Praktica BX20 problema carica pellicola
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
Quindi, nella BX-20, ricaricando l'otturatore, si oscura il mirino?
Non vedo l'ora di averne una tra le mani. Onestamente, l'ultima delle Praktica-B mi ha sempre lasciato perplesso, quale esempio dei problemi che attanagliarono l'ultimo periodo delle grandi industrie della DDR, i cui piani economici ed industriali furono amministrati in maniera scellerata, nonostante la Germania Orientale disponesse di tecnici di prim'ordine.
Nel rivolgerti la domanda, io mi sono riferito "in generale" all'otturatore delle Praktica "B", non necessariamente alla sola BX-20; da ciò la mia replica.
Sarò io a ricordare male, ma la B-200 non aveva l'esposimetro dotato di cellula al GaAsP (fosfoarseniuro di Gallio)?
La "B-200 S" fu una serie di fotocamere "preparate" (così come fecero Nikon, Canon ed altri, perfino Rectaflex) per usi speciali; in questo caso -dicono- per la ADN (vedi ad es.: http://www.praktica-collector.de/218b_P ... _B200S.htm ). Quella che avevo in collezione, con CZJ Pancolar 1,4/50 veniva dalla redazione di Neues Deutschland, il quotidiano della SED.
Non vedo l'ora di averne una tra le mani. Onestamente, l'ultima delle Praktica-B mi ha sempre lasciato perplesso, quale esempio dei problemi che attanagliarono l'ultimo periodo delle grandi industrie della DDR, i cui piani economici ed industriali furono amministrati in maniera scellerata, nonostante la Germania Orientale disponesse di tecnici di prim'ordine.
Nel rivolgerti la domanda, io mi sono riferito "in generale" all'otturatore delle Praktica "B", non necessariamente alla sola BX-20; da ciò la mia replica.
Sarò io a ricordare male, ma la B-200 non aveva l'esposimetro dotato di cellula al GaAsP (fosfoarseniuro di Gallio)?
La "B-200 S" fu una serie di fotocamere "preparate" (così come fecero Nikon, Canon ed altri, perfino Rectaflex) per usi speciali; in questo caso -dicono- per la ADN (vedi ad es.: http://www.praktica-collector.de/218b_P ... _B200S.htm ). Quella che avevo in collezione, con CZJ Pancolar 1,4/50 veniva dalla redazione di Neues Deutschland, il quotidiano della SED.
Ultima modifica di Elmar Lang il 04/09/2017, 14:00, modificato 1 volta in totale.
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
Enzo, ricordo che su qualche praktica a baionetta il mirino s'oscura quando si arma l'otturatore, ma potrei ricordare male, non è roba di ieri mattina, poi non credo che sia questo a fare la differenza, tra le altre cose, su questo stesso 3D, ho scritto che le prime serie delle B 200 erano buone, io però non beccai una di quelle.
Le B 200 avevano cellule al germanio, materiale che ha pregi e difetti, il pregio principale è un "rumore" bassissimo, questo permette dì amplificare segnali molto bassi senza introdurre disturbi, il difetto principale è che risente maggiormente della deriva termica, ed è lento rispetto al silicio, non è per, esempio, in grado di leggere un'emissione luminosa brevissima, nell'ordine del millisecondo.
Il fosfarseniuro di gallio fu introdotto successivamente, probabilmente basandosi sugli ottimi risultati ottenuti da Pentax con tale materiale.
Per caso, ma neanche tanto
, ho ritrovato il pulsante di scatto della mia B 200, non è in metallo, tranne che nell'anello di tenuta sull'albero.
A guardarlo, pare proprio metallico, ma è solo plastica cromata, probabilmente il "risparmio" fu introdotto abbastanza subito, già con le B 200.
Penso sia inutile specificarlo, tutte le mie frecciatine e battute, sono assolutamente prive di malizia, mi comporto così con quelli che stimo maggiormente, agli altri do del lei ed evito di conversarci.
