Pre velatura con carte MG
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Re: Pre velatura con carte MG
In linea teorica dato che la prevelatura per definizione agisce sul piede della curva della carta e che l'emulsione che genera i toni chiari è quella sensibile sia al verde che al blu, il filtro di contrasto usato dovrebbe essere abbastanza ininfluente.
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Re: Pre velatura con carte MG
Si, infatti nel frattempo ci ho pensato, mentre ero in vaporetto, e usando il modello della pre velatura a fotoni, quello di @chromemax , che si può leggere in un altro bellissimo post, risulta che:
La prevelatura è un aggiunta di fotoni, uniforme su tutto il foglio di carta. La funzionalità della prevelatura è questo addendum di fotoni uguale su tutte le zone del foglio, che va ad influire poco (essendo addendo e piccolo) sulle PROPORZIONI di fotoni che noi vogliamo che le diverse zone della stampa riceveranno a fine lavoro.
Ora, che questi fotoni di prevelatura siano verdi o blu poco importa, verranno assorbiti allo stesso modo in argento della carta, comunque essa verrà esposta poi ossia al momento della stampa vera e propria. L'esposizione della carta col negativo viene fatta coi diversi filtri Y e M, ossia con diversi pesi proporzionali di fotoni verdi o blu, perché ciò avrà effetto di contrasti finali diversi, a causa del fatto che anche il negativo ha proporzioni diverse di densità.
Detto in altre parole, il contrasto variabile a due emulsioni funziona proprio perché cambiando le proporzioni di luce verde e luce blu, ed essendo le due emulsioni sensibili in proporzioni diverse (incrociabili) al verde e blu, noi riusciamo a cambiare le proporzioni di fotoni (non importa di quale colore) che, attraversandoo le diverse densità del negativo (le quali avrebbero di per sè una loro proporzionalità reciproca bloccata con lo sviluppo del film) andranno poi ad impressionare la carta con diverse proporzioni, a seconda dei pesi Y e M.
A pensarci, è stato uno stratagemma diabolico... una mono sensibile, l'altra bi-sensibile.... ma quando se la sono pensata?
Ok, mi rendo conto che a leggere non si capisce un'acca stracca Mi dispiace! Dovrei perderci più tempo per trovare altre parole...
Diciamo che con la domanda che mi sono posto oggi, ho finalmente capito al 100% come passa il contrasto da negativo a carta e di come la doppia emulsione (una bi-sensibile, l'altra mono-sensibile), ci permette di modificare il contrasto con la modifica dei colori della luce.
E capendo meglio, ho anche capito che effettivamente non è materia di comprensione immediata, almeno per me.
Ciao!
A.
La prevelatura è un aggiunta di fotoni, uniforme su tutto il foglio di carta. La funzionalità della prevelatura è questo addendum di fotoni uguale su tutte le zone del foglio, che va ad influire poco (essendo addendo e piccolo) sulle PROPORZIONI di fotoni che noi vogliamo che le diverse zone della stampa riceveranno a fine lavoro.
Ora, che questi fotoni di prevelatura siano verdi o blu poco importa, verranno assorbiti allo stesso modo in argento della carta, comunque essa verrà esposta poi ossia al momento della stampa vera e propria. L'esposizione della carta col negativo viene fatta coi diversi filtri Y e M, ossia con diversi pesi proporzionali di fotoni verdi o blu, perché ciò avrà effetto di contrasti finali diversi, a causa del fatto che anche il negativo ha proporzioni diverse di densità.
Detto in altre parole, il contrasto variabile a due emulsioni funziona proprio perché cambiando le proporzioni di luce verde e luce blu, ed essendo le due emulsioni sensibili in proporzioni diverse (incrociabili) al verde e blu, noi riusciamo a cambiare le proporzioni di fotoni (non importa di quale colore) che, attraversandoo le diverse densità del negativo (le quali avrebbero di per sè una loro proporzionalità reciproca bloccata con lo sviluppo del film) andranno poi ad impressionare la carta con diverse proporzioni, a seconda dei pesi Y e M.
A pensarci, è stato uno stratagemma diabolico... una mono sensibile, l'altra bi-sensibile.... ma quando se la sono pensata?
Ok, mi rendo conto che a leggere non si capisce un'acca stracca Mi dispiace! Dovrei perderci più tempo per trovare altre parole...
Diciamo che con la domanda che mi sono posto oggi, ho finalmente capito al 100% come passa il contrasto da negativo a carta e di come la doppia emulsione (una bi-sensibile, l'altra mono-sensibile), ci permette di modificare il contrasto con la modifica dei colori della luce.
E capendo meglio, ho anche capito che effettivamente non è materia di comprensione immediata, almeno per me.
Ciao!
A.
Ultima modifica di Andrea67c il 06/05/2022, 16:49, modificato 1 volta in totale.
