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Prima Camera Oscura

Inviato: 11/12/2024, 8:48
da nanni
Ciao a tutti,
come accennato in presentazione mi sto approcciando alla fotografia analogica dopo qualche piccola esperienza. Ho deciso di partire dalla stampa, perché è la cosa che più mi manca nel digitale e ci vedo una gran possibilità di sperimentare e capire meglio la "luce".
Sto predisponendo nella cantina lo spazio, stretto e lungo, ma me lo farò andare bene.
Ho letto le molte esperienze qui e cerco di trarne benefici, anche se per ora sto mettendo le cose un po' "provvisorie" in modo da poterle poi ottimizzare quando avrò imparato a stampare.
Tre cose (per il momento) mi sono ancora poco chiare:

1) Come fate il lavaggio delle stampe? Ho una piletta a disposizione con acqua corrente, ma mi occorre una bacinella con un foro di fuoriuscita acqua?

2) Non ho capito bene, e non ho trovato qui, quante stampe si possono fare con i chimici che uno ha preparato. Mi spiego: preparo nelle 3 bacinelle i chimici di sviluppo, arresto e fissaggio, considerando di riempire la bacinella di circa 1cm (corretto?). E poi? Quante stampe posso svilupparci, e dopo, una volta finite le stampe, che ci faccio? Si butta tutto o c'è modo di conservare quei preparati e riutilizzarli?

3) Dove mettete ad asciugare le stampe? Vecchio metodo appese a un filo? Ci sono altre soluzioni? E in quale zona, quanto "gocciolano"?

Grazie a tutti e scusate le domande banali!

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 11/12/2024, 12:11
da Andrea67c
Sono domande a cui ci sono varie risposte, perché le risposte dipendono essenzialmente da due questioni di base.
1. Su che carta stamperai principalmente, ossia quale tipo (baritata o politenata) e quale dimensione?
2. Stabilito il punto 1: quanti fogli prevedi di fare per ogni sessione/giornata e quante giornate a settimana?

Dopo che hai capito questi due punti, puoi farti un piano di utilizzo/riutilizzo che sia sensato.
Poi, è pur vero che le esigenze cambiano man mano che si va avanti con l'attività, per cui cambiano anche i propri piani.


Ciao!
A.

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 11/12/2024, 16:24
da zone-seven

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 11/12/2024, 16:27
da nanni
Ciao Andrea, grazie delle risposte!
Sicuramente inizio con la politenata perché mi è sembrato di capire che è più semplice della baritata. Più in là si vedrà, prima devo imparare.
Come dimensione per ora mi oriento sui fogli 17,8x24, e pensavo di usare bacinelle 20x30.
Come quantità in giornata onestamente non ne ho idea.10? 20? All'inizio saranno tutte prove, errori, rifacimenti... sicuramente per motivi logistici potrò tenere una media di una sessione al mese, quindi concentrerò le energie in quella giornata.

Grazie zone-seven, link molto utile!

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 11/12/2024, 19:31
da Andrea67c
nanni ha scritto:
11/12/2024, 16:27
Ciao Andrea, grazie delle risposte!
Sicuramente inizio con la politenata perché mi è sembrato di capire che è più semplice della baritata. Più in là si vedrà, prima devo imparare.
Come dimensione per ora mi oriento sui fogli 17,8x24, e pensavo di usare bacinelle 20x30.
Come quantità in giornata onestamente non ne ho idea.10? 20? All'inizio saranno tutte prove, errori, rifacimenti... sicuramente per motivi logistici potrò tenere una media di una sessione al mese, quindi concentrerò le energie in quella giornata.

