Pre-esposizione su pellicole in rullo

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

Moderatori: chromemax, Silverprint

Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13140
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da Silverprint »

nepalese ha scritto:... Scelta della pellicola: andrebbero fatte delle considerazioni sulla curva caratteristica della pellicola da usare; in particolare sul piede della curva. Secondo voi sarebbe meglio un piede più "piatto" o uno che si "alzi presto"? Scusate la terminologia... :ymblushing:
Magari si potrebbero provare più pellicole....accidenti è proprio dura la vita del fotografo analogico :))
Già! :((

Ci si potrebbe mettere a far confronti tra grafici, ma secondo me non vale la pena. Meglio far prove e vedere che succede.
Se il piede è ripido la differenza dovrebbe essere meno evidente, col piede piatto la pre-esposizione dovrebbe spostare la curva in zona più lineare.
Quanto poi le differenze siano sostanziali non saprei, l'impressione mia è che il vantaggio in condizioni operative normali sia relativo, potendosi infatti intervenire in stampa in vari modi: sotto-esposizione + sovra-sviluppo della carta (con carta reattiva); viraggio split (solo densità più elevate) al selenio, sbianca locale sui toni più scuri o semplicemente dando un'anticchia in più di esposizione durante lo scatto. Senza dimenticare che le caratteristiche della spalla delle varie carte sono abbastanza diverse e quindi da verificare sempre in accoppiata alla pellicola ed al suo piede.
Io la terrei come arma di riserva quando si sia in dubbio ed in situazioni estreme.


Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Telegram Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato Offerte materiale analogico


Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13140
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da Silverprint »

@Nicola,

La tecnica è un mero strumento dai molteplici usi.
Ci sono infiniti modi per trasmettere emozioni. Non si può escludere per principio che per farlo (visto che ci sono infiniti modi) a qualcuno alle prese con un suo soggetto/idea/progetto possa servire anche la pre-esposzione ed un controllo fine ed altamente prevedibile di essa o (per riallacciarmi ad un altro thread) un ottica super definita su un formato tascabile.

È totalmente anacronistico ed ormai ampiamente dimostrato come totalmente insensato ogni forma di antagonismo tra espressione e tecnica. O siamo rimasti agli sgocciolii maleodoranti di qualche cadavere squisito? :ymdevil:
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Avatar utente
nepalese
guru
Messaggi: 472
Iscritto il: 03/02/2012, 15:38
Reputation:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da nepalese »

Come ho scritto tempo fa, secondo me ... l'aspetto tecnico e quello "artistico" (nel senso di espressione personale) sono strettamente legati tra loro e c'è sempre bisogno di un dialogo continuo tra di essi.

Hey Andrea, grazie per quest'ultimo chiarimento; archivio tutto nei miei preziosissimi appunti :D


Ciao, Ale :-h

Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13140
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da Silverprint »

@Nicola

Non ci siamo. Vedi tecnica ed espressione come potenzialmente in contrapposizione (eppur dal 1924 son passati 90 anni...).
Per alcuni o alcune opere/lavori il controllo quanto più preciso possibile (passando per innumerevoli test incrociati, grafici, scale di grigi, etc) è strumento essenziale d'espressione. Paradossalmente se la tecnica è sotto estremo controllo è credibile una esperienza di comunicazione sensoriale, mentre con tecnica più farlocca quel che inevitabilmente risalta è l'aspetto concettuale... Non parlavi d'emozione? =)) =))

Tra l'altro i vari passaggi per produrre l'immagine fotografica sono obbligatori ed ognuno di essi lascia la sua impronta. Se sono scelti con consapevolezza tecnica e dominati l'impronta sarà quella del fotografo, se lasciati più o meno al caso sarà quella delle macchine e dei prodotti. Per cui, se sono in grado, rispondo a domande esclusivamente tecniche, anche sofisticate. Poi con la tecnica ognuno farà ciò che vuole. Si chiama libertà.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13140
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da Silverprint »

