Problema Kiev 88

Discussioni sulle tecniche di manutenzione e riparazione di accessori fotografici quali reflex 35mm, medio formato, grande formato, obiettivi, oggetti per camera oscura ed altro legato alla fotografia analogica

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luiman
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Problema Kiev 88

Messaggio da luiman »

Salve,
ho ripreso in mano una mia vecchia Kiev 88, inusata per alcuni anni, e ho riscontrato un problema: tutti i tempi di posa sembrano scattare alla stessa durata (non c'è differenza tra il più lungo e il più breve). La posa B funziona normalmente.
Vorrei riprendere a scattare in 120 e volevo affiancare alla Yashica Mat 124G questa Kiev 88, di cui possiedo anche altre ottiche.
Pensate che sia un guasto riparabile ad un costo commisurato al valore della fotocamera? Eventualmente mi consigliate un riparatore affidabile?
Grazie a chi vorrà darmi lumi.
Ciao,
Luigi



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-MarcoN-
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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da -MarcoN- »

Il problema della tua Kiev è molto comune, purtroppo, in queste macchine. Io ne ho una che ha più o meno lo stesso problema, solo che una volta su tre becca il tempo giusto... quindi comunque è totalmente inutilizzabile... si tratta del problema del ritardatore che non si aggancia al meccanismo di carica (mi pare, ma su questo potrebbero essere più precisi altri più esperti).
A me la K88 è sempre piaciuta moltissimo. È umile (e proletaria) ma quando funziona lavora più che dignitosamente. Alcuni suoi vetri poi sono assolutamente eccezionali. Per dirti, il suo banale Volta 80 a tutta apertura da risultati migliori del Planar. Poi diaframmando lo Zeiss manifesta la sua superiorità, va detto, ma resta comunque confrontabile al normale russo.
La mia comunque purtroppo giace da qualche anno inutilizzata. Semplicemente preferisco investire risorse economiche in altro, perché so che se la sistemassi poi dovrei mettermi a raccogliere obiettivi, filtri ecc. per il medio formato semplicemente preferisco la mia Hasselblad. Nel tuo caso, se hai già un buon “parco ottiche", forse varrebbe la pena spendere per ripararla. Anni fa la mia Kiev l’avevo fatta revisionare presso il famoso laboratorio di Padova (funzionava, era per scrupolo... tre mesi dopo ha cominciato a presentare il problema...). Avevo speso 80€. Non spenderai forse tanto di più per il tuo problema. Inoltre rispetto alla tua Yashica, di sicuro la Kiev è meglio.
M. N.

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luiman
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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da luiman »

-MarcoN- ha scritto:
17/04/2021, 8:51
Il problema della tua Kiev è molto comune, purtroppo, in queste macchine. Io ne ho una che ha più o meno lo stesso problema, solo che una volta su tre becca il tempo giusto... quindi comunque è totalmente inutilizzabile... si tratta del problema del ritardatore che non si aggancia al meccanismo di carica (mi pare, ma su questo potrebbero essere più precisi altri più esperti).
A me la K88 è sempre piaciuta moltissimo. È umile (e proletaria) ma quando funziona lavora più che dignitosamente. Alcuni suoi vetri poi sono assolutamente eccezionali. Per dirti, il suo banale Volta 80 a tutta apertura da risultati migliori del Planar. Poi diaframmando lo Zeiss manifesta la sua superiorità, va detto, ma resta comunque confrontabile al normale russo.
La mia comunque purtroppo giace da qualche anno inutilizzata. Semplicemente preferisco investire risorse economiche in altro, perché so che se la sistemassi poi dovrei mettermi a raccogliere obiettivi, filtri ecc. per il medio formato semplicemente preferisco la mia Hasselblad. Nel tuo caso, se hai già un buon “parco ottiche", forse varrebbe la pena spendere per ripararla. Anni fa la mia Kiev l’avevo fatta revisionare presso il famoso laboratorio di Padova (funzionava, era per scrupolo... tre mesi dopo ha cominciato a presentare il problema...). Avevo speso 80€. Non spenderai forse tanto di più per il tuo problema. Inoltre rispetto alla tua Yashica, di sicuro la Kiev è meglio.
Ti ringrazio delle informazioni.
Mi ritrovo in pieno nel tuo giudizio sulla Kiev 88. Ho rivisto le foto scattate con questa e l'80mm e devo dire che l'avevo sottovalutata e messa in soffitta.
Quando l'ho ripresa, ho trovato la brutta sorpresa. In effetti sono orientato a farla riparare, se è possibile ad un costo commisurato al valore, proprio perché ho anche altri obiettivi (il fish-eye e il 250mm, usati pochissimo, infatti pensavo di venderli/scambiarli con grandangolo e tele più moderati).
Il fotoriparatore di Padova a cui fai riferimento è Ormaf?