Grazie zone-seven, link molto utile!
Provo ad aiutarti a fare un piano.
CARTA
La politenata è MOLTO più semplice della baritata, dal punto di vista logistico. Abbiamo iniziato in tanti, tantissimi, con la politenata, detta anche RC. Quindi è una buona scelta, quella della politenata. Hai due possibilità: foma o ilford. La RC ilford è superiore in tutto alla RC foma, ma se vuoi provare la foma, fai pure. Sicuramente risparmi al momento di acquistare. Poi, una volta, ti fai un giro con ilford e controlli da solo quale ti piace di più. La carta 18x24 è ottima per cominciare, io l'ho usata per anni!
Tieni conto che qualche foglio 24x30 di RC ce l'hanno tutti in casa, per fare i provini a contatto. Se hai voglia di smazzarti, usi due 18x24 per provinare un intero rullo 35mm o formato 120, in tal modo ti eviti l'acquisto della carta 24x30 (sconsigliabile, scomodo, archiviazione più difficoltosa).
BACINELLE
Quali bacinelle? Quelle 20x25: se le hai già tieni quelle, altrimenti, se non hai problemi di spazio, prendi le 24x30 (e dimentica le 20x25: io le ho usate 3 volte, poi le ho date via, sono veramente utili forse solo a sviluppare pellicole piane), nelle quali lavori con più agio (e quando ti scappa la voglia ti fai un sacrosanto 24x30), se non altro perché puoi provinare a contatto su di un unico foglio.
Il quantitativo standard di liquido per le 24x30 è 1,5 litri, ma con un litro ci puoi stare, risicato. Di meno è impensabile.
Lo standard per le 20x25 è il litro (non di più: ti va fuori!) o il litro scarso (800cc). Riesci a gestirti anche con 700cc, ma sei proprio al limite, da evitare.
Tieni conto che meno liquido metti in bacinella, peggio funziona (per es il dev tende ad ossidare prima), ma se sei all'inizio-inizio l'importante è cominciare a far pratica e non cercare la prestazione ottimale, che arriverà solo con l'esercizio. In definitiva, l'ideale è 1,5 litri nel 24x30.
Quindi, se vuoi, vai pure al risparmio con la quantità di liquidi. Invece è importante non andare al risparmio con la qualità dei liquidi. Mo' ti spiego.
DEV
Se stampi una volta al mese userai il dev e poi lo butterai via, perché non è il caso di lasciarlo là, diluito, un mese. Allora devi usare un dev universale, affidabile, che duri nel suo flacone una volta aperto. Ti direi di affidarti al compard print ne (il mio preferito) o al ilford pq universal. Li diluisci a 1+9. Se fai un litro alla volta, il flacone di concentrato ti dura 10 volte, cioè 10 mesi, troppo. Meglio allora fare 1,6 litri alla volta, così ti dura 6 mesi. Ogni volta, prima di richiudere il flacone, lo gasi con un breve spruzzo di gas da accendini, per rallentare l'ossidazione. Il compard, così organizzato, 6 mesi ti dovrebbe durare. (Il print ne si può anche diluire oltre 1+9, ma nel tuo caso te lo sconsiglio, proprio perché è inutile lasciar lì ad ossidare lentamente il concentrato)
STOP
La bacinella dello stop è semplicissima e economicissima. La fai con acido citrico, 15cc per 1,5 litri a me bastano per minimo 15 fogli 24x30 di baritata. La rifaccio ad ogni sessione. Non costa, non inquina. L'acido citrico è in polvere, lo usi anche come brillantante, se vuoi.
FIX
Se stampi solo una volta al mese, la soluzione più razionale è fare 1 litro di fixer 1+4 ogni mese (quindi il flacone ti dura 5 mesi, quello non serve gasarlo). Prima di stampare, usi quel litro di soluzione freschissima per fissare la tua pellicola ad es il venerdì sera (una pellicola al mese, la farai, spero), poi per tutto il weekend continui ad usare la stessa soluzione per le tue carte politenate su cui andranno magari i fotogrammi della pellicola trattata il giorno precedente.
CONSERVAZIONE DEI LIQUIDI DI BACINELLA E DI STOCK
Una buona usanza è travasare comunque, a fine sessione, il dev e il fix delle bacinelle in bottiglie vuote di acqua gassata, magari ti viene voglia di riprendere il giorno dopo, e allora vanno ancora bene. Se invece fai una pausa di una settimana, sai che è roba da buttare. A buttare si fa sempre in tempo.
Per il fatto che tieni molto tempo i concentrati nelle loro bottiglie aperte, pur gasate, è assolutamente da evitare la roba economica tipo foma, che muore presto, anche il loro fix cristallizza prima degli altri. Il mio consiglio per te, dettato da esperienze negative e positive, è per i due prodotti compard: print ne e ag-fix, in confezione da litro.
WASHING
Il lavaggio delle carte politenate è un non-problema. I provini scalari e gli scarti li butti nel secchio, quando non li guardi più. Le stampe che vuoi tenere ad asciugare, possono stare in un catino con molta acqua (5lt) fino alla fine della sessione, poi le puoi lavare qualche minuto (2 min?), una alla volta, sotto l'acqua corrente. Io ho fatto così all'inizio, e le ho ancora intatte dopo 20 anni.
DRYING (si dice così?)
Le politenate si asciugano senza problemi, in qualche ora, appese con mollette, magari sopra la vasca da bagno, ma il bordino viene leggerissimamente spiegazzato dalla molletta (io mi accontentavo, con le mollette di legno), altrimenti le metti a faccia in su di un telaio di zanzariera (tipica soluzione per asciugare le baritate, quindi non necessaria, nel tuo caso). Se racletti le stampe di RC, si asciugano molto prima (1 ora?), ma attenzione a non rovinarle.