Le B 200 avevano cellule al germanio, materiale che ha pregi e difetti, il pregio principale è un "rumore" bassissimo, questo permette dì amplificare segnali molto bassi senza introdurre disturbi, il difetto principale è che risente maggiormente della deriva termica, ed è lento rispetto al silicio, non è per, esempio, in grado di leggere un'emissione luminosa brevissima, nell'ordine del millisecondo.
Il fosfarseniuro di gallio fu introdotto successivamente, probabilmente basandosi sugli ottimi risultati ottenuti da Pentax con tale materiale.
Per caso, ma neanche tanto

A guardarlo, pare proprio metallico, ma è solo plastica cromata, probabilmente il "risparmio" fu introdotto abbastanza subito, già con le B 200.
Penso sia inutile specificarlo, tutte le mie frecciatine e battute, sono assolutamente prive di malizia, mi comporto così con quelli che stimo maggiormente, agli altri do del lei ed evito di conversarci.
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Nicola
Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
La leva di carica lavora senza incertezze avvertibili al movimento, mi sembra fluida nel movimento. Solo verso fine corsa si avverte uno "scatto" che coincide con il riarmo dell'otturatore, piuttosto pronunciato e che non ho mai incontrato con le altre macchine fotografiche (questa è la prima praktica che mi trovo per le mani). Quando invece l'otturatore manca di armarsi, la leva appare da subito molto leggera al movimento, e naturalmente non c'è alcuno scatto a fine corsa. In questo caso il rocchetto avvolgi-pellicola gira normalmente, ma la tendina non accenna alcun movimento, neppure minimo. Normalmente mi pare che armando l'otturatore, le tendine scorrano senza incertezze.
In nessun caso comunque il movimento della tendina provoca l'oscuramento nel mirino.
In nessun caso comunque il movimento della tendina provoca l'oscuramento nel mirino.
M. N.
Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
confermo tutti questi fenomeni, anch'io.
aggiungo che l'otturatore sulla BX-20 su ogni 4. o 5. scatto, "si sceglie autonomamente" una velocità a suo piacimento, che di solito è di incirca mezzo secondo o simile.
con annotazione che quel "scatto" che coincide con il riarmo dell'otturatore, mi sembra sia una "feature" della BX-20, ereditata dalle serie precedenti a vite. non è segno di anomalia.
[quote="-MarcoN-"]La leva di carica lavora senza incertezze avvertibili al movimento, mi sembra fluida nel movimento. Solo verso fine corsa si avverte uno "scatto" che coincide con il riarmo dell'otturatore, piuttosto pronunciato e che non ho mai incontrato con le altre macchine fotografiche (questa è la prima praktica che mi trovo per le mani). Quando invece l'otturatore manca di armarsi, la leva appare da subito molto leggera al movimento, e naturalmente non c'è alcuno scatto a fine corsa. In questo caso il rocchetto avvolgi-pellicola gira normalmente, ma la tendina non accenna alcun movimento, neppure minimo. Normalmente mi pare che armando l'otturatore, le tendine scorrano senza incertezze.
In nessun caso comunque il movimento della tendina provoca l'oscuramento nel mirino.][/quote
aggiungo che l'otturatore sulla BX-20 su ogni 4. o 5. scatto, "si sceglie autonomamente" una velocità a suo piacimento, che di solito è di incirca mezzo secondo o simile.
con annotazione che quel "scatto" che coincide con il riarmo dell'otturatore, mi sembra sia una "feature" della BX-20, ereditata dalle serie precedenti a vite. non è segno di anomalia.
