Praktica BX20 problema carica pellicola

Discussioni sugli accessori per il formato 35mm

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-MarcoN-
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Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da -MarcoN- »

Ciao a tutti, vorrei chiedervi un parere, o meglio, un'indicazione se possibile su un problema con la Praktica BX20. Ne sono entrato in possesso da pochissimo e vorrei poterla utilizzare. Pare piuttosto in ordine e l'otturatore risponde bene. Tuttavia capita del tutto aleatoriamente che qualche volta azionando la leva di carica, l'otturatore non si carica, mentre la pellicola viene avanzata. Se si aziona la leva di carica immediatamente dopo, senza alcuna esitazione il meccanismo funziona perfettamente, facendo quindi "perdere" un fotogramma.

Il rimedio potrebbe essere quello di premere il pulsantino di riavvolgimento della pellicola e, tenendo bloccato il manettino di riavvolgimento, azionare la leva di carica impedendo alla pellicola di avanzare, ma mi pare una pratica piuttosto noiosa - oltretutto non so se poi effettivamente possa funzionare.

Comunque se qualcuno avesse un consiglio operativo o un'esperienza simile con questa macchina, glie ne sarei grato. Spero che possa trattarsi di un problema meccanico magari risolvibile con un minimo di lubrificazione (mi è stato detto che la macchina non è stata utilizzata per molti anni).

Grazie!


M. N.

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user20190605

Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da user20190605 »

Miei due corpi BX20 hanno mentalità differenti e nel frattempo, uno ha deciso di non farsi più vivo, il che trovo rispettoso nei miei confronti, perché cominciava con qualcosa del genere.

Il secondo corpo, dopo molto anni nei miei armadi, necessitava di una buona pulizia dei contatti visibili nel vano pila, sebbene fosse stato sempre vuoto il vano, dopodiché ha funzionato.

Il terzo problema nasceva dal disco selettore dell'otturatore, che si era svitato troppo, e devo dire che quando si trovava nella posizione mezzo-svitata, presentava problemi: la selezione AUTO, mi dava una esposizione lunga, come se l'avessi impostata manualmente. Tutto si risolveva quando ho svitato questi dischi su entrambi i corpi usando il corpo con il selettore fermo, come modello per posizionamento di quello traballante.

Queste Praktica erano progettate in maniera molto intelligente, di gran lunga più intelligente dalle giapponesine di quel periodo.

Un po' di riparazioni dei contatti, dei cablaggi dalle pile fino al controllore macchina, sicuramente sarebbe necessario.

vngncl61 II°
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da vngncl61 II° »

Scordisk ha scritto:Queste Praktica erano progettate in maniera molto intelligente, di gran lunga più intelligente dalle giapponesine di quel periodo.
Queste Praktica devono moltissimo alle "giapponesine" di quel periodo, a cominciare dal sistema ttl flash, clonato dalle Olympus, all'otturatore, basato sui Copal Square, alla cellula dell'esposimetro nello specchio, Mamiya NC 1000... le uniche cose che proprio non riuscirono a copiare alle orientali, furono la qualità e l'affidabilità.
Se si escludono le prime serie della B200, buone, ma niente più, il resto delle Praktica a baionetta costava poco e valeva meno.
A fronte di un buon progetto, in larga parta basato, come ho già scritto, su realizzazioni nipponiche, avevano una realizzazione assolutamente non comparabile con le coeve estremo orientali. Molto meglio erano le vecchie Praktica a vite, che, a parte un mirino non eccezionale, vignettava fortemente con le lunghe focali, fornendo anche indicazioni esposimetriche errate con tali ottiche, erano ben realizzate.
Anche le ottiche non emergevano sulla produzione giapponese, comprese le CZJ, i cui controlli di qualità erano decisamente labili, a fronte di prodotti molto buoni, a volte ottimi, non mancavano quelli meno che sufficienti, inoltre quasi tutti, se non tutti, gli zoom erano prodotti in Giappone, dalla Sigma, e non erano nemmeno progettati in DDR come si scriveva e diceva.
Sono sicuro che stavolta anche Enzo (Elmar Lang) sia d'accordo con me.
Nicola


Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.

user20190605

Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da user20190605 »

La mia Mamiya NC 1000 sta ugualmente ferma ora, come anche una Praktica BX20. Nell'epoca di acquisto, questa signorina orientale costava più di Praktica B.

E tutto sommato, le Praktiche B non si potevano paragonare con le migliori reflex giapponesi, ma con le medie e mediocre, SI. E costavano molto meno di loro. Inoltre hanno asservito intero EST per decenni, dando possibilità alla gente di esprimersi. In totale ne avevo almeno otto o nove, e continuo a tenere alcune a vite anche, ancora.

