esposimetro o provini scalari ?

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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garellix
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esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da garellix »

ciao, leggendo sul forum, ho visto che la maggior parte usa per determinare l'esposizione delle stampe i provini scalari, l'esposimetro non e altrettanto affidabile ? ho bisogna usarli in sinergia?
voi come fate ?


...sono curioso fa parte del mio essere...(%) mi chiamo Andrea non Garellix!

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luciano.xxk
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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da luciano.xxk »

Io nei molti anni di CO ho provato ripetutamente a darmi un metodo che consentisse di trarre profitto dall'esposimetro da stampa, innervosito dal materiale e soprattutto dal tempo sprecato per i provini: tutto inutile, non serve ed alla fine sempre lì si torna: provini!

Mi sono convinto che ciò dipende da due fatti:

- intanto in CO c'è un grado di libertà in più da dominare, il contrasto
- secondo, ma più importante, l'esposizione giusta, foto per foto, non dipende tanto da considerazioni fotometriche ma prioritariamente, da considerazioni estetiche; inoltre un terzo di diaframma di differenza, che su pellicola è ampiamente recuperabile, sulla stampa solitamente crea effetti del tutto inaccettabili.

Prova, per esempio, a stampare per 12/13 secondi una foto che appare perfetta con 10, e - soprattutto con gradazioni di contrasto vivaci - vedi un po' cosa viene.


Ciao Luciano

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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da Silverprint »

Ciao!

Il problema è che bisogna determinare esposizione e contrasto.

Un esposimetro da stampa che misuri solo la quantità di luce è poco utile e infatti sono apparecchi molto diversi. Perché funzionino vi è la necessità di avere almeno due misurazioni, di informare l'apparecchio della differenza di luminosità tra di esse (di farle in punti precisi....) e di come si voglia vengano resi i toni misurati, dopodiché l'apparecchio sentenzierà tempo e contrasto, ma lo potrà fare solo dopo che l'utente lo abbia calibrato nella sua specifica catena.

Naturalmente l'utente che sente il bisogno di un esposimetro da stampa, proprio per il fatto di sentire questo bisogno, non è in grado di valutare correttamente un provino scalare... figuriamoci di calibrare un esposimetro da stampa!

Insomma alla fine sono apparecchi non-sense chi è in grado di usarli non ne ha bisogno, chi ne ha bisogno non può essere in grado di usarli.

Unico utilizzo è in laboratorio professionale per fare stampe veloci e di poco conto senza sbagliare troppo, ma è così perché nel laboratorio c'è prima qualcuno che calibra la catena e poi un operatore della macchina che poco ne sa addetto a stampare.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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garellix
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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da garellix »

grazie,
quindi dovrei usare i provini scalari, non e che potresti illustrarmi la procedura ?
ma dell'esposimetro cosa me ne faccio?
...sono curioso fa parte del mio essere...(%) mi chiamo Andrea non Garellix!

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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da Silverprint »

garellix ha scritto:ma dell'esposimetro cosa me ne faccio?
Niente direi, ma forse si può usare come semplice timer.
garellix ha scritto:...quindi dovrei usare i provini scalari, non e che potresti illustrarmi la procedura ?
Sì. Eccola! :)

Innanzi tutto un buon provino scalare deve essere sicuramente troppo chiaro da un lato e sicuramente troppo scuro dall'altro. Per sicuramente troppo chiaro si intende che siano troppo chiari sia i toni chiari che quelli scuri, similmente per troppo scuro si intende che siano troppo scuri sia i toni chiari che quelli scuri, questo ci garantisce che al suo interno vi saranno informazioni utili. Se il range di tempi scelti non ci da un provino siffatto bisogna rifarlo.

Nel provino scalare si valutano solo gli estremi della gamma tonale, i toni più chiari e quelli più scuri cioè quasi nero, e quasi bianco. NON si devono valutare i toni medi, poiché ciò non ci darebbe informazioni sul contrasto, infatti con qualsiasi grado di contrasto è sempre possibile stampare un tono qualsiasi come tono medio semplicemente variando l'esposizione. È un errore molto comune : si sceglie un tono medio che vada bene, si fa la stampa, gli estremi sono fuori controllo (a meno che non si sia stati molto fortunati) e poi si comincia a fare mascherature e bruciature nel tentativo di metterci una pezza, nel risultato l'imperizia si vede benissimo. :(