Mi raccomando: focometro e marginatore, ti rendono la vita in CO accettabile. Un due lame 18x24 costa veramente poco.

Facendo come ti ho detto, la spesa sarà piccola e la gestione dei liquidi sarà semplice e comunque molto meno costosa della carta, che è la vera spesa per chi stampa. Ma col 18x24 RC i costi sono accessibili a chiunque, anche allo studente che vive di paghetta. E le soddisfazioni sono incomparabili se confrontate al farsi stampare da altri o dal software.
Quando hai fatto pratica, se ti rimane la passione, vai a stampare da uno che conosce il mestiere. Il nostro guru è Silverprint, maestro di molti di noi. Esperienze indimenticabili. L'altro giorno ci ha messo in mano alcune sue stampe di anni fa. In mano: senza vetro. Ho capito perché spendo i miei soldi per stampare, anche se certi livelli non li raggiungerò mai.

Ciao!
A.

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 12/12/2024, 10:27
da nanni
Grazie Andrea, come minimo se ti capiti a passare da Palermo ti offro un caffè!
Ti ringrazio per la spiegazione e aver fatto un po' di conti, utilissimi!
Mi segno tutte queste informazioni così procedo a prendere quello che mi serve.

Non ho capito bene la quantità del fissaggio: considerando la grandezza delle bacinelle ne dovrei fare sempre circa 1,5/1,6 litri. Perché dici farne 1L?

Con queste proporzioni (1,5L di chimiche) diciamo che riesco a stampare mi sembra di capire circa 15-20 fotografie e poi le chimiche sarebbero da sostituire, corretto? Se ne faccio di meno cerco di conservarle così come mi hai indicato.

Le bacinelle già le ho, luce rossa anche, come ingranditore ho un agfa varioscope 60 con testa colore e due ottiche 60mm e 105mm. Il resto me lo sto procurando. Il marginatore lo sto cercando, ma non è facile. Sul focometro ero un po' dubbioso, è davvero così utile per mettere a fuoco correttamente?

Per le chimiche e la carta ero orientato su quelle che mi hai indicato, o in alternativa il Bellini FX100 per il fissaggio. Dipende da cosa trovo.
L'asciugatura ok, o le appendo o le metto su un supporto. Ora vedo cosa è più idoneo alla mia situazione.
Appena inizio a mettere tutto a posto vi mando la foto della camera!
Grazie davvero, mi sembra una comunità veramente utile e piacevole.

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 12/12/2024, 12:48
da Andrea67c
nanni ha scritto:
12/12/2024, 10:27
Grazie Andrea, come minimo se ti capiti a passare da Palermo ti offro un caffè!
Ti ringrazio per la spiegazione e aver fatto un po' di conti, utilissimi!
Mi segno tutte queste informazioni così procedo a prendere quello che mi serve.

Non ho capito bene la quantità del fissaggio: considerando la grandezza delle bacinelle ne dovrei fare sempre circa 1,5/1,6 litri. Perché dici farne 1L?

Con queste proporzioni (1,5L di chimiche) diciamo che riesco a stampare mi sembra di capire circa 15-20 fotografie e poi le chimiche sarebbero da sostituire, corretto? Se ne faccio di meno cerco di conservarle così come mi hai indicato.

Le bacinelle già le ho, luce rossa anche, come ingranditore ho un agfa varioscope 60 con testa colore e due ottiche 60mm e 105mm. Il resto me lo sto procurando. Il marginatore lo sto cercando, ma non è facile. Sul focometro ero un po' dubbioso, è davvero così utile per mettere a fuoco correttamente?