[quote="-MarcoN-"]La leva di carica lavora senza incertezze avvertibili al movimento, mi sembra fluida nel movimento. Solo verso fine corsa si avverte uno "scatto" che coincide con il riarmo dell'otturatore, piuttosto pronunciato e che non ho mai incontrato con le altre macchine fotografiche (questa è la prima praktica che mi trovo per le mani). Quando invece l'otturatore manca di armarsi, la leva appare da subito molto leggera al movimento, e naturalmente non c'è alcuno scatto a fine corsa. In questo caso il rocchetto avvolgi-pellicola gira normalmente, ma la tendina non accenna alcun movimento, neppure minimo. Normalmente mi pare che armando l'otturatore, le tendine scorrano senza incertezze.
In nessun caso comunque il movimento della tendina provoca l'oscuramento nel mirino.][/quote
Ultima modifica di user20190605 il 04/09/2017, 15:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
Neanche nelle mie repliche vi è mai malizia, ci mancherebbe; solo ricerca di approfondimento, sperando magari di essere utili a qualcuno.
Posso confermare, che il pulsante di scatto della mia B-200 è in metallo; non posso affermare se a partire dalla BC-1 esso non sia diventato di plastica con rivestimento metallico.
Il libretto di istruzioni della B-200 in mio possesso (edizione 1980), indica che l'elemento fotosensibile della fotocamera è al GaAsP.
Il volumetto tascabile "La Nuova Generazione Praktica", che veniva fornito assieme alla fotocamera (il mio è nell'edizione 1982), a pag. 51 descrive i sistemi di esposizione per la B-200 (automatica e manuale) e la B-100 (automatica): "Il sistema interno di misura della luce con ricevitori di luce di grande sensibilità (un fotodiodo al fosfuro e arsenito di gallio nella PRAKTICA B 200, una fotoresistenza al solfuro di cadmio nella PRAKTICA B 100) (...)".
Lo stesso volumetto, a pag. 13 riporta: "Un ulteriore connotato di rilievo delle due macchine (b-200 e B-100) è l'otturatore metallico di nuovo tipo con ritorno. Si tratta di un otturatore a fessura a lamelle metalliche che scorre ad alta velocità sopra il lato corto della finestra 24x36 mm dal basso verso l'alto. Le tendine dell'otturatore sono costituite da tre lamelle, striscie sottili d'acciaio di alta qualità, le quali, dopo l'esposizione, ritornano in un lampo nella loro posizione di partenza. Questa operazione non si compie dunque al momento in cui si carica l'otturatore azionando la leva. (...)". Tale e quale al Copal Square?
Il fascicolo "Praktica Cameras - 3" (edizione 1981), indica per la B-200 il fotodiodo al GaAsP
Per la Praktica BC-1 (riprendo dal pieghevole illustrativo "Tecnica perfetta per riprese perfette - PRAKTICA BC-1" (edizione 1986), l'elemento fotosensibile è indicato come al Silicio
Per la Praktica BCA, il pieghevole illustrativo "Luce verde - il segnale di via per riprese esatte" (edizione 1986), indica che l'elemento fotosensibile è al CdS
Per la Praktica BMS (manuale a controllo elettronico dei tempi di esposizione), il pieghevole illustrativo "PRAKTICA BMS - L'entrata nel reflex porta definizione nell'immagine" (edizione 1989), indica che l'elemento fotosensibile è al Silicio.
La BX-20 (probabilmente per ragioni di risparmio, fu dotata di un esposimetro al CdS.
Il fascicolo "PRAKTICA BX20 - Luce dosata per fotografie perfette" (edizione 1988), se da un lato non accenna a quale sia il fotodiodo, ma accenna ad un "nuovo otturatore a lamelle metalliche a due magneti".
La BX-10 DX disponeva di elemento al Silicio
La non comune BX20s, pure un elemento al Silicio.
Posso confermare, che il pulsante di scatto della mia B-200 è in metallo; non posso affermare se a partire dalla BC-1 esso non sia diventato di plastica con rivestimento metallico.
Il libretto di istruzioni della B-200 in mio possesso (edizione 1980), indica che l'elemento fotosensibile della fotocamera è al GaAsP.
