Priezione dia multiproiettore

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emigrante
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da emigrante »

Sette secondi per una diapositiva di cui non interessa nulla possono essere eterni



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Matteo Virili
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da Matteo Virili »

Allora modulerò la durata a seconda di quanto voglio far soffrire gli amici :))

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emigrante
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da emigrante »


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chromemax
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da chromemax »

E' una cosa che non ho mai fatto e che era il non plus ultra ai bei tempi della pellicola; ricordo di aver visto all'hotel Cavalieri Hilton di Roma una proiezione organizzata dall'Hasselblad delle dia scattate dagli astronauti, una batteria di proiettori PCP-80 sincronizzati: una roba da far male agli occhi, considerando che gli scatti erano stati fatti pure senza l'atmosfera ad intralciare le prestazioni degli obbiettivi zeiss.
Tornando a cose più "umane", se non ricordo male si usava un registratore magnetico multipista dove una (o più?) pista è riservata alla registrazione di impulsi che comandano una centralina che a sua volta comanda i proiettori; sulle altre piste si registra la colonna sonora. La centralina serviva anche alla registrazionne degli impulsi in fase di registrazione delle transizioni. A seconda del numero e della sofisticatezza dei proiettori era possibile fare effetti molto complessi, con scritte, tendine, dissolvenze, multi-immagini, ecc. Nel sistema più semplice si usava la dissolvenza incrociata tra due proiettori. Per essere più preciso dovrei cacciare la testa negli antichi testi in soffitta e, sinceramente, me ne manca il cuore :)

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Matteo Virili
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da Matteo Virili »

chromemax ha scritto:Per essere più preciso dovrei cacciare la testa negli antichi testi in soffitta e, sinceramente, me ne manca il cuore :)
Vado un po' OT: alle parole "antichi testi" mi è venuto da riflettere su quante conoscenze apparentemente perdute siano in realtà al sicuro ma in soffitte e cantine dove nessuno oggettivamente ama avventurarsi.
Anch'io ho un cimelio niente male: "L'età del collodio" edito dalla compianta Cesco Ciapanna Editore, che sicuramente può essere interessante per chi vuole cimentarsi in questa antica tecnica fotografica.
Potremmo sfruttare la nostra sezione "Biblioteca" anche per segnalare di quali libri siamo in possesso e per metterli a disposizione in prestito (chi vuole) agli utenti nella propria zona.
Invece scansionare questi libri e metterli qui in pdf non credo sia praticabile, sia per il fatto che il copyright non dovrebbe scadere prima dei 70 anni dalla prima pubblicazione, sia per la mole di lavoro.

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lucsax
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da lucsax »

Matteo Virili ha scritto:Comunque dietro al mio proiettore c'è una presa che somiglia molto (o è la stessa, non saprei dire) a una presa MIDI. Poi lo tiro giù e gli faccio una foto. Dovrebbe essere quella a permettere di controllare l'avanzamento tramite opportuni segnali audio? Questi segnali come sono codificati? Il segnale comunica anche con un dimmer della lampada (che non ho idea se ci sia o meno sul mio proiettore) per permettere la dissolvenza?
Troppe domande lo so, ma la cosa mi incuriosisce molto e ne sono del tutto digiuno :)
Negli anni 70-80 quello che diventò il connettore Midi si usava per l'audio bidirezionale (o multicanale) e forse per altro ancora (non so). Il mio registratore a cassette si collegava direttamente allo stereo con un unico cavo (sia per la registrazione che per l'ascolto).
Quando comprai la prima scheda Midi, usai il cavo che avevo già per collegare tastiera a computer.

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Matteo Virili
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da Matteo Virili »

Ok @lucsax posso escludere definitivamente che il mio proiettore abbia una presa MIDI.
Qui in foto la presa. Somiglia molto a una midi, ma è diversa.
Mi tocca cercare in rete il manuale del proiettore se si trova... ci deve essere scritto come cacchio si chiama sta presa e a che serve.
presa proiettore.jpg

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lucsax
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da lucsax »

Domanda idiota: Non è la presa del telecomando, giusto?

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SEVENTH SON
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da SEVENTH SON »

In altra sede avevo posto tale quesito vi copio e incollo tale risposta da parte del gentile Paolo da Termoli .

Per prima cosa bisogna premettere che la tecnica della dissolvenza incrociata nasce da una esigenza pratica, cioè l'eliminazione della fastidiosa pausa buia fra una diapositiva e l'altra.
In linea di principio questa potrebbe sembrare una esigenza superflua, in realtà è una esigenza reale perchè questa pausa buia può durare un tempo anche piuttosto lungo essendo compreso generalmente fra 1,2 e 1,5 secondi, dipende essenzialmente dalla qualità del proiettore e dall'efficienza del suo sistema di trascinamento.
Esistono ovviamente alcune lodevoli eccezioni, per esempio i grossi proiettori professionali Leica a caricatore lineare, per intenderci i vari P 2000/2002/2005, impiegano un tempo ridotto a solo un secondo mentre invece i Kodak Ektapro riducono questa pausa a soli 0,88 secondi ... un valore, ti assicuro, davvero notevolmente breve.
Il problema nasce dal fatto che se, per esempio, si proietta una diapositiva alquanto scura, e quindi caratterizzata da ampie zone in ombra, la pupilla tende a dilatarsi per favorire la visione, se poi la pausa cambio dia dura 1,5 secondi è facile immaginare come l'occhio si abitui all'oscurità e quindi ti è facile immaginare la fastidiosissima sensazione di abbagliamento che inevitabilmente si prova nel momento in cui la diapositiva successiva dovesse essere, al contrario, molto luminosa, allo stesso modo in cui all'opposto si proverà una sensazione di momentanea cecità allorquando si dovesse fare il passaggio inverso, cioè da una dia estremamente luminosa a una molto scura.
La dissolvenza a questo punto viene in soccorso perchè consente di fondere fra loro, per il tempo predisposto alla dissolvenza stessa, le due immagini e quindi gli occhi avranno la possibilità di abituarsi gradatamente al cambio di luminosità e quindi la qualità della visione stessa, e con essa la fruibilità generale della singola fotografia, ne risulterà notevolmente migliorata.

La condizione essenziale per poter ottenere una dissolvenza incrociata è la disponibilità di due proiettori, in linea di principio esiste anche la possibilità di ottenere il tutto per il tramite di un unico proiettore, si tratta dei vari modelli Rollei TWIN che adottano due camere di proiezione, con due distinti obiettivi, il tutto inserito in un uico proiettore dotato anche di un unico caricatore, ma il problema è che si tratta di un sistema estremamente complesso, quindi anche molto fragile e delicato e, come si può facilmente immaginare, non molto affidabile.
Di gran lunga meglio quindi affidarsi a due proiettori distinti e separati i quali però dovranno essere collegati fra loro da una centralina elettronica (specificamente dedicata allo scopo) che renderà possibile il tutto oppure, meglio ancora, basta disporre di una coppia di proiettori dei quali uno, il cosidetto "master", incorpora una centralina di dissolvenza con la quale comanderà (per il tramite di uno specifico cavo di collegamento) il secondo proiettore, denominato "slave", e che quindi renderà superflua la presenza della centralina esterna semplificando notevolmente la realizzazione del tutto.

Chiaramente si può adoperare un sottofondo musicale, che andrebbe sincronizzato con la proiezione stessa, ma a questo punto si renderebbe necessario anche un computer che consenta, appunto, di sincronizzare il tutto ... a conti fatti non ne vale la pena e basta sostanzialmente avere un impianto stereo, nemmeno tanto sofisticato, che consentirà di fruire di un sottofondo musicale che anche se non specificamente adattato servirà comunque allo scopo.
Io però generalmente preferisco fare a meno del sottofondo musicale, perchè potrebbe distrarre l'attenzione dalla proiezione stessa, infatti spesso il sottofondo altro non è che un escamotage con il quale catturare l'attenzione del pubblico distraendola dalla visione, e consentendo quindi di "nascondere" delle eventuali pecche presenti nelle singole immagini.
Io personalmente preferisco cercare di "catturare" l'attenzione degli osservatori per il tramite di ogni singola immagine proiettata, che infatti faccio durare in proiezione per almeno una ventina di secondi ognuna, appunto per consentire a tutti di osservarle al meglio e quindi anche di giudicarle non solo per quello che singolarmente valgono, ma soprattutto per il come si fonderanno l'una con l'altra durante ogni dissolvenza.

Per il resto c'è poco da aggiungere, io non proietto mai fotografie di un unico argomento, come generalmente si usa fare, ma cerco piuttosto di fondere insieme soggetti anche molto diversi fra loro usando, come "trait d'union", elementi diversi che però avranno in comune per esempio due inquadrature complementari, oppure due illuminazioni opposte ma che si richiamino fra loro durante il passaggio in dissolvenza, o anche due composizioni simili ma di soggetti diversi, o posso adoperare delle contiguità cromatiche oppure di chiaro/scuri che si alternano fra loro, insomma cerco di tenere alta l'attenzione sia con la qualità delle singole immagini sia, soprattutto, sul come riescono a fondersi fra loro immagini a volte anche molto diverse all'unico fine di ottenere, nei limiti delle mie modeste capacità chiaramente, un risultato che possa comunque soddisfare gli astanti.

Per quella che invece è la parte più squisitamente tecnica dispongo di tre proiettori Kodak Ektapro, un 9020, un 9010 e un 5020, e all'occorrenza posso sempre adoperare anche un quarto proiettore, l'Ektapro 5000 di mio fratello.
Dal punto di vista delle ottiche invece ho due Leica SuperColorplan 90/2.5; un Leica Elmarit PRO 150/2.8 ... al quale presto se ne aggiungeranno altri due; un Kodak 100-200/3.5; due Kodak Ektapro Select 87-200/3.5 e ovviamente dispongo anche di due cavi per dissolvenze.

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Matteo Virili
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Re: Priezione dia multiproiettore

Messaggio da Matteo Virili »

lucsax ha scritto:Domanda idiota: Non è la presa del telecomando, giusto?
Non ho pensato a questa cosa perché il mio proiettore (un Reflecta) ha un telecomando a filo incorporato, con un suo alloggiamento, quindi mi è venuto spontaneo pensare che quella presa servisse per altro.

Grazie @SEVENTH SON, mi spulcio anche le istruzioni di quei modelli.

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