Ok, mi sento un po' meglio... :)
Però... però...
vngncl61 ha scritto:....Anche gli strumenti sono importantissimi, ma non devono diventare i protagonisti della rappresentazione.
Mettersi ad osservare una stampa 60x40, con un lentino, per tentare di scoprire se l'ottica Tizio va meglio dell'ottica Caio, è dare, il giusto, peso alla tecnica?
Se mi dici così, non mi convinci. Io non mi sento affatto di poter escludere che per rendere al massimo l'intento espressivo di un ipotetico lavoro X serva proprio la lente Tizio...
vngncl61 ha scritto:Viviamo nell'epoca dell'immagine, ma l'immagine di cosa?
Ah, boh. Secondo me dovremmo inventare un nuovo modello matematico che tenti di spiegare la proporzionalità inversa tra diffusione dell'immagine e sua comprensione. :ymdevil:
vngncl61 ha scritto:... se ti chiedono spiegazioni tecniche non puoi dargli consigli di composizione....
Disse Monsieur de Lapalisse... :))
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13140
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da Silverprint »

Siamo sostanzialmente d'accordo, ma non riesco a comprendere la parola tecnicismo, se alla fine della tiritera c'è un'immagine.

Sarà perché ho toccato con mano lavori che senza "tecnicismi" isterici ben oltre i limiti dell'ossessione non avrebbero avuto il sapore che hanno? O perché le qualità dell'aspetto microscopico della grana, seppur invisibili, sono percepibili e comunicano all'osservatore sensazioni diverse a metri di distanza? ;)
Non che le opere vadano guardate col lentino, ma a volte il lentino serve a capire perché una cosa (da lontano) appaia in un modo e non in un altro.

Quando queste cose diventano tecnicismi? Quando no?
Si può fare un discorso valido in generale definendo a priori un limite sensato oltre quale si sconfina nel tecnicismo?

Sono sottigliezze, ma a volte essenziali, oltre che una questione di metodo. Per esperienza personale mi ritrovo a far cose oltre il limite della percezione usuale (tecnicismi?), ma non è una questione di avere occhi che vedono meglio. E non nego che la domanda me la pongo: "... ma questa bruciaturina di 1/10 di stop (tecnicismo?) in quel singolo cmq nell'angoletto chi la vede?" La risposta può ben essere (forse) nessuno. Poi la faccio comunque per quel qualcuno che invece l'avrebbe fatta di 1/12.


ps. Che poi esistano gli impallinati delle macchine, che non usano, ma collezionano, per quanto mi riguarda... ben venga! Quando si stufano e le rivendono ancora nuove al prezzo dell'usato gli voglio proprio bene. :))
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13140
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da Silverprint »

vngncl61 ha scritto:
Silverprint ha scritto:...Quando queste cose diventano tecnicismi? Quando no?
Quando si ritiene che le informazioni che l'occhio, da solo, invia al cervello, non bastino per giudicare l'opera, quando la rappresentazione, dal suo essere, contemporaneamente messaggio e tecnica, cioè opera, diventa oggetto da analizzare acriticamente, solo seguendo metodologie tese ad individuare i "difetti di confezionamento"
Capisco bene quel che dici... solo mi pare che rappresenti più un limite di chi osserva che dell'oggetto osservato.
Forse è questo il punto.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13140
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da Silverprint »

vngncl61 ha scritto:Il limite è certamente nell'osservatore, e non nell'opera, quando scrivo che cessa di essere opera, mi riferisco al fruitore e non al prodotto.
... il già citato Cristo velato .... è un mero oggetto tecnologico, una torre Eiffel.
:)) Va beh... desisto. Il problema è l'itagliano! :))
Se ti riferisci al fruitore e non all'opera hai sbagliato il verbo... :-B

TVB lo stesso.

Ciao! :D
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Avatar utente
nepalese
guru
Messaggi: 472
Iscritto il: 03/02/2012, 15:38
Reputation:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da nepalese »

Ciao Nicola, volevo chiederti, tornando in topic...ma quindi la pre-esposizione, utilizzata accuratamente dopo aver effettuato specifici e minuziosi test che necessariamente prendono in considerazione anche l'incrocio tra spalla della carta e piede della pellicola, secondo te, va considerata una tecnica o un "tecnicismo"? :)

Avatar utente
nepalese
guru
Messaggi: 472
Iscritto il: 03/02/2012, 15:38
Reputation:

Re: Pre-esposizione su pellicole in rullo

Messaggio da nepalese »

Tecnica dunque. Mi alleggerisce l'idea che se ne possa continuare a parlare, di questa come di altre, anche in maniera molto approfondita (roba da lentino), senza entrare nel merito dell'uso che poi, ciascuno, ne farà.

Ciao, Ale :)

Telegram Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato Offerte materiale analogico


Rispondi