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-MarcoN-
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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da -MarcoN- »

È Ormaf. Mi sono rivolto a loro in molte occasioni, a volte mi sono trovato bene, altre non tanto.

Se l’hai trovata con questo problema dopo un lungo utilizzo probabilmente sarà una questione di lubrificazione dei meccanismi, nulla di irrisolvibile.
M. N.

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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da Pierpaolo B »

L'unico rimedio è acquistare una copia della kiev 88. E' una copia ben iuscita. E' molto affidabile e facilmente ed efficacemente riparabile. Si chiama Hasselblad 500Cm. Puoi prendere pure un esemplare vissuto con milioni di scatti..... non ti deluderà e ti costerà meno di una riparazione ogni 2 rulli della kiev.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da Elmar Lang »

Salve,

credo che farsi fare un preventivo da parte di un riparatore, possa essere la scelta più razionale.

Una Kiev-88 funzionante esegue sicuramente più di 2 rulli, prima di aver nuovamente bisogno del riparatore, così come ne ha sicuramente e comprensibilmente bisogno una Hasselblad con milioni di scatti eseguiti.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)

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-MarcoN-
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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da -MarcoN- »

E comunque, va detto per onor di verità, che questa 500 c/m è una copia un po' raffazzonata, non è proprio uguale uguale... i tempi arrivano solo a 1/500, mentre la Kiev arriva agevolmente al millesimo... poi ha pure l'otturatore centrale... mentre la Kiev vanta un tendone doppio che sembra un sipario sul piano focale...
Inoltre la Kiev pesa come un lingotto di pirite grezza, e non la sposta neanche il Burjan delle steppe russe...

No comunque, seriamente, certo che la Hasselblad è molto, ma molto, ma davvero molto meglio, mica c'è ombra di dubbio su questo. E fondamentalmente è anche conveniente investire su attrezzatura Hasselblad piuttosto che Kiev. Però visto che ce l'ha già in casa, io una possibilità glie la darei.
M. N.

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luiman
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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da luiman »

Un preventivo lo chiederò. È del tutto ovvio che la 500 CM è un altro mondo. Fotografo quasi esclusivamente in 35mm con Leica e Voigtlander, quindi per me il medio formato è giusto per rare occasioni. Tant'è che la Kiev 88, che mi fu regalata, è stata ferma un quarto di secolo. E volevo vedere se alla prima ripresa scattava senza problemi. Che peraltro non mi ha mai dato quando l'ho utilizzata regolarmente per un paio di anni.

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Elmar Lang
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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da Elmar Lang »

È chiaro che niuno giammai metterebbe in dubbio l'"assoluto" di Hasselblad.

La prima modulare 6x6 sovietica "alla svedese" fu la Saliut, prodotta da Arsenal a Kiev, ispirata alla Hasselblad 1600f, che aveva appunto l'otturatore con tendina realizzata in sottile lamina metallica pieghettata.

La Svezia intrattenne stretti rapporti con la DDR e con l'URSS, soprattutto in campo tecnologico ed industriale, almeno fino alla metà degli anni 60 (ricordiamo ad esempio, che la prima apparizione "all'estero" della Contax-S fu appunto in Svezia).

Potrà sembrare strano, ma la Hasselblad AB non fu estranea alla realizzazione a Kiev della ormai fuori produzione 1600f, un po' come a Togliatti, la FIAT 124 (divenuta "Zhiguli"). Diversamente dalla Kiev-II/III, la cui origine affonda nella vittoria sovietica sulla Germania, finendo con un quasi normale rapporto commerciale, che richiese però la presenza a Kiev e Krasnogorsk di personale "volontario" ex-Zeiss, la Saliut nacque probabilmente col solo trasporto a Kiev di macchinari. Anche in questo caso, non si trattò di brutale copia, ma del risultato di un accordo tecnologico-industriale, terminato nemmeno troppo amichevolmente allorché la pur non allineata Svezia, si avvicinò apertamente alle politiche occidentali.
La prima Saliut, era anche corredata di autoscatto, presto eliminato in quanto ridondante.

La Saliut ebbe un percorso comunque difficile, pur essendo la medioformato "professionale" di punta nella fotoottica dell'URSS. Fu denominata in vario modo, anche per distinguerne la produzione destinata all'export. Per questo motivo, ne vediamo esemplari col nome scritto in cirillico o in caratteri latini: Saliut, Saliut-S, Zenith-80, Kiev-80 ed infine Kiev-88.

