proseguendo gli articoli sul sistema Conatx a telemetro è arrivato il momento del Tessar f/3,5, il grande classico Zeiss
http://www.marcocavina.com/articoli_fot ... 00_pag.htm
buona lettura
Pierpaolo
Tessar per Contax
Moderatore: etrusco
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Re: Tessar per Contax
Pierpaolo,
grazie, bellissimo articolo.
Purtroppo non posseggo nessuna Contax ma l'obiettivo Zeiss Tessar lo conosco bene.
Lo apprezzo da anni sulla Rollei 16 e sulla Rollei 35, e ultimamente sulla Rolleiflex T.
Tra l'altro la Rollei 16 monta un 25mm f:2.8 e non f:3.5 come al solito.
Peccato non avere più le pellicole 16mm!
grazie, bellissimo articolo.
Purtroppo non posseggo nessuna Contax ma l'obiettivo Zeiss Tessar lo conosco bene.
Lo apprezzo da anni sulla Rollei 16 e sulla Rollei 35, e ultimamente sulla Rolleiflex T.
Tra l'altro la Rollei 16 monta un 25mm f:2.8 e non f:3.5 come al solito.
Peccato non avere più le pellicole 16mm!
Re: Tessar per Contax
Bell'articolo, come sempre d'altronde... ad un certo punto affermi che era il preferito come ottica normale, c'era qualche motivazione a livello di resa oltre che di costi rispetto al sonnar?
Fabrizio
Fabrizio
Re: Tessar per Contax
il Tessar è sempre stata l'ottica base della Zeiss, commercialmente parlando, poichè la grande massa produttiva, oltre che per gli apparecchi Zeiss Ikon, anche per le altre marche, tra cui ricordo Rollei, Linhof, Rectaflex, Robot ecc ha portato a forti economie di scala, con conseguente progressiva riduzione dei costi, Inoltre il fatto che fosse composto da 4 lenti contro le 5 del f/2 e delle 6 dello f/1,5 portava automaticamente ad un abassamento dei costi vivi di produzione.
Infine il Tessar ha sempre avuto i suoi estimatori tra coloro, come i fotografi di paesaggio, preferivano un ottica collaudata nella resa rispetto ad un'ottica luminosa con aberrazione sferica più o meno corretta.
In un precedente articolo ho preso in esame le versioni f/2,8 del Tessar per Contax, che appunto non è stato replicato nel sistema dopoguerra, perchè ritenuto in fondo troppo vicino come luminosità al Sonnar f/2, e per di più con una resa non del tutto soddisfacente. Ricordo che al Museo di Oberkochen ho potuto vedere anche un prototipo di Tessar f/2 con vetri speciali, mai entrato in produzione, perchè dalla resa non soddisfacente, ma sopratutto perchè troppo 'pericoloso' per i Sonnar, vero tesoretto ben retribuito della Zeiss.
Pierpaolo
Infine il Tessar ha sempre avuto i suoi estimatori tra coloro, come i fotografi di paesaggio, preferivano un ottica collaudata nella resa rispetto ad un'ottica luminosa con aberrazione sferica più o meno corretta.
In un precedente articolo ho preso in esame le versioni f/2,8 del Tessar per Contax, che appunto non è stato replicato nel sistema dopoguerra, perchè ritenuto in fondo troppo vicino come luminosità al Sonnar f/2, e per di più con una resa non del tutto soddisfacente. Ricordo che al Museo di Oberkochen ho potuto vedere anche un prototipo di Tessar f/2 con vetri speciali, mai entrato in produzione, perchè dalla resa non soddisfacente, ma sopratutto perchè troppo 'pericoloso' per i Sonnar, vero tesoretto ben retribuito della Zeiss.
Pierpaolo
Re: Tessar per Contax
Quindi il Sonnar, per contro, eccellerebbe nei ritratti dove il Tessar è più piatto come resa?
Fabrizio
Fabrizio
Re: Tessar per Contax
mi sembra abbastanza evidente che il Sonnar, specie lo f/1,5 è molto adatto al ritratto ambientato, come pure il cugino 85/2, ideale e ancora attuale, non a caso replicato paripari nel sistema Contarex. Occorre sempre ricordare che quando apparve il Sonnar f/1,5 negli anni Trenta la sensibilità delle pellicole arrivava a malapena a 20 iso, per cui quest'ottica apriva nuovi orizzonti sulla foto da teatro, ritratto, circo, ecc. Sicuramente la resa del Sonnar risulta più tridimensionale, proprio grazie all'aberrazione sferica che sposta i piani di messa a fuoco centro-bordi.
Il Tessar invece era l'ottica generalista per eccellenza adatta a tutte le situazioni prevalentemente in esterno
Pierpaolo
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Pierpaolo
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