Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

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Pierpaolo B
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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da Pierpaolo B »

Per me hai in mano un pugno di mosche. Gli exif sono modificabili quindi immagino la risposta adducendo questa prova..... dovresti avere la foto di un quotidiano in cui sia visibile la data e comunque non sarebbe certificabile il fatto che sia stata fatta con quell'apparecchio. Il fatto che il pacco non sia stato contestato al corriere ne certifica il buono stato e comunque la presa in carico senza riserve.
Farla passar liscia equivale a passar da fessi..... A fare la voce grossa si rischia di passar da fessifessi.
Date le tue competenze e gli aiuti di cui puoi usufruire io andrei avanti anche solo per rompergli le scatole. Se fossi in loro per 200 euro chiuderei in modo amichevole senza rischiare un contenzioso


Mi chiamo Pierpaolo.
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Domenico
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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da Domenico »

impressionando ha scritto:
02/06/2021, 13:48
Per me hai in mano un pugno di mosche. Gli exif sono modificabili quindi immagino la risposta adducendo questa prova.....
Non sono assolutamente un esperto, ad ogni modo se modificassi l'exif credo che andrei a toccare anche la data di ultima modifica del file. Io invece ho una sfilza di files con data ultima modifica 10/04/2021 e il cui exif conferma che la foto è stata scattata quel giorno.
Modificando l'exif (mettendo una data comoda, come per esempio l'11/04/2021) avrei un file con data ultima modifica odierna.
Poi, per carità, si potrà fare in qualche modo, ma queste semplici evidenze credo dimostrino la mia buona fede.
impressionando ha scritto:
02/06/2021, 13:48
Farla passar liscia equivale a passar da fessi..... A fare la voce grossa si rischia di passar da fessifessi.
Hai centrato il punto, purtroppo.

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.ila.
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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da .ila. »

impressionando ha scritto:
02/06/2021, 13:48
Gli exif sono modificabili quindi immagino la risposta adducendo questa prova..... dovresti avere la foto di un quotidiano in cui sia visibile la data e comunque non sarebbe certificabile il fatto che sia stata fatta con quell'apparecchio. Il fatto che il pacco non sia stato contestato al corriere ne certifica il buono stato e comunque la presa in carico senza riserve.
Scusa, allora a che servono gli avvocati? =)) =))

L'avvocato contro cui sto combattendo, in tribunale sta portando un mare di calunnie... e gli credono pure senza neanche accertarsi dei fatti :)) :)) :)) (rido per non piangere)
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Lollipop
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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da Lollipop »

Domenico ha scritto:
01/06/2021, 17:42
Ciao

ho bisogno di un consiglio perché mi è successa una cosa antipatica.
A febbraio ho comprato una mirrorless usata della Olympus (una digitale) con l'intenzione di farla modificare in infrared per giocare un po' con effetti strani. Tralasciamo che siamo su un forum di fotografia analogica, nella sezione open space spero se ne possa parlare.

La macchina l'ho pagata 200 euro ed è praticamente nuova, al suo attivo ha solo 423 scatti, esteticamente è intonsa e funziona alla perfezione.
Tra febbraio e aprile non l'ho usata molto, un po' per via del lockdown e poi perché, per l'appunto, è una digitale e io uso prevalentemente ferraglia analogica, ma circa 2/300 scatti li ho fatti, giusto per testare la macchina e prendere confidenza con il menù decisamente cervellotico. Il funzionamento era perfetto, ho i files che lo attestano (ammesso di riuscire a recuperare i dati exif, cosa che non so fare).

L'8 aprile prendo accordi con questo laboratorio di Verona per fare la modifica. Per inciso questo laboratorio è specializzato in queste operazioni, ben pubblicizzato nel loro sito e confermato anche dal tecnico che avevo sentito telefonicamente. Il 12/04 spedisco la macchina e il 14/04 ricevo il messaggio che è stata presa in carico.
Il tempo di lavorazione sarebbe dovuto essere di una settimana circa.

Passano le settimane e non sento nessuno, così il 4/05 mando una richiesta di aggiornamento. Mi rispondono che sono un po' indietro con le lavorazioni, ma la mia macchina è in cima alla lista. Poco male, non ho fretta.