Per le chimiche e la carta ero orientato su quelle che mi hai indicato, o in alternativa il Bellini FX100 per il fissaggio. Dipende da cosa trovo.
L'asciugatura ok, o le appendo o le metto su un supporto. Ora vedo cosa è più idoneo alla mia situazione.
Appena inizio a mettere tutto a posto vi mando la foto della camera!
Grazie davvero, mi sembra una comunità veramente utile e piacevole.
No. I 15-20 fogli sono troppo pochi. Anche per lo stop ti ho dato numeri che ti durano tranquillamente per la sessione. Il principio generale è che se fai diverse sessioni a settimana, conti i fogli, se fai una sessione al mese, di fatto la fai a perdere, cercando di ottimizzare il consumo e l'acquisto di chimici.

FIXER. Ne puoi fare un litro perché in bacinella si mantiene meglio del dev. Basta che quando agiti la bacinella, tu veda che il liquido scorre comodamente sull'emulsione. Se fai 1,5 litri va tutto meglio. I fixer universali si equivalgono un pò tutti. Alcuni puzzano di più. Io preferisco il compard, sto lontano dal foma, per esperienza diretta. Bellini lo usano in tanti: andrà sicuramente bene. Alcuni tengono buono il liquido della bacinella 3 mesi, io non lo farei.
La resa. Ogni casa la scrive sull'etichetta. Meglio ridurre del 50% la resa indicata nei fixer, è prudenziale e logico, sia economicamente che ecologicamente. Un fixer inquina in base a quanto è sfruttato. 1,5 litri di fixer fix-ag 1+4 fanno all'incirca 30 fogli di RC 24x30, quindi almeno 50 di misura 18x24. Se prima ci hai fissato un rullo, togli il 20-25% di resa: sono 40 fogli rc 18x24, e mi sono tenuto largo. Per questo, se ce la fai, puoi giocare con 1 litro. Praticamente nessuno stampa 40 fogli a sessione, sono troppi per te. Invece con 1 litro, a fine sessione, dopo 20 fogli (ma difficilmente li fai in un giorno), se hai prima sviluppato un rullo, sai che butti via un litro che potrebbe ancora funzionare, ma si sta avviando alla fine, così non sprechi proprio niente. Non ti piange il cuore, come si suol dire.
DEV. Se non è invecchiato o conservato male, ha una resa che difficilmente viene superata in una sessione. Molto più dei 20 fogli RC 18x24, basta che leggi le istruzioni. Il problema è che per conservare il liquido di bacinella per più giorni, bisognerebbe fare il reintegro, ma lo imparerai in un secondo momento. E poi mi hai detto che stampi una volta al mese. Se mi avessi detto che stampi 3 o 4 volte a settimana, ti avrei proposto un altro piano. Fai i tuoi 1,5 litri di dev come ti ho detto, li tieni 2 o 3 giorni, se hai tempo li riusi, altrimenti li butti. Puoi provare a tirarlo, il dev, ma solo se è più concentrato e se lo controlli quasi quotidianamente col reintegro. Prima o poi lo farai, ma non mi sembra questo per te il momento. Faresti solo invecchiare inutilmente il concentrato nella bottiglia semi utilizzata.

Focometro. Ero più giovane, con una buona vista. Ho stampato senza focometro per un mesetto, per cominciare. Non c'è paragone. Prendilo.

Ciao!
A.

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 12/12/2024, 14:19
da zone-seven
edit:
ti ha risposto Andrea, molto esaustivo, ci siamo sovrapposti.
nanni ha scritto:
12/12/2024, 10:27
Con queste proporzioni (1,5L di chimiche) diciamo che riesco a stampare mi sembra di capire circa 15-20 fotografie e poi le chimiche sarebbero da sostituire, corretto? Se ne faccio di meno cerco di conservarle così come mi hai indicato.
Il quantitativo può essere anche molto varibile, dipende da vari fattori tra cui la tipologia delle immagini, una stima la trovi scritta sulle confezioni dei rivelatori (almeno su quelli più "seri"), a volte espressi in metri quadri a volte espressi in numero di fogli. Stima poi da affinare in base all'uso.
Per il quantitativo di liquido, in linea molto generale più ce n'è e meglio è, compatibilmente con la dimensione delle bacinelle.

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 13/12/2024, 16:03
da nanni
Perfetto, ora è più chiaro tutto.
Intanto continuo a prendere il materiale e finisco di allestire la camera oscura, grazie a queste indicazioni spero di procedere con meno errori.
Per quanto riguarda l'areazione della camera, a cosa devo stare attento o cosa devo inserire?