Tutti gli obiettivi per le Praktica B, costruiti in DDR, portavano una dicitura ben visibile sul barilotto finale posteriore, così come i corpi, mentre le lenti prodotte dalle case giapponesi, non ne avevano, tranne l'eventuale dicitura Pentacon davanti.
vngncl61 II° ha scritto:
Scordisk ha scritto:Queste Praktica erano progettate in maniera molto intelligente, di gran lunga più intelligente dalle giapponesine di quel periodo.
Queste Praktica devono moltissimo alle "giapponesine" di quel periodo, a cominciare dal sistema ttl flash, clonato dalle Olympus, all'otturatore, basato sui Copal Square, alla cellula dell'esposimetro nello specchio, Mamiya NC 1000... le uniche cose che proprio non riuscirono a copiare alle orientali, furono la qualità e l'affidabilità.
Se si escludono le prime serie della B200, buone, ma niente più, il resto delle Praktica a baionetta costava poco e valeva meno.
A fronte di un buon progetto, in larga parta basato, come ho già scritto, su realizzazioni nipponiche, avevano una realizzazione assolutamente non comparabile con le coeve estremo orientali. Molto meglio erano le vecchie Praktica a vite, che, a parte un mirino non eccezionale, vignettava fortemente con le lunghe focali, fornendo anche indicazioni esposimetriche errate con tali ottiche, erano ben realizzate.
Anche le ottiche non emergevano sulla produzione giapponese, comprese le CZJ, i cui controlli di qualità erano decisamente labili, a fronte di prodotti molto buoni, a volte ottimi, non mancavano quelli meno che sufficienti, inoltre quasi tutti, se non tutti, gli zoom erano prodotti in Giappone, dalla Sigma, e non erano nemmeno progettati in DDR come si scriveva e diceva.
Sono sicuro che stavolta anche Enzo (Elmar Lang) sia d'accordo con me.

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graic
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da graic »

Bah, tenendo una PB e una Chinon (non dico blasonate Nikon/Canon) in mano si ha tutta un'altra impressione......
P.S. Per inciso di Chinon di quel periodo ne ho diverse e funzionano tutte perfettamente
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da vngncl61 II° »

Scordisk ha scritto:La mia Mamiya NC 1000 sta ugualmente ferma ora, come anche una Praktica BX20. Nell'epoca di acquisto, questa signorina orientale costava più di Praktica B.
Tutte le fotocamere si guastano prima o poi, pure le Leica M, le Praktica B si guastano molto prima, e molto più spesso.
Nicola


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-MarcoN-
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da -MarcoN- »

Mi accorgo con piacere che queste Praktica, come anche molte altre macchine provenienti dal "blocco est", sono state e forse sono ancora molto diffuse e trovano peraltro ancora degli estimatori. Credo che sia evidente che quanto alle qualità di queste macchine ci sia una distanza avvertibile con le più blasonate produzioni tedesche e svedesi, per dirne giusto un paio. Tra la mia favolosa Hasselblad, per fare un esempio, e la mia simpatica Kiev 88 c'è uno stacco incolmabile, sotto ogni punto di vista. Questa Praktica mi pare che si allinei perfettamente alle aspettative giustificate da un prezzo che era ed è tuttora molto inferiore alle concorrenti: ciò si paga in termini di affidabilità ma si compensa con una qualità anche molto buona (ma quasi mai ottima) del risultato finale.

Tuttavia rendo a queste macchine il merito di essere capaci, pur con i loro evidenti limiti, di difendersi egregiamente nella resa della fotografia, ed è per questo che non vorrei rinunciare a mantenerle operative o almeno in ordine, perchè sanno dire la loro in determinate situazioni (la tentazione di sbatterle via con sdegno a volte è forte.... quelli che sanno cos'è capace di farti passare un magazzino per Kiev 88 credo mi possano capire...).

In questo periodo poi sto lavorando ad un progetto per il quale ho bisogno di avere disponibili delle macchine economiche ma "dignitose" e queste Praktica fanno al caso mio. Quindi se avete spunti tecnici, conoscete i guasti "tipici", o avete consigli su come scegliere o sistemare queste macchine, fatevi avanti! Sono molto graditi!
M. N.

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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da vngncl61 II° »

-MarcoN- ha scritto:In questo periodo poi sto lavorando ad un progetto per il quale ho bisogno di avere disponibili delle macchine economiche ma "dignitose" e queste Praktica fanno al caso mio.
A pochissimi € si trovano ottime "giapponesine", tipo Pentax ME super, Minolta X 300, Canon AE 1..., se serve qualche automatismo, se invece si preferisce il manuale duro e puro, Pentax K 1000, Minolta serie SRT, Canon FTb... con queste non c'è bisogno dei manuali di riparazione.
Una volta poteva pure valer la pena rischiare con una Praktica B, adesso, se lo si fa, è solo per masochismo, pratica comunque rispettabilissima.
Anche a conoscere i difetti tipici delle Praktica B, non è come cambiare la camera d'aria alle biciclette, c'è bisogno di conoscenze approfondite, attrezzature specifiche e ricambi, se tu avessi tutto ciò ..non saresti qui a chiedere :D
Nicola


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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da -MarcoN- »

Ehm.... si.

Altri consigli più utili?
M. N.

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Elmar Lang
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Re: Praktica BX20 problema carica pellicola

Messaggio da Elmar Lang »

vngncl61 II° ha scritto: (...) Sono sicuro che stavolta anche Enzo (Elmar Lang) sia d'accordo con me.
Dopotutto, nonostante la mia ostinazione, io sono aperto a condividere ogni opinione.