Re: Pre velatura con carte MG
Comunque, ora mi è chiaro anche logicamente: pre velare con un filtro o un altro non cambia nulla, se non i tempi di pre velatura, per cui è meglio farlo sempre con la stessa filtratura, in modo da fare un solo test di pre velatura per ogni tipo di carta.
Grazie a tutti!
A.
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Re: Pre velatura con carte MG
Ma poi stampi ?Andrea67c ha scritto: ↑06/05/2022, 16:18Detto in altre parole, il contrasto variabile a due emulsioni funziona proprio perché cambiando le proporzioni di luce verde e luce blu, ed essendo le due emulsioni sensibili in proporzioni diverse (incrociabili) al verde e blu, noi riusciamo a cambiare le proporzioni di fotoni (non importa di quale colore) attraverseranno le diverse densità del negativo, le quali avrebbero di per sè una loro proporzionalità reciproca bloccata con lo sviluppo del film.
Ok, mi rendo conto che a leggere non si capisce un'acca stracca Mi dispiace! Dovrei perderci più tempo per trovare altre parole...
Hai capito giusto.
Cmq il contrasto nelle VC funziona perchè tra la luce e la carta ce un negativo con varie gradazioni, se lo levi per velare, i contrasto variabile della carta non è più variabile, cambiano solo i tempi di esposizione per il fatto che cambiano gli iso (P o R) della carta stessa.
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Re: Pre velatura con carte MG
@chromemax
Conoscevo bene quell'articolo, fantastico per una visione d'insieme, ma è il modello a fotoni, che secondo me fa capire davvero come la doppia emulsione modifica letteralmente il contrasto del negativo.
Sempre farina del tuo sacco è!
Ciao!
A
Conoscevo bene quell'articolo, fantastico per una visione d'insieme, ma è il modello a fotoni, che secondo me fa capire davvero come la doppia emulsione modifica letteralmente il contrasto del negativo.
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Re: Pre velatura con carte MG
Esatto! Da quanto scrivi vedo che ti è chiaro da tempo. Io invece l'avevo per così dire capito a metà.zone-seven ha scritto: ↑06/05/2022, 16:32Ma poi stampi ?Andrea67c ha scritto: ↑06/05/2022, 16:18Detto in altre parole, il contrasto variabile a due emulsioni funziona proprio perché cambiando le proporzioni di luce verde e luce blu, ed essendo le due emulsioni sensibili in proporzioni diverse (incrociabili) al verde e blu, noi riusciamo a cambiare le proporzioni di fotoni (non importa di quale colore) attraverseranno le diverse densità del negativo, le quali avrebbero di per sè una loro proporzionalità reciproca bloccata con lo sviluppo del film.
Ok, mi rendo conto che a leggere non si capisce un'acca stracca Mi dispiace! Dovrei perderci più tempo per trovare altre parole...
Hai capito giusto.
Cmq il contrasto nelle VC funziona perchè tra la luce e la carta ce un negativo con varie gradazioni, se lo levi per velare, i contrasto variabile della carta non è più variabile, cambiano solo i tempi di esposizione per il fatto che cambiano gli iso (P o R) della carta stessa.
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Re: Pre velatura con carte MG
Le VC erano una schifezza, i computer non c'erano, avevo un krokus SL 35 instabile che ballava solo a pensarlo e le informazioni non erano raggiungibili come oggi, e poi "non c'era" @chromemax .Andrea67c ha scritto: ↑06/05/2022, 16:35Esatto! Da quanto scrivi vedo che ti è chiaro da tempo. Io invece l'avevo per così dire capito a metà.zone-seven ha scritto: ↑06/05/2022, 16:32Ma poi stampi ?Andrea67c ha scritto: ↑06/05/2022, 16:18Detto in altre parole, il contrasto variabile a due emulsioni funziona proprio perché cambiando le proporzioni di luce verde e luce blu, ed essendo le due emulsioni sensibili in proporzioni diverse (incrociabili) al verde e blu, noi riusciamo a cambiare le proporzioni di fotoni (non importa di quale colore) attraverseranno le diverse densità del negativo, le quali avrebbero di per sè una loro proporzionalità reciproca bloccata con lo sviluppo del film.
Ok, mi rendo conto che a leggere non si capisce un'acca stracca Mi dispiace! Dovrei perderci più tempo per trovare altre parole...
Hai capito giusto.
Cmq il contrasto nelle VC funziona perchè tra la luce e la carta ce un negativo con varie gradazioni, se lo levi per velare, i contrasto variabile della carta non è più variabile, cambiano solo i tempi di esposizione per il fatto che cambiano gli iso (P o R) della carta stessa.
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Ho buttato taaanta carta e tanta pellicola e ancora tanta ne butto oggi e ogni tanto ancora sviluppo con le mani in bacinella perchè le pinzette di una volta non le fanno più.
Oggi però mi incacchio perchè sviluppo negativi non scattati, li guardo e mi chiedo : pellicola fallata, svluppo andato fissaggio sviluppo, poi controllo e semplicamente non avevo scattato.
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