Il volumetto tascabile "La Nuova Generazione Praktica", che veniva fornito assieme alla fotocamera (il mio è nell'edizione 1982), a pag. 51 descrive i sistemi di esposizione per la B-200 (automatica e manuale) e la B-100 (automatica): "Il sistema interno di misura della luce con ricevitori di luce di grande sensibilità (un fotodiodo al fosfuro e arsenito di gallio nella PRAKTICA B 200, una fotoresistenza al solfuro di cadmio nella PRAKTICA B 100) (...)".
Lo stesso volumetto, a pag. 13 riporta: "Un ulteriore connotato di rilievo delle due macchine (b-200 e B-100) è l'otturatore metallico di nuovo tipo con ritorno. Si tratta di un otturatore a fessura a lamelle metalliche che scorre ad alta velocità sopra il lato corto della finestra 24x36 mm dal basso verso l'alto. Le tendine dell'otturatore sono costituite da tre lamelle, striscie sottili d'acciaio di alta qualità, le quali, dopo l'esposizione, ritornano in un lampo nella loro posizione di partenza. Questa operazione non si compie dunque al momento in cui si carica l'otturatore azionando la leva. (...)". Tale e quale al Copal Square?
Il fascicolo "Praktica Cameras - 3" (edizione 1981), indica per la B-200 il fotodiodo al GaAsP
Per la Praktica BC-1 (riprendo dal pieghevole illustrativo "Tecnica perfetta per riprese perfette - PRAKTICA BC-1" (edizione 1986), l'elemento fotosensibile è indicato come al Silicio
Per la Praktica BCA, il pieghevole illustrativo "Luce verde - il segnale di via per riprese esatte" (edizione 1986), indica che l'elemento fotosensibile è al CdS
Per la Praktica BMS (manuale a controllo elettronico dei tempi di esposizione), il pieghevole illustrativo "PRAKTICA BMS - L'entrata nel reflex porta definizione nell'immagine" (edizione 1989), indica che l'elemento fotosensibile è al Silicio.
La BX-20 (probabilmente per ragioni di risparmio, fu dotata di un esposimetro al CdS.
Il fascicolo "PRAKTICA BX20 - Luce dosata per fotografie perfette" (edizione 1988), se da un lato non accenna a quale sia il fotodiodo, ma accenna ad un "nuovo otturatore a lamelle metalliche a due magneti".
La BX-10 DX disponeva di elemento al Silicio
La non comune BX20s, pure un elemento al Silicio.
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
Valutare adesso la scelta delle varie tecnologie di cellule di allora non ha molto senso, era il periodo in cui, accortisi che le fotoresistenza al solfuro di cadmio erano troppo lente nella risposta (non dimentichiamoci che si iniziavano a introdurre i flash TTL) si provava un pò di tutto, vari tipi di fotodiodi e fototransistor, bisogna dire che da allora, in particolare la tecnologia dell'arseniuro di gallio si è molto evoluta (LED e transistor a RF), ma non lo si è più usato per sensori, in quanto si è stabilita definitivamente la superiorità del silicio, che viene tuttora usato come sensore di luce.
C'è da dire ache al contrario della case giapponesi che collaboravano strettamente con le case di semiconduttori di casa e americane, le case del blocco orientale, non potevano contare su una ricerca avanzata nel campo dei semiconduttori, e si dovevano accontentare di cosa passav il convento.
E' vero che vi furono dei grandi successi nella tecnologia spaziale e militare ma dal punto di vista elettronico le cose erano parecchio arretrate, è appena il caso di ricordare chee nei sistemi d'arma del MIG25 si usavano ancora valvole termoiioniche.
C'è da dire ache al contrario della case giapponesi che collaboravano strettamente con le case di semiconduttori di casa e americane, le case del blocco orientale, non potevano contare su una ricerca avanzata nel campo dei semiconduttori, e si dovevano accontentare di cosa passav il convento.