È molto utile fare il provino scalare su tutta l'immagine (o quasi) anche se sembra uno spreco di carta. Sembra e non lo è perché è piuttosto difficile immaginare l'insieme dell'immagine e valutare con perizia quali siano i punti più significativi dove fare un provino. Se non si sceglie bene dove mettere la striscetta e scegliere bene è difficile per uno stampatore molto esperto, il risultato non è attendibile e ce ne rendiamo conto solo dopo aver sprecato un foglio intero per una stampa mal fatta a quel punto si fa un altra striscetta... e di nuovo non sarà attendibile, etc, etc. Insomma dopo un ora, 6 fogli e 6 striscette con la stampa che ancora non va, si capisce che era meglio usare 2, 3, o 4 (ma non 6) fogli interi. :wall:

Nel valutare il provino scalare ci sono solo tre casi possibili:

1) Il contrasto scelto è troppo alto.
2) Il contrasto scelto è troppo basso.
3) il contrasto scelto è giusto.

1) Il contrasto scelto è troppo alto quando nel provino scalare si nota che per far venire come vogliamo i toni scuri ci vuole meno tempo di quanto ce ne voglia per far venire come vogliamo quelli più chiari. Nel caso si verifichi questa condizione si fa un altro provino scalare usando un contrasto più basso.

2) Il contrasto scelto è troppo basso quando per far venire i toni chiari come desideriamo occorre meno tempo di quanto ne occorra per avere i toni scuri che desideriamo. Nel caso si verifichi questa condizione si fa un altro provino scalare usando un contrasto più alto.

3)
il contrasto scelto è giusto quando con lo stesso tempo di esposizione vengono sia i toni chiari che desideriamo, sia quelli scuri.
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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da nikos »

La nozione di valutare il provino sugli estremi non l'avevo mai "percepita".
Io facevo il provino con la striscietta (a volte molto piccola....) sulla parte più significativa della foto (cioè un volto , un palazzo ) che da quanto ora intuisco è sbagliato in quanto tono medio. Giusto?
Esempio : per la foto ricordo di una persona in montagna (cielo-montagna-ombre scure+volto) il provino va fatto comprendendo sia cielo che ombre. Una volta trovato il giusto grado di contrasto si regola l'esposizione per ottenere giusti i toni medi.
È così?

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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da Pacher »

nikos ha scritto: Una volta trovato il giusto grado di contrasto si regola l'esposizione per ottenere giusti i toni medi.
È così?
No, con l'esposizione si ottengono i giusti toni alti. Una volta che i toni alti sono a posto l'esposizione resta la stessa e si aggiunge o toglie contrasto per avere i neri che si vogliono. I toni medi vengono di conseguenza.

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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da Silverprint »

Ciao Nikos,
nikos ha scritto: facevo il provino con la striscietta (a volte molto piccola....) sulla parte più significativa della foto (cioè un volto , un palazzo ) che da quanto ora intuisco è sbagliato in quanto tono medio. Giusto?
Giusto, è sbagliato prendere come riferimento un tono medio o comunque un unico tono di riferimento poiché dall'analisi di un solo tono o di toni simili non si può regolare il contrasto.
nikos ha scritto:er la foto ricordo di una persona in montagna (cielo-montagna-ombre scure+volto) il provino va fatto comprendendo sia cielo che ombre. Una volta trovato il giusto grado di contrasto si regola l'esposizione per ottenere giusti i toni medi.
È così?
No, esposizione e contrasto si regolano insieme.

Una volta fatta una stampa in cui gli estremi della gamma tonale siano dove li desideriamo i toni medi verranno di conseguenza, se non fossero come li vorremmo si può intervenire localmente per eventuali aggiustamenti (ma significa che c'erano altri errori), ma fare aggiustamenti su una base sbagliata porta poco lontano.
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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da Silverprint »

@ pacher.... o viceversa. :) È lo stesso dato che l'esposizione NON resta la stessa cambiando contrasto.

Nello specifico usando una testa a condensatore con i filtri di contrasto un tono, più medio chiaro che chiaro, dovrebbe rimanere quasi inalterato, ma sia i toni più chiari che quelli più scuri variano, quindi occorre rifare il provino per determinare l'esposizione a meno che, caso abbastanza raro, il tono preso come riferimento sia proprio quello invariante e che esso sia effettivamente invariante.
Con la testa colore cambiando contrasto cambia anche l'esposizione e quindi è sempre necessario rifare il provino.
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Re: esposimetro o provini scalari ?

Messaggio da Pacher »

Si Andrea scusa mi sono spiegato da cani :-s quando cambio contrasto i provini li rifaccio sempre perche ovviamente l'esposizione per i giusti toni alti cambia. Era per rendere l'idea che i toni medi bisogna "dimenticarli".

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