllare a vista.
Difficile rispondere con esattezza, anche perché con la stessa sigla ci sono molte varianti: il 138 nelle varie versioni è stato in produzione moltissimi anni. Comunque le parti comuni dovrebbero essere moltissime. Credo che la cosa più semplice sia controllare a vista.
Re: Durst Laborator 138 e 138s, compatibilità ricambi
Grazie silverprint!
Sì, in effetti ho cercato in giro senza capirci poi molto se al netto di piccole modifiche estetiche ce ne siano anche di meccaniche fra le mille versioni a condensatori.
Al solito le soluzioni pratiche sono le migliori. Prendo un pò di misure, faccio un paio di foto al mio, e mi muovo di conseguenza.
Un'ultimissima cosa.
A corredo ci sono una serie di accessori fra i quali un Durst Locoli completo di Durst Lacotra: sembrerebbe una sorgente a luce fredda, ammesso che funzioni.
Non ho esperienza con la stampa a luce fredda ma ho sentito parlarne gran bene poiché, correggetemi se sbaglio, si avrebbero i "benefici" della luce diffusa con in più un incremento della nitidezza apparente.
Uno dei miei dubbi riguarda però l'uso con carta a contrasto variabile. Per di più il locoli è una sorta di cassettone con la struttura esterna di un condensatore: si inserisce negli appositi alloggi appena sopra il negativo; ergo la luce è ben al di sotto del cassetto porta filtri, e questi ultimi andrebbero posizionati sotto l'obiettivo. Che mi dite? Più che altro è una curiosità.
Mille grazie.
Enrico
Sì, in effetti ho cercato in giro senza capirci poi molto se al netto di piccole modifiche estetiche ce ne siano anche di meccaniche fra le mille versioni a condensatori.
Al solito le soluzioni pratiche sono le migliori. Prendo un pò di misure, faccio un paio di foto al mio, e mi muovo di conseguenza.
Un'ultimissima cosa.
A corredo ci sono una serie di accessori fra i quali un Durst Locoli completo di Durst Lacotra: sembrerebbe una sorgente a luce fredda, ammesso che funzioni.
Non ho esperienza con la stampa a luce fredda ma ho sentito parlarne gran bene poiché, correggetemi se sbaglio, si avrebbero i "benefici" della luce diffusa con in più un incremento della nitidezza apparente.
Uno dei miei dubbi riguarda però l'uso con carta a contrasto variabile. Per di più il locoli è una sorta di cassettone con la struttura esterna di un condensatore: si inserisce negli appositi alloggi appena sopra il negativo; ergo la luce è ben al di sotto del cassetto porta filtri, e questi ultimi andrebbero posizionati sotto l'obiettivo. Che mi dite? Più che altro è una curiosità.
Mille grazie.
Enrico
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13140
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Durst Laborator 138 e 138s, compatibilità ricambi
Le luci fredde di vecchio tipo non sono compatibili con le carte a contrasto variabile.
Sarebbero usabili solo con un filtro di correzione dello spettro emesso molto potente che di fatto limiterebbe moltissimo la potenza emessa rendendola praticamente inutilizzabile. È anche molto probabile che la vita della lampada sia esaurita o prossima all'esaurimento e difficilmente sono reperibili le lampade di ricambio.
La luce fredda è una luce diffusa, le differenze rispetto ad una testa colore sono minime.
Sarebbero usabili solo con un filtro di correzione dello spettro emesso molto potente che di fatto limiterebbe moltissimo la potenza emessa rendendola praticamente inutilizzabile. È anche molto probabile che la vita della lampada sia esaurita o prossima all'esaurimento e difficilmente sono reperibili le lampade di ricambio.
La luce fredda è una luce diffusa, le differenze rispetto ad una testa colore sono minime.
Re: Durst Laborator 138 e 138s, compatibilità ricambi
Immaginavo. Grazie ancora!
Alle prossime
Enrico
Alle prossime
Enrico
Enrico
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato