Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Discussioni sugli accessori per il medio formato

Moderatore: etrusco

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Alchimista
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da Alchimista »

Grazie mille!



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Nebulah
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da Nebulah »

Ti consiglio anche io una Rolleicord per iniziare. Io ho una V presa a 200 euro da un negozio sulla baya pochi mesi fa, compresa di custodia. Senza custodia puoi trovare qualcosa anche a 150. Affiancata con un buon esposimetro da un sacco di soddisfazioni, il mirino a pozzetto è divertentissimo ed è super discreta, leggerissima, te la puoi portare sempre dietro come fosse una borsetta. Se fai street o ritratti secondo me è l'ideale, ma io la uso molto anche per paesaggio e dettagli naturali. E poi adoro il formato quadrato. Le Yashica le trovi quasi allo stesso prezzo ormai, per questo secondo me tanto vale puntare su una Rollei.
Le Mamya sono ottime macchine, hanno il vantaggio del medio formato rettangolare in cui i paseaggi rendono meglio, e delle lenti intercambiabili. Ma onestamente ne ho provata una e ho deciso di iniziare da qualcosa di meno "impegnativo": per i miei standard pesano tantissimo e sono poco maneggevoli, insomma sono le classiche macchine che ti porti dietro solo se esci appositamente per fotografare (e quindi porti lenti, cavalletto ecc.). Prima o poi ne prenerò una perché comunque mi piacciono, ma l'uso è decisamente più impegnativo ecco, magari potrebbe scoraggiarti all'inizio.

vngncl61 II°
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da vngncl61 II° »

Visto che pare che le biottiche piacciono, perché non questa?
Si trova a meno di 200 € anche a 100,http://www.subito.it/fotografia/mamiya- ... owerfunnel] è indistruttibile, permette di cambiare gli obiettivi ed ha un corredo ottico di pregio, è non ingombra poi molto più di una rolleicord.
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NIEV1087.JPG
Nicola


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lucsax
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da lucsax »

Direi tutti buoni indirizzi. Le yashica mat hanno l'esposimetro incorporato che secondo me è comodo, soprattutto all'inizio .
Piccola nota a margine, eviterei comunque certi assolutismi: io per esempio sono rientrato nella pellicola con una Diana, la vista di un negativo uscito da una lubitel mi ha spinto a riaprire la camera oscura e di attrezzarla per il medio formato, una ikonta del 1935 (un vero ferro effettivamente) mi ha fatto definitivamente innamorare, con una yashica mat 124g, che mi era sembrato il logico upgrade della lubitel, ho fatto delle foto ad fantastiche, la rolleiflex slx aveva una qualità e praticità senza pari (ma ingombrante e con una batteria ricaricabile che è un incubo), la hasselblad non si commenta e con la stupenda Fuji gf670 ho assaporato il piacere di comprare una macchina a pellicola 'nuova' 15 anni dopo la precedente (eos 30).
Insomma credo che ognuno possa trovare il suo percorso senza che sia necessariamente giusto o sbagliato. Poi ovviamente ognuno può e deve dare i consigli che vuole (impagabili comunque)

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fujiAleck
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da fujiAleck »

Ho una Zenza Bronica Z dei primissimi anni '60 appartenuta a mio nonno e poi a mio padre e mi pare sia uno dei migliori compromessi tra qualità e prezzo se si cerca una buona medio formato (per intenderci, non un giocattolone). Le ottiche Nikkor sono ottime, le macchine sono solide e pesanti (molto pesanti). L'esperienza di fotografarci è un qualcosa di unico. Se ti dovesse capitare una buona offerta dovresti riuscire a prendere una delle 6x6 della casa giapponese (magari una successiva alla mia, che è la progenitrice della famiglia) anche tra i 250 e i 350 euro. Buona ricerca.

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Elmar Lang
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da Elmar Lang »

vngncl61 II° ha scritto:
Alchimista ha scritto:... dovrebbe essere la peggiore delle realizzazioni russe
Questa affermazione, con la é al posto del "dovrebbe essere" va bene per tutte le fotocamere sovietiche :D
Al di là del mio pervicacemente essere il difensore d'ufficio della fotoottica sovietica (e DDR, e cecoslovacca e polacca), quest''affermazione mi pare francamente eccessiva.