E' vero che vi furono dei grandi successi nella tecnologia spaziale e militare ma dal punto di vista elettronico le cose erano parecchio arretrate, è appena il caso di ricordare chee nei sistemi d'arma del MIG25 si usavano ancora valvole termoiioniche.
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
E' comunque un fatto che adottare tra il 1979 ed il 1980 un fotodiodo al GaAsP rispetto al più comune CdS fu un certo progresso, in quanto esso non risentiva di abbagliamento, "memoria" e gli altri -pur relativi- inconvenienti del CdS.
Il silicio, pure poi adottato dalla Pentacon, fu un ulteriore progresso, anche maggiormente economico.
Tutta 'sta manfrina sui dettagli degli esposimetri e dintorni delle Praktica "B", è inserita nell'alveo della deriva che ha preso questo thread; anche perché non ho trovato traccia di fotodiodi al Germanio, come riportato da Nicola.
Non c'è storia, sul fatto che nella gara alla microelettronica, la DDR sia rimasta indietro, nonostante la HVA di Markus Wolf avesse un reparto dedicato unicamente all'acquisizione con ogni mezzo di tecnologia occidentale e nipponica. E' anche noto che il famoso circuito marcato Carl Zeiss Jena, presentato ad Honecker con tanta propaganda, altro non era se non un circuito mi pare di fabbricazione giapponese, rimarcato ed il cui scopo fu solo politico e propagandistico.
E' però un fatto che mentre in Germania pure Leitz/Leica si dibatteva in non poche difficoltà, Rollei era nei guai più seri e Zeiss Ikon era ormai un ricordo del passato, il VEB Pentacon, Dresda, produceva centinaia di migliaia di fotocamere, sicuramente migliori di quelle prodotte in altri paesi socialisti.
Il silicio, pure poi adottato dalla Pentacon, fu un ulteriore progresso, anche maggiormente economico.
Tutta 'sta manfrina sui dettagli degli esposimetri e dintorni delle Praktica "B", è inserita nell'alveo della deriva che ha preso questo thread; anche perché non ho trovato traccia di fotodiodi al Germanio, come riportato da Nicola.
Non c'è storia, sul fatto che nella gara alla microelettronica, la DDR sia rimasta indietro, nonostante la HVA di Markus Wolf avesse un reparto dedicato unicamente all'acquisizione con ogni mezzo di tecnologia occidentale e nipponica. E' anche noto che il famoso circuito marcato Carl Zeiss Jena, presentato ad Honecker con tanta propaganda, altro non era se non un circuito mi pare di fabbricazione giapponese, rimarcato ed il cui scopo fu solo politico e propagandistico.
E' però un fatto che mentre in Germania pure Leitz/Leica si dibatteva in non poche difficoltà, Rollei era nei guai più seri e Zeiss Ikon era ormai un ricordo del passato, il VEB Pentacon, Dresda, produceva centinaia di migliaia di fotocamere, sicuramente migliori di quelle prodotte in altri paesi socialisti.
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
Io ne ho scritto solo perche tu ne avevi scritto e mi pareva giusto dare una informazioneElmar Lang ha scritto:
Tutta 'sta manfrina sui dettagli degli esposimetri e dintorni delle Praktica "B", è inserita nell'alveo della deriva che ha preso questo thread; anche perché non ho trovato traccia di fotodiodi al Germanio, come riportato da Nicola.
e condividerle con gli altri che magari per ragioni anagrafiche e di competenza non ne erano a disposizione, e che forse sono interessati.ma storico, imparziale
Ovviamente la diatriba sui circuiti marcati zeiss o altro o meno, non ha alcun senso, la ricerca sull'elettronica certamente non la facevano le case di ottica/fotografia. Sul fatto dei fotodiosi al germanio penso abbia ragione Enzo, io ne ho sentito parlare (per esempio dei fototransistor al germanio OCP70/OCP71) solo perchè sono molto anziano e mi occupo di elettronica e similia da quando portavo i calzoni corti, ma non mi risulta siano mai usati come sensori nelle fotocamere. Scrivo finora perche, stranamente, si rincomincia a parlare di giunzioni fotosensibili al germanio nella coì detta "silicon photonics" che rappresenta l'ultima frontiera dell'elettronica in cui vengono sostituiti agli elettroni i fotoni per trasmettere l'informazione. Quando saranno approntati i dispositivi vi sarà un ulteriore grande balzo nella velocità elaborative esi darà un'altra spinta verso l'alto alla validità della legge di Moore. Magari ci ritroveremo qualcosa anche nelle fotocamere del futuro....