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 30/08/2025, 23:13
da nanni
Riprendo il post e allego il progetto dello spazio che posso adibire. Grazie alle vostre indicazioni spero di aver pensato tutto nel modo giusto.
Suggerimenti od osservazioni?

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 31/08/2025, 7:09
da Valerio Ricciardi
Buongiorno. Mi sembra tutto molto razionale e ben disposto, con una sola eccezione:

1) se come mi sembra di poter evincere la porta di ingresso è a sinistra dopo la tenda oscurante, perché portare con dolce e regolare pendenza lo scarico della vasca di risciacquo verso una tanica che è nel punto più lontano rispetto alla porta, per giunta nell'angolo sotto il piano di lavoro? Quando sarà piena peserà; farei in modo che il tubo di scarico (da 32 mm in PVC grigio strabasta per lo scopo, inutile il 40) passasse dietro l'armadietto antipolvere per asciugare il film, e metterei la tanica appena entrati vicino ai cardini della porta (sperando che siano orientati in modo conveniente). E comunque diciamo "dopo l'armadietto asciugatura pellicole". Puoi anche farglielo attraversare, vicino al fondo, facendo due fori a fresa da 32.

2) non monterei una tenda oscurante, ma due incrociate, di normalissimo cotone un po' pesante nero: attaccate da un lato e sopra con la sparapunti.

La prima la fissi sul lato destro entrando al muro (con viti Panelvit passanti giuste giuste libere nei fori, e che entrano in stop da 6 mm messi ogni 50 cm, il primo a 10 da terra) un regolo di legno piallato di abete - quello che costa meno - tipo 3x3, da terra al soffitto; e sul soffitto prosegue in orizzontale sulla parete di fronte. Una sorta di L capovolta. Così la tenda la supererai semplicemente spostando il lato sinistro, ovviamente aderente al muro (ti tieni abbondante due tre dita...) verso destra per scostarla e passare;

La seconda la monterai deliberatamente in modo speculare - legno fissato al muro a sinistra e in alto, lato lungo scostabile a destra (visto che dopo questa tenda sei dentro, e il bancone è tutto a sinistra). Per entrare in sostanza percorri un accenno di S.

Così facendo quando stai entrando ed uscendo non c'è mai un momento in cui si crea un passaggio luce "dritto".
Fra una tenda e l'altra, lascia diciamo 40 cm minimo, se hai mezzo metro o poco più ancora meglio: devi poter avere la prima tenda già richiusa per gravità alle tue spalle, quando entri o esci. Ogni tenda di suo dovrebbe essere già sufficiente da sola ad evitare infiltrazioni. Ricorda anche di mettere alla base della porta di ingresso, dal lato interno, una di quelle "guarnizioni paraspifferi" tipo per le porte blindate, che hanno sotto un lungo spazzolino di setole sintetiche nere, la lama di luce che si infila sotto una porta è micidiale.

PS / Quanto descritto è stato sperimentato in ambo le mie camere oscure in due città, non viene da tutorial di guru da YouTube. :D

Re: Prima Camera Oscura

Inviato: 31/08/2025, 11:31
da nanni
Ciao Valerio, grazie delle dritte.
Per il punto 1 ti rispondo subito e capisco che non era chiaro. In quel punto, in fondo a destra per intenderci, non c'è una tanica ma un buttatoio. Quindi niente taniche da dover svuotare. Dato che l'ambiente è stretto è lungo sono partito dalla posizione dell'ingranditore. E l'unica che ho trovato razionale è in fondo sul lato corto. Da lì ho evitato di mettere il lavello vicino l'ingranditore e a questo punto l'ho pensato nel punto opposto facendo passare lo scarico sotto il tavolo in pratica.
Per quanto riguarda il punto 2, l'ambiente è un lungo stanzino posto a piano terra, senza finestre ma con solo una porta posizionata dopo una "S". Ricavo la camera oscura nella parte in fondo, quindi fortunatamente poca presenza di luce. Sicuramente alla porta principale metto i paraspifferi come dici, sempre meglio abbondare. La tenda è posizionata comunque per dividere dalla parte lasciata a magazzino e per avere un'ulteriore barriera. Pensavo di fissarla tramite il velcro su tutti i lati in modo da sigillare il più possibile, anche perché i muri non sono perfettamente regolari e il listello in legno non aderisce perfettamente alla superficie. Credi sia una buona idea?
(molto funzionale comunque, a prescindere, la soluzione delle due tende!)