Suvvìa...
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da fenolo »

Elmar Lang ha scritto:
vngncl61 II° ha scritto:
Alchimista ha scritto:... dovrebbe essere la peggiore delle realizzazioni russe
Questa affermazione, con la é al posto del "dovrebbe essere" va bene per tutte le fotocamere sovietiche :D
Al di là del mio pervicacemente essere il difensore d'ufficio della fotoottica sovietica (e DDR, e cecoslovacca e polacca), quest''affermazione mi pare francamente eccessiva.

Suvvìa...
Lasciamo ai paesi del patto di Varsavia la produzione solo di vodka ;)

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Elmar Lang
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da Elmar Lang »

Ammetto che oggi con relativamente pochi soldi, si possono acquistare fotocamere "analogiche" che quand'erano in produzione, da nuove e da usate costavano una tombola (vedi Hasselblad, Rolleiflex, Nikon, e simili).

Allora non hai mai usato una buona Kiev-2 (o magari una 4A) con lo Jupiter-3.

Anche senza berci assieme una robusta vodka, si potrebbe restare sorpresi dai buoni risultati ottenibili.

Forse, chi tra noi non è più giovinetto, ricorderà che i nostri primi passi nella fotografia (specie per coloro che non navigavano nell'oro) è stato contrassegnato dalle Zenit, dalle Zorki, FED, Kiev, Praktica, ecc., senza con questo soffrire di carenza di buoni risultati, questi casomai dovuti a nostre carenze tecniche.

Certe volte, specie noi italiani siamo un po' presuntuosi e schifiltosi di fronte a qualunque cosa non abbia una "marca" prestigiosa.

Il nostro collega, vorrebbe cercare una Medio Formato entro i 100,- Euro: questo è il punto della discussione e da questo è meglio partire, restando in tema.

A questo punto ed entro questi parametri, credo che la scelta non sia vastissima. Da un lato, la stessa Lubitel, specie se si vuole solo provare in via del tutto iniziale il medio formato, è sicuramente meno peggio di quanto si pensi: anche la vecchia rivista "Fotografare", alla fine degli anni '70, ne pubblicò un test pratico, i cui risultati furono tutt'altro che disprezzabili, pur mostrando i limiti tecnici e qualitativi della macchina.

Altrimenti, non si scappa, può venire cercata una Moskva-5 (che ad essere fortunati a trovarla, dispone anche di mascherina per ridurre il formato dal 6x9 al 6x6), oppure una delle tante Agfa a soffietto del dopoguerra, che erano dotate di ottiche mediamente buone.

Per restare entro i 100,- Euro, infine, restano poi i colpi di fortuna: 3 anni fa, a 25,- Euro comprai al mercatino delle pulci di Trento, una bella Super Ikonta Zeiss, perfetta ed ancora nella sua (questa un po' danneggiata) scatola di cartone originale. Ma, ripeto, sulla fortuna non si può sempre contare...

E.L.
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da vngncl61 II° »

Elmar Lang ha scritto:Al di là del mio pervicacemente essere il difensore d'ufficio della fotoottica sovietica (e DDR, e cecoslovacca e polacca), quest''affermazione mi pare francamente eccessiva.

Suvvìa...
Elmar, la mia era una boutade, ammetterai almeno d'avere un cliente difficilissimo da difendere, nessuna casa fotografica, di nessun paese, ha una percentuale di prodotto difettati pari a quella della "fotoottica sovietica", e questa non è una boutade, ma un fatto acclarato, da decenni. Le russe raramente sono state una "scelta", spessissimo solo una "necessità", comprese le mie.
Nicola


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Elmar Lang
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Re: Prima medio formato? (senza esagerare con la cifra)

Messaggio da Elmar Lang »

Lo so che era una boutade, infatti non me la prendo di certo. E' che purtroppo, ed in ciò comprendo anche il tono dei miei interventi, la scrittura su di un forum riduce la comprensione del modo d'esprimersi, "appiattendo" e magari non rendendo evidente una replica scherzosa o seria che sia.

Usare le fotocamere sovietiche, richiede una buona dose di senso dell'umorismo, di spirito di sacrificio e di passione per la roulette russa; messe assieme queste qualità (o difetti, a seconda dei punti di vista), il giuoco è fatto.

