Volevo solo rendervi partecipi della mia prima seria stampa colore con processo RA-4, anche come incitamento verso i dubbbiosi (perdonate la prolissità).
Robaccia tecnica: scatto di chi-sa-quando (forse inizio 2014), esposto alla regola-del-16, sviluppato alla chi-sa-come (laboratorio), pellicola Portra 400, chimici Rollei Digibase, carta Fuji Crystal Archive, lampada di osservazione a 4000°K (introvabili le 5000).
Prima di tutto, una forte emozione; capita spesso anche col bianco e nero, ma col colore ho visto letteralmente rinascere la scena che fotografai di fronte ai miei occhi, la luce coi suoi colori che vidi a suo tempo si è ri-materializzata sulla carta con vibrante delicatezza.

Poi, una forte soddisfazione; probabilmente, essendo le variabili in gioco minori rispetto al B/N con i processi standard e essendo il ricordo, comunque, a colori, ciò che ho ottenuto ha soddisfatto pienamente le mie aspettative.
Tecnicamente, mi sembra di essere riuscito a cavare bene il ragno dal buco con l'aiuto di un non granché considerato riscaldatore Durst Coterm (il cui funzionamento va un po' "interpretato"), un traballante accrocchio termostatico-rotatorio che non sto manco a descrivervi, ma che miracolosamente fa il suo sporco lavoro e una drum Jobo 2840

Sono poi rimasto stupito dai chimici Rollei. Avevo puntato sui Bellini, ma quelli c'erano e quelli ho preso, anche per spender meno per le prime prove. Mi attendevo risultati scadenti, e invece i colori sono magnifici (magari quelli ottenuti coi Bellini lo saranno maggiormente!) ma soprattutto non la volevano smettere di funzionare! Sono arrivato a realizzare sei stampe: il provino scalare, un paio di stampe di aggiusto della filtratura (su carta misteriosamente velata), e tre stampe "buone" con leggera bruciatura della foglia principale; non noto alcuna differenza di resa nella corposità tra l'ultima e le altre. Mi è dispiaciuto, quando, fattasi notte, ho dovuto gettare i chimici.

Lo scatto scelto non era facilissimo, la luce ha due ben distinte tonalità, trattandosi di una fredda e tersa mattina d'inverno; la calda luce del sole lambisce gli estremi di alcuni fili d'erba e della foglia, mentre il resto del terreno riceve fredda luce riflessa. In allegato uno scatto fatto a volo alla bruttogiudissima col cellulare.
Ovviamente un grande ringraziamento al forum per i copiosi consigli e spunti ricevuti!

Insomma: SI-PUO'-FARE!