Il 6/05 mi chiama il tecnico e mi dice che la macchina non funziona (!). Potrebbe essere la scheda madre e mi manda anche un video che dimostra che la macchina nemmeno si accende. Io rimango stupito perché la macchina funzionava perfettamente prima dell'invio. Rimaniamo d'accordo che il tecnico avrebbe approfondito facendomi poi sapere eventualmente quanto sarebbe costata la riparazione. Nonostante molti dubbi dico che va bene.

Passano le settimane e di nuovo silenzio.
Il 23/05 mando un messaggio di sollecito, a questo punto sono piuttosto contrariato dalla vicenda.
Il 24/05 mi risponde il tecnico dicendomi che potrebbe essere il sensore a non funzionare (!!!), avrebbero guardato meglio e verificato il costo del pezzo di ricambio.
Io ormai furente lascio passare alcuni giorni e nel perdurare di un nuovo silenzio intimo di restituirmi la macchina, che mi viene spedita piuttosto velocemente. Ora è qui e mi fa da ferma carte. Va già bene che esteticamente è piuttosto graziosa e quindi è un ferma carte piuttosto chic.

Ora, parliamoci chiaro, sono furente e vorrei fare qualcosa.
Non posso provarlo, salvo pescare i dati exif delle 2/300 foto scattate tra febbraio e marzo, ma la macchina credetemi era perfettamente funzionante al momento dell'invio. Il pacco era a prova di bomba, avrebbe retto qualunque cosa: urto, pressione, fuoco, umidità, roditori ecc. Non credo ad un danneggiamento nel trasporto.
Non era niente di particolarmente costoso, ma 200 euro scoccia buttarli dalla finestra. Il fatto però è che mi sento preso per i fondelli e la cosa non mi piace.

Che faccio adesso?
Ipotesi A: era destino, ho voluto cedere alle lusinghe del digitale, ma è andata male. Chi se ne frega, volto pagina e torno a farmi l'IR a pellicola, in fin dei conti la Rollei IR non è così male.

Ipotesi B: faccio decidere alla pancia, che mi dice che da questa storia non ci caverò niente, anzi è possibile che ci smenerò altri soldi, ma non la lascio andare così. Ho una formazione giuridica e amici avvocati che possono supportarmi praticamente gratis in un'eventuale azione contro questo laboratorio. Magari non porterà a niente, ma almeno non la lascio andare senza far nulla

Ipotesi C (eventualmente in combinazione con la B): racconto sui social quello che è successo chiamando questo laboratorio di Verona con il suo nome. Devo fare attenzione a non scivolare nella diffamazione, ma credo di poter restare in equilibrio attenendomi puramente ai fatti.

Grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggere questo sproloquio, scriverlo mi ha già aiutato a superare in parte la rabbia.
Ciao
Domenico
La lettera dell’avvocato oggi ha in generale la funzione primaria di sostituto della toilet paper, nel tuo caso addirittura fronte-retro (per non sprecarne un centimetro quadrato) perché in causa è altamente probabile che ti venga dato torto.
Mi spiego meglio:
a) non sei nelle condizioni di dimostrare che la macchina funzionasse al momento della presa in carico del laboratorio;
b) hai chiesto al laboratorio di effettuare, in maniera del tutto consapevole, una modifica “off label” cioè non prevista, anzi in violazione, di quanto riportato dal fascicolo tecnico del prodotto secondo certificazione CE.
Quindi viene dato per assodato che tu ti assuma tutti i rischi dell’operazione, salvo diverso accordo tra le parti (esiste qualcosa in merito?).

Non butterei altri soldi.
Lorenzo.

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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da graic »

Lollipop ha scritto:
02/06/2021, 15:02

b) hai chiesto al laboratorio di effettuare, in maniera del tutto consapevole, una modifica “off label” cioè non prevista, anzi in violazione, di quanto riportato dal fascicolo tecnico del prodotto secondo certificazione CE.
Questo assolutamente non è vero, col contratto tra utente e azienda che esegue la modifica l'essere "off label" rispetto alle specifiche del produttore non c'entra per nulla, se loro gli avevano specificato che era fattibile e si erano impegnati a farlo, automaticamente assicuravano che erano in grado di fare la modifica con successo, checchè ne dicesse il produttore (che peraltro non è stato interpellato). Il problema è solo di dimostrare che prima della modifica la camera fosse perfettamente funzionante. In altri termini il problema sta tutto nella spedizione. Nel caso di uno scambio a mano e di verifica contestuale del funzionamento l'azienda avrebbe il dovere di restituire la fotocamera funzionante e con la modifica eseguita, potrebbe eventualmente restituire la fotocamera nelle condizioni iniziali (e quindi funzionante) dichiarandosi non in grado di eseguire la modifica ed assumendosi la responsibilita per eventuali danni all'utente derivati dalla mancat esecuzione.
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da Lollipop »