Il suo difficile percorso, è dovuto soprattutto al fatto che trattandosi dell'erede della funzionalmente più "critica" delle Hasselblad, ne perpetuò appunto le criticità tecnico-funzionali, unitamente alla purtroppo ben nota incostanza nel controllo qualitativo finale, che lasciò arrivare sul mercato un gran numero di macchine fondamentalmente difettose.

A ciò aggiungiamo il fatto che in occidente, molti male interpretarono le istruzioni, provocando danni ad esempio all'otturatore. Nessuno poi, può sapere come venissero trattate le Kiev-88 che si compravano sulle bancarelle di quasi tutti i mercatini alla fine degli anni 80.

Dopo la fine dell'URSS e la chiusura del settore fotografico dell'Arsenal, i tecnici rimasti senza lavoro trovarono utile occupazione nel creare laboratori di modifica e riparazione soprattutto della Kiev-88. Il loro lavoro consistette (ed in parte tuttora consiste) nell'ovviare a difetti ed imprecisioni di apparecchi gia costruiti pre-1992 ed a realizzarne di nuovi, grazie all'acquisto di grandi quantità di parti, di semilavorati e di macchinari, svenduti o rottamati dai nuovi proprietari di Arsenal.
Da ciò nacquero le "Arax", le "Hartblei" ed altre, molte delle quali modificate ad attacco Pentaconsix/Kiev-60 e soprattutto con l'otturatore dotato di una meno raffinata, ma più comoda tendina in tessuto.

Infine, la Kiev-88, per nuova che sia, ed anche trattandosi di un esemplare perfettamente montato, ha oltre trent'anni, per cui è logico aspettarsi che dopo anni di disuso o di uso sporadico, essa non sia più precisa, come da nuova.

E qui siamo al ricorrente discorso "riparazione superiore al valore della macchina", col conseguente "tanto vale, volendo, comprarne un'altra".
A mio parere tale concetto è errato, perché ricomprando magari più volte una macchina apparentemente funzionante... che poi per varie ragioni si guasta o malfunziona, corrisponde ad un esborso superiore ad una apparentemente onerosa riparazione/revisione che, se ben eseguita, ovvierà a guasti ed eventuali imprecisioni di montaggio.

Il mio personale parere sulla Kiev-88 è sostanzialmente positivo e basato sull'uso intenso di essa sia per lavoro, che per hobby. Certo che quando la acquistai, ne volli un esemplare ancora sigillato e nuovo di fabbrica, nei primi dell'89.
Con questo, non nego che altri abbiano avuto sconfortanti esperienze che, sottolineo, non sempre sono dovute a difetti di costruzione.

In conclusione, credo che farsi fare un preventivo di revisione/riparazione, possa essere almeno un'ipotesi da prendere seriamente in considerazione.
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(Erwin Rommel)

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Re: Problema Kiev 88

Messaggio da luiman »

Elmar Lang ha scritto:
18/04/2021, 11:38
E qui siamo al ricorrente discorso "riparazione superiore al valore della macchina", col conseguente "tanto vale, volendo, comprarne un'altra".
A mio parere tale concetto è errato, perché ricomprando magari più volte una macchina apparentemente funzionante... che poi per varie ragioni si guasta o malfunziona, corrisponde ad un esborso superiore ad una apparentemente onerosa riparazione/revisione che, se ben eseguita, ovvierà a guasti ed eventuali imprecisioni di montaggio.

Il mio personale parere sulla Kiev-88 è sostanzialmente positivo e basato sull'uso intenso di essa sia per lavoro, che per hobby. Certo che quando la acquistai, ne volli un esemplare ancora sigillato e nuovo di fabbrica, nei primi dell'89.
Con questo, non nego che altri abbiano avuto sconfortanti esperienze che, sottolineo, non sempre sono dovute a difetti di costruzione.

In conclusione, credo che farsi fare un preventivo di revisione/riparazione, possa essere almeno un'ipotesi da prendere seriamente in considerazione.
Eccellente panoramica storica sulla produzione sovietica!
Che io sappia, spesso i guasti sono prodotti da improprie manovre su una fotocamera che, dal punto di vista dell'uso, è di per sé rognosa. Classico errore quello di impostare i tempi di posa senza aver caricato l'otturatore, che destina immediatamente la Kiev 88 alla riparazione.
Sono anche io tendenzialmente contrario all'acquisto di un'altra macchina invece di una riparazione (o tentativo di), anche perché, come giustamente rilevi, ciò non garantisce che funzioni in futuro senza problemi. Poi ci può essere un elemento di affezione. Ovviamente il discorso non vale solo per le Kiev.

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