Rivitalizzo per chiedere se dal punto di vista logico nell'effettuare i test si dovrebbe procedere:
1) determinazione del Dmin e Dmax della carta
2) determinazione della S.E. della pellicola
o vice-versa.
Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Non ho capito...
Non c'è legame diretto tra Dmax e dmin della carta e S.E. della pellicola.
Ma, naturalmente, se non si conosce una carta e non si sa come dovrebbe essere sviluppata, non ha molto senso utilizzarla come materiale per la verifica dei risultati ottenuti su pellicola.
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Anche se non hai capito... la risposta è comunque quello che cercavo!
Vorrei iniziare a fare qualche test, e pensavo di cominciare a fare quelli sulla carta/rivelatore/fattore per poi passare a quelli sulla pellicola/rivelatore
Vorrei iniziare a fare qualche test, e pensavo di cominciare a fare quelli sulla carta/rivelatore/fattore per poi passare a quelli sulla pellicola/rivelatore
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Ah... ok!
Dacci dentro allora!
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Stasera ho provato a fare il primo provino scalare per iniziare il test in questione. Carta Ilford MG IV RC 44M in Adotol.
Ingranditore Durst M605 testa colore, con filtri dicroici tutti a zero, f/8, progressione dei tempi di esposizione da 5' a 28". Di solito ho un tempo di comparsa intorno ai 10" e sviluppo quindi per 2' con un coefficiente fattoriale intorno a 12. Il risultato è una stampa praticamente tutta nera; una volta asciutta controllerò meglio... Nel frattempo ho fatto un secondo provino con gradini di 1" ciascuno e il primo non esposto, fermo il resto. Questa volta dalla stampa ancora bagnata sembra che i gradini distinguibili siano i primi quattro o cinque, tutto il resto sempre nero e con una strana macchina ben definita e molto densa (?????).
Infine ho chiuso a f/16 e fatto un terzo provino come il precedente. A questo punto però ho avuto anche il problema di una temperatura scesa a 17^ e un tempo di comparsa salito a 15". Ho allungato i tempi di sviluppo proporzionalmente e domani vedremo la stampa asciutta.
Nello scegliere il diaframma ho avuto dei dubbi. Quale si dovrebbe adoperare?
La macchia densa sul secondo provino da cosa potrebbe dipendere? E' grande più o meno come un pollice e da un lato si allunga come una matita.
È normale avere tempi di esposizione così brevi? Con una baritata sarebbero sensibilmente più lunghi?
Perdonatemi la prolissità e grazie a chi vorrà contribuire.
Ingranditore Durst M605 testa colore, con filtri dicroici tutti a zero, f/8, progressione dei tempi di esposizione da 5' a 28". Di solito ho un tempo di comparsa intorno ai 10" e sviluppo quindi per 2' con un coefficiente fattoriale intorno a 12. Il risultato è una stampa praticamente tutta nera; una volta asciutta controllerò meglio... Nel frattempo ho fatto un secondo provino con gradini di 1" ciascuno e il primo non esposto, fermo il resto. Questa volta dalla stampa ancora bagnata sembra che i gradini distinguibili siano i primi quattro o cinque, tutto il resto sempre nero e con una strana macchina ben definita e molto densa (?????).
Infine ho chiuso a f/16 e fatto un terzo provino come il precedente. A questo punto però ho avuto anche il problema di una temperatura scesa a 17^ e un tempo di comparsa salito a 15". Ho allungato i tempi di sviluppo proporzionalmente e domani vedremo la stampa asciutta.
Nello scegliere il diaframma ho avuto dei dubbi. Quale si dovrebbe adoperare?
La macchia densa sul secondo provino da cosa potrebbe dipendere? E' grande più o meno come un pollice e da un lato si allunga come una matita.
È normale avere tempi di esposizione così brevi? Con una baritata sarebbero sensibilmente più lunghi?
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Ciao!
Se la stampa è piccina e senza il negativo nell'ingranditore i tempi di esposizione sono brevi, è normale. Con una baritata sarebbe lo stesso. Bisognerebbe regolare il diaframma in modo da avere un tempo di esposizione medio (sui 20") sulle striscette che sono quasi nere.
La macchia è sospetta... Essendo occasionale potrebbe essere cattiva agitazione della stampa, ma con tempi di sviluppo medi è difficile. Potrebbe essere che quel foglio abbia preso un po' di luce, oppure potrebbe essere causata da un bagno di arresto fatto male o non fatto.
Se la stampa è piccina e senza il negativo nell'ingranditore i tempi di esposizione sono brevi, è normale. Con una baritata sarebbe lo stesso. Bisognerebbe regolare il diaframma in modo da avere un tempo di esposizione medio (sui 20") sulle striscette che sono quasi nere.
La macchia è sospetta... Essendo occasionale potrebbe essere cattiva agitazione della stampa, ma con tempi di sviluppo medi è difficile. Potrebbe essere che quel foglio abbia preso un po' di luce, oppure potrebbe essere causata da un bagno di arresto fatto male o non fatto.
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Infatti ho chiuso un po' il diaframma nell'ultimo provino, ma non ho guadagnato un gran ché...Silverprint ha scritto: Se la stampa è piccina e senza il negativo nell'ingranditore i tempi di esposizione sono brevi, è normale. Con una baritata sarebbe lo stesso. Bisognerebbe regolare il diaframma in modo da avere un tempo di esposizione medio (sui 20") sulle striscette che sono quasi nere.
Il bagno d'arresto l'ho fatto, ma potrei essermi distratto e non aver immerso la stampa e agitato a dovere...Silverprint ha scritto: La macchia è sospetta... Essendo occasionale potrebbe essere cattiva agitazione della stampa, ma con tempi di sviluppo medi è difficile. Potrebbe essere che quel foglio abbia preso un po' di luce, oppure potrebbe essere causata da un bagno di arresto fatto male o non fatto.
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Per ridurre ulteriormente l'esposizione, nel caso chiudere il diaframma non basti, puoi alzare maggiormente la colonna.
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Ieri sera sono andato avanti con il test e l'ho portato a termine. Tuttavia si sono presentate alcune criticità che non so se e quanto possano aver influenzato i risultati. Prima di tutto la temperatura del rivelatore che non si è mai alzata sopra i 16,5 gradi. Di conseguenza il tempo di comparsa è salito dai 10" ai 20", raddoppiando.
Inoltre ho preso come tempo di esposizione minimo per avere Dmax 19", ma vedendo il provino scalare asciutto stamattina a luce naturale (cielo coperto e pioggia) mi sembra che qualche piccola variazione di densità si nota fino a 21/22".
Inoltre ho preso come tempo di esposizione minimo per avere Dmax 19", ma vedendo il provino scalare asciutto stamattina a luce naturale (cielo coperto e pioggia) mi sembra che qualche piccola variazione di densità si nota fino a 21/22".
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Re: Procedura di TEST dell'accoppiata CARTA - RIVELATORE
Ecco comunque i risultati a cui sono arrivato nonostante le criticità di cui sopra.
Carta: Ilford MG IV RC 44M
Rivelatore: Adotol Liquid NE 1+9
Fattore minimo: 6 (ma avrei dovuto provare anche 7 e 8)
Fattore massimo: 15 (non ho provato 16 e 17, ma a 18 non ci sono differenze rispetto a 15).
Carta: Ilford MG IV RC 44M
Rivelatore: Adotol Liquid NE 1+9
Fattore minimo: 6 (ma avrei dovuto provare anche 7 e 8)
Fattore massimo: 15 (non ho provato 16 e 17, ma a 18 non ci sono differenze rispetto a 15).
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