Pellicola, riprovare o lasciar stare?
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- Giulio FP 4
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Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
walter sei il decimo che lo ripete...ho capito che lascio perdere ma qualche scatto lo voglio fare.
Caro pacher se tu sei ignorante sul fatto che la pellicola abbia una sua temperatura kelvin non è colpa mia, è inutile che ridi.
Non mi sono iscritto a questo forum per leggere persone che mi deridono, dettociò provvederò subito alla cancellazione.
Tanti saluti.
Caro pacher se tu sei ignorante sul fatto che la pellicola abbia una sua temperatura kelvin non è colpa mia, è inutile che ridi.
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Tanti saluti.
Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
suvvia Giulio nessuno ti ha deriso, si scherza..
E provala sta pellicola senza tante storie, un rullino costa 4 euro, qualcosa esce sempre, e anche meglio di quello che pensi. E poi vedi se ti sei divertito di piu che con il giggitale.
Comunque potresti ridere delle stesse cose se io volessi provare il digitale, vista la mia profonda ignoranza in materia.
E provala sta pellicola senza tante storie, un rullino costa 4 euro, qualcosa esce sempre, e anche meglio di quello che pensi. E poi vedi se ti sei divertito di piu che con il giggitale.
Comunque potresti ridere delle stesse cose se io volessi provare il digitale, vista la mia profonda ignoranza in materia.
Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
Giulio, dai, non dare dell'ignorante agli altri, non è carino.
Potrei risponderti, palesando la tua ignoranza, che ormai sono anni che non esistono più le pellicole tarate per luce artificiale (3200°K) e che di conseguenza non esistono altre pellicole colore che quelle tarate per luce diurna (5500°K), chi si occupa di pellicola lo sa e non lo chiede. E potrei rincarare la dose dicendoti che una volta esistevano anche le pellicole tarate per luce artificiale photoflood che erano particolari lampade usate in studio con taratura a 3400°K.
Goditi la vita e le tue pellicole, il resto si vedrà.
Se poi vuoi informazioni in più sui filtri di correzione della temperatura cromatica, troverai un articoletto sul mio blog in firma.
Potrei risponderti, palesando la tua ignoranza, che ormai sono anni che non esistono più le pellicole tarate per luce artificiale (3200°K) e che di conseguenza non esistono altre pellicole colore che quelle tarate per luce diurna (5500°K), chi si occupa di pellicola lo sa e non lo chiede. E potrei rincarare la dose dicendoti che una volta esistevano anche le pellicole tarate per luce artificiale photoflood che erano particolari lampade usate in studio con taratura a 3400°K.
Goditi la vita e le tue pellicole, il resto si vedrà.
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- Giulio FP 4
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Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
infatti era meglio se la prendevo senza perdere tempo qua…
@ sandro il termine ignorante significa che la persona "ignorante" è il soggetto che ignora l oggetto di cui si sta parlando…di conseguenza non ho offeso nessuno.
Io la mia vita me la godo…tu piuttosto fai il professorino credendo di dirmi cose nuove…
Non ho tempo di leggere ciao.
@ sandro il termine ignorante significa che la persona "ignorante" è il soggetto che ignora l oggetto di cui si sta parlando…di conseguenza non ho offeso nessuno.
Io la mia vita me la godo…tu piuttosto fai il professorino credendo di dirmi cose nuove…
Non ho tempo di leggere ciao.
Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
Meglio così, stanne certo.Giulio FP 4 ha scritto:
Non ho tempo di leggere ciao.
Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
Veramente interessante e bello il tuo blog, ricco di nuovi spunti e testimonianze del passato-Sandro- ha scritto:Se poi vuoi informazioni in più sui filtri di correzione della temperatura cromatica, troverai un articoletto sul mio blog in firma.
Fabrizio
Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
Ho letto la discussione finora, e l'unico consiglio che mi sento di dare, dal basso della mia posizione di quasi-novizio, è di provare l'analogico.
Lo dico come ho detto dal basso della mia esperienza, io ho cominciato da relativamente poco a sviluppare, da pochissimo a stampare, ma prima ho scattato decine e decine di rullini-colore da pochi centesimi, sviluppati e scansionati alla testa di segugio in laboratori scelti in base al prezzo più basso possibile.
Se dovessi dire cosa ho imparato da quei metri di pellicola e da quei colori improbabili è come un'immagine viene interpretata dalla pellicola, e ancora di più, venendo dai micro-sensori delle compattine, quali sono i rapporti prospettici delle varie focali e soprattutto, fantastica scoperta per i miei occhi vergini, la possibilità di gestire la profondità di campo.
Questo è quello che mi ha tenuto attaccato ai rullini, tutto il resto è venuto dopo, se non avessi preso la macchina di mio padre dal garage e non avessi provato, non ci sarebbero stati lo sviluppo, la scelta della macchina in base all'idea, non ci sarebbe stata la stampa all'ingranditore e la puzza di Ilford Rapid Fixer e nonostante siano 3 anni che i miei mi vogliono regalare una dsrl, non avrei solo analogiche, per la resa e per la qualità delle ottiche, per la Qualità (dicendola alla Pirsig) che è in ogni atto della fotografia analogica (e che può benissimo esserci in quella digitale, ma l'analogica costringe ad essere attenti).
Non so se mi sono spiegato e se sono in topic, ma mi andava scrivere queste cose, nella loro semplicità...
ciao, Ottavio
Lo dico come ho detto dal basso della mia esperienza, io ho cominciato da relativamente poco a sviluppare, da pochissimo a stampare, ma prima ho scattato decine e decine di rullini-colore da pochi centesimi, sviluppati e scansionati alla testa di segugio in laboratori scelti in base al prezzo più basso possibile.
Se dovessi dire cosa ho imparato da quei metri di pellicola e da quei colori improbabili è come un'immagine viene interpretata dalla pellicola, e ancora di più, venendo dai micro-sensori delle compattine, quali sono i rapporti prospettici delle varie focali e soprattutto, fantastica scoperta per i miei occhi vergini, la possibilità di gestire la profondità di campo.
Questo è quello che mi ha tenuto attaccato ai rullini, tutto il resto è venuto dopo, se non avessi preso la macchina di mio padre dal garage e non avessi provato, non ci sarebbero stati lo sviluppo, la scelta della macchina in base all'idea, non ci sarebbe stata la stampa all'ingranditore e la puzza di Ilford Rapid Fixer e nonostante siano 3 anni che i miei mi vogliono regalare una dsrl, non avrei solo analogiche, per la resa e per la qualità delle ottiche, per la Qualità (dicendola alla Pirsig) che è in ogni atto della fotografia analogica (e che può benissimo esserci in quella digitale, ma l'analogica costringe ad essere attenti).
Non so se mi sono spiegato e se sono in topic, ma mi andava scrivere queste cose, nella loro semplicità...
ciao, Ottavio
Le mie foto su Flickr: http://www.flickr.com/photos/ottaviosellitti/
- Giulio FP 4
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- Iscritto il: 13/09/2012, 18:44
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Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
mi avete fatto riflettere e ho capito che senza sviluppo e stampa non ho il pieno controllo della foto, quindi ho deciso assieme ad un amico di provare(lui lo fa da anni ma ora ha smesso, cosi abbiamo l occasione di riprovare lui e io di imparare.
In primavera se tutto va bene inizieremo visto che ci vuole una temeperatura adatta(non so poi effettivamente) comunque la discussionela trovare nella sezione CHIMICI PURI, dove ho aperto un nuovo topic.
In primavera se tutto va bene inizieremo visto che ci vuole una temeperatura adatta(non so poi effettivamente) comunque la discussionela trovare nella sezione CHIMICI PURI, dove ho aperto un nuovo topic.
Re: Pellicola, riprovare o lasciar stare?
Questa mi sembra un'ottima idea!
Se non hai acqua calda corrente, non e' necessario aspettare la primavera, puoi fare un bagnomaria con un po' di acqua calda e avvicinarti ai circa 20°C necessari
Se non hai acqua calda corrente, non e' necessario aspettare la primavera, puoi fare un bagnomaria con un po' di acqua calda e avvicinarti ai circa 20°C necessari
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