Ammetto che per me, la mia prima fotocamera dell'URSS fu una necessità: mio nonno aveva la Contax-II (la sua preferita) e la Contax-III e IIa: la prima, acquistata mi pare nel '37, lo seguì per tutta la guerra e dopo, fu uno dei suoi strumenti di lavoro (era ingegnere meccanico). Fu anche un bravo fotografo dilettante e sperimentatore, che mi trasmise la passione. Io, ragazzino imparai ad usare la Contax-II ed allora ne volli una. ma nei primi anni '70, a trovarla, costava una tombola. Ero allievo della scuola della Marina a Venezia e, girando per la città vidi nella vetrina d'un negozio una fotocamera apparentemente quasi identica alla Contax-II, ma con marca sovietica: costava relativamente poco ed era pressoché nuova, ovvero, in base ai suoi documenti, del '68 ed eravamo nel '75. Il negoziante mi trattò benissimo e mi consentì addirittura di provarla per qualche settimana e poi pagargliela. Quella Kiev la ho ancora e funziona benissimo.
Devo dire però che nell'82, sempre a Venezia vidi in una vetrina una Kiev a telemetro con esposimetro, cosa che mi entusiasmò: la presi e dopo pochi giorni, il telemetro si mise a fare i capricci; l'otturatore inizò ad avere una tendina storta, e c'erano infiltrazioni di luce. Era una fotocamera fabbricata nel '79. Decisi di aprirla e con mia sorpresa vidi che i punti di regolazione del telemetro non avevano le dovute vitine, ma schegge di legno fissate con la colla, i tiranti della tendina, cuciti alla diotifulmini (e quindi poi scuciti); non c'era ombra delle guarnizioni.
Ne parlai con un mio docente (russo sovietico) e lui ci rise sopra, dicendo che purtroppo, da un po' di tempo, quello era comune nella produzione industriale del suo paese, secondo una battuta allora in voga: "lo stato socialista mi paga poco, io lavoro ancora meno".

Come per ogni cosa, non si deve generalizzare: così come succede di trovare delle fotocamere sovietiche malfunzionanti (e mi riferisco a fotocamere con circa sessant'anni sulle spalle, pardon, sull'otturatore), così succede di trovare delle nobilissime Leica IIIc o chessò, IIIf o IIIg con le tendine disseccate, l'otturatore "gommoso" ed il telemetro "svanito"; però, davanti ad esse, ci si inchina come innanzi a venerabili profeti, mentre di fronte ad una Zorki con l'otturatore da rilubrificare, ci si abbandona alle pernacchie. Perché? Perché Leica "fa tendenza" la Zorki, invece, costa poco.

Pure nella mia collaterale passione per la Zeiss Ikon, mi ci è voluto parecchio per mettere assieme un piccolo corredo Contarex, perché trovarne una funzionante, è un terno al lotto ed i riparatori, anche quelli bravi, cercano di evitare di metterci le mani, così come per le pur belle Contaflex Super BC e S. Invece, ho recentissimamente trovato un corredo Praktina-FX in condizioni sbalorditive e magnificamente funzionante, dopo 60 anni.
Se un Sonnar 135/4 per la Contarex ha le lenti scollate (e ciò è pressoché irreparabile) o l'elicoide cementato per il cattivo lubrificante impiegato dalla Zeiss, queste sono "cose che succedono"; se uno Jupiter-9 ha la ghiera di messa a fuoco indurita, tutti giù a ridere per il "grasso da cingoli" usato dai russi. Dai!... Suvvia!...

Come per ogni cosa, non si deve prendere la prima che capita, che può essere anche una Nikon ammuffita o una Leica con le tendine perforate o una Hasselblad sfinita dal troppo uso. Occorre passione, ricerca, impegno. Insomma, rifuggire dal "tutto e subito". In questo, gli acquisti "in rete" se da un lato hanno ampliato la scelta, hanno anche ampliato la possibilità di prendere delle fregature o comunque di acquistare un apparecchio non esattamente come descritto.

Ammetto però di sentirmi un "graziato", nell'aver trovato una Kiev-10 ancora perfettamente funzionante. Per la Kiev-15/TEE (la "Contarex sovietica", ahah!), occorrerà ancora un po' di pazienza però, ma so che da qualche parte ne esisterà pur qualcuna.

E.L.
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