Io una volta ho risolto così:
1) esposizione di un telo con trama, illuminato da un proiettore per diapositive (e basta: no finestre, no lampadari etc.)
2) Scattare la sequenza dei fotogrammi per stop interi, avendo cura di inquadrare solo la parte centrale del riquadro illuminato, per evitare di sovrapporre la caduta di luce dell'obiettivo del proiettore a quella fisiologica dell'obiettivo da ripresa; effetto comunque misurabile con l'esposimetro.
3) Misurare la distanza D dal telo al centro ottico del proiettore (per il livello di precisione richiesto, diciamo che va bene misurare la parte anteriore dello chassis del proiettore)
4) Allontare il proiettore in modo che la nuova distanza telo - proiettore sia pari a Dx2^(1/6), ovvero Dx1.12 circa; ad esempio se per la prima foto la distanza era 1,5 metri, nella seconda deve essere 1,68 metri
5) Scattare la sequenza a -1/3
6) Ripetere i punti 4) e 5) per ottenere la sequenza a -2/3; sempre nell'ipotesi di prima, la distanza telo-proiettore sarà circa 1,89 metri
Ciao Luciano
n.b: conosco la critica circa la diversa sensibilità cromatica delle pellicole rispetto alla luce della lampada alogena del proiettore, secondo me è abbastanza trascurabile, ma se si vuole lavorare "di fino" chi ce l'ha può mettere davanti all'obiettivo del proiettore un filtro di conversione cromatica, tipo 80A o 80B; ciò fa diventare la luce proiettata di temperatura colore prossima ai 5500 Kelvin
Hasselblad 500Cm come fare i terzi di stop
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Re: Hasselblad 500Cm come fare i terzi di stop
quindi voi dite che è possibile impostare il diaframma sul planar a metà dei diaframmi veri e propri?
- Elmar Lang
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Re: Hasselblad 500Cm come fare i terzi di stop
Salve,
so quanto sia importante impostare dei tests di sviluppo, al fine di ottenere un buon negativo; però temo che ricercare addirittura l'impostazione dei terzi di stop possa essere forse eccessivo.
Hai pensato a quante variabili indipendenti vi siano anche solo tra precisione di impostazione-diaframma; variazione alla risposta dell'otturatore in ragione della temperatura esterna; latitudine di posa della pellicola; minime, umane imprecisioni nella temperatura dello sviluppo e tempo dello stesso?
Alla fine, la dura realtà, è il rischio di fare solo un esercizio accademico.
E.L.
so quanto sia importante impostare dei tests di sviluppo, al fine di ottenere un buon negativo; però temo che ricercare addirittura l'impostazione dei terzi di stop possa essere forse eccessivo.
Hai pensato a quante variabili indipendenti vi siano anche solo tra precisione di impostazione-diaframma; variazione alla risposta dell'otturatore in ragione della temperatura esterna; latitudine di posa della pellicola; minime, umane imprecisioni nella temperatura dello sviluppo e tempo dello stesso?
Alla fine, la dura realtà, è il rischio di fare solo un esercizio accademico.
E.L.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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