graic ha scritto:
02/06/2021, 18:01
Questo assolutamente non è vero, col contratto tra utente e azienda che esegue la modifica l'essere "off label" rispetto alle specifiche del produttore non c'entra per nulla, se loro gli avevano specificato che era fattibile e si erano impegnati a farlo, automaticamente assicuravano che erano in grado di fare la modifica con successo, checchè ne dicesse il produttore (che peraltro non è stato interpellato).
Mah, nella manomissione di un dispositivo c’è poco da aggrapparsi a mio avviso. Bisognerebbe avere il contratto o qualcosa che indichi gli obblighi del fornitore.
Lorenzo.

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Domenico
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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da Domenico »

Lollipop ha scritto:
02/06/2021, 15:02

La lettera dell’avvocato oggi ha in generale la funzione primaria di sostituto della toilet paper, nel tuo caso addirittura fronte-retro (per non sprecarne un centimetro quadrato) perché in causa è altamente probabile che ti venga dato torto.
Mi spiego meglio:
a) non sei nelle condizioni di dimostrare che la macchina funzionasse al momento della presa in carico del laboratorio;
b) hai chiesto al laboratorio di effettuare, in maniera del tutto consapevole, una modifica “off label” cioè non prevista, anzi in violazione, di quanto riportato dal fascicolo tecnico del prodotto secondo certificazione CE.
Quindi viene dato per assodato che tu ti assuma tutti i rischi dell’operazione, salvo diverso accordo tra le parti (esiste qualcosa in merito?).

Non butterei altri soldi.
La lettera dell'avvocato ha una sola funzione: è un passaggio prodromico ad un'eventuale azione legale. Prima di citare in giudizio qualcuno devi chiedere una composizione amichevole della vertenza, che poi questi tentativi bonari il più delle volte non vadano a buon fine è sicuramente vero, basti pensare ai vari istituti per la risoluzione alternativa delle controversie (negoziazione assistita, mediazione ecc) che lasciano un po' il tempo che trovano, ma che sono a volte condizioni di procedibilità per la successiva azione civile.
Quindi va fatta, che poi la controparte ci si pulisca il deretano sono fatti suoi. Io userei la carta igienica e le lettere degli avvocati le leggerei con attenzione, poi ognuno fa quel che vuole con il proprio deretano.

Sulla peculiarità dell'intervento sposo quanto detto da Graig, loro effettuano questo tipo di intervento e da nessuna parte nel loro sito c'è scritto che è un'operazione pericolosa o fatta a rischio e pericolo del cliente. Se così fosse avrebbero dovuto farmi firmare qualcosa per liberarli da eventuali responsabilità.

Che poi la modifica sia "off label" è del tutto irrilevante, avendo come unica conseguenza la perdita dell'eventuale garanzia del fabbricante, problema che nel mio caso non si pone.

Poi chiariamo un punto. Se ti fossi offerto tu di farmi la modifica, anche se tu non sei un operatore professionale, ma un semplice appassionato con particolari abilità manuali, nel caso di danneggiamento della macchina tu saresti comunque tenuto al risarcimento del danno. L'unica differenza è che nel tuo caso la colpa andrebbe valutata con minor rigore non essendo tu un professionista del settore. Resta però il fatto illecito e la responsabilità ex 2043 codice civile. Se si nega questo principio basilare allora diventa il far west. Io nel week end posso inventarmi idraulico per arrotondare lo stipendio, andare a casa della gente, smontare tubi a caso e se allago un intero appartamento pazienza, tanto io non sono un professionista del settore, cavoli tuoi che ti sei affidato a me.

