Analogica.it

Non proprio.

Compensando per parziale esaurimento si ha un effetto diverso dalla compensazione chimica. Nel primo caso l'effetto inizia su toni più scuri e prosegue più progressivamente, nel secondo è più netto, ma su valori più alti. Nel primo caso la densità dei toni medi, a parità di contrasto, è più bassa, così come più basso é il microcontrasto; nel secondo caso la curva è più ripida sui toni medi e meno pendente sui medio chiari. Credo che con la PanF sia meglio compensare di più su valori più alti, ma dipende anche dal resto della catena e probabilmente sono sottigliezze. Di sicuro comunque compensando chimicamente con uno dei classici polveroni (esclusi quelli al solvente) avrà qualche frazione di stop in più di S.E.

Silverprint ha scritto:Non proprio.

molto interessante, grazie

Salve,

Sono in procinto di sviluppare la prima Pan F+, esposta facendo bracketing tra 25 e 12 iso. A casa possiedo Ilfosol 3 e rodinal r09 one shot. Tra questi 2 cosa mi consigliereste? Grazie tante.

Ottima cosa avere fatto del bracketing, scarsa la scelta di rivelatori...
La Pan-F è una pellicola non facile, a mio avviso sarebbe opportuno provarla con altri prodotti, come i classici D-76, ID-11.

Non sviluppando spessissimo non tengo molti chimici in casa :-) alla fine mi intrippava provare lo sviluppo stand con il rodinal 1:100 ma per "soli" 18 min. a 20C. E il risultato mi ha soddisfatto, perché il negativo non è troppo contrastato anzi le esposizioni più riuscite paiono ben bilanciate tra ombre e luci! Meno male però che ho fatto il bracketing, lo consiglio.

Ho avuto gli stessi problem con alcuni rulli bobinati di panF 50... esposta alla sensibilità nominale e sviluppati in ID11 ma il risultato è stato un negative quasi trasparente. Come faccio a stabilire quale sia la reale sensibilità?