Buona serata e buon anno a tutti!
Per Natale mi sono comperato una Nikon F3 per ricominciare a fotografare e sviluppare in casa.
Vi chiedo consiglio su come effettuare le prove di ripresa, immagino che qualche rullino vada sacrificato ma vorrei farlo nel modo più "scientifico" possibile.
Quaderno e matita per annotare le modalità di scatto e poi? Come provare la macchina? Meglio all'aperto o al chiuso con condizioni controllate?
Scusate se per caso avete già affrontato l'argomento, eventualmente mi indicherete cortesemente come rintracciare il thread.
Cordialmente,
Pietro
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Primi passi con l'analogica.
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Re: Primi passi con l'analogica.
Grande macchina la F3 ...
Etrusco.
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Pssss, Hei! ... Ti sei ricordato di registrare la tua camera oscura su darkroom locator?
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Re: Primi passi con l'analogica.
Ciao e benvenuto e... auguri!
Credo che dovresti specificare...
Una domanda: le prove di ripresa in che senso?pnazzari ha scritto:Vi chiedo consiglio su come effettuare le prove di ripresa, immagino che qualche rullino vada sacrificato ma vorrei farlo nel modo più "scientifico" possibile.
Credo che dovresti specificare...
Re: Primi passi con l'analogica.
Allora...per fare una fotografia decente in digitale basta fare delle prove e controllare immediatamente il risultato, così facendo pratica si impara ad utilizzare la macchina.
In analogica il risultato si vede a distanza di tempo, allora penso che occorra un metodo che comprenda un taccuino per annotare le caratteristiche della scena e le modalità di scatto e fare delle prove.
La domanda e': esiste una metodologia consolidata per fare queste prove e prendere padronanza della macchina?
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In analogica il risultato si vede a distanza di tempo, allora penso che occorra un metodo che comprenda un taccuino per annotare le caratteristiche della scena e le modalità di scatto e fare delle prove.
La domanda e': esiste una metodologia consolidata per fare queste prove e prendere padronanza della macchina?
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Re: Primi passi con l'analogica.
Certo che esiste una metodologia di messa a punto del sistema (anche più d'una)...
Solo che in analogico non provi la macchina, ma tutta la catena, macchina esclusa... ovvero obbiettivo (non macchina) - pellicola - esposizione - sviluppo della pellicola - ingranditore - carta da stampa - sviluppo.
Ogni passaggio introduce delle variabili che andrebbero controllate. La macchina invece, a meno che sia rotta, di variabili non ne introduce, nel senso che una vale l'altra (praticità d'uso a parte). La macchina è solo una scatola con un otturatore, un porta-pellicola, un attacco per l'ottica e un mirino; l'esposimetro è otpional (ci sono quelli esterni).
L'unica cosa da farsi, dopo averne verificato il funzionamento è capire come legge il suo esposimetro ed imparare ad interpretarne i dati.
Solo che in analogico non provi la macchina, ma tutta la catena, macchina esclusa... ovvero obbiettivo (non macchina) - pellicola - esposizione - sviluppo della pellicola - ingranditore - carta da stampa - sviluppo.
Ogni passaggio introduce delle variabili che andrebbero controllate. La macchina invece, a meno che sia rotta, di variabili non ne introduce, nel senso che una vale l'altra (praticità d'uso a parte). La macchina è solo una scatola con un otturatore, un porta-pellicola, un attacco per l'ottica e un mirino; l'esposimetro è otpional (ci sono quelli esterni).
L'unica cosa da farsi, dopo averne verificato il funzionamento è capire come legge il suo esposimetro ed imparare ad interpretarne i dati.
Re: Primi passi con l'analogica.
Grazie mille! Soprattutto perché mi hai dato il modo corretto di vedere la cosa, ciao!
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Re: Primi passi con l'analogica.
;)
Le macchine digitali ed il loro esposimetro nascono attorno al sensore, in analogico "il sensore" (la pellicola) è intercambiabile!
Inoltre il sensore ha bisogno di tutta una serie di funzioni di controllo direttamente nella macchina, la pellicola viene sviluppata dopo e quindi non ne ha bisogno.
In analogico sulla macchina servono solo 3 (Tre!) ghiere: il selettore dei tempi di scatto, il selettore del diaframma e la messa a fuoco... tutti gli altri bottoncini che si possono trovare sulle reflex elettroniche anche analogiche non sono altro che degli attuatori di quelle 3 ghiere e sapendo usare quelle tre non servono (alcuni automatismi possono far comodo, ma non sono certo necessari!).
La tua F3 per fortuna di orpelli non necessari ne ha pochi e quindi è facile da usare, è robusta e ben fatta ed ha anche dei bei mirini, sicuramente non serve altro.
È invece necessario imparare ad usare bene l'esposimetro e poi, a seguire, a scegliere la pellicola ed il suo trattamento... la tecnica di stampa, etc.
Da imparare c'è molto perché gli apparecchi e le macchine fanno poco per il fotografo analogico. In digitale molto lavoro lo fanno i computer, nel senso che una serie di operazioni le fanno comunque loro in automatico e poi ne fanno (sempre loro) altre rispondendo ai click dell'operatore. In analogico si fa proprio con le mani... si sviluppa e si stampa in casa ed ogni operazione che pensiamo non si materializza in un click, ma in tempo di lavoro da dare all'immagine.
Da imparare c'è molto, ma per cominciare serve poco (è il bello ed il brutto della fotografia, no?), ma noi di analogica.it siamo qui e rispondiamo volentieri. ;)
Le macchine digitali ed il loro esposimetro nascono attorno al sensore, in analogico "il sensore" (la pellicola) è intercambiabile!
Inoltre il sensore ha bisogno di tutta una serie di funzioni di controllo direttamente nella macchina, la pellicola viene sviluppata dopo e quindi non ne ha bisogno.
In analogico sulla macchina servono solo 3 (Tre!) ghiere: il selettore dei tempi di scatto, il selettore del diaframma e la messa a fuoco... tutti gli altri bottoncini che si possono trovare sulle reflex elettroniche anche analogiche non sono altro che degli attuatori di quelle 3 ghiere e sapendo usare quelle tre non servono (alcuni automatismi possono far comodo, ma non sono certo necessari!).
La tua F3 per fortuna di orpelli non necessari ne ha pochi e quindi è facile da usare, è robusta e ben fatta ed ha anche dei bei mirini, sicuramente non serve altro.
È invece necessario imparare ad usare bene l'esposimetro e poi, a seguire, a scegliere la pellicola ed il suo trattamento... la tecnica di stampa, etc.
Da imparare c'è molto perché gli apparecchi e le macchine fanno poco per il fotografo analogico. In digitale molto lavoro lo fanno i computer, nel senso che una serie di operazioni le fanno comunque loro in automatico e poi ne fanno (sempre loro) altre rispondendo ai click dell'operatore. In analogico si fa proprio con le mani... si sviluppa e si stampa in casa ed ogni operazione che pensiamo non si materializza in un click, ma in tempo di lavoro da dare all'immagine.
Da imparare c'è molto, ma per cominciare serve poco (è il bello ed il brutto della fotografia, no?), ma noi di analogica.it siamo qui e rispondiamo volentieri. ;)
Re: Primi passi con l'analogica.
Grazie, seguiro' i tuoi preziosi consigli, a presto!
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