Ora, è tutto vero, è difficile dimostrare di aver ragione eccetera, ma io ho subito un torto e in un mondo ideale questo torto va sistemato. Se si lascia correre sempre tutto allora non è più una società governata dal diritto e dalle regole.
Io poi mica voglio la fustigazione in pubblica piazza di questo signore. Io chiedo solo il risarcimento del mio danno e se il laboratorio in questione ha un minimo di buon senso avrà fatto una sua polizza per coprire la responsabilità civile professionale, polizza che che serve proprio a questo. Se poi non l'ha fatta sono problemi suoi, questa è l'occasione giusta per fornire un insegnamento di risk management.
Ultima modifica di Domenico il 03/06/2021, 5:49, modificato 1 volta in totale.

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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da Domenico »

Lollipop ha scritto:
02/06/2021, 15:02
...perché in causa è altamente probabile che ti venga dato torto.
Permettimi di dissentire su questo punto.
Io non sono un avvocato, ma mi occupo di sinistri assicurativi.
Di cause ne ho viste migliaia, per le ragioni più disparate e se c'è una cosa che ho imparato è che esiste l'alea del giudizio. In soldoni andare davanti al giudice è sempre un'incognita. Certo, se hai ragione hai buone probabilità di vincere, ma non è detto, ti assicuro che ho visto di tutto, anche cause del tutto temerarie che poi si sono chiuse con esiti imprevedibili.
Questo vale anche per me, ben inteso.

L'unico tema è che il valore della mia causa sarebbe davvero irrisorio e per quanto il giudice competente sarebbe il G. di Pace di Verona, occorre mettere in conto delle spese per la vertenza. Non ne varrebbe la pena, ma non parliamo però di cifre impossibili, quindi se uno proprio la prende di punta si può fare tutto.

Sull'esito sarei nelle mani di un giudice non togato, quindi vale tutto e il contrario di tutto.
Io però ritengo di avere degli argomenti. L'unico argomento del laboratorio è che ha ricevuto una macchina, se l'è tenuta 22 giorni sul tavolo e quando è stato il momento di eseguire il lavoro l'ha accesa e si è accorto che non funzionava.
Questo dopo 22 giorni, mentre io posso dimostrare che il giorno prima della spedizione funzionava.
E queste banali osservazioni le recepisce un giudice non togato, che procede senza CTU tecnica e che quindi in buona sostanza decide "a sentimento".
Secondo me quel laboratorio esce soccombente, poi come detto c'è l'alea del giudizio.

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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da Lollipop »

Domenico ha scritto:
03/06/2021, 5:26
Lollipop ha scritto:
02/06/2021, 15:02

La lettera dell’avvocato oggi ha in generale la funzione primaria di sostituto della toilet paper, nel tuo caso addirittura fronte-retro (per non sprecarne un centimetro quadrato) perché in causa è altamente probabile che ti venga dato torto.
Mi spiego meglio:
a) non sei nelle condizioni di dimostrare che la macchina funzionasse al momento della presa in carico del laboratorio;
b) hai chiesto al laboratorio di effettuare, in maniera del tutto consapevole, una modifica “off label” cioè non prevista, anzi in violazione, di quanto riportato dal fascicolo tecnico del prodotto secondo certificazione CE.
Quindi viene dato per assodato che tu ti assuma tutti i rischi dell’operazione, salvo diverso accordo tra le parti (esiste qualcosa in merito?).

Non butterei altri soldi.
La lettera dell'avvocato ha una sola funzione: è un passaggio prodromico ad un'eventuale azione legale. Prima di citare in giudizio qualcuno devi chiedere una composizione amichevole della vertenza, che poi questi tentativi bonari il più delle volte non vadano a buon fine è sicuramente vero, basti pensare ai vari istituti per la risoluzione alternativa delle controversie (negoziazione assistita, mediazione ecc) che lasciano un po' il tempo che trovano, ma che sono a volte condizioni di procedibilità per la successiva azione civile.
Quindi va fatta, che poi la controparte ci si pulisca il deretano sono fatti suoi. Io userei la carta igienica e le lettere degli avvocati le leggerei con attenzione, poi ognuno fa quel che vuole con il proprio deretano.

Sulla peculiarità dell'intervento sposo quanto detto da Graig, loro effettuano questo tipo di intervento e da nessuna parte nel loro sito c'è scritto che è un'operazione pericolosa o fatta a rischio e pericolo del cliente. Se così fosse avrebbero dovuto farmi firmare qualcosa per liberarli da eventuali responsabilità.