Saluti
Gianni
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
Non ho letto nessuno dei volumi citati da Enzo, quello che ho scritto l'ho rilevato di persona, intervenendo sulle Praktica B, la cellula della mia B200, smontata quando non sono più riuscito a rimettere in sesto la macchina, era sicuramente al germanio, collocata in serie ad un microamperometro provocava una caduta di tensione pari a circa 0,2 V, un diodo al gallio ha una caduta maggiore. Dubito molto che la B 100 avesse una cellula al CDS, avrebbero dovuto cambiare completamente l'elettronica dell'esposimetro, piuttosto propenderei per un errore dell'autore o del traduttore, ( già il fatto di indicare fosfuro e arsenito di gallio è errato) non di rado, anche su fotocamere autofocus, nelle specifiche, l'esposimetro risulta essere al ...selenio
Fotocellule al gallio vengono spesso, erroneamente, indicate come al silicio.
Spesso si legge di cellule SBC, silicon blue cell, tradotto come cellula al silicio blu, in realtà blu è il colore del filtro anteposto alla cellula per tagliare una parte della radiazione luminosa, per rendere la curva di risposta dell'esposimetro simile a quella delle pellicole pancromatiche.
L'otturatore delle praktica elettroniche, almeno delle B 200, delle BMS e delle BX20, è identico, ed ha 2 tendine, se ne avesse solo una, inevitabilmente, il fotogramma verrebbe esposto in maniera non uniforme, oltre a complicare la sincronizzazione col flash.
@-MarcoN-
Se quando l'otturatore non scatta la leva di carica è leggera, molto probabilmente il problema è in un collegamento lasco nella meccanica di carica, porvi rimedio è più semplice dei guai all'otturatore, comunque ci vogliono perizia tecnica ed attrezzature ad hoc.
Quando l'otturatore non viene caricato, hai notato se l'esposimetro da indicazioni?

Fotocellule al gallio vengono spesso, erroneamente, indicate come al silicio.
Spesso si legge di cellule SBC, silicon blue cell, tradotto come cellula al silicio blu, in realtà blu è il colore del filtro anteposto alla cellula per tagliare una parte della radiazione luminosa, per rendere la curva di risposta dell'esposimetro simile a quella delle pellicole pancromatiche.
L'otturatore delle praktica elettroniche, almeno delle B 200, delle BMS e delle BX20, è identico, ed ha 2 tendine, se ne avesse solo una, inevitabilmente, il fotogramma verrebbe esposto in maniera non uniforme, oltre a complicare la sincronizzazione col flash.
@-MarcoN-
Se quando l'otturatore non scatta la leva di carica è leggera, molto probabilmente il problema è in un collegamento lasco nella meccanica di carica, porvi rimedio è più semplice dei guai all'otturatore, comunque ci vogliono perizia tecnica ed attrezzature ad hoc.
Quando l'otturatore non viene caricato, hai notato se l'esposimetro da indicazioni?
Nicola
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola
Scusa Nicola se ti contraddico, ma non posso credere che nelle fotocamere vi fossero componenti elettronici che non si trovavano in commercio (e ovviamente in produzione) come componenti a se stanti, quindi ti darò ragine solo dopo che mi indicherai la sigla di un fotodiodo o fototransistor al germanio prodotto dopo gli anni 60 e prima del 2010
Saluti
Gianni
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