Riguardo gli zoom prodotti per le Praktica della serie "B" (per "Bajonett"), già lo stesso bel volumetto "La nuova Generazione Praktica", che l'acquirente delle B-200 trovava nella scatola assieme alle istruzioni, spiegava che le ottiche zoom erano prodotte dalla giapponese Sigma e marcate "Prakticar-Zoom" (erano riconoscibili per la finitura lucida e l'onnipresente bollino "Passed"), come pure il duplicatore di focale ed il winder.

E' comunque noto che Carl Zeiss Jena realizzo due ottiche zoom (non comuni), di ottima qualità e di progettazione "interna". Di esse ne scrisse Pierpaolo Ghisetti in uno dei suoi studi.

La primissima serie delle B-200 era dotata di ottiche da 50mm. Carl Zeiss Jena e marcate come tali. Successivamente, furono tutte contrassegnate come "Prakticar", tranne il Pancolar 50mm. f:1,4, che mantenne il nome "blasonato", ma solo per il mercato interno del ComEcon.

Il sistema esposimetrico ed elettronico della prima B-200 fu il risultato della sinergia tra la giapponese NEC Corp. ed il gruppo Pentacon. Quest'ultimo, dovette rivolgersi a ditte giapponesi disponibili, perché la progettazione di un nuovo sistema elettronico, allineato alla migliore qualità internazionale, nella DDR era impossibile a causa dell'embargo nella componentistica microelettronica, strettamente osservato dalle industrie europee e statunitensi, a meno di costose "triangolazioni".
I giapponesi, salvo per particolari componenti, furono sempre disponibili alle joint-ventures con la Germania Orientale.

Un interessante volume, pubblicato nel 2009, G. Jehmlich: "Der VEB Pentacon Dresden - Geschichte der Dresdner Kamera- und Kinoindustrie nach 1945"; Dresda, Sandstein Verlag, 2009, a partire da pag. 132 ("Die Geräte-Entwicklung und Produktion im Kombinat VEB Pentacon 1968 bis 1990"), fa un'approfondita disamina del progresso nella progettazione dei ciruiti elettronici delle reflex tedesco-orientali, a partire dalle Praktica LLC ed EE2 (con attacco a vite 42x1 e contatti elettrici tra ottica e macchina. A pag. 136, è presentato il circuito elettronico della prima B-200 (conservato alle Technische Sammlungen, Dresden), chiaramente identificato quale prodotto dalla NEC, in collaborazione e co-progettazione con l'ufficio ricerche del VEB-Pentacon. In seguito, i circuiti vennero modificati e prodotti autonomamente nella DDR.

L'otturatore, in comune con il nipponico Copal, aveva solo il fatto di essere a controllo elettronico ed a lamelle metalliche a scorrimento verticale. Diverso era poi il numero di lamelle ed anche il fatto che lo stesso otturatore a differenza di quello giapponese, provvedeva a chiudere l'oculare per evitare esposizioni errate per luce parassita.

In sé, fu una macchina che portò la DDR se non alla pari, almeno assai vicino al Giappone quanto a modernità dei propri apparecchi reflex 35mm. Un errore fu l'adozione di un geniale, ma solitario attacco a baionetta, che limitò molto la scelta delle ottiche, restando quindi alle originali (ottime) e le pure ottime Sigma o Tamron serie AdaptAll.

Pentacon (e Zeiss Jena) fornirono, per le reflex con attacco "B" (quindi dalla B-200 alla BX-20s), ottiche dal 20mm. al 1.000mm. senza lasciare quindi alcun "vuoto".

Io ebbi la mia B-200 poco dopo la sua uscita, e funzionò benissimo fino a quando, nel 1984, mi fu rubata in una chiesa di Venezia ove stavo effettuando delle riprese, approfittando di un attimo di distrazione. Mio padre, mosso a compassione, mi regalò un'altra B-200, che, frusta, consumata e graffiata (ma ancora ben funzionante), possiedo ancora.

E' vero che queste macchine peccano di qualche problema dovuto soprattutto alla parte elettrica dell'otturatore, accentuata dal non-uso prolungato. Le B-200, di solito, sono più affidabili delle BC-1 e delle BX-20. Le BX-20s, fabbricate nel periodo in cui la Pentacon era in via di chiusura e dismissione, furono spesso assemblate in maniera assai approssimativa.

Personalmente, spezzerei una lancia a favore delle ottiche Pentacon e Zeiss Jena. Chi ha usato -ad esempio- il Sonnar 180/2,8 nelle sue varie versioni (io possiedo uno dei primi postbellici ed uno degli ultimi prodotti nella DDR), sa di avere in mano un ottimo strumento, il cui difetto era il prezzo, stracciato.

Personalmente, trovando il tecnico adatto, una Praktica a baionetta, merita di essere rimessa in servizio. A Goerlitz, c'è una ditta di fotoriparazioni, specializzata in macchine ed ottiche della DDR, Praktina compresa, che esegue ottimi interventi, a prezzi onesti.

Buon divertimento,

Enzo
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)

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