Che poi la modifica sia "off label" è del tutto irrilevante, avendo come unica conseguenza la perdita dell'eventuale garanzia del fabbricante, problema che nel mio caso non si pone.

Poi chiariamo un punto. Se ti fossi offerto tu di farmi la modifica, anche se tu non sei un operatore professionale, ma un semplice appassionato con particolari abilità manuali, nel caso di danneggiamento della macchina tu saresti comunque tenuto al risarcimento del danno. L'unica differenza è che nel tuo caso la colpa andrebbe valutata con minor rigore non essendo tu un professionista del settore. Resta però il fatto illecito e la responsabilità ex 2043 codice civile. Se si nega questo principio basilare allora diventa il far west. Io nel week end posso inventarmi idraulico per arrotondare lo stipendio, andare a casa della gente, smontare tubi a caso e se allago un intero appartamento pazienza, tanto io non sono un professionista del settore, cavoli tuoi che ti sei affidato a me.

Ora, è tutto vero, è difficile dimostrare di aver ragione eccetera, ma io ho subito un torto e in un mondo ideale questo torto va sistemato. Se si lascia correre sempre tutto allora non è più una società governata dal diritto e dalle regole.
Io poi mica voglio la fustigazione in pubblica piazza di questo signore. Io chiedo solo il risarcimento del mio danno e se il laboratorio in questione ha un minimo di buon senso avrà fatto una sua polizza per coprire la responsabilità civile professionale, polizza che che serve proprio a questo. Se poi non l'ha fatta sono problemi suoi, questa è l'occasione giusta per fornire un insegnamento di risk management.
Io parto da un presupposto, anche svincolato da caso specifico: per essere convincente la minaccia deve essere credibile, pertanto se fai scrivere da un avvocato come atto prodromico per una causa, devi essere forte, nel diritto, delle tue contestazioni, al punto di poter arrivare se necessario ad una sentenza dall’esito incerto.
Riguardo la toilet paper, non volevo essere irriverente neo confronti della figura dell’avvocato ma ma delle loro lettere se ne è fatto un tale abuso che ne ha fatto perdere di efficacia.
Venendo all’argomento, col presupposto di buona fede delle parti e fermo restando la leicità di una modifica o alterazione funzionale di un prodotto bisognerebbe leggere le condizioni di fornitura con le quali è stato accettato il lavoro per il riscontro di eventuali manleve in caso di fallimento e danno all’oggetto (forse esiste già giurisprudenza in merito, non so) ma in questo caso te lo avrebbero già dovuto contestare.
Il fatto che la macchina il giorno prima della spedizione funzionasse non significa nulla, perché spesso gli oggetti si rompono senza preavviso e nel mezzo c’è un viaggio col corriere.
Prima di una ATP per mezzo del CTU, che costituirebbe prova tra le parti ma che costa almeno un paio di migliaia di euro, sarebbe opportuna una perizia di parte, giusto per sincerarsi della fondatezza degli argomenti: se questo dovesse riscontrare che la macchina non è mai stata aperta (che so, la butto lì, la presenza dei sigilli originali) a quel punto limiteresti i danni di uno schianto totale davanti al giudice. Se invece la trovasse già manomessa significherebbe comunque poco, potrebbe essere stato fatto in passato, e potrebbe essere usato dalla controparte.
Ripeto, per quanto si può evincere da quello che ci hai raccontato, in caso di resistenza sei deboluccio.
Poi, che vuoi che ti dica, magari il laboratorio se la fa addosso o riconosce l’errore e ti ripara la macchina.
Lorenzo.

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Re: Problemi con un laboratorio di Verona - chiedo consiglio

Messaggio da Andrea67c »

Qualunque sia il tipo di pressione che si fa, si spera che il riparatore voglia preservare il suo buon nome e ti risarcisca in qualunque modo, che tu ovviamente accetterai. Siamo chiaramente a livello di "piuttosto che niente, meglio il piuttosto ".
Lui dice che un certo lavoro lo sa fare, se lo fa male sa di essere in colpa nei tuoi confronti. La macchina non è in garanzia, uno può volerla anche adibire a posacenere automatico, dopo apposita modifica. Ma se non ti torna un posacenere automatico, bensì un rottame, lui, il tecnico, non ha mantenuto le promesse. Se fa orecchie da mercante deve capire che perderà reputazione e nuovi clienti.

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