Analogica.it

Ciao a tutti, sono un lettore di queste pagine ormai da un po' di tempo, e da pochissimo sono partecipante. Qui ho trovato nozioni, idee, confronti, opinioni e consigli che considero molto importanti per quello che mi appassiona della fotografia. Da molto tempo se ho un dubbio, se mi serve un'indicazione o anche solo una curiosità, mi addentro nel forum - e mi ci addentro con piacere, per poi riemergerne spesso con qualcosa di più di quello che credevo di voler trovare. Poi ho sentito il bisogno di iscrivermi, credo perchè vorrei provare a confrontarmi in modo più diretto - ho voglia di imparare.
La mia passione per la fotografia è cominciata da bambino, ho voluto tenacemente una macchina fotografica per natale ed ebbi una piccola Yashica, molto semplice, ma che a me sembrava un apparecchio meraviglioso. Mi ero procurato dalla biblioteca del quartiere un libro di Feininger, credo si chiamasse "il libro della fotografia", o un titolo simile, che non ricordo più precisamente, ma ricordo perfettamente l'autore. Non ci capivo assolutamente nulla. Anzi forse mi aveva fatto prendere paura. La macchinetta poi mi è stata rubata nel giro di pochi anni. Con l'avvento del primo digitale "consumer", una quindicina di anni fa, mi sono di nuovo avvicinato alla fotografia, che avevo "lasciato" in un cassetto. Sono stato un sostenitore del digitale perchè mi aveva conquistato l'idea di non "dover" sviluppare i rullini, e avere immediatamente lo scatto a computer. Dopo un po' mi sono comprato una "preziosissima" Nikon D80 (questa non me l'hanno rubata, c'è ancora) con la quale ho rimesso mano (e testa) al procedimento fotografico nella sua complessità e ne ho scoperto un piacere che chiedeva qualcosa di più che l'autofocus e le lucine.
Frequentare qualcuno che di fotografia ne sapeva più di me mi ha permesso di allargare i miei orizzonti e finalmente ho deciso che volevo il bianco e nero, e che volevo la pellicola. Grazie al digitale, con pochissimi soldi mi sono procurato una OM1. Da qualche tempo ho scoperto il medio formato, e ho dovuto una bellissima Hasselblad 500cm (e poco dopo pure la cugina sovietica, la Kiev88, che ha tutta la mia simpatia e si sa far volere bene). Da tempo ho capito che sviluppare è un piacere insostituibile, e ho bisogno di imparare e sperimentare ancora molto. La stampa ancora mi manca, ma conto di arrivarci. Col digitale ormai faccio solo le foto delle vacanze con la famiglia. Tutto il resto è assolutamente pellicola. Ho divorato i tre volumi di Ansel Adams, ho conosciuto i grandi fotografi, dall'infalzionato e difficile Cartier-Bresson al terribile Nachtwey, e Salgado, e Scianna, e Jodice, e Monteleone, e mi piace moltissimo sentire parlare Berengo Gardin.
Considero la fotografia uno dei più eccellenti e rari frutti della cultura occidentale, e desidero saperne sempre di più ed essere sempre più convinto delle mie foto. Tuttavia ho anche dovuto imparare ad imparare, e a riconoscere il valore e il piacere di non doversi ritenere naturalmente dotato, ma di concedersi di avere molto da imparare dagli altri, e credo che questo possa avere luogo anche attraverso le pagine di questo forum.
Buone foto a tutti
-Marco-

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