nanni ha scritto: ↑11/12/2024, 16:27
Ciao Andrea, grazie delle risposte!
Sicuramente inizio con la politenata perché mi è sembrato di capire che è più semplice della baritata. Più in là si vedrà, prima devo imparare.
Come dimensione per ora mi oriento sui fogli 17,8x24, e pensavo di usare bacinelle 20x30.
Come quantità in giornata onestamente non ne ho idea.10? 20? All'inizio saranno tutte prove, errori, rifacimenti... sicuramente per motivi logistici potrò tenere una media di una sessione al mese, quindi concentrerò le energie in quella giornata.
Grazie zone-seven, link molto utile!
Provo ad aiutarti a fare un piano.
CARTA
La politenata è MOLTO più semplice della baritata, dal punto di vista logistico. Abbiamo iniziato in tanti, tantissimi, con la politenata, detta anche RC. Quindi è una buona scelta, quella della politenata. Hai due possibilità: foma o ilford. La RC ilford è superiore in tutto alla RC foma, ma se vuoi provare la foma, fai pure. Sicuramente risparmi al momento di acquistare. Poi, una volta, ti fai un giro con ilford e controlli da solo quale ti piace di più. La carta 18x24 è ottima per cominciare, io l'ho usata per anni!
Tieni conto che qualche foglio 24x30 di RC ce l'hanno tutti in casa, per fare i provini a contatto. Se hai voglia di smazzarti, usi due 18x24 per provinare un intero rullo 35mm o formato 120, in tal modo ti eviti l'acquisto della carta 24x30 (sconsigliabile, scomodo, archiviazione più difficoltosa).
BACINELLE
Quali bacinelle? Quelle 20x25: se le hai già tieni quelle, altrimenti, se non hai problemi di spazio, prendi le 24x30 (e dimentica le 20x25: io le ho usate 3 volte, poi le ho date via, sono veramente utili forse solo a sviluppare pellicole piane), nelle quali lavori con più agio (e quando ti scappa la voglia ti fai un sacrosanto 24x30), se non altro perché puoi provinare a contatto su di un unico foglio.
Il quantitativo standard di liquido per le 24x30 è 1,5 litri, ma con un litro ci puoi stare, risicato. Di meno è impensabile.
Lo standard per le 20x25 è il litro (non di più: ti va fuori!) o il litro scarso (800cc). Riesci a gestirti anche con 700cc, ma sei proprio al limite, da evitare.
Tieni conto che meno liquido metti in bacinella, peggio funziona (per es il dev tende ad ossidare prima), ma se sei all'inizio-inizio l'importante è cominciare a far pratica e non cercare la prestazione ottimale, che arriverà solo con l'esercizio. In definitiva, l'ideale è 1,5 litri nel 24x30.
Quindi, se vuoi, vai pure al risparmio con la quantità di liquidi. Invece è importante non andare al risparmio con la qualità dei liquidi. Mo' ti spiego.
DEV
Se stampi una volta al mese userai il dev e poi lo butterai via, perché non è il caso di lasciarlo là, diluito, un mese. Allora devi usare un dev universale, affidabile, che duri nel suo flacone una volta aperto. Ti direi di affidarti al compard print ne (il mio preferito) o al ilford pq universal. Li diluisci a 1+9. Se fai un litro alla volta, il flacone di concentrato ti dura 10 volte, cioè 10 mesi, troppo. Meglio allora fare 1,6 litri alla volta, così ti dura 6 mesi. Ogni volta, prima di richiudere il flacone, lo gasi con un breve spruzzo di gas da accendini, per rallentare l'ossidazione. Il compard, così organizzato, 6 mesi ti dovrebbe durare. (Il print ne si può anche diluire oltre 1+9, ma nel tuo caso te lo sconsiglio, proprio perché è inutile lasciar lì ad ossidare lentamente il concentrato)
STOP
La bacinella dello stop è semplicissima e economicissima. La fai con acido citrico, 15cc per 1,5 litri a me bastano per minimo 15 fogli 24x30 di baritata. La rifaccio ad ogni sessione. Non costa, non inquina. L'acido citrico è in polvere, lo usi anche come brillantante, se vuoi.
FIX
Se stampi solo una volta al mese, la soluzione più razionale è fare 1 litro di fixer 1+4 ogni mese (quindi il flacone ti dura 5 mesi, quello non serve gasarlo). Prima di stampare, usi quel litro di soluzione freschissima per fissare la tua pellicola ad es il venerdì sera (una pellicola al mese, la farai, spero), poi per tutto il weekend continui ad usare la stessa soluzione per le tue carte politenate su cui andranno magari i fotogrammi della pellicola trattata il giorno precedente.
CONSERVAZIONE DEI LIQUIDI DI BACINELLA E DI STOCK
Una buona usanza è travasare comunque, a fine sessione, il dev e il fix delle bacinelle in bottiglie vuote di acqua gassata, magari ti viene voglia di riprendere il giorno dopo, e allora vanno ancora bene. Se invece fai una pausa di una settimana, sai che è roba da buttare. A buttare si fa sempre in tempo.
Per il fatto che tieni molto tempo i concentrati nelle loro bottiglie aperte, pur gasate, è assolutamente da evitare la roba economica tipo foma, che muore presto, anche il loro fix cristallizza prima degli altri. Il mio consiglio per te, dettato da esperienze negative e positive, è per i due prodotti compard: print ne e ag-fix, in confezione da litro.
WASHING
Il lavaggio delle carte politenate è un non-problema. I provini scalari e gli scarti li butti nel secchio, quando non li guardi più. Le stampe che vuoi tenere ad asciugare, possono stare in un catino con molta acqua (5lt) fino alla fine della sessione, poi le puoi lavare qualche minuto (2 min?), una alla volta, sotto l'acqua corrente. Io ho fatto così all'inizio, e le ho ancora intatte dopo 20 anni.
DRYING (si dice così?)
Le politenate si asciugano senza problemi, in qualche ora, appese con mollette, magari sopra la vasca da bagno, ma il bordino viene leggerissimamente spiegazzato dalla molletta (io mi accontentavo, con le mollette di legno), altrimenti le metti a faccia in su di un telaio di zanzariera (tipica soluzione per asciugare le baritate, quindi non necessaria, nel tuo caso). Se racletti le stampe di RC, si asciugano molto prima (1 ora?), ma attenzione a non rovinarle.
Mi raccomando: focometro e marginatore, ti rendono la vita in CO accettabile. Un due lame 18x24 costa veramente poco.
Facendo come ti ho detto, la spesa sarà piccola e la gestione dei liquidi sarà semplice e comunque molto meno costosa della carta, che è la vera spesa per chi stampa. Ma col 18x24 RC i costi sono accessibili a chiunque, anche allo studente che vive di paghetta. E le soddisfazioni sono incomparabili se confrontate al farsi stampare da altri o dal software.
Quando hai fatto pratica, se ti rimane la passione, vai a stampare da uno che conosce il mestiere. Il nostro guru è Silverprint, maestro di molti di noi. Esperienze indimenticabili. L'altro giorno ci ha messo in mano alcune sue stampe di anni fa. In mano: senza vetro. Ho capito perché spendo i miei soldi per stampare, anche se certi livelli non li raggiungerò mai.
Ciao!
A.