Ciao a tutti,
La prima pellicola (Tmax 100) esposta secondo la sua sensibilità effettiva (più che altro in linea teorica, in quanto ho letto che per le 100 andrebbe tolto 1/3) l'ho sviluppata seguendo le dritte del post di "Lezioni di fotografia": avevo fatto quasi tutte le foto in alto contrasto e perciò ho "compensato" togliendo al tempo di sviluppo 1/3 di quello specificato dal bugiardino per la IE (quindi ho tolto il 30% dal tempo dato per la IE=100).
Il mio quesito è: come faccio a valutare un buon negativo? Quali sono i principi base secondo cui si può dire: <<ah, questo è stato un buon scatto!>>?
Da quanto ho imparato dai vari libri, un buon sviluppo lo si capisce dalla densità dei numeri sotto i fotogrammi: se sbiaditi c'è stato sottosviluppo, se neri e sbavati un sovra; ma sottosviluppando per venire in contro alla SE ridotta e all'alto contrasto, non sono attendibili, no?
Ho seguito, inoltre, in fase di ripresa il dogma "esponi per le ombre", facendo onde evitare foto inutilizzabili, del bracketing.
Sviluppo fatto su Sensibilità Effettiva
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Re: Sviluppo fatto su Sensibilità Effettiva
Ciao!
Leggi qui.
Dai numeretti si può solo capire, in caso di rullo completamente trasparente, se è stato sbagliato lo sviluppo o se il rullo non è stato esposto.
Però si può capire se l'esposizione era genericamente corretta e se lo sviluppo era abbastanza azzeccato rispetto al contrasto della scena anche osservando i negativi.
L'esposizione si valuta osservando le parti meno dense, lo sviluppo osservando quelle più dense.
Deve essere presente dettaglio ed una certa densità nelle parti meno dense mentre le parti più dense non devono presentare una densità eccessiva. Mediamente devono essere un po' "grigiotti", cioè tendenti al morbido, poiché in fase di stampa il contrasto aumenta notevolmente.
Senza esperienza di stampa è comunque difficile anche una valutazione di massima, però puoi fare delle foto ai negativi e farceli vedere. Se ci sono errori grossolani si vede benissimo anche sul monitor.
Ma dai?! Davvero quella cavolata dei numeri sta pure scritta nei libri?! Pensavo fosse una bufala internettiana! Io per fortuna non l'ho mai letto se non nel web, mi sarebbe preso un accidente!alexmare93 ha scritto:Da quanto ho imparato dai vari libri, un buon sviluppo lo si capisce dalla densità dei numeri sotto i fotogrammi
Leggi qui.
Dai numeretti si può solo capire, in caso di rullo completamente trasparente, se è stato sbagliato lo sviluppo o se il rullo non è stato esposto.
Il responso definitivo lo da il risultato in stampa.alexmare93 ha scritto:Il mio quesito è: come faccio a valutare un buon negativo?
Però si può capire se l'esposizione era genericamente corretta e se lo sviluppo era abbastanza azzeccato rispetto al contrasto della scena anche osservando i negativi.
L'esposizione si valuta osservando le parti meno dense, lo sviluppo osservando quelle più dense.
Deve essere presente dettaglio ed una certa densità nelle parti meno dense mentre le parti più dense non devono presentare una densità eccessiva. Mediamente devono essere un po' "grigiotti", cioè tendenti al morbido, poiché in fase di stampa il contrasto aumenta notevolmente.
Senza esperienza di stampa è comunque difficile anche una valutazione di massima, però puoi fare delle foto ai negativi e farceli vedere. Se ci sono errori grossolani si vede benissimo anche sul monitor.
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Re: Sviluppo fatto su Sensibilità Effettiva
Puntualizzo solo due cose, i tempi indicati dalla kodak sono per ingranditori a luce diffusa (CI=0.55), se si stampa con luce condensata vanno ridotti (IC=0.45-0.48 ca), ma dalle --utilissime-- curve sviluppo/indice di contrasto pubblicate non è facile trovare il tempo dato che i grafici partono appunto da IC=0.55. Con una buona approssimazione si possono allungare le curve dei grafici usando un curvilineo (vecchia tecnologia sempre buona ) per trovare il tempo di sviluppo per indici di contrasto più bassi.
Il contrasto della scena andrebbe sempre misurato; in genere si tende ad associare la scena a "contrasto alto" con una giornata limpida di sole e una scena a "contrasto basso" con giornate nuvolose ma, solo come esempio, la situazione classica riportata dai foglietti delle pellicole della regola del 16, cioé il soggetto illuminato frontalmente dal sole pieno, è una scena di contrasto normale (ca 7 stop). Al contrario in una giornata nuvolosa, dove la luce proviene a pioggia dall'alto, alcune scene possono avere un contrasto piuttosto alto dato che certe parti in ombra potrebbero essere molto molto scure.
Il contrasto della scena andrebbe sempre misurato; in genere si tende ad associare la scena a "contrasto alto" con una giornata limpida di sole e una scena a "contrasto basso" con giornate nuvolose ma, solo come esempio, la situazione classica riportata dai foglietti delle pellicole della regola del 16, cioé il soggetto illuminato frontalmente dal sole pieno, è una scena di contrasto normale (ca 7 stop). Al contrario in una giornata nuvolosa, dove la luce proviene a pioggia dall'alto, alcune scene possono avere un contrasto piuttosto alto dato che certe parti in ombra potrebbero essere molto molto scure.
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Re: Sviluppo fatto su Sensibilità Effettiva
Ma infatti ero scettico sull'attendibilità dei numeri: avendo letto tutto il post sull'esposizione per la SE, era ovvio che a basso contrasto dovesse esserci più sviluppo e viceversa, e di conseguenza i numeri (indipendenti dalla fotografia fatta) avrebbero variato dando un'informazione errata (quindi un punto per me )
Poi, ovviamente è la stampa a dare il responso finale, ma se una fotografia è stata fatta oculatamente, lo si capisce anche da un negativo, dai... no?
Premetto che so già quali sono state cannate (alcune sono quasi completamente nere), ma mi difendo dicendo che è stata colpa del bracketing Però ci sono alcune "coppie" di foto in cui sono indeciso quale è stata fatta meglio:
Qua le ultime 3-4 delle due strisce
Qua le 3 centrali della prima striscia e le ultime 3 della seconda
Per questo chiedevo se era possibile valutare da negativo: per capire quale, tra le opzioni, è venuta decentemente.
P.S.: se non ho ricevuto rimproveri sul metodo di ripresa e sviluppo, vuol dire che ho capito a grosse linee "esponi per le ombre, sviluppa per le luci"?
Poi, ovviamente è la stampa a dare il responso finale, ma se una fotografia è stata fatta oculatamente, lo si capisce anche da un negativo, dai... no?
Premetto che so già quali sono state cannate (alcune sono quasi completamente nere), ma mi difendo dicendo che è stata colpa del bracketing Però ci sono alcune "coppie" di foto in cui sono indeciso quale è stata fatta meglio:
Qua le ultime 3-4 delle due strisce
Qua le 3 centrali della prima striscia e le ultime 3 della seconda
Per questo chiedevo se era possibile valutare da negativo: per capire quale, tra le opzioni, è venuta decentemente.
P.S.: se non ho ricevuto rimproveri sul metodo di ripresa e sviluppo, vuol dire che ho capito a grosse linee "esponi per le ombre, sviluppa per le luci"?
Alessandro
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Re: Sviluppo fatto su Sensibilità Effettiva
La carta di base disturba un po' la lettura e non è facilissimo valutare bene l'esposizione. Comunque lo sviluppo era troppo per le scene ad alto contrasto, sembra ok per quelle di contrasto basso.
Se riesci dovresti fotografare i negativi illuminati dalla luce riflessa da un foglio bianco. Lampada che illumina un foglio, negativo sollevato.
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Re: Sviluppo fatto su Sensibilità Effettiva
Cioè, negativo-spazio-foglio-luce o luce-negativo-spazio-foglio?
Alessandro
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Re: Sviluppo fatto su Sensibilità Effettiva
Managgia... c'era un vecchio post di Chromemax col disegnino esplicativo!! Chi sa dov'è finito!
Comunque la lampada illumina solo il foglio. Il negativo lo tieni in modo che riceva da dietro la luce del foglio e non riceva direttamente quella della lampada.
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Re: Sviluppo fatto su Sensibilità Effettiva
Ah sisi ho capito, quel lavoro l'ho fatto con la finestra, mettendo il foglio e poi i negativi.
Comunque lo rifaccio con la lampada e aggiorno